Giovedì 12 settembre alle ore 20, sala Zubin Mehta, concerto di canto del soprano Jessica Pratt

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino. Sul podio Riccardo Frizza

Direttore del Coro, Lorenzo Fratini.

Arie di “pazzia”e sinfonie dalle opere di Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti

Giovedì 12 settembre alle ore 20, in sala Zubin Mehta, è in programma il concerto di canto del soprano Jessica Pratt che porta in scena le arie contenute nel Cd “Delirio” inciso al Maggio, con l’Orchestra e il Coro del Teatro per l’etichetta Tancredi. Presentato ufficialmente al Teatro del Maggio, lo scorso 20 ottobre 2023, in concomitanza con l’uscita, il cd ha riscosso unanimemente recensioni entusiaste da parte della critica.

Pratt è una delle più talentuose e virtuosiste belcantiste dei nostri tempi e affronta in questo concerto  – e nel Cd – un’antologia di scene unite dal fil rouge della “pazzia” tratte dalle opere di Gaetano Donizetti e Vincenzo Bellini. Sul podio – così come nel Cd – Riccardo Frizza affermato nella lettura ed esecuzione del belcanto italiano e col quale Jessica Pratt collabora con una mirabile sinergia. Le scene presentate in concerto sono eseguite integralmente e con una cura filologica da manuale come per esempio la celeberrima scena da Lucia di Lammermoor eseguita nella tonalità originale in Mi Bemolle. Il Coro del Maggio è diretto da Lorenzo Fratini.

I brani presentati  – in ordine di esecuzione – sono dunque tratti da La Sonnambula di Vincenzo Bellini, da Emilia di Liverpool, Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, da I puritani, di Vincenzo Bellini, da Linda di Chamounix di Gaetano Donizetti. Nel corso del concerto il maestro Frizza dirigerà la sinfonia da I Capuleti e i Monecchi di Vincenzo Bellini, la sinfonia da Roberto Devereux di Gaetano Donizetti e l’ouverture  di La favorite

Nel corso del recital, Jessica Pratt indosserà dei magnifici abiti/costumi disegnati per lei da Giuseppe Palella che sottolineano sia la forza sia la vulnerabilità delle donne interpretate dal soprano e sarà accompagnata nelle esecuzioni di Emilia e Linda da Aleksandra Meteleva.

Questo concerto è il primo di una serie di altri che vedranno come protagonisti il mezzosoprano Teresa Iervolino il prossimo 29 settembre, il baritono Nicola Alaimo il 3 novembre e poi nel corso del 2025, sempre in novembre, il baritono Marco Filippo Romano tutti impegnati sul palcoscenico e con le compagini del Maggio per interpretare live le incisioni discografiche realizzate al Maggio Musicale Fiorentino per l’etichetta Dynamic.

Il programma del concerto:

Vincenzo Bellini

I Capuleti e Montecchi, sinfonia

Da La sonnambula: “Ah! non credea mirarti… Ah! non giunge uman pensiero”

Gaetano Donizetti

Da Emilia di Liverpool: “Madre! Deh placati!… Ah! di contento…”

Roberto Devereux, sinfonia

Da Lucia di Lammermoor: “Il dolce suono… Ardon gl’incensi… Spargi d’amaro pianto”

Vincenzo Bellini

Da I puritani: “O rendetemi la speme… Qui la voce sua soave… Vien diletto è in ciel la luna”

Gaetano Donizetti

La Favorite, ouverture

Da Linda di Chamounix: “Nel silenzio della sera… No, non è ver, mentirono”

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino

Direttore, Riccardo Frizza

Direttore del Coro, Lorenzo Fratini

Venerdì 29 marzo 2024 alle ore 20 l’ultimo appuntamento sinfonico-corale della Stagione Invernale.

Sul podio della Sala Mehta, alla guida dell’Orchestra e del Coro del Maggio, il maestro Vitali Alekseenok. 

In programma le composizioni di Johann Sebastian Bach e Gioachino Rossini.

Solisti, Nikoleta Kapetanidou, Aleksandra Meteleva, Dave Monaco e Alessandro Abis.

Il 29 marzo alle 20 in sala Mehta, il maestro Vitali Alekseenok – al suo debutto fiorentino – alla guida dell’Orchestra e del Coro del Maggio sale sul podioper il concerto sinfonico-corale che chiude la Stagione Invernale del Teatro. In programma,  “Ricercata”, Fuga a 6 voci da Musikalisches Opfer di Johann Sebastian Bach (orchestrazione di Anton Webern) e il celebre Stabat Mater di Gioachino Rossini.

Solisti, nella composizione sacra rossiniana, il soprano Nikoleta Kapetanidou e il tenore Dave Monaco artisti che si sono formati all’Accademia del Maggio, il contralto Aleksandra Meteleva, talento che attualmente la frequenta e il basso Alessandro Abis.

Il maestro del Coro del Maggio è Lorenzo Fratini.

Vitali Alekseenok, al suo debutto fiorentino, completa il gruppo dei quattro giovani e luminosi direttori  che il Maggio ha deciso di affiancare al direttore principale Daniele Gatti nel corso della Stagione Invernale: Nikolas Nägele, che ha diretto il Peer Gynt in forma concertante e Hankyeol Yoon e Min Chung che hanno diretto due concerti sinfonici corali, tutti e tre accolti con grande calore dal pubblico della Sala Mehta, dalla stampa e la critica. Il maestro Alekseenok ha vinto nel 2021 il prestigioso “Concorso Arturo Toscanini per direttori d’orchestra” di Parma, dove ha ricevuto anche il “Premio del pubblico” e quello per la migliore esecuzione in un atto d’opera verdiana (Macbeth). Dal novembre 2022 Alekseenok è Kapellmeister alla Deutsche Oper am Rhein di Düsseldorf – Duisburg, dove dirige riprese di TurandotToscaHänsel und Gretel e Die Zauberflöte, nonché una nuova prodizione de Le Sacre du Printemps e composizioni di Igor Stravinskij e Richard Strauss. Recentemente ha debuttato al Teatro alla Scala con la première mondiale dell’opera Il piccolo principe di Pierangelo Valtinoni.

Il concerto si apre dunque con  Ricercata, Fuga a 6 voci da Musikalisches Opfer BMW 1079 di Johann Sebastian Bach nell’orchestrazione di Anton Webern che costituisce quasi un’appropriazione compiuta dal musicista relativamente alla musica di Bach; la tecnica peculiare di questa strumentazione si collega alla tecnica compositiva di Webern: la Musikalisches Opfer appartiene all’ultimo periodo di vita di Bach, quando l’autore, conscio dell’inattualità delle proprie scelte rispetto all’affermazione del nuovo stile galante, andava sempre più concentrando la propria attenzione sulle potenzialità della scienza contrappuntistica. 

Il programma in locandina si completa con una delle più celebri composizioni di Gioachino Rossini, lo Stabat mater. Dopo essersi ritirato dall’attività teatrale, nell’inverno del 1831 Rossini si recò in viaggio in Spagna dove incontrò l’arcidiacono Manuel Fernández Varela, al quale promise una sua composizione in segno di amicizia. Varela non se lo fece ripetere e gli chiese addirittura uno Stabat Mater. Dopo quasi un anno di impegni e indecisioni, con il supporto di Giovanni Tadolini, direttore al Théâtre Italien di Parigi, Rossini consegnò all’arcidiacono la partitura di vaste dimensioni e per un grande organico con soli, coro e orchestra, facendosi promettere di conservarla senza mai eseguirla. Ma, una volta morto il prelato, i suoi eredi misero all’asta i suoi beni, Stabat Mater rossiniano incluso. Spaventato dall’idea che un giorno qualcuno potesse attribuire a lui i numeri musicali in parte composti da Tadolini, si tutelò firmando immediatamente un contratto per la pubblicazione dello Stabat Mater in versione completa e revisionata da lui stesso, che andò in scena per la prima volta a Parigi nel gennaio del 1842.  In marzo fu eseguita per la prima volta in Italia, nell’Aula Magna dell’Archiginnasio di Bologna con la direzione di Gaetano Donizetti.

La locandina:

JOHANN SEBASTIAN BACH 

Fuga (Ricercata) a 6 voci dal Musikalisches Opfer BWV 1079 per orchestra 

GIOACHINO ROSSINI

Stabat Mater per soli, coro a 4 voci miste e orchestra 

su testo attribuito a Jacopone da Todi 

Stabat Mater/Cuius animam/Quis est homo/Pro peccatis/Eja Mater/ Sancta Mater/Fac ut portem/Inflammatus/Quando corpus/Amen 

Soprano Nikoleta Kapetanidou

Contralto Aleksandra Meteleva

Tenore Dave Monaco

Basso Alessandro Abis

 Direttore Vitali Alekseenok

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino 

Maestro del Coro Lorenzo Fratini

Prezzi:

 Settore D: 20€; Settore C: 35€; Settore B: 50€; Settore A: 70€