Hartmut Haenchen, tra i più grandi direttori del nostro tempo, dirige l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo domenica 3 dicembre per il terzo appuntamento della Stagione dei Concerti 2023-24
Considerato uno dei massimi interpreti del panorama musicale contemporaneo, Hartmut Haenchen guiderà l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo domenica 3 dicembre alle 20:30 con un programma che prevede l’esecuzione della Sinfonia n. 4 in Si bemolle maggiore op. 60 di Ludwig van Beethoven e la Sinfonia n.1 in do minore op. 68 di Johannes Brahms. Il direttore tedesco ritorna al Teatro Massimo a cinque anni di distanza dal concerto che lo aveva visto acclamatissimo interprete della Quinta Sinfonia di Mahler, in una sala interamente sold out e plaudente.
Il programma prende le mosse dalla Sinfonia n. 4 che Beethoven compose nel 1807 su commissione di uno dei suoi aristocratici protettori, mentre aveva già iniziato la composizione della Quinta. E proprio alludendo al suo carattere semplice e alla sua collocazione tra due sinfonie imponenti come l’Eroica e la Quinta, la Quarta venne definita da Robert Schumann “una snella fanciulla greca tra due giganti nordici”, sicuramente più vicina alla Prima e alla Seconda, con il loro carattere fresco e l’evidente legame con il modello di Haydn. Eseguita per la prima volta a Vienna nel 1807, la sinfonia venne accolta da un grande successo, anche superiore a quello che aveva accolto la Prima Sinfonia alcuni anni prima.
Un grande successo accolse anche la prima esecuzione della Sinfonia n. 1 in do minore op. 68 di Johannes Brahms, avvenuta a Karlsruhe nel 1876. Brahms era già un compositore di successo e da anni tutti aspettavano il suo debutto nel genere principe della musica classica, la sinfonia. Già Robert Schumann lo aveva invitato a confrontarsi con il genere: ma affrontare la sinfonia significava confrontarsi con Beethoven. Una sfida immane, e che Brahms, quando finalmente la affrontò, superò con successo tale che Hans von Bülow proclamò “abbiamo finalmente una Decima Sinfonia”. Sicuramente la Prima di Brahms è uno dei più riusciti esempi di Sinfonia della seconda metà dell’Ottocento, e tra le composizioni più amate dal pubblico ancora oggi.
Particolarmente apprezzato nel repertorio tedesco il direttore Hartmut Haenchen, nato a Dresda nel 1943, ha consolidato le sue esperienze musicali non soltanto con le orchestre della DDR ma, malgrado le severe restrizioni del regime, anche con celebri orchestre occidentali, come Berliner Philharmoniker e Concertgebouw, conquistando l’unanime favore del pubblico e della critica con le sue interpretazioni. È autore di vari testi musicali, tra cui fondamentali contributi saggistici su Wagner e Mahler. Nel 2017 è stato nominato Direttore d’orchestra dell’anno dal periodico Opernwelt e nel 2018 ha ricevuto a Leipzig il Premio Richard Wagner. E’ anche protagonista di un documentario, “Il cielo sopra Dresda”, che ha vinto la Palma d’oro al 33° Festival Internazionale del Film sull’Arte di Montréal. Nell’ottobre 2008 è stato insignito della Croce Federale al Merito della Repubblica di Germania, in riconoscimento del suo eccezionale contributo alla musica e alle arti.
Durata un’ora e 45 minuti (intervallo incluso). Biglietti:: da 15 a 30 euro.