Kent Nagano dirige lunedì 22 aprile al teatro La Fenice l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
In programma Haydn e Beethoven
L’Orchestra Haydn e Bolzano e Trento, sotto la prestigiosa direzione musicale di Kent Nagano, è la compagine ospite della Stagione Sinfonica 2023-2024 della Fondazione Teatro La Fenice. Si esibirà al Teatro La Fenice lunedì 22 aprile 2024 ore 20.00, fuori abbonamento, proponendo un programma dedicato al classicismo, con pagine di Franz Joseph Haydn e Ludwig van Beethoven. In particolare, il maestro statunitense dirigerà uno dei capolavori del periodo londinese di Haydn, la Sinfonia concertante in si bemolle maggiore H.I:105; mentre del compositore di Bonn sarà eseguita la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36.
Stimolato dal confronto con l’esigente (e pagante) pubblico londinese, Franz Joseph Haydn (1732-1809) scrisse una serie di capolavori, che, pur nella loro diversità, formano un insieme organico e rappresentano un vertice assoluto nella storia della sinfonia. Le sinfonie londinesi sono il punto d’arrivo delle incessanti e spesso audaci sperimentazioni da lui condotte in oltre trent’anni di lavoro nel campo della sinfonia, durante i quali aveva trasformato la gracile sinfonia della metà Settecento in un organismo musicale ampio, equilibrato e solido, chiaramente definito nelle linee fondamentali ma allo stesso tempo talmente elastico da poter accogliere agevolmente le idee e le innovazioni dei maggiori compositori dei due secoli successivi. La Sinfonia concertante in si bemolle maggiore H.I:105 fu eseguita per la prima volta il 9 marzo 1792 in uno dei i concerti organizzati dall’impresario Johann Peter Solomon a Londra. Haydn utilizza quattro strumenti solisti, violino, violoncello, oboe e fagotto, e li combina in modi sempre diversi: tutti e quattro insieme, uno alla volta, la coppia degli archi contrapposta ai due fiati, i due strumenti acuti contrapposti ai due bassi, violino e fagotto contrapposti a oboe e violoncello e così via. All’avvicinarsi della conclusione, i solisti hanno tutta per loro un’ampia cadenza (scritta per esteso da Haydn e non lasciata all’improvvisazione come nei concerti solistici) prima che un gioioso e vigoroso tutti suggelli la composizione.
Ludwig van Beethoven (1770-1827) iniziò a comporre la sua Seconda Sinfonia in re maggiore op. 36 intorno al 1800, vi si dedicò con maggiore impegno dall’ottobre 1801 al maggio 1802, per poi completare il lavoro nell’estate della villeggiatura di Heiligenstadt (a quei tempi piccolo centro a nord di Vienna). Dedicata al fraterno amico Carl von Lichnowsky, dopo varie esecuzioni in forma privata in qualche dimora del principe, ogni volta occasione per cambiamenti e ritocchi da parte del compositore, debuttò in pubblico al Theater an der Wien il 5 aprile 1803, in un concerto dal programma interamente dedicato alla musica di Beethoven. Nonostante sia pervasa di energia e serenità, l’opera nacque in uno dei momenti più scoraggianti dell’esistenza del compositore: proprio in quegli anni infatti cominciò a manifestarsi la fase acuta della sua sordità con la conseguente decisione di abbandonare la carriera concertistica. I contemporanei, colpiti degli elementi di novità rispetto alle loro abitudini di ascolto, ne riconobbero inevitabilmente «la potenza del genio che in quest’opera colossale – si legge in una recensione del prestigioso l’«Allgemeine Musikalische Zeitung» del 1805 – si palesa nella ricchezza dei pensieri nuovi, nel trattamento del tutto originale e nella profondità della dottrina».
I biglietti per il concerto (da € 15,00 a € 130,00, ridotto abbonati da € 15,00 a € 90,00) sono acquistabili nella biglietteria del Teatro La Fenice e nei punti vendita Eventi Venezia Unica, tramite biglietteria telefonica (+39 041 2722699) e biglietteria online su www.teatrolafenice.it.
Main partner della Stagione è Intesa Sanpaolo.
Kent Nagano
È considerato uno dei più prestigiosi direttori dei nostri giorni, sia nel repertorio operistico che in quello sinfonico. Dal settembre 2015 è stato direttore musicale generale della Statsoper Hamburg e direttore principale della Philharmoniker Hamburg. Inoltre, è stato impegnato come direttore artistico del Ring project con Concerto Köln e la Dresden Festival Orchestra, e come patron dell’Herrenchiemsee Festival. Quest’anno è stato nominato direttore onorario della Philharmonic State Orchestra, nel 2021 dell’Orchestre Symphonique de Montréal, nel 2019 di Concerto Köln, e nel 2006 della Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino. Nell’ottobre 2019, insieme a Mari Kodama, ha esteso le loro registrazioni dell’opera di Beethoven con il Concerto per pianoforte e orchestra n. 0 in mi bemolle maggiore r WoO 4, una composizione giovanile quasi sconosciuta del musicista di Bonn, assieme al suo Rondo per piano e orchestra WoO 6 con la Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino. L’edizione completa dei concerti per pianoforte di Beethoven è stata realizzata dalla Berlin Classics label. Per celebrare il suo settantesimo compleanno, nel 2021, è stato realizzato un cofanetto di cd con musiche di Olivier Messiaen per la br Klassik label. Nel settembre 2021, ha pubblicato il suo secondo libro per Berlin Verlag, 10 Lessons of my Life. Nel 2015 Erwarte Sie Wunder! è stato pubblicato ancora da Berlin Verlag, e poi tradotto in inglese dalla Canadian McGill-Queen’s University Press con il titolo di Classical Music – Expect the Unexpected e nel 2015 in francese con il titolo di Sonnez, merveilles! per le Éditions du Boréal.
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Si è costituita nel 1960 per iniziativa dei Comuni e delle Province di Bolzano e di Trento. Il suo repertorio spazia dal barocco ai contemporanei; in più occasioni autori come Luigi Nono, Luciano Berio, Franco Donatoni, Ivan Fedele, Stefano Gervasoni, Ney Rosauro, Matteo D’Amico, Giovanni Sollima le hanno affidato loro lavori in prima esecuzione assoluta. Ha stretto rapporti con Johannes Maria Staud, Roberto David Rusconi e Matteo Franceschini quali artisti in residence. L’Orchestra è apparsa in Austria (a Bregenz, a Erl, al Mozarteum di Salisburgo e al Musikverein di Vienna), Germania, Giappone (a Osaka e alla Suntory Hall di Tokio), Italia (al Maggio Musicale Fiorentino, alla Sagra Musicale Umbra di Perugia, al Rossini Opera Festival di Pesaro, ad Anima Mundi di Pisa, a MiTo SettembreMusica di Torino e alla Biennale Musica di Venezia), nei Paesi Bassi, negli Stati Uniti d’America, in Svizzera e in Ungheria. Sul suo podio sono saliti, fra gli altri, Claudio Abbado, Rinaldo Alessandrini, Riccardo Chailly, Ottavio Dantone, Carlo Maria Giulini, Eliahu Inbal, Stanislav Kochanovsky, Alain Lombard, Jesús López-Cobos, Peter Maag, Michele Mariotti, Sir Neville Marriner, Riccardo Muti, Kent Nagano, Daniel Oren, José Serebrier, Sir Jeffrey Tate, Juraj Valčuha, Lorenzo Viotti e Alberto Zedda. Ha ospitato nei suoi concerti solisti come Salvatore Accardo, Claudio Arrau, Jean-Efflam Bavouzet, Alfred Brendel, Mischa Maisky, Maria Tipo, Alexander Toradze, Uto Ughi e Arkadi Volodos. Dopo il fondatore Antonio Pedrotti si sono succeduti come direttori stabili Hermann Michael, Alun Francis, Christian Mandeal e Ola Rudner. Dal 2022 Ottavio Dantone è il nuovo direttore principale dell’Orchestra; dal 2024 ne sarà il direttore musicale. Dopo la quasi trentennale guida di Andrea Mascagni, alla direzione artistica si sono avvicendati Hubert Stuppner, Gustav Kuhn, Daniele Spini e Giorgio Battistelli (dal 2021).