Rafał Blechacz alla Scala in ricordo di Maurizio Pollini

La Scala omaggia il grande musicista scomparso lo scorso marzo

con un recital straordinario del pianista che nel 2005 vinse ventenne il premio Chopin.

In programma pagine di Schubert, Beethoven e Chopin.

Rafał Blechacz sarà per la prima volta in recital alla Scala domenica 20 ottobre con un programma che accosta Schubert (gliImprovvisi” op. 90 D899), Beethoven (la Sonata op. 27 “Al chiaro di luna”) e Chopin (le tre Mazurche op. 50 e la Sonata n° 3). Il Teatro alla Scala dedica il concerto alla memoria di Maurizio Pollini, scomparso lo scorso 23 marzo, che proprio il 20 ottobre avrebbe dovuto tenere il suo attesissimo recital annuale.

Nato nel 1985 a Nakło nad Notecia, in Polonia, Blechacz si è imposto all’attenzione internazionale vincendo a vent’anni il Concorso Chopin nel 2005; nel 2006 ha firmato un contratto con Deutsche Grammophon iniziando un percorso discografico che tocca autori come Haydn, Beethoven, Fauré, Debussy e Szimanowski tornando regolarmente a Chopin, cui è dedicata anche l’ultima uscita del 2023. Nei prossimi mesi Blechacz sarà ospite delle più impostanti sedi internazionali, tra cui l’Elbphilharmonie di Amburgo, il Concertgebouw di Amsterdam, la Philharmonie di Berlino.

Blechacz, che alla Scala ha eseguito il Concerto per pianoforte e orchestra n° 4 di Beethoven con la direzione di Fabio Luisi nella Stagione della Filarmonica nel 2012, in questo suo primo recital da solista al Piermarini porta una scelta di classici del repertorio pianistico. La prima parte si apre con i quattro “Impromptus” op. 90 composti da Schubert nel 1827, a pochi mesi dalla morte. Insieme agli altri quattro op. 142 e ai “Drei Klavierstücke”, questi brevi improvvisi costituiscono una piccola costellazione di composizioni intime, straordinarie per immediatezza e fantasia. Segue la celeberrima Sonata n° 14 (“Mondschein”, secondo la definizione del critico Ludwig Rellstab) composta a Vienna nel 1801, con cui Beethoven compie un passo fondamentale nella direzione della libertà formale, già sottolineata dalla definizione “quasi una fantasia”.   

Interamente dedicata a Chopin è la seconda parte del concerto, con le “Tre Mazurche” op. 50 composte nel 1840 e pubblicate due anni più tardi, che in altro contesto rappresentano un nuovo esempio di reinvenzione della forma: varietà armonica, libertà ritmica e ricchezza contrappuntistica ne fanno uno dei principali risultati dell’ultima fase del compositore. Pubblicata nel 1845 e dedicata alla contessa di Perthuis, consorte dell’aiutante di campo del re Luigi Filippo è la Sonata n° 3, che rappresenta all’opposto un esempio dello Chopin più “costruttivo”, capace di animare la forma classica con un contenuto sonoro personalissimo e spiccatamente lirico.

Concerti straordinari

Domenica 20 ottobre 2024 ~ ore 20

In ricordo di Maurizio Pollini

RAFAŁ BLECHACZ

pianoforte

Franz Schubert

Quattro Improvvisi op. 90 D 899

Ludwig van Beethoven

Sonata n. 14 in do diesis min. op. 27 n. 2 “Al chiaro di luna”

Fryderyk Chopin

Tre mazurche op. 50

Sonata n. 3 in si min. op. 58

Biglietti in vendita su www.teatroallascala.org

e presso la Biglietteria del Teatro alla Scala (lunedì/sabato ore 12-18).

Prezzi da 10€ a 60€

Infotel 02 72 00 37 44