PRESENTATI AL MINISTERO DELLA CULTURA IL 25° FESTIVAL VERDI E IL 10° VERDI OFF

Doppio anniversario dedicato al tema Verdi e Shakespeare

Tre le opere in programma: Otello, Macbeth, versione 1847, in due nuovi allestimenti realizzati nei laboratori del Teatro Regio con la regia di Federico Tiezzi e Manuel Renga, e Falstaff nell’allestimento di Jacopo Spirei. Sul podio Roberto Abbado, Francesco Lanzillotta, Michele Spotti. Completano il programma principale Messa da Requiem e Gala Verdiano, diretti da Robert Treviño e Paolo Carignani, e gli appuntamenti di Ramificazioni.

Tra gli interpreti, Fabio Sartori, Ariunbaatar Ganbaatar, Mariangela Sicilia, Davide Luciano, Misha Kiria, Roberta Mantegna, Marta Torbidoni, Michele Pertusi, insieme ai giovani talenti provenienti dall’Accademia Verdiana diretta da Francesco Izzo. Si rinnova e rinsalda la collaborazione con La Toscanini, il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani e s’intensifica la collaborazione scientifica con l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani.

Ramificazioni si radica nella contemporaneità, presentando, in prima assoluta e in 3 spazi diversi, 4 nuovi lavori commissionati ad autori di generazioni diverse. Due sono commissioni del Festival Verdi, Timon Études a Luca Francesconi e Disdemona Δυσδαιμονία Cattiva stella a Lenz Fondazione, due sono il risultato di Gradus, Passaggi per il Nuovo, progetto del Reggio Parma Festival dedicato agli artisti under 35, Fugues. The Art of Running e 89 Seconds to Midnight.

Inaugurazione con la Verdi Street Parade Tutto nel mondo è burla! con Imaginarium Studio, Elodie Lebigre e gli Artisti del Carnevale di Viareggio e con Il sonno uccidesti nuova commissione a Damiano Michieletto e Paolo Fantin

Verdi Off festeggia la X edizione riproponendo gli spettacoli iconici che hanno contraddistinto il suo percorso decennale, ribadendo la propria vocazione a innovazione, multidisciplinarietà, contemporaneità, inclusione, attenzione alle comunità più fragili.

Verdi è un gigante. L’Italia nasce con la sua musica, che in forza del suo genio ha saputo dare verità e incoraggiamento al monito solenne. Fatta l’Italia gli italiani si sono riconosciuti nella sua partitura e nella sua opera immortale c’è la nostra identità nazionale. Il Festival Verdi compie 25 anni, è cresciuto ed è in salute. Nel 2025 ha scelto con sapienza di celebrare questo traguardo importante dedicando questa edizione al rapporto tra Verdi e Shakespeare, un connubio mirabolante che ci fa sognare, con Otello, Macbeth, Falstaff. Il Festival è arricchito dal suo enfant terribile Verdi Off, che compie 10 anni e avvicina il Maestro di Busseto alle giovani generazioni, perché la musica affratella e deve stare tra la gente. Il Ministero della Cultura crede e sostiene le iniziative come la vostra, l’auspicio è quello di poter accrescere sempre di più il nostro supporto. Viva l’Italia, Viva Verdi!

Lo ha dichiarato Gianmarco Mazzi, Sottosegretario di Stato alla Cultura con delega allo Spettacolo dal vivo nel corso della presentazione della 25° edizione del Festival Verdi che si è tenuta oggi al Ministero della Cultura.

Verdi attraversa e pervade tutti i campi del sapere della nostra città, è nelle scuole, nella cultura, nei progetti sociali, partecipativi e turistici della città e perfino in quelli enogastronomici. L’osmosi tra la cultura verdiana e la città di Parma dura ovviamente da ben più di 25 anni e ha nutrito generazioni di appassionati che hanno saputo tramandare questa passione. Un vero e proprio coro cittadino. 25 anni fa c’è stata l’idea giusta: istituire un festival interamente dedicato alla figura del Maestro, che mettesse in scena le sue opere, con metodo, con una riflessione culturale e filologica, che rendesse il fatto di andare a sentire le opere verdiane a Parma e Busseto qualcosa di unico e di diverso rispetto ad ogni altra parte del mondo. Il Festival, crescendo, ha saputo portare Verdi anche fuori dal Teatro Regio, il nostro tempio verdiano. Per questo è nato Verdi Off, che con la sua forza centrifuga invade Parma e porta ovunque la contemporaneità e l’energia dell’arte e della cultura verdiana. Questo festival è riuscito a diventare un gioiello che porta a Parma persone da ogni parte del mondo ed è una gioia condividerlo con ognuna di loro .