Berio 100: mercoledì 16 aprile al Teatro Nuovo Giovanni da Udine ultimo appuntamento della rassegna dedicata al grande Maestro del Novecento

In programma le Sequenze VIII, XIV, XIII Chanson e III di Luciano Berio e musiche di Jean-Philippe Rameau, Johann Sebastian Bach, Béla Bartók, John Cage, Niccolò Castiglioni

È in programma mercoledì 16 aprile al Teatro Nuovo Giovanni da Udine il terzo e ultimo appuntamento del percorso di avvicinamento e conoscenza delle opere di Luciano Berio fra musica, interviste e testimonianze audio e video. La rassegna, pensata per avvicinare il pubblico alla personalità e al genio di uno dei padri della musica del Novecento nel centenario della nascita, punterà questa volta i riflettori su alcune pagine iconiche della produzione musicale di Luciano Berio, le Sequenze VIII, XIV, XIII Chanson e III  che il Maestro scrisse appositamente per grandi virtuosi. Ad eseguirle saranno quattro artisti esperti in questo difficilissimo repertorio: Francesco D’Orazio (violino), Claudio Pasceri (violoncello), Teodoro Anzellotti (fisarmonica) e Alice Rossi (soprano).

La Sequenza era, nella musica liturgica sacra, un brano poetico musicale cantato prima della proclamazione del Vangelo. Partendo dalle radici della storia della musica, Luciano Berio crea una nuova liturgia dell’ascolto per annunciare un nuovo “Vangelo” musicale.“Nelle Sequenze la simbiosi tra esecutore, brano e strumento diventa assoluta – spiega Paolo Cascio, direttore artistico Musica del Teatro Nuovo Giovanni da Udine -. La musica scaturisce dall’esecutore, non solo dallo strumento, e il tutto si trasforma in un happening, una micro-scena teatrale all’interno di una ipotetica drammaturgia annotata in partitura.”

Oltre alla Sequenza dedicata al proprio strumento, Francesco D’Orazio, Claudio Pasceri, Teodoro Anzellotti e Alice Rossi proporranno all’ascolto del pubblico brani di altri autori particolarmente amati da Luciano Berio come Jean-Philippe Rameau, Johann Sebastian Bach, Béla Bartók, John Cage e Niccolò Castiglioni, in un intreccio di sottili trame musicali, sonore e storiche.

Nato a Bari, Francesco D’Orazio si è diplomato in violino e viola sotto la guida del padre, perfezionandosi presso il Mozarteum di Salisburgo e l’Accademia Rubin di Tel Aviv. Ha tenuto concerti con le orchestre BBC Symphony, London Symphony, Filarmonica della Scala, dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Berliner Symphoniker, Sinfonica Nazionale della RAI, Sinfonica Nazionale d’Ile de France, Filarmonica di Città del Messico, Saarlandischer Rundfunk, Filarmonica di Shangai, Filarmonica di Nagoya, Accademia Bizantina, diretto, tra gli altri, da Lorin Maazel, Sakari Oramo, Hubert Soudant, Pascal Rophé e Luciano Berio. Il suo vasto repertorio spazia dalla musica antica eseguita con strumenti originali alla musica contemporanea. Tra i numerosi compositori che hanno scritto per lui figurano Ivan Fedele, Terry Riley, Brett Dean, Fabio Vacchi, Michele dall’Ongaro, Michael Nyman, Vito Palumbo, Marcello Panni. È stato 15 ospite di istituzioni quali Teatro alla Scala, Philharmonie di Berlino, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro Colón di Buenos Aires, Royal Albert Hall, Centre de Musique Baroque de Versailles, South Bank Centre di Londra e dei Festival Proms di Londra, Cervantino in Messico, MiTo, Presences di Radio France, Ravello, Settimana Musicale Senese, Ravenna, Postdam, Salisburgo, Tanglewood, Biennale di Venezia. Ha suonato in tutta Europa, Nord e Sud America, Messico, Australia, Cina e Giappone ed effettuato registrazioni discografiche per Decca, Bis, Kairos, Naive, Hyperion, Stradivarius e Amadeus. Nel 2010 Francesco D’Orazio è stato insignito del XXIX Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana quale “Miglior Solista” dell’anno. Di particolare rilievo è stata la sua lunga collaborazione con Luciano Berio del quale ha eseguito Divertimento per trio d’archi in prima mondiale al Festival di Strasburgo, Sequenza VIII al Festival di Salisburgo e Corale per violino e orchestra alla Cité de la Musique a Parigi e all’Auditorium Nacional de Musica di Madrid diretto dall’autore.

Il repertorio solistico di Claudio Pasceri, tra i più apprezzati violoncellisti della sua generazione, spazia dai concerti di Antonio Vivaldi fino a opere di Alfred Schnittke. Ha collaborato con orchestre quali l’Orchestre de Chambre de Toulouse, Camerata Royal Concertgebouw Amsterdam, Arpeggione Kammerorchester, Bayerischer Rundfunk di Monaco di Baviera. In ambito cameristico ha collaborato con musicisti quali Salvatore Accardo, Pavel Gililov, Ilya Grubert, Dora Schwarzberg, Bruno Giuranna, Rohan De Saram, Rocco Filippini, Irvine Arditti, Gilles Apap. Tiene regolarmente Masterclass e seminari a Musicalta a Rouffach, Università del Liceu di Barcellona, Conservatoire Royal di Bruxelles, Leopold Mozart Universität di Augsburg, Leeds University. Claudio Pasceri è direttore artistico di EstOvest Festival, manifestazione di musica contemporanea. È Artista in residenza, per il triennio 2023/2025, del Late Spring Music Festival alla Reggia di Venaria Reale.

Teodoro Anzellotti è nato in Puglia ma è cresciuto nei pressi di Baden-Baden e ha studiato alle Scuole superiori di musica di Karlsruhe e Trossingen. Vincitore di diversi concorsi internazionali di fisarmonica, attraverso l’impiego di tecniche di sua messa a punto ha ampliato le possibilità sonore dello strumento, diventando una figura di riferimento. Come solista si è esibito nell’ambito dei più importanti festival europei, asiatici e americani e ha collaborato con le più prestigiose orchestre europee quali Kölner Rundfunk-Sinfonieorchester, Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin, SWR Sinfonieorchester Freiburg, SWR Sinfonieorchester Stuttgart, NDR Orchester Hamburg, Rundfunk Sinfonieorchester Saarbrücken, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunk, ORF Orchester Wien, Radio-Symphonie-Orchester Ljublijana. 16 Dopo la prima mondiale della Sequenza XIII per fisarmonica di Luciano Berio nel 1995 al De Doelen di Rotterdam, Teodoro Anzellotti ha eseguito la composizione in tutto il mondo. Ha eseguito in prima assoluta oltre 300 brani espressamente composti per lui dai compositori George Aperghis, Luciano Berio, Heinz Holliger, Toshio Hosakawa, Michael Jarrell, Mauricio Kagel, Matthias Pintscher, Salvatore Sciarrino, Marco Stroppa, Jörg Widmann e altri. Anzellotti insegna alla Scuola artistica superiore di Berna e dal 2002 anche alla Scuola superiore di musica di Friburgo. Ha inciso per Winter&Winter, Deutsche Grammophon, ECM.

Alice Rossi è un soprano esperto nel repertorio barocco e contemporaneo. Dal 2021 è membro del Junges Ensemble della Semperoper di Dresden. Ha conseguito il Bachelor of Arts and Music e un Master in Pedagogia presso il Conservatorio della Svizzera Italiana (CSI) di Lugano, al termine del quale è stata selezionata per esibirsi con l’Orchestra della Svizzera Italiana (OSI) sotto la direzione di Enrico Dindo. Attualmente sta conseguendo un Master in Opera presso l’Opernschue della Staatliche Hochschule für Musik und darstellende Kunst di Stuttgart con Turid Karlsen. Ha fatto il suo debutto operistico nel 2013 interpretando nell’opera The Rape of Lucretia di Benjamin Britten; le sue più recenti esibizioni come interprete di musica contemporanea includono la partecipazione al Festival Acht Brücken di Köln dove ha eseguito Aventure et Nouvelles Aventure di György Ligeti; Antigone-Tribunale di Leo Dick presso la Staatsoper Stuttgart-Nord, Elegie für junge Liebenden di Hans Werner Henze presso il Whilelma Theater di Stuttgart. Ha eseguito le prime mondiali delle composizioni contemporanee Il Giardino della Vita di José María Sánchez Verdú e Songs of the Holy Forest di Harrison Birthwistle. È inoltre interprete di musica antica e barocca: ricordiamo solo le partecipazioni al concerto di apertura dell’Early Music Festival di Utrecht, dove ha eseguito cantate di Bach, Buxtehude e Lübeck; le collaborazioni con l’ensemble barocco Il Gardellino; le presenze nei cartelloni del MAfestival di Brouges e del festival Musica Sacra di Maastricht.

Informazioni e biglietteria

La biglietteria del Teatro in via Trento 4 a Udine è aperta dal martedì al sabato (escluso festivi) dalle 16.00 alle 19.00 e a partire da 90 minuti prima di ogni rappresentazione.

TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE

mercoledì 16 aprile 2025 – ore 20.30

FRANCESCO D’ORAZIO violino

CLAUDIO PASCERI violoncello

TEODORO ANZELLOTTI fisarmonica

ALICE ROSSI soprano

Luciano Berio

Sequenza VIII per violino

Sequenza XIV per violoncello

Sequenza XIII Chanson, per fisarmonica

Sequenza III per voce femminile

 e musiche di Jean-Philippe Rameau, Johann Sebastian Bach,

Béla Bartók, John Cage, Niccolò Castiglioni 

un progetto del Teatro Nuovo Giovanni da Udine

Berio 100, omaggio al padre della musica del Novecento. Un progetto del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, articolato in tre concerti, nel centenario della nascita dell’artista

Il 5 febbraio saranno ospiti del teatro udinese l’Orchestra di Padova e del Veneto e Francesco D’Orazio al violino diretti da Marco Angius; il 26 marzo ascolteremo Andrea Bacchetti al pianoforte e il 16 aprile Francesco D’Orazio (violino), Claudio Pasceri (violoncello), Teodoro Anzellotti (fisarmonica) e Alice Rossi (soprano). Introduce e dialoga con gli artisti Andrea Penna, conduttore radiofonico e giornalista.

Udine, 30 gennaio 2025 – Chi era Luciano Berio? Perché è annoverato tra i padri della musica del Novecento? Cosa c’entra con i Beatles e perché Paul Mc Cartney voleva conoscerlo? Cosa successe quando incontrò Milva e perché su Spotify 11 milioni di persone ascoltano i suoi Encores for Piano?

Nel centenario della nascita, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine dedica a Luciano Berio una rassegna di tre appuntamenti musicali: tre concerti eseguiti da chi ha lavorato con lui e ha portato le sue partiture in giro per il mondo, in un percorso trasversale fra musica, interviste e testimonianze audio e video. Introduce e dialoga con gli artisti Andrea Penna, conduttore radiofonico e giornalista.

“Sono passati cento anni dalla nascita di Luciano Berio, un tempo che ci regala una buona prospettiva nell’affrontare oggi il suo pensiero creativo – spiega il direttore artistico Musica del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Paolo Cascio -. Padre della musica del Novecento, ha saputo abbattere le barriere tra i generi musicali, insegnandoci a non avere pregiudizi gerarchici tra alta e bassa cultura. L’esperienza elettronica, l’estetica e il concetto di opera aperta oppure l’approccio post-moderno: questo e molto altro è stato Luciano Berio la cui musica, scrisse Sanguineti, è il desiderio dei desideri”.

Nato a Oneglia il 24 ottobre 1925, Luciano Berio vive da protagonista i fermenti culturali del Novecento: al conservatorio di Milano studia con il compositore Giorgio Federico Ghedini, negli Stati Uniti entra in stretto contatto con le avanguardie d’oltreoceano, in Germania frequenta i corsi di Darmstadt e conosce Pierre Boulez, György Sándor Ligeti, Karlheinz Stockhausen. Tocca la dodecafonia, l’elettronica, l’opera, la musica da camera e la grande orchestra e in ogni suo atto creativo lascia il segno. “Cercare di definire la musica è un po’ come cercare di definire la poesia – disse Berio – si tratta di un’operazione felicemente impossibile. La musica è tutto quello che si ascolta con l’intenzione di ascoltare musica!”.

IL PROGRAMMA

Apre la serie di tre appuntamenti, mercoledì 5 febbraio, l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius, con Francesco D’Orazio al violino. In programma la Variazione sull’aria di Papageno “Ein Madchen oder Weibchen”, Corale, su Sequenza VIIIper violino, due corni e archi e Rendering per orchestra.

Si prosegue quindi mercoledì 26 marzo con Andrea Bacchetti al pianoforte, che eseguirà musiche di Luciano Berio, Johann Sebastian Bach, Ferruccio Busoni, Domenico Cimarosa, Domenico Scarlatti, Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Schubert, Franz Liszt, Claude Debussy, Filippo Del Corno, Heitor Villa-Lobos.

Chiudono la rassegna, mercoledì 16 aprile, Francesco D’Orazio (violino), Claudio Pasceri (violoncello), Teodoro Anzellotti (fisarmonica)e il soprano Alice Rossi che eseguiranno le Sequenze VIII, XIV XIII III di Luciano Berio e musiche di Jean-Philippe Rameau, Johann Sebastian Bach, Béla Bartók, John Cage, Niccolò Castiglioni.

Informazioni e biglietteria

La biglietteria del Teatro in via Trento 4 a Udine è aperta dal martedì al sabato (escluso festivi) dalle 16.00 alle 19.00 e a partire da 90 minuti prima di ogni rappresentazione.

Infopoint in via Rialto 2/b a Udine attivo per la vendita di biglietti e abbonamenti dal martedì al venerdì (escluso festivi) dalle 10.00 alle 12.30.

Acquisti online su vivaticket.it. Per informazioni: tel. 0432 248418 (dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00). biglietteria@teatroudine.it  www.teatroudine.it

Berio 100: omaggio al padre della musica del Novecento

Tre i concerti in programma per avvicinarsi al genio creativo di Luciano Berio: il 5 febbraio saranno ospiti del teatro udinese l’Orchestra di Padova e del Veneto e Francesco D’Orazio al violino diretti da Marco Angius; il 26 marzo ascolteremo Andrea Bacchetti al pianoforte e il 16 aprile Francesco D’Orazio (violino), Claudio Pasceri (violoncello), Teodoro Anzellotti (fisarmonica) e Alice Rossi (soprano). Introduce e dialoga con gli artisti Andrea Penna, conduttore radiofonico e giornalista.

Chi era Luciano Berio? Perché è annoverato tra i padri della musica del Novecento? Cosa c’entra con i Beatles e perché Paul Mc Cartney voleva conoscerlo? Cosa successe quando incontrò Milva e perché su Spotify 11 milioni di persone ascoltano i suoi Encores for Piano?

Nel centenario della nascita, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine dedica a Luciano Berio una rassegna di tre appuntamenti musicali: tre concerti eseguiti da chi ha lavorato con lui e ha portato le sue partiture in giro per il mondo, in un percorso trasversale fra musica, interviste e testimonianze audio e video. Introduce e dialoga con gli artisti Andrea Penna, conduttore radiofonico e giornalista.

“Sono passati cento anni dalla nascita di Luciano Berio, un tempo che ci regala una buona prospettiva nell’affrontare oggi il suo pensiero creativo – spiega il direttore artistico Musica del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Paolo Cascio -. Padre della musica del Novecento, ha saputo abbattere le barriere tra i generi musicali, insegnandoci a non avere pregiudizi gerarchici tra alta e bassa cultura. L’esperienza elettronica, l’estetica e il concetto di opera aperta oppure l’approccio post-moderno: questo e molto altro è stato Luciano Berio la cui musica, scrisse Sanguineti, è il desiderio dei desideri”.

Nato a Oneglia il 24 ottobre 1925, Luciano Berio vive da protagonista i fermenti culturali del Novecento: al conservatorio di Milano studia con il compositore Giorgio Federico Ghedini, negli Stati Uniti entra in stretto contatto con le avanguardie d’oltreoceano, in Germania frequenta i corsi di Darmstadt e conosce Pierre Boulez, György Sándor Ligeti, Karlheinz Stockhausen. Tocca la dodecafonia, l’elettronica, l’opera, la musica da camera e la grande orchestra e in ogni suo atto creativo lascia il segno. “Cercare di definire la musica è un po’ come cercare di definire la poesia – disse Berio – si tratta di un’operazione felicemente impossibile. La musica è tutto quello che si ascolta con l’intenzione di ascoltare musica!”.

IL PROGRAMMA

Apre la serie di tre appuntamenti, mercoledì 5 febbraio, l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius, con Francesco D’Orazio al violino. In programma la Variazione sull’aria di Papageno “Ein Madchen oder Weibchen”, Corale, su Sequenza VIIIper violino, due corni e archi e Rendering per orchestra.

Si prosegue quindi mercoledì 26 marzo con Andrea Bacchetti al pianoforte, che eseguirà musiche di Luciano Berio, Johann Sebastian Bach, Ferruccio Busoni, Domenico Cimarosa, Domenico Scarlatti, Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Schubert, Franz Liszt, Claude Debussy, Filippo Del Corno, Heitor Villa-Lobos.

Chiudono la rassegna, mercoledì 16 aprile, Francesco D’Orazio (violino), Claudio Pasceri (violoncello), Teodoro Anzellotti (fisarmonica)e il soprano Alice Rossi che eseguiranno le Sequenze VIII, XIV XIII III di Luciano Berio e musiche di Jean-Philippe Rameau, Johann Sebastian Bach, Béla Bartók, John Cage, Niccolò Castiglioni.

Informazioni e biglietteria

La biglietteria del Teatro in via Trento 4 a Udine è aperta dal martedì al sabato (escluso festivi) dalle 16.00 alle 19.00 e a partire da 90 minuti prima di ogni rappresentazione.

Infopoint in via Rialto 2/b a Udine attivo per la vendita di biglietti e abbonamenti dal martedì al venerdì (escluso festivi) dalle 10.00 alle 12.30.

Acquisti online su vivaticket.it. Per informazioni: tel. 0432 248418 (dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00). biglietteria@teatroudine.it  www.teatroudine.it

Teatro Nuovo Giovanni da Udine

Via Trento, 4 – 33100 UDINE

BERIO 100

mercoledì 5 febbraio 2025 ore 20:30

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO

MARCO ANGIUS direttore

FRANCESCO D’ORAZIO violino

Luciano Berio Variazione sull’aria di Papageno “Ein Madchen oder Weibchen” ; Corale, su Sequenza VIII per violino, due corni e archi; Rendering per orchestra

mercoledì 26 marzo 2025 ore 20:30

ANDREA BACCHETTI – PIANOFORTE

Johann Sebastian Bach dal Secondo libro del Clavicembalo ben temperato Preludi e Fughe: Mi maggiore BWV 878, Fa diesis minore BWV 883, La minore BWV 889

Johann Sebastian Bach / Ferruccio Busoni Preludio Corale Ich ruf’ zu dir, Herr BWV 639

Domenico Cimarosa Sonata in Do minore

Domenico Scarlatti Sonata in La maggiore K 322; Sonata in Fa minore K 238

Wolfgang Amadeus Mozart Fantasia in Re minoreK. 397

Franz Schubert Allegretto in Do minore D. 915; Impromptu op. 142 n. 2

Franz Liszt Consolations n. 3in Re bemolle maggiore S 172

Claude Debussy The Little Shepherd; Jimbo’s Lullaby da Children’s Corner

Luciano Berio Brin (1990); Wasserklavier (1965); Petit Air I, GavottePetit Air II da Petite Suite (1947)

Filippo Del Corno Un luogo quieto

Heitor Villa-Lobos O polichinelo da A prole do bebê n.1

mercoledì 16 aprile 2025 ore 20:30

SEQUENZE

FRANCESCO D’ORAZIO violino
CLAUDIO PASCERI violoncello
TEODORO ANZELLOTTI fisarmonica
ALICE ROSSI soprano

Luciano Berio

Sequenza VIII per violino

Sequenza XIV per violoncello

Sequenza XIII Chanson, per fisarmonica

Sequenza III per voce femminile

 e musiche di Jean-Philippe Rameau, Johann Sebastian Bach,

Béla Bartók, John Cage, Niccolò Castiglioni