Il direttore principale Daniele Gatti sul podio della Sala Mehta alla guida dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
Per la programmazione sinfonica della Stagione invernale del Maggio, sabato 20 e domenica 21 gennaio 2024, alle ore 20.
In cartellone le musiche di Arnold Schönberg, Richard Strauss e Richard Wagner.
Il concerto sarà trasmesso in differita su Rai Radio 3
Il maestro Daniele Gatti, direttore principale del Maggio, sul podio della Sala Mehta per il primo concerto sinfonico della stagione invernale. Sui leggii dell’Orchestra del Maggio – il 20 (in abbonamento)e 21 gennaio (fuori abbonamento) alle ore 20 – un programma che vede l’esecuzione di alcune fra le più conosciute composizioni della seconda metà del XIX secolo che riflettono in maniera esemplare la tempèrie musicale degli ultimi anni dell’800 e dei primi del ‘900 con il progressivo abbandono delle poetiche romantiche e tardo romantiche e l’apertura verso nuove dimensioni estetiche che condurranno ai successivi sviluppi della musica novecentesca.
Il concerto inizia proponendo Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) di Arnold Schönberg, composta nel 1899 e ispirata dall’omonima poesia di Richard Dehmel; segue Tod und Verklärung (Morte e trasfigurazione), breve poema per grande orchestra di Richard Strauss, dedicata all’amico Friedrich Rosch. In chiusura alla serata due brani musicali di Richard Wagner, entrambi estratti dal suo Tristan und Isolde: Vorspiel und Liebestod, ossia il preludio e la morte di Isotta.
In apertura Verklärte Nacht: fu la prima composizione di rilievo di Schönberg e fu ispirata da una poesia di Richard Dehmel, all’epoca considerato, soprattutto dal compositore stesso “[…] uno principali rappresentanti dello spirito del tempo nella poesia”: il testo narra la storia di una donna che confessa al suo amante di un figlio concepito con un altro uomo, mentre il terrore di perdere il suo amante l’assale. Ma l’uomo si dichiara pronto ad amare il bambino come se fosse suo; il testo, però, non è reso nella composizione attraverso il canto ma è invece reso come vero poema sinfonico, nato come musica da camera e senza le maestose risorse della grande orchestra del periodo romantico.
Segue poi una delle composizioni più conosciute di Richard Strauss, Tod und Verklärung: il poema sinfonico parla dell’ultima notte di un artista, in punto di morte, che attende nel ricordo delle grandi parti della sua vita; avvicinandosi alla fine, l’uomo si rende conto che gli ideali per cui ha vissuto e combattuto troveranno una vera forma e un vero significato solo quando la sua anima troverà riposo. Come scritto da Strauss stesso in una lettera del 1894 indirizzata all’amico Friedrich von Hausegger: “Sei anni fa mi venne in mente l’idea di rappresentare musicalmente in un poema sinfonico i momenti che precedono la morte di un uomo, la cui vita fosse stata un continuo tendere ai supremi ideali: un tale uomo è per eccellenza l’artista”; questo concetto è condensato nella poesia di poesia di Alexander Ritter, amico del compositore, che accompagna la partitura.
Chiude la serata Vorspiel und Liebestod (Preludio e morte di Isotta), estratto da uno dei massimi capolavori operistici wagneriani, ossia il Tristan und Isolde: queste due pagine – che condensano il significato di tutta l’opera – ne riassumono anche le tensioni armoniche e furono ‘unite’ insieme da Wagner stesso.
Due brani che riescono in modo perfetto a delineare i caratteri dell’opera, che il genio di Lipsia scrisse ispirato da un altro capolavoro, ossia Il mondo come volontà e rappresentazione di Arthur Schopenhauer, dove il filosofo sosteneva l’irrazionalità del reale e l’illusorietà del mondo che ci circonda che esiste solo come una proiezione della nostra mente: Wagner voleva dunque un’opera che raccontasse un amore idealizzato e trasfigurato, al punto da potersi realizzare solo nel “non essere”, nella morte, in modo struggente e sovratemporale, come un desiderio di annientamento.
Il concerto:
Arnold Schönberg
Verklärte Nacht
Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) è stata la prima grande composizione strumentale di Arnold Schönberg. Ispirata all’omonima poesia di Richard Dehmel, poeta simbolista particolarmente in voga tra i musicisti tedeschi all’inizio del ventesimo secolo, fu composta nel 1899 per sestetto d’archi e solo successivamente, nel 1917, fu trascritta dall’autore per orchestra d’archi. Seguendo la scia di Liszt e Richard Strauss, campioni nel genere del poema sinfonico, Schönberg volle declinare l’idea della musica a programma in ambito cameristico. La scelta originaria del sestetto di soli archi ben si adattava a tradurre con sonorità malinconiche, raccolte e notturne il contenuto della poesia di Dehmel. Articolata in cinque momenti, la poesia ritrae un uomo e una donna che nella notte camminano in un bosco spoglio illuminato solo dai pallidi raggi della luna. La donna nasconde un segreto: custodisce in grembo un figlio concepito con un altro uomo e mentre confessa la sua colpa il terrore di perdere il suo amante l’assale. Ma l’uomo, con nobili parole, si dichiara pronto ad amare il bambino di lei come fosse suo. L’amore, in armonia con la natura, trasfigurerà il bambino rendendolo figlio di entrambi. La pagina è caratterizzata da alcuni motivi trattati come idee fisse che Schönberg sottopone a un’elaborazione continua. Melodie cromatiche sempre più incalzanti si alternano a momenti di attesa improvvisi e misteriosi, fino al culmine espressivo finale che suggella l’unione delle due anime strette in un abbraccio.
Richard Strauss
Tod und Verklärung
Terzo poema sinfonico di Richard Strauss, Tod und Verklärung fu composto tra il 1888 e il 1889. In quell’occasione Strauss non si ispirò a un testo letterario ma descrisse il programma ideale dell’opera in una lettera indirizzata a un amico. Il compositore confidò di aver voluto rappresentare in un poema sinfonico gli ultimi istanti di vita di “un uomo che aveva aspirato alle più alte mete ideali, dunque di un artista”. In seguito fu l’amico compositore Alexander Ritter a dare veste letteraria al pensiero di Strauss realizzando una poesia che fu pubblicata insieme alla partitura in occasione delle prime esecuzioni dirette dal compositore ad Eisenach nel 1890 e a Weimar l’anno successivo. I momenti dell’agonia che precedono la morte dell’uomo sono ben sintetizzati dal ritmo sinistro e irregolare della sezione iniziale. Il cammino che dalla condizione mortale porterà alla solenne trasfigurazione finale è disseminato di ricordi, passioni e sogni tradotti in simboli e gesti musicali particolarmente significativi. Si susseguono flashback della giovinezza vissuta con febbrile eccitazione, slanci eroici che sfociano nell’esposizione del tema dell’ideale, punto nevralgico della partitura. La ricomparsa del ritmo pulsante delle terzine abbinato ai colpi funerei delle percussioni pone fine all’esistenza mortale dell’artista, ma subito dopo l’atmosfera cupa si dissolve; emerge una ripresa del tema dell’ideale che si fa largo nella tonalità luminosa e assertiva del do maggiore nel momento della trasfigurazione.
Richard Wagner
Da Tristan und Isolde: Vorspiel und Liebestod
Richard Wagner completò la stesura del Tristan und Isolde nel 1859. A partire dall’anno seguente, in occasione di una serie di concerti, pensò di accostare in un’unica pagina sinfonica i due brani strumentali che stanno all’inizio e alla fine dell’opera, rispettivamente Vorspiel und Liebestod. Si tratta dei due momenti più emblematici del dramma che ne rappresentano il significato più profondo. Nel Preludio sono concentrati tutti gli elementi che caratterizzano l’opera e danno voce alla passione d’amore drammatica e totalizzante dei protagonisti: l’inquietudine armonica con i continui cromatismi che si avviluppano uno dopo l’altro, i crescendo incessanti, la tensione della melodia infinita. Il conflitto tra Amore e Morte può risolversi solo nella trasfigurazione finale di Isolde che muore sul corpo esanime dell’amato con il passaggio a una forma diversa e più alta. Sotto il peso di un cromatismo esasperato, il suo canto conclusivo, simile a un estatico delirio, si arresta nel momento della trasfigurazione gloriosa e trionfante, siglata da una cadenza in tonalità maggiore.
La locandina:
Arnold Schönberg
Verklärte Nacht
per orchestra d’archi op. 4a
Grave/Animato/Poco allegro/Grave/Adagio/Più mosso, moderato/Adagio
Richard Strauss
Tod und Verklärung
Poema sinfonico op. 24
Richard Wagner
Da Tristan und Isolde:
Vorspiel und Liebestod
(Preludio e Morte di Isotta)
Direttore Daniele Gatti
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Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Prezzi:
Settore D: 20€; Settore C: 35€; Settore B: 50€; Settore A: 70€