Il pianista interpreta pagine di Beethoven, Schumann e Liszt in un recital che esplora i confini tra sonata e fantasia.
La Stagione Concertistica
è realizzata da Società dei Concerti di Parma.
Teatro Regio di Parma
lunedì 22 aprile 2024, ore 20.30
Prosegue con Andrea Lucchesini la Stagione Concertistica 2024, realizzata da Società dei Concerti di Parma: lunedì 22 aprile 2024, ore 20.30, al Teatro Regio di Parma, il pianista interpreta la Sonata quasi una fantasia n. 14 di Ludwig van Beethoven, la Fantasia op. 17 di Robert Schumann e la Sonata in si minore di Franz Liszt.
Un recital che esplora i confini tra sonata e fantasia in un percorso che attraversa la prima metà dell’‘800 e restituisce tutta la profondità poetica e rivoluzionaria delle pagine dei tre compositori.
“La logica che unisce questi tre pezzi è lampante – spiega Giuseppe Martini nelle note al programma. Una sonata che non è più del tutto una sonata ma non ancora una fantasia; una fantasia di nome, ma di fatto una sonata; e una sonata di nome, ma di fatto una sintesi di sonata e fantasia […] Abbiamo dunque una linea ferrea che unisce il compositore che ha sublimato la sonata mentre tentava di superarla, un compositore che cerca di rinnovare la forma per rispondere al cambiamento di sensibilità e di pubblico, e un compositore-pianista che, dopo aver fatto di tutto per decostruire le forme del recente passato, decide di punta a una sintesi del pianismo da Beethoven in poi”.
Solidità nell’impianto formale delle esecuzioni, estrema cura del suono, raffinatezza timbrica e naturale capacità comunicativa sono alcuni degli aspetti che hanno reso Andrea Lucchesini uno degli interpreti più ricercati a livello internazionale, con un ampio e variegato repertorio che spazia dal classico al contemporaneo.
Tra le sue incisioni discografiche, acclamate dalla critica di tutto il mondo, spiccano proprio la Sonata in si minore di Liszt e l’integrale live delle 32 sonate di Beethoven, oltre ad alcuni tra i capolavori del ‘900, tra cui Pierrot lunaire di Arnold Schönberg ed il Kammerkonzert di Alban Berg.
Strettissima anche la sua collaborazione con Luciano Berio: sotto la sua direzione ha inciso il Concerto II Echoing curves e nel 2001 ha eseguito in prima mondiale la sua Sonata.
Formatosi alla grande scuola pianistica di Maria Tipo, Lucchesini si dedica con passione anche all’insegnamento: è docente presso la Scuola di Musica di Fiesole, di cui è stato fino al 2016 direttore artistico, e tiene masterclass presso importanti istituzioni musicali italiane ed europee, tra cui l’Accademia di Musica di Pinerolo e il Mozarteum di Salisburgo; dal 2008 è Accademico di S. Cecilia.
BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Biglietti da €10,00 a €35,00; riduzioni under30 e abbonati Società dei Concerti. Biglietti €1,00 per gli studenti del Conservatorio “Arrigo Boito”, dell’Università di Parma e del Liceo “Attilio Bertolucci” di Parma.
Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it ORARI DI APERTURA da martedì a sabato dalle 10.00 alle 13.00, il mercoledì e il venerdì dalle 16.00 alle 18.00 e un’ora e mezza prima dello spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora e mezza precedente lo spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi.
In cartellone le composizioni di Ludwig van Beethoven, di Arthur Honegger e di Paul Hindemith.
Solista, al pianoforte, Andrea Lucchesini.
In foto : Andrea Lucchesini
Dopo il successo dei primi tre appuntamenti, continua al Maggio il Ciclo Beethoven-Honegger e l’Europa, insieme al direttore principale Daniele Gatti che torna alla guida dell’Orchestra del Maggio – sempre in doppia serata – in Sala Mehta, il 17 e 18 novembre alle ore 20. In cartellone il Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore op. 73 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven, conosciuto anche con l’epiteto Imperatore; la Sinfonia n. 4, conosciuta come Deliciae Basilienses di Arthur Honegger e Konzertmusik per orchestra d’archi e ottoni op.50 di Paul Hindemith.
Al pianoforte, ad accompagnare il maestro Gatti, un musicista ‘di casa’ ormai al Teatro del Maggio: Andrea Lucchesini, che torna sul palcoscenico fiorentino a distanza di pochi mesi dall’ultima esibizione, avvenuta nell’ambito dello scorso 85°Festival del Maggio nel concerto tenuto insieme al maestro Zubin Mehta.
Apre la serata dunque una delle più celebri composizioni del repertorio concertistico di Ludwig van Beethoven, il Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore op. 73, conosciuto anche come Imperatore: fu composto, così come il precedente Concerto, in omaggio all’arciduca Rodolfo Giovanni d’Asburgo-Lorena fra il 1809 e il 1810. Il titolo di Imperatore, che ormai accompagna il Concerto, non è invece originale e sembra sia stato messo in circolazione compositore Johann Baptist Cramer: è in realtà un epiteto appropriato e può essere messo in relazione con la contemporanea occupazione di Vienna da parte dei francesi di Napoleone imperatore, oppure, più generalmente, per alcune analogie con la Sinfonia Eroica e la propensione alla costruzione grandiosa e solenne. Parlando della composizione del genio di Bonn e del suo ritorno al Maggio, il maestro Andrea Lucchesini ha sottolineato la felicità nel tornare a esibirsi al Maggio: “Sono molto felice di tornare a collaborare con l’Orchestra del Maggio e con un grande artista come Daniele Gatti, al quale mi lega un’antica amicizia, nata oltre trent’anni fa durante le tournée americane. In particolare mi fa molto piacere suonare con lui il Quinto Concerto di Beethoven, opera rivoluzionaria che ancora oggi ci sorprende per la sua magniloquenza e insieme per l’intensa dolcezza del lirismo, due aspetti sempre compresenti nella straordinaria personalità dell’ autore”.
Segue la Sinfonia n. 4, detta anche Deliciae Basilienses,di Arthur Honegger:fu composta da nel 1946, durante un soggiorno estivo trascorso nella tenuta di campagna dell’amico e direttore d’orchestra Paul Sacher, che già aveva commissionato ad Honegger la Sinfonia n. 2, con lo scopo di celebrare il ventesimo anniversario della Basler Kammerorchester. Il risultato fu una sinfonia che per forma e spirito “segue le orme di Haydn e di Mozart”, come ebbe modo di dichiarare il compositore che volle dare “un tessuto sonoro trasparente e quasi sempre lineare”. La Sinfonia n. 4 – la quale contiene citazioni musicali di due canzoni popolari della città di Basilea – si distingue dalle precedenti per un’atmosfera sonora limpida, una ‘ventata fresca’ dopo la paura che aveva caratterizzato le sinfonie realizzate negli anni del secondo conflitto mondiale.
In chiusura, Konzertmusik per orchestra d’archi e ottoni op.50 di Paul Hindemith: Serge Koussevitzky, direttore della Boston Symphony Orchestra, decise di festeggiare in grande stile il cinquantesimo anniversario della sua orchestra commissionando ai più noti compositori del tempo lavori da eseguire nel corso della stagione celebrativa del 1931. Furono coinvolti Igor Stravinskij, Maurice Ravel, Arthur Honegger (che compose la sua prima Sinfonia proprio per quest’occasione) e anche Paul Hindemith, che per l’occasione realizzò la Konzertmusik per archi e ottoni, eseguita il 3 aprile 1931 nella Boston Symphony Hall.
Il concerto:
Ludwig van Beethoven
Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore op. 73 per pianoforte e orchestra
Il più noto nonché ultimo concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven, il n. 5 in mi bemolle maggiore op. 73, vide la luce nel 1809. Fu un anno particolare, pieno di inquietudini per le sorti di Vienna assediata dall’esercito napoleonico ma altresì fruttuoso sotto il profilo creativo; a quell’anno risalgono infatti pagine come il Quartetto op. 74, la Sesta Sinfonia e la Fantasia op. 80. Grandioso nei toni e nelle intenzioni, il Concerto n. 5 si meritò, non a torto, l’epiteto di Imperatore. In esso Beethoven aveva riversato tutte le esperienze pregresse maturate in campo concertistico amplificandone i contenuti. Nonostante serbi la struttura tradizionale con un un primo movimento di taglio militare, un secondo lirico e un finale brillante, il Concerto Imperatore si distingue per imponenza di suono, gesto magniloquente e aspirazione eroica. Dall’enfasi battagliera che anima l’Allegro iniziale, al pathos palpitante del solista accompagnato dagli archi in sordina nell’Adagio fino alla frenesia ritmica del Rondò conclusivo, tutto rimanda a un percorso musicale pieno di ardore e trasporto. Il concerto n. 5 fu presentato per la prima volta in pubblico al Gewandhaus di Lipsia il 28 novembre 1811 con Friedrich Schneider solista.
Arthur Honegger
Sinfonia n. 4, Deliciae Basilienses
La Sinfonia n. 4 fu composta da Arthur Honegger nel 1946 durante un soggiorno estivo trascorso nella tenuta di campagna di Paul Sacher. Il rapporto di stima e amicizia che legava Honegger a Sacher, direttore d’orchestra svizzero e mecenate di molti dei più noti compositori del XX secolo, risaliva alla fine degli anni Venti. Sacher aveva diretto a Basilea alcuni importanti lavori del compositore come Le Roi David, Cris du monde e la Sinfonia n. 2, e nel 1946, per celebrare il ventesimo anniversario della Basler Kammerorchester, commissionò a Honegger una nuova sinfonia, la Quarta appunto, sottotitolata Deliciae Basiliensis per il forte legame con il contesto in cui nacque e per le citazioni di alcuni canti popolari svizzeri contenute nella partitura. Una sinfonia che per forma e spirito “segue le orme di Haydn e di Mozart”, come dichiarò il compositore che scelse volutamente un “formato orchestrale da camera” per ottenere “un tessuto sonoro trasparente e quasi sempre lineare”. La Sinfonia n. 4 si distingue infatti dalle precedenti per l’atmosfera sonora più luminosa e rilassata, una boccata d’aria fresca dopo la malinconia e la tensione che avevano caratterizzato le sinfonie realizzate negli anni bellici. Honegger la considerava, al pari della Terza, la sua sinfonia preferita descrivendo in maniera dettagliata i tre movimenti che la compongono. Se il primo si apre con un’introduzione lenta in cui sono già presenti elementi tematici che verranno poi ripresi nell’Allegro dal tono leggero e giocoso, il movimento centrale – Larghetto – è basato, come dice l’autore, “sul vecchio canto popolare di Basilea Z’Basel an mym Rhy, citato per intero nella sua semplice forma originale verso la fine del movimento”. Il terzo e ultimo movimento presenta invece “una fantasiosa e complessa struttura polifonica nella quale le varie componenti gradualmente si sovrappongono. Lo schema formale contiene elementi di rondò, passacaglia e fuga.” Anche nel movimento finale Honegger impiega un canto popolare svizzero – Basler Morgenstreich – che emerge in primo piano all’apice della sovrapposizione polifonica. La sinfonia n. 4 fu tenuta a battesimo da Paul Sacher con la Basler Kammerorchester allo Stadttheater di Basilea il 21 gennaio del 1947.
Paul Hindemith
Konzertmusik per orchestra d’archi e ottoni op.50
Al cinquantesimo anniversario dalla fondazione della Boston Symphony Orchestra si deve la nascita di alcune importanti composizioni orchestrali del secolo scorso. Serge Koussevitzky, direttore della compagine americana, scelse infatti di festeggiare in grande stile la sua orchestra commissionando ai più noti compositori del tempo pagine sinfoniche da eseguire nel corso della stagione celebrativa nel 1931. Furono coinvolti Stravinskij, Ravel, Honegger e anche Paul Hindemith, che per l’occasione realizzò la Konzertmusik per archi e ottoni, eseguita il 3 aprile 1931 nella Boston Symphony Hall. La scelta dell’organico, con una poderosa sezione di ottoni (composta da quattro corni, tre trombe, tre tromboni e un basso tuba) contrapposta alla sola sezione degli archi, fu dettata dalla volontà di mettere in luce la maestosità sonora della famiglia degli ottoni e soprattutto la maestria degli esecutori dell’orchestra americana. Articolata in due parti, la Konzertmusik poggia su solide basi contrappuntistiche. Nella prima sezione prevale uno scattante dinamismo con le due famiglie orchestrali di ottoni e archi che si contrappongono esponendo materiali tematici opposti. Nella seconda parte, invece, è la polifonia a dettare legge: dopo il fugato iniziale si staglia leggero un inciso dei violini e della tromba di breve durata che cede il passo al ritorno di una fitta trama contrappuntistica.
La locandina:
LUDWIG VAN BEETHOVEN
Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore op. 73 per pianoforte e orchestra Imperatore
Allegro / Adagio un poco mosso / Rondò: Allegro
ARTHUR HONEGGER
Sinfonia n. 4 Deliciae Basiliensis H. 191 Lento e misterioso. Allegro. Lento. Allegro molto tranquillo / Larghetto /
Allegro. Adagio. Tempo I. Adagio. Allegro
PAUL HINDEMITH
Konzertmusik per archi e ottoni op. 50 Mäßig schnell, mit Kraft. Sehr breit, aber stets fließend /
Lebhaft. Langsam. Im ersten Zeitmaß
Direttore Daniele Gatti Pianoforte Andrea Lucchesini — Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Lirica, Concertistica, ParmaDanza: dal 25 ottobre alla Biglietteria del Teatro Regio e dal 26 online su teatroregioparma.it
STAGIONE 2024 DEL TEATRO REGIO DI PARMA
STAGIONE LIRICA
Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini,
L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti in un nuovo allestimento,
Tosca di Giacomo Puccini
sono le opere che da gennaio a maggio compongono la Stagione Lirica,
a cui si aggiunge il Concerto sinfonico coraleper celebrare il 195° compleanno del Regio.
Sul podio Diego Ceretta, Sesto Quatrini, Daniel Oren, alla direzione della Filarmonica Arturo Toscanini, del Coro del Teatro Regio di Parma, dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.
Tra i protagonisti in scena Anastasia Bartoli, Maria Kataeva, Nina Minasyan, Roberto de Candia, Andrzej Filończyk, Brian Jagde, Maxim Mironov, John Osborn, Roberto Tagliavini, Luca Salsi.
STAGIONE CONCERTISTICA
Il Trio di Parma con la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Diego Ceretta inaugura la Stagione Concertistica, realizzata da Società dei Concerti di Parma, nel primo dei sei concerti che, da gennaio a maggio, vedono protagonisti
il Quartetto Indaco con Alessandro Taverna, Emmanuel Pahud, Trevor Pinnock, Jonathan Manson,Michail Pletnëv, Andrea Lucchesini, Berta Rojas.
PARMADANZA
Da gennaio ad aprile Paul Taylor Dance Company per la prima volta al Regio,
Il lago dei cigni della Compagnia Paliashvili di Tbilisi,
FND/Aterballetto con una nuova creazione in prima assoluta,
Saburo Teshigawara & Rihoko Sato, Ballet Preljocaj con Torpeur in prima nazionale
REGIOYOUNG
Con i classici di Regio Young Una notte all’opera, Imparolopera e Opera meno 9, la rassegna per scuole e famiglie prende il via con Cartoons! e prosegue con le nuove produzioni di As.Li.Co. ispirate a Il flauto magico e a Turandot, l’appuntamento natalizio con Lo schiaccianoci e il re dei topi,e lo spettacolo musicale Caro Lupo di Drogheria Rebelot.
INCONTRI, LABORATORI, PROVE APERTE
La V edizione del workshop e del concorso Scrivere d’Opera, gli inviti all’ascolto di Prima che si alzi il sipario, le prove aperte, La danza dietro le quinte.
STAGIONE LIRICA
Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, Tosca di Giacomo Puccini sono i tre titoli che compongono la Stagione Lirica 2024 del Teatro Regio di Parma, da gennaio a maggio, arricchita dal Concerto sinfonico corale diretto da Daniel Oren per celebrare il 195° compleanno del Teatro il 16 maggio.
Il barbiere di Siviglia, opera buffa in due atti di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini, inaugura la Stagione venerdì 12 gennaio 2024 ore 20.00 (recite martedì 16, giovedì 18, ore 20.00, e sabato 20 gennaio, ore 17.00). L’opera va in scena nell’allestimento del Rossini Opera Festival del 2018, ripreso in occasione di Pesaro Capitale Italiana per la Cultura 2024, con la regia, le scene e i costumi di Pier Luigi Pizzi, registacollaboratore e luci Massimo Gasparon.
In scena Maxim Mironov (Conte d’Almaviva, per la prima volta al Teatro Regio), Maria Kataeva (Rosina, per la prima volta a Parma), Andrzej Filończyk (Figaro, per la prima volta al Teatro Regio), Marco FilippoRomano (Don Bartolo), Roberto Tagliavini (Don Basilio), Elena Zilio (Berta), William Corrò (Fiorello / Un ufficiale).
Una fitta trama di inganni, stratagemmi e situazioni esilaranti, un linguaggio musicale brillante, un ritmo narrativo serrato fanno di quest’opera una delle più rappresentate al mondo. Un successo tutt’altro che scontato all’epoca del suo debutto, avvenuto il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina di Roma: il confronto con Giovanni Paisiello, autore appena trent’anni prima di un’opera omonima tratta dallo stesso dramma di Beaumarchais, era talmente pesante che molti detrattori di Rossini erano presenti alla première con l’unico scopo di boicottarla. Tuttavia, bastò una seconda rappresentazione per ribaltare il destino di quest’opera e consacrarla al successo assoluto.
Sulla scia della leggerezza dell’opera inaugurale la Stagione prosegue con L’elisir d’amore, melodramma giocoso in due atti di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani. Daniele Menghini firma questo nuovo allestimento del Teatro Regio di Parma, che debutta venerdì 15 marzo 2024, ore 20.00 (recite domenica 17, venerdì 22 marzo, ore 20.00, domenica 24 marzo 2024, ore 15.30) con la direzione di Sesto Quatrini sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e del Coro del Teatro Regio di Parma, maestro del coro Martino Faggiani. Completano il team creativo Davide Signorini alle scene, Nika Campisi ai costumi, Gianni Bertoli alle luci.
Nina Minasyan (per la prima volta a Parma) interpreta la ricca e capricciosa Adina, mentre John Osborn veste i panni di Nemorino, giovane e ingenuo contadino che, convinto di voler conquistare la ragazza, si affida al balsamico elisire spacciato come filtro d’amore dal sedicente dottor Dulcamara (Roberto de Candia).
Completano il cast LodovicoFilippoRavizza (Belcore, per la prima volta a Parma) e Yulia Tkachenko (Giannetta).
Tratta dal dramma Le philtre del contemporaneo Eugène Scribe, composta in soltanto quattordici giorni, l’opera fu rappresentata il 12 maggio 1832 a Milano, con un successo che le valse oltre trenta repliche consecutive. L’inventiva melodica, la spiccata caratterizzazione dei personaggi, una leggerezza velata da accenti malinconici e a tratti elegiaci rendono quest’opera una tra le più amate nel repertorio ottocentesco, a cavallo tra l’opera buffa italiana, di cui conserva i tratti più brillanti, e un gusto più propriamente romantico.
La Stagione si chiude con Tosca, melodramma in tre atti di Giacomo Puccini su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, in scena nell’allestimento del 2018 del Teatro Regio di Parma venerdì 17 maggio 2024, ore 20.00 (recite domenica 19, ore 15.30, giovedì 23 maggio, ore 20.00, sabato 25 maggio 2024, ore 20.00). La regia è di Joseph Franconi Lee, che riprende un’idea di Alberto Fassini, le scene e i costumi William Orlandi. La direzione è affidata alla bacchetta di Daniel Oren, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, maestro del coro Martino Faggiani. In scena Anastasia Bartoli (Floria Tosca), Luca Salsi (Scarpia), Brian Jagde (Mario Cavaradossi, al debutto a Parma), Luciano Leoni (Angelotti), Roberto Abbondanza (Sagrestano), Marcello Nardis (Spoletta, al debutto a Parma).
Tratta dall’omonimo dramma storico di Victorien Sardou, a cui Puccini aveva assistito di persona nel 1889, l’opera andò in scena il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi di Roma. L’ambientazione connotata storicamente (siamo nel giugno 1800, a Roma, all’indomani della battaglia di Marengo) e la concentrazione dell’azione nel tempo e nello spazio contribuiscono a conferire a quest’opera una forte tensione drammatica e una grandiosità che segna un punto di svolta rispetto alla dimensione più intima dei lavori precedenti del compositore lucchese.
Il Concerto sinfonico corale diretto da Daniel Oren in occasione del 195° compleanno del Teatro Regio di Parma completa la Stagione giovedì 16 maggio 2024, ore 20.00. Il Maestro israeliano sarà sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, maestro del coro Martino Faggiani, per segnare questa nuova tappa del Teatro verso il suo bicentenario, che ricorrerà il 16 maggio 2028.
STAGIONE CONCERTISTICA
È affidato alla bacchetta di Diego Ceretta il concerto che inaugura la Stagione Concertistica 2024, realizzata da Società dei Concerti di Parma, venerdì 26 gennaio 2024, ore 20.30, che, per il secondo anno consecutivo, sarà aperta dalla Filarmonica Arturo Toscanini nel segno della forte sinergia che lega le tre principali istituzioni musicali della città. A condividere il palco con la Filarmonica Toscanini, un’altra grande eccellenza del nostro territorio: il Trio di Parma, con Ivan Rabaglia al violino, Enrico Bronzi al violoncello, Alberto Miodini al pianoforte. In programma il Triplo concerto in do maggiore per pianoforte, violino e violoncello, op. 56 di Ludwig van Beethoven e la Sinfonia n. 9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo”, op. 95, di Antonín Dvořák.
Si prosegue con un’eccellenza della musica da camera internazionale, fresca della vittoria all’edizione 2023 del Concorso Internazionale di Osaka: il Quartetto Indaco, formatosi nel 2007 presso la Scuola di Musica di Fiesole e composto da Eleonora Matsuno e Ida Di Vita al violino, Jamiang Santi alla viola, Cosimo Carovani al violoncello, protagonisti insieme al pianista Alessandro Taverna del concerto di lunedì 19 febbraio 2024, ore 20.30,interpreti di pagine diJohannes Brahms.
Sonate, suite e fantasie di Johann Sebastian Bach e Georg Philipp Telemann compongono un programma interamente dedicato al barocco tedesco: per il terzo appuntamento della Stagione Concertistica, domenica 3 marzo 2024, ore 20.30, protagonisti Emmanuel Pahud al flauto, Trevor Pinnock al clavicembalo, Jonathan Manson al violoncello.
Poetica immaginativa e virtuosismo prodigioso contraddistinguono il pianismo di Michail Pletnëv che lunedì 18 marzo 2024 ore 20.30 offrirà all’ascolto i Preludi op. 11 di Alexander Skrjabin e i Preludi op. 28 di Frédéric Chopin: un programma interamente dedicato a una forma musicale che nell’ ‘800 si emancipa dal suo ruolo di introduzione strumentale per diventare una delle forme del pianismo romantico per eccellenza.
È ancora il pianoforte a essere protagonista nell’appuntamento di lunedì 22 aprile 2024, ore 20.30: Andrea Lucchesini, pianista dalla grande raffinatezza timbrica e dalla straordinaria capacità comunicativa, offre all’ascolto un programma che parte dalla Sonata op. 14 di Ludwig van Beethoven e si conclude con Sonata in si minore di Franz Liszt, con un’incursione nel mondo poetico e narrativo di Robert Schumann, con la Fantasia op. 17.
Domenica 26 maggio 2024, ore 17.30, la chitarrista paraguaiana Berta Rojas chiude la Stagione Concertistica 2024: un appuntamento che sarà anche l’evento conclusivo del “Paganini Guitar Festival”, la rassegna internazionale dedicata a Niccolò Paganini, virtuoso della chitarra oltre che del violino, che da vent’anni richiama a Parma appassionati delle sei corde da tutto il mondo.
PARMADANZA
Cinque gli appuntamenti di ParmaDanza 2024: dal 30 gennaio al 20 aprile, cinque compagnie di danza nazionali e internazionali scandiscono un cartellone che spazia dai classici più amati del balletto alla danza contemporanea.
La rassegna si apre martedì 30 gennaio 2024, ore 20.30,con una delle più iconiche compagnie della modern dance americana: per la prima volta al Teatro Regio di Parma, Paul Taylor Dance Company porterà in scena l’energia e la dirompente comunicativa che contraddistingue la cifra stilistica della Compagnia sin dalla sua fondazione, nel 1957. In programma due storiche creazioni di Paul Taylor: Airs, creazione del 1978 su musiche di Georg Friedrich Händel, e Piazzolla Caldera, del 1997, su musiche di Astor Piazzolla e Jerzy Petersbursky. Tra i due titoli si incastona Hope is the Thing with Feathers,coreografia di Michelle Manzanales del 2022 che intreccia ironia e sentimento in una colonna sonora che si ispira al mondo degli uccelli, da Bob Marley (Three little birds) ai Beatles (Blackbird), da Thomas Mendez (Cucurucucú Paloma) a Carla Morrison (Pajarito del Amor).
ParmaDanza prosegue martedì 6 febbraio 2024, ore 20.30,con un caposaldo del balletto romantico: la Compagnia Paliashvili di Tbilisiporta in scena Il lago dei cigni,balletto in due atti, con la coreografia Marius Petipa e Lev Ivanov, musica di Pëtr Il’ic Čajkovskij, nella versione coreografica di Alexey Fadeechev, con le scene di Vyacheslav Okunev e le luci di Steen Bjarke. Intitolata al compositore Zakaria Paliashvili, la Compagnia Paliashviliha sede stabilmente al Teatro dell’Opera e del Balletto di Tbilisi, in Georgia, ed è attualmente diretta da Nina Ananiashvili.
La compagnia FND/Aterballetto,porta in scena in prima assolutasabato 17 febbraio 2024, ore 20.30,la Nuova creazione per sedici danzatori, firmata dalla danzatrice basca Iratxe Ansa insieme a Igor Bacovich, sodalizio artistico che li lega dal 2013, insieme a due creazioni, Yeled e Secus.
In quale momento della nostra vita abbiamo perso la sensazione di essere bambini? C’è stato un evento, una frase, che ha segnato la perdita della nostra innocenza? È questo il cuore di Yeled (dall’ebraico, “bambino”), creazione del 2022 con la coreografia e la musica di Eyal Dadon, i costumi Bregje van Balen, le scene, luci Fabiana Piccioli. Chiude la serata a trittico Secus, creazione del 2019 della coreografia Ohad Naharin. Tra gesti delicati e puliti e sinuose disarticolazioni sedici danzatori si muovono su un collage musicale che si estende dagli stili elettronici di AGF alle seducenti melodie indiane di Kaho Naa Pyar Hai ai Beach Boys, creando un alfabeto umano che spazia tra gioia, vulnerabilità, paura, innocenza, confusione e rabbia. Sound design e editing Ohad Fishof, i costumi sono di Rakefet Levy, le luci Avi Yona Bueno (Bambi).
Una rilettura visionaria e poetica di una delle storie d’amore più struggenti di tutti i tempi, sulle musiche di Richard Wagner: Tristan and Isoldeè la creazione del coreografo Saburo Teshigawara interpretein scena insieme a Rihoko Satosabato 6 aprile 2024, ore 20.30. In un percorso di luci e movimenti, il coreografo giapponese trasforma radicalmente uno dei capolavori del romanticismo tedesco, sublimandolo nella simbolica rappresentazione dell’essenza di un amore inafferrabile, di cui il corpo diventa in qualche modo prolungamento e mediatore.
Il Ballet Preljocaj chiude ParmaDanza 2024 sabato 20 aprile 2024, ore 20.30, portando in scena in prima nazionale Torpeur, la nuova creazione per dieci ballerini, in coproduzione con il Festival Montpellier Danse. Apre il programma Annonciation, creazione del 1995 ispirata a uno dei temi più ricorrenti dell’iconografia cristiana, quello dell’Annunciazione, indagandone, tra misticismo, carnalità e umanità, il mistero più profondo, in una coreografia per due danzatrici su musiche di Stéphane Roy e di Antonio Vivaldi, con i costumi di Nathalie Sanson e le luci di Jacques Chatelet. Chiude la serata un altro brano iconico della compagnia, Noces (1989), sulle musiche dell’omonimo poema coreografico di Igor’ Stravinskij, con i costumi di Caroline Anteski e luci di Jacques Châtele.
Ballerini e coreografi delle compagnie ospiti di ParmaDanza 2024 saranno protagonisti de La danza dietro le quinte, ciclo di classi aperte, masterclass, dedicate agli allievi dei corsi avanzati delle scuole di danza, e incontri in cui il pubblico degli appassionati potrà scoprire da vicino il lavoro delle compagnie. Il calendario degli appuntamenti sarà annunciato prossimamente.
REGIOYOUNG
La musica, il teatro, l’opera abbracciano i più piccoli, le loro famiglie, le scuole, per incontrarsi, divertirsi e conoscersi da vicino, attraverso storie e melodie sorprendenti ed emozionanti.
9 titoli, 16 appuntamenti per famiglie, scuole, bambini e ragazzi da 0 a 14 anni, da ottobre 2023 ad aprile 2024 sono i numeri di RegioYoung 2024, la stagione del Teatro Regio di Parma dedicata al pubblico dei più giovani, sulle note della musica jazz e di quella di Mozart, Rossini, Čajkovskij, e molto altro.
Cartoons!dà il via a RegioYoung a ritmo di jazz: sabato 28 ottobre 2023, ore 15.30 e 18.00, al Ridotto del Teatro Regio di Parma, va in scena lo spettacolo di Parma Frontiere dedicato ai bambini a partire dai 6 anni, ideato e diretto da Sabina Borelli, voce narrante insieme a Pato Valderrama, con la voce di Diletta Longhi e con Matteo Valentini al sassofono, Francesco Cannito al pianoforte, Giancarlo Patris al contrabbasso, Benedetta Rositano alla batteria. Musicisti, cantanti e attori si uniscono per fare una magia di musica e teatro per grandi e piccini, uno spettacolo tutto da cantare e ballare. Per tutti la parola d’ordine è solo una: “Supercalifragilistichespiralidoso”!
Tornano gli appuntamenti di Opera meno 9 dedicati alle famiglie in attesa al Ridotto del Teatro Regio di Parma, sabato 18, 25 novembre, 2 dicembre 2023, ore 10.30, a cura di AsLiCo. Un percorso laboratoriale alla scoperta della musica e della propria voce dedicato alle mamme, ai papà e ai bimbi in arrivo, consigliato dal quinto all’ottavo mese di gravidanza, quando il bambino comincia a percepire e reagire ai suoni provenienti dall’esterno.
Due giovani alla ricerca di un posto nel complicato mondo degli adulti sono i protagonisti di Flauto magico.Il suono della pacein scena al Teatro Regio di Parmavenerdì 24 novembre 2023, ore 9.00 e 11.00 per le scuole e sabato 25 novembre 2023, ore 15.30 e 18.00, per le famiglie, dedicato ai bambini e ai ragazzi dai 6 ai 14 anni. Ispirato all’opera Die Zauberflöte di Wolfgang Amadeus Mozart, lo spettacolo vede la regia di Caroline Leboutte, la direzione di Alfredo Salvatore Stillo sul podio dell’Orchestra 1813, rielaborazione musicale di Giacomo Mutigli, e l’adattamento drammaturgico di Caroline Leboutte, con le luci di Nicolas Olivier e i video di Damien Petitot, scene e costumi di Aurélie Borremans. Lo spettacolo è il nuovo allestimento di As.Li.Co. – Opera Domani in coproduzione con Opéra Grand Avignon, Opéra de Rouen Normandie e Bregenzer Festspiele. Al centro del racconto, il rapporto conflittuale tra Sarastro e la Regina della Notte, che prende la forma di una guerra nella quale i giovani Tamino e Pamina sono spesso chiamati a schierarsi.
Le musiche del capolavoro di Čajkovskij portano le emozioni del Natale sul palcoscenico del Teatro Regio di Parma: Lo schiaccianoci e il re dei topi va in scena sabato 2 dicembre 2023, ore 15.00 e ore 18.30 per i bambini dai 5 anni e le loro famiglie, e vedrà in scena gli allievi di Professione Danza Parma con la partecipazione del Balletto di Parma, con le coreografie di Lucia Giuffrida, Francesco Frola, Adria Luz Velasquez Castillo, da Lev Ivanovič Ivanov, Marius Petipa.
Sarà dedicato a due delle opere della Stagione Lirica Imparolopera, il format ideato da Bruno Stori per raccontare ai bambini e ai ragazzi delle scuole il mondo dell’opera: l’appuntamento di mercoledì 17 gennaio 2024, ore 9.00 e ore 11.00 sarà dedicato a Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, mentre mercoledì 20 marzo 2024, ore 9.00 e ore 11.00, a L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti. Interpretato e diretto da Bruno Stori, con gli allievi del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, e il coordinamento musicale di Donatella Saccardi.
Gli appuntamenti di RegioYoung proseguono con una storia di amore e coraggio, per dimostrare che anche le paure più profonde possono essere addomesticate se guardate da vicino: Caro Lupo è lo spettacolo in scena al Teatro Regio di Parmasabato 3 febbraio 2024, ore 15.00 e 18.00, per i bambini dai 5 anni, produzione di Drogheria Rebelot, ideato da Miriam Costamagna e Andrea Lopez Nunes, con la regia, drammaturgia e cura dell’animazione di Nadia Milani, le musiche originali di Andrea Ferrario. In scena, Miriam Costamagna, Andrea Lopez Nunes, Giacomo Occhi, Aurora Aramo, Arianna Aramo, Nadia Milani daranno vita alla storia della piccola Jolie, bambina curiosa e intraprendente che vive in una piccola casa in mezzo ad un grande bosco con la mamma e il papà. Un giorno il suo inseparabile orso di pezza Boh scompare e Jolie è mossa da grande coraggio che la spinge a inoltrarsi nel bosco alla ricerca del suo amico, sfidando le sue paure.
Sono ispirati all’opera Turandot di Giacomo Puccini gli appuntamenti di As.Li.Co. Opera Kids e As.Li.Co. Opera Domani. Al Ridotto del Teatro Regio di Parma va in scena per i bambini dai 3 ai 6 anni venerdì1 marzo 2024, ore 9.00 e ore 11.00, per le scuole e sabato 2 marzo 2024, ore 15.30 e ore 18.00,per le famiglie Turandot. Cuore di ghiaccio, spettacolo con la drammaturgia musicale di Anna Pedrazzini, la regia di Massimiliano Burini, le maschere e i costumi di Mariella Carbone. In scena, un cantante, due attori e un pianista raccontano l’antica storia della Principessa Turandot, vittima di una maledizione che ha gelato il suo cuore e ha colpito tutto il suo regno, che ha perso vigore, luce e speranza. Solo l’arrivo di qualcuno di grande coraggio potrebbe rompere l’incantesimo.
Turandot. Enigmi al museo è lo spettacolo di teatro musicale per bambini e ragazzi da 6 a 14 anni, in scena al Teatro Regio di Parmavenerdì 12 aprile 2024, ore 9.00 e ore 11.00 per le scuole e sabato 13 aprile 2024, ore 15.30 e ore 18.00 per le famiglie. La regia è di Andrea Bernard, la direzione di Sieva Borzak con l’Orchestra 1813. Sulle musiche di Giacomo Puccini, il libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni ambienta la vicenda nelle sale di un museo, dove la lettura di un antico manoscritto anima statue, ceramiche pregiate, costumi tradizionali e stampe d’epoca. Il giovane Calaf, con il padre Timur e Liù vengono catapultati nel misterioso mondo di Turandot, la principessa che, con l’aiuto di Ping, Pong e Pang (tre statue dell’esercito di terracotta) spera di trovare il vero amore ed essere ricordata per sempre.
Non è mai troppo presto per avvicinarsi all’opera. Lo spettacolo di OperaBaby ispirato a Turandot in programma sabato 27 aprile 2024, ore 15.30 e 18.00 è dedicato ai neonati dai 6 ai 36 mesi, un’età in cui recenti studi neuro-cognitivi dimostrano che la musica può avere un ruolo fondamentale per la crescita, lo sviluppo delle capacità motorie, dell’apprendimento e cognitivo. Drammaturgia musicale Anna Pedrazzini, regia Sara Zanobbio.
Sacco a pelo, tappetino, ciabatte, spazzolino da denti e una borraccia: ecco tutto l’occorrente per vivere una notte indimenticabile tra gli stucchi e i velluti del teatro, alla ricerca di un tesoro e alla scoperta degli angoli più nascosti del Regio. Non può ormai più mancare a RegioYoung, Una notte all’opera, l’esperienza per bambini da 7 a 10 anni che potranno trascorrere un’indimenticabile notte in teatro. Appuntamento sabato 1 giugno 2024, dalle ore 20.00 alle ore 8.00. In collaborazione con il Gruppo Appassionati Verdiani “Club dei 27”
PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO
Il compositore, lo stile, la genesi delle opere, i capolavori letterari che ne hanno ispirato la produzione sono alcuni dei temi approfonditi da Giuseppe Martini in Prima che si alzi il sipario, ciclo di incontri di presentazione delle opere in programma al Teatro Regio: Il barbiere di Siviglia (domenica 7 gennaio 2024, ore 17.00), L’elisir d’amore (sabato 9 marzo 2024, ore 17.00), Tosca (sabato 11 maggio2024, ore 17.00) con la partecipazione dei giovani cantanti delConservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, coordinati da Donatella Saccardi, che ne interpreteranno i brani più celebri.
PROVE APERTE
Nei giorni che precedono il debutto, sono aperte al pubblico le prove de Il barbiere di Siviglia (mercoledì 10 gennaio 2024, ore 15.30), L’elisir d’amore (martedì 12 marzo 2024, ore 15.30), Tosca(martedì 14 maggio2024, ore 15.30).
Sonoriservate al pubblico degli under30 le prove di Il barbiere di Siviglia (domenica 7 gennaio 2024, ore 20.00), L’elisir d’amore (domenica 10 marzo 2024, ore 20.00), Tosca (domenica 12 maggio 2024, ore 20.00). E, per chi lo vorrà, prima dello spettacolo un aperitivo in musica nelle sale del Ridotto.
REGIOINSIEME
RegioInsieme è il progetto dedicato alle realtà fragili del territorio, nato per creare opportunità e rendere accessibili a tutti spettacoli, concerti, laboratori, percorsi ed esperienze formative, per fare ancora una volta del teatro un’occasione di crescita, di benessere e di arricchimento. Il programma degli appuntamenti è disponibile su teatroregioparma.it.
SCRIVERE D’OPERA – V edizione
Workshop di introduzione alla scrittura critica dedicato a L’elisir d’amore
Giunge alla sua V edizione Scrivere d’Opera, workshop di introduzione alla scrittura critica gratuito e riservato a insegnanti e studenti delle classi III, IV e V delle scuole secondarie di II grado di Parma e Provincia, realizzato con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Critici Musicali e dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Nato con l’obiettivo di stimolare senso critico e avvicinare i più giovani all’opera attraverso un ascolto consapevole e autonomo, il workshop sarà quest’anno dedicato a L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti e si svolgerà al Ridotto Teatro Regio di Parma da ottobre 2023 a marzo 2024 per un totale di 9 incontri curati da Angelo Foletto, Presidente del Premio Franco Abbiati della critica musicale italiana e critico musicale de La Repubblica, Carla Moreni, Direttivo ANCM e critico musicale de Il Sole 24 Ore, Valeria Ottolenghi, responsabile delle relazioni esterne ANCT e critico teatrale della Gazzetta di Parma.
Attraverso letture, ascolti, incontri con gli artisti, gli allievi entreranno nel vivo dell’allestimento dell’opera, e, dopo aver preso assistito alla prova aperta de L’elisir d’amore dovranno cimentarsi nella scrittura di una recensione partecipando al Premio Scrivere d’Opera “Elena Formica”, concorso intitolato alla giornalista della Gazzetta di Parma prematuramente scomparsa. Le recensioni selezionate saranno valutate da una giuria composta da giornalisti e critici teatrali; le migliori saranno pubblicate sulla Gazzetta di Parma e i vincitori riceveranno in premio, in una cerimonia pubblica, biglietti e abbonamenti al Teatro Regio di Parma.