ALEXANDER LONQUICH OSPITE DELL’80a STAGIONE DEI POMERIGGI MUSICALI 2024/25 al TEATRO DAL VERME DI MILANO
Il grande pianista impegnato in un programma tutto mozartiano
Il concerto è in programma anche al Teatro Cagnoni di Vigevano (PV) per il nuovo Circuito sinfonico lombardo
Milano, Teatro Dal Verme
giovedì 9 gennaio, ore 10 e ore 20
sabato 11 gennaio, ore 17
Vigevano (PV), Teatro Cagnoni
martedì 14 gennaio 2025, ore 21
Dopo la pausa per il periodo delle festività natalizie, riprende l’80a stagione concertistica 2024/2025 dei Pomeriggi Musicali “80 anni suonati” giovedì 9 (ore 10 e ore 20) e sabato 11 gennaio (ore 17) al Teatro Dal Verme di Milano.
Ad aprire il calendario 2025, che procederà ininterrottamente sino a maggio, un ospite molto atteso, il pianista Alexander Lonquich che, impegnato anche come direttore, presenterà un programma tutto mozartiano con l’Ouverture da Le nozze di Figaro, il Concerto n. 22 in Mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra K482 e il Concerto n. 24 in Do minore per pianoforte e orchestra K491.
Il concerto sarà anche replicato martedì 14 gennaio 2025 (ore 21) al Teatro Cagnoni di Vigevano come secondo appuntamento del nuovo Circuito Sinfonico Lombardo, la rassegna di dieci concerti in teatri o auditorium di importanti località lombarde, tratti dal cartellone della compagine milanese al Teatro Dal Verme, per ribadire l’importante missione fondativa dell’istituzione musicale e rinforzare il contatto tra artisti e pubblico, in coincidenza con il traguardo degli ottant’anni.
Le tre pagine in programma hanno in comune l’essere legate alla stessa città, Vienna, e alla stessa stagione (1785-1786) di felice sintonia tra Mozart e il pubblico della capitale imperiale.
«Il compositore, trentenne proprio in quei mesi, – spiega Raffaele Mellace nelle note di sala – scrisse infatti i due concerti, legati da uno stretto rapporto tonale (Do è la relativa minore di Mi bemolle), per le consuete rassegne di concerti pubblici che lo vedevano sedere al pianoforte: il K482, pronto il 16 dicembre 1785, fu probabilmente eseguito già il 23 di quel mese; il K491, ultimato il 24 marzo successivo, venne presentato il 3 aprile; il 1° maggio, infine, avvenne lo storico debutto delle Nozze di Figaro […] Con l’entrata in scena del pianoforte, strumento in cui il Saliburghese troverà a Vienna il compagno privilegiato, ci confrontiamo con un genere che rappresenta forse la sintesi più compiuta del pensiero strumentale mozartiano. Dei 17 concerti scritti in un decennio per la città che Mozart definiva “il regno del pianoforte”, il K482, benché storicamente in repertorio di pianisti come Busoni e Saint-Saëns, è tra quelli di ascolto più raro. Prima ancora di venire al pianoforte occorre segnalare una scelta macroscopica del Mozart compositore: il ruolo straordinario attribuito ai fiati […] con il Concerto K491, compiuto il 24 marzo 1786, a cinque settimane dal debutto delle Nozze di Figaro al Teatro di Corte (dove questo concerto venne eseguito il 7 aprile), Mozart ritorna al modo minore, del tutto inconsueto nei suoi concerti per pianoforte, sperimentato un anno prima nel memorabile K466.
Non è possibile mettere in discussione lo status di capolavoro assoluto di questo nuovo lavoro, riccamente strumentato (cinque coppie tra legni e ottoni, con oboi e clarinetti, corni e trombe, flauto e i timpani), nella tonalità non particolarmente mozartiana (ma di lì a poco intimamente beethoveniana) di Do minore, dalla cui materia cupa, che parrebbe ispirata a fatale, claustrofobico determinismo, Mozart estrae un’invenzione tra le più inquiete del Settecento declinante, connotata da un’espressività debordante, che potremo ritrovare, nel catalogo della somma maturità, solo nel Don Giovanni dell’anno successivo o, un anno ancora più tardi, nella penultima sinfonia, incardinati rispettivamente in re e sol minore».
Milano, Teatro Dal Verme
giovedì 9 gennaio, ore 10 e ore 20
sabato 11 gennaio, ore 17
Vigevano (PV), Teatro Cagnoni
martedì 14 gennaio 2025, ore 21
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Direttore e pianoforte Alexander Lonquich
Wolfgang Amadeus Mozart
(Salisburgo 1756 – Vienna 1791)
Ouverture da Le nozze di Figaro K492
Concerto n. 22 in Mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra K482
– Allegro
– Andante
– Rondò. Allegro
Concerto n. 24 in Do minore per pianoforte e orchestra K491
– Allegro
– Larghetto
– Allegretto
Alexander Lonquich direttore e pianoforte
Nato a Trier, in Germania, vanta una carriera internazionale iniziata nel 1977 dopo la vittoria del Concorso “Casagrande”. Impegnato con direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Ton Koopman, Marc Minkowski, Sandor Vègh, Philippe Herreweghe, è molto impegnato anche nell’interpretazione del repertorio d’insieme con artisti come Christian Tetzlaff, Nicolas Altstaedt, Vilde Frang, Joshua Bell, Heinrich Schiff, Steven Isserlis, Isabelle Faust, Carolin Widmann, Jörg Widmann, Heinz Holliger, Frank Peter Zimmermann e, in duo pianistico, con la moglie Cristina Barbuti. Premio Abbiati della critica musicale italiana nel 2016, ha ottenuto anche riconoscimenti come il “Diapason d’Or”, il “Premio Edison”, il “Preis der deutschen Schallplattenkritik”. Nel ruolo di direttore-solista collabora stabilmente con l’Orchestra da Camera di Mantova e, tra le altre, ha lavorato con l’Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilarmonie, la Camerata Salzburg, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées e la Filarmonica della Scala di Milano, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. La sua ampia discografia iniziata (EMI, Alpha) prosegue con l’etichetta ECM per la quale ha recentemente inciso i concerti di Beethoven con la Münchener Kammerorchester. Molto impegnato anche nella didattica, ha collaborato con l’Accademia Pianistica di Imola, con l’Accademia Musicale Chigiana e la Hochschule für Musik di Colonia. Dal 2014 è Direttore Principale dell’OTO (Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza), dal 2020 è Direttore Artistico della Fondazione Scuola di Musica di Fiesole. Dal 2013 ha creato nella propria abitazione fiorentina, assieme alla moglie Cristina, “Kantoratelier”, un piccolo spazio teatrale dove le materie a lui care – psicologia, musica e teatro – vengono approfondite grazie a laboratori, seminari e concerti.
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I concerti della 80a Stagione sono programmati come sempre al Teatro Dal Verme il giovedì alle ore 10 e alle ore 20; il sabato alle ore 17.
80a stagione 2024/2025.
I biglietti per i singoli concerti hanno un costo da 11 a 20 euro (intero) e da 9 a 16 euro (ridotto).
La riduzione è valida per gli under 30, per gli over 60, gruppi, associazioni ed enti convenzionati.