Paul Dukas – L’apprendista stregone
In programma le musiche di Paul Dukas, Maurice Ravel e Wolfgang Amadeus Mozart.
Sabato 22 febbraio alle ore 20 il maestro Bertie Baigent debutta sul podio dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
Solista al pianoforte Cédric Tiberghien.
Il concerto sarà trasmesso in differita su Rai Radio 3
Ad appena ventiquattr’ore di distanza dal recital di Anna Netrebko un altro appuntamento nel calendario invernale del Maggio. Sabato 22 febbraio 2025 alle ore 20 il concerto diretto dal maestro Bertie Baigent, che debutta non solo sul podio della Sala Grande alla testa dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino ma anche alla guida di una compagine italiana.
Il maestro Baigent ha attirato l’attenzione su di sé come vincitore del Classical Prize e Symphonic Prize al “Concorso Internazionale di Rotterdam” del 2022. Da allora ha avuto inizio la carriera internazionale guidando la London Philharmonic Orchestra, la Detroit Symphony Orchestra, la CBSO e la Royal Scottish National Orchestra. Attivo anche sul palcoscenico operistico, Baigent è co-fondatore e direttore musicale del “Waterperry Opera Festival” dove ha diretto numerose produzioni tra cui L’elisir d’amore di Donizetti, Carmen di Bizet e Il giro di vite di Britten.
In cartellone un interessante e brioso programma che viaggia attraverso un secolo e mezzo di grande musica: in apertura L’apprenti sorcier (L’apprendista stregone), il celeberrimo scherzo sinfonico di Paul Dukas, trasposizione musicale dell’omonima ballata di Johann Wolfgang von Goethe scritta esattamente cento anni prima.
Seguono due composizioni di Maurice Ravel: il Concerto in re maggiore per pianoforte e orchestra “per la mano sinistra”, commissionato a Ravel dal pianista austriaco Paul Wittgenstein il quale – durante il primo conflitto mondiale – rimase mutilato del braccio destro, e Pavane pour une infante défunte. Quest’ultimo lavoro fu scritto dal musicista francese appena ventiquattrenne, quando era ancora uno studente presso il Conservatorio di Parigi, e fu pensato come omaggio alla Principessa di Polignac.
Al pianoforte nel corso dell’esecuzione del Concerto in re maggiore di Ravel Cédric Tiberghien, anche lui al suo debutto sul palco del Maggio. Interprete apprezzato per la sua versatilità, come dimostra il suo vasto repertorio, ha collaborato con alcune delle più importanti orchestre del panorama internazionale, fra cui i Berliner Philharmoniker, la London Philharmonic Orchestra, la San Francisco Symphony, l’Orchestre National de Lyon e la Tokyo Philharmonic Orchestra. Ha inoltre all’attivo un’importante carriera come musicista da camera e ha ricevuto cinque Diapason d’Or, ambito premio conferito dai critici della rivista francese “Diapason” alle registrazioni di musica classica.
Chiude il concerto una delle più conosciute composizioni sinfoniche di Wolfgang Amadeus Mozart, la Sinfonia in do maggiore K. 425, nota anche come Linz: fu scritta nel 1783 ed è la seconda sinfonia scritta dal genio di Salisburgo in seguito al suo trasferimento a Vienna. Il nome deriva da quello della città austriaca di Linz, dove Mozart e sua moglie Constanze sostarono brevemente durante un loro viaggio.
Il programma:
Paul Dukas
L’apprenti sorcier (L’apprendista stregone)
Classe 1865, il francese Paul Dukas fu stimato compositore e didatta (tra i suoi allievi anche Darius Milhaud e Olivier Messiaen). Particolarmente critico nei confronti del proprio lavoro, Dukas ci ha lasciato un numero esiguo di opere, tra cui spicca lo scherzo sinfonico L’Apprenti sorcier (L’appredista stregone) che è indubbiamente l’opera più famosa ed eseguita del compositore. Ispirato all’omonima ballata di Wolfgang Goethe, L’appredista stregone fu composto nel 1897. La vicenda narra di un giovane apprendista che, in assenza del maestro, utilizza una formula magica per animare una scopa, inducendola ad attingere acqua dal fiume per portarla nell’antro del mago. Tuttavia l’apprendista non riuscirà più ad arrestare il sortilegio e alla fine sarà solo il ritorno del mago a scongiurare l’allagamento dell’antro. All’inizio del brano Dukas propone i temi principali che avranno una funzione primaria in partitura: il tema dell’incantesimo, il celeberrimo tema della scopa (associato ai fagotti) il tema dell’acqua, che con arte saranno poi sviluppati generando sonorità sorprendenti e ricche di humor.
Maurice Ravel
Concerto in re maggiore per pianoforte e orchestra “per la mano sinistra”
Pavane pour une infante défunte
Opera della maturità, il Concerto per pianoforte e orchestra in re maggiore “per la mano sinistra” fu scritto da Ravel tra il 1929 e il 1930 su richiesta del pianista austriaco Paul Wittgenstein, che aveva subito la mutilazione del braccio destro in guerra. Il concerto fu presentato dallo stesso Wittgenstein a Vienna nel 1932 suscitando grande interesse. Ravel era riuscito infatti a bilanciare il rapporto tra solista e orchestra senza nulla togliere allo spessore sonoro creando anzi un’opera estremamente espressiva e ricca di colori che sembrava destinata alle due mani. Sebbene sia internamente tripartito, il Concerto è in un solo movimento e adotta una scrittura improntata allo stile improvvisatorio con molti effetti jazz. Suggestiva è l’apertura affidata alle sonorità gravi dell’orchestra che creano un’atmosfera cupa e nebulosa da cui germogliano alcune idee tematiche fino all’entrata del pianoforte con una lunga e complessa cadenza. Nel corso dell’opera il solista sarà poi chiamato a destreggiarsi tra episodi di elegante rarefazione sonora ad altri di incisiva vigorìa ritmica sottolineata dal vivacissimo accompagnamento orchestrale.
Come molti altri brani orchestrali di Ravel, anche la Pavane pour une infante défunte fu inizialmente composta per pianoforte solo: nata nel 1899 fu poi trascritta per orchestra da camera nel 1910. Ispirato dalla figura di un’Infanta rinascimentale, Ravel costruì il suo brano sul ritmo di pavana, un’antica danza di corte cinquecentesca in metro binario di andamento moderato. Pagina breve e di lineare semplicità, la Pavane si distingue per il delicato lirismo della melodia intonata prima dal corno e poi dai legni e per le armonie eteree ed eleganti che la sostengono.
Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia in do maggioreK. 425 “Linz”
Composta alla fine di ottobre del 1783, la Sinfonia in do maggioreK. 425 “Linz” deve il suo titolo alla cittadina dove Mozart si trovava di passaggio al tempo e dove avrebbe tenuto un’accademia privata. Al programma musicale proposto mancava tuttavia un pezzo d’apertura e così Mozart compose in tutta fretta la sinfonia in tempo utile per il concerto. Molte delle scelte stilistiche di questa pagina rimandano al modello sinfonico di Haydn, dalla brillante strumentazione dove figurano le trombe e i timpani, elementi tipici di occasioni celebrative festose, all’impostazione dei quattro movimenti; per la prima volta, ad esempio, Mozart fa precedere l’Allegro iniziale da un Adagio introduttivo, tratto distintivo di tanti lavori di Haydn. Seguono un secondo tempo in ritmo di Siciliana (danza frequentemente utilizzata dall’illustre collega), un grazioso Minuetto di carattere rustico e un Presto conclusivo ricco di contrasti dinamici improvvisi ed episodi contrappuntistici.
La locandina:
PAUL DUKAS
L’apprenti sorcier, scherzo sinfonico
MAURICE RAVEL
Concerto in Re maggiore per pianoforte e orchestra “per la mano sinistra”
Lento/Andante/Lento
Pavane pour une infante défunte
WOLFGANG AMADEUS MOZART
Sinfonia in do maggiore K. 425 Linz
Adagio. Allegro spiritoso/Poco Adagio/Minuetto e trio/Presto
Direttore Bertie Baigent
Pianoforte Cédric Tiberghien
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Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Il concerto è preceduto dalla guida all’ascolto tenuta da Marco Cosci nel Foyer di Galleria. È riservata ai possessori del biglietto e si svolge 45 minuti prima dell’inizio dello spettacolo (durata: 30 minuti circa).
Prezzi:
Solo ascolto 10€; Visibilità limitata 15€; Platea 6 e Galleria 20€; Platea 5 e Palchi 30€; Platea 4 40€; Platea 3 50€; Platea 2 60€; Platea 1 70€