Madama Butterfly, capolavoro di Giacomo Puccini, va in scena in un affascinante allestimento e chiude la Stagione lirica e di balletto 2024

Venerdì 28 giugno alle 20.30 (turno A), per la Stagione lirica e di balletto 2024 del Teatro Lirico di Cagliari, va in scena il quinto ed ultimo appuntamento: Madama Butterfly, tragedia giapponese in tre atti su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, dal racconto Madame Butterfly di John Luther Long e dal dramma Madame Butterfly di David Belasco, su musica di Giacomo Puccini (Lucca, 1858 – Bruxelles, 1924).

La Stagione lirica e di balletto si conclude quindi nei mesi estivi, a favore del pubblico di abbonati e dei numerosissimi turisti presenti nell’Isola, con un gradito ritorno, a distanza di tre anni dall’ultima rappresentazione (marzo 2021, in diretta televisiva e in streaming durante il lockdown) e sei dall’ultima con il pubblico in sala.

È il secondo dei due omaggi, dopo Tosca, che il Teatro Lirico di Cagliari rivolge alla memoria del maestro Giacomo Puccini, in occasione del Centenario della sua scomparsa.

L’affascinante allestimento originale arriva dal Teatro alla Scala (dove è andato in scena, per la prima volta, nel dicembre 1985/gennaio 1986 e poi fino al 2006-2007 per altre sei volte) ed attualmente è di proprietà del Teatro Lirico di Cagliari: si tratta di una messinscena di essenziale semplicità, con precisi riferimenti storici della tradizione nipponica, moderna, sobria e nel totale rispetto del dettato pucciniano che a Cagliari è firmata per la regia da Daniela Zedda da un’idea di Keita Asari, illustre regista cinematografico e teatrale nipponico (Tokyo, 1933-2018), per le scene da Ichiro Takada, per i costumi da Hanae Mori, ripresi da Marco Nateri, per le luci da Marco Filibeck, riprese da Andrea Ledda e per la coreografia da Luigia Frattaroli.

L’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico sono guidati da Gianluca Martinenghi (Milano, 1968), bacchetta che ha affiancato alla direzione d’orchestra, anche importanti studi in musicologia e numerosi incarichi direttivi, al suo debutto a Cagliari.

Il maestro del coro è Giovanni Andreoli.

Protagonisti dell’opera sono due cast di straordinario spessore, formati da giovani ed affermati cantanti che si alternano nelle recite quali: Monica Zanettin (28-30-3-5-7)/Marta Mari (29-2-4-6) (Madama ButterflyCio-Cio-San); Agostina Smimmero (28-30-3-5-7)/Emilia Rukavina (29-2-4-6) (Suzuki); Elisa Pais (Kate Pinkerton); Carlo Ventre (28-30-3-5-7)/Ragaa Eldin (29-2-4-6) (F. B. Pinkerton); Alberto Gazale (28-30-3-5-7)/Carlos Almaguer (29-2-4-6) (Sharpless); Cristian Collìa (28-30-3-4-5)/Andrea Schifaudo (29-2-6-7) (Goro); Orlando Polidoro (Il principe Yamadori); Cristian Saitta (Lo zio Bonzo); Alessandro Frabotta (Il Commissario imperiale/L’Ufficiale del registro); David Ceraulo Mancosu/Christian Serra (Dolore).

Rappresentata per la prima volta a Milano, al Teatro alla Scala, il 17 febbraio 1904, l’opera è ambientata a Nagasaki ed è incentrata sul personaggio di Butterfly, giovanissima geisha sedotta dal tenente americano Pinkerton, da lui abbandonata e infine suicida. Madama Butterfly può essere definita un monodramma in cui la musica analizza la storia interiore dell’unica protagonista, dall’ingenuità iniziale ai primi sospetti sul proprio destino, fino al terzo atto in cui domina assoluta sulla scena. Siamo davanti al dramma psicologico di una donna all’ombra della quale si muovono tutti gli altri personaggi, l’ancella Suzuki con delicata partecipazione, le pallide figure di Pinkerton e Sharpless e le macchiette di Goro e Yamadori. Attento all’atmosfera esotica del dramma, Puccini ricorse a ritmi e motivi giapponesi liberamente reinventati, nel massimo sforzo di ricostruzione ambientale di quell’estremo Oriente che, alla fine dell’Ottocento, aveva sostituito, nella moda letteraria e teatrale, le turcherie in voga nel Settecento ed in età rossiniana.

L’opera, della durata complessiva di 2 ore e 30 minuti circa compreso un intervallo, viene rappresentata ovviamente in lingua italiana e il pubblico, come ormai tradizione al Teatro Lirico di Cagliari, ha anche l’ausilio dei sopratitoli che, scorrendo sull’arco scenico del boccascena, favoriscono la comprensione del libretto.

Madama Butterfly viene replicata: sabato 29 giugno alle 19 (turno G); domenica 30 giugno alle 17 (turno D); martedì 2 luglio alle 20.30 (fuori abbonamento); mercoledì 3 luglio alle 20.30 (turno B); giovedì 4 luglio alle 19 (turno F); venerdì 5 luglio alle 20.30 (turno C); sabato 6 luglio alle 17 (turno I); domenica 7 luglio alle 17 (turno E).

Stagione lirica e di balletto 2024

venerdì 28 giugno, ore 20.30 – turno A

sabato 29 giugno, ore 19 – turno G

domenica 30 giugno, ore 17 – turno D

martedì 2 luglio, ore 20.30 – fuori abbonamento

mercoledì 3 luglio, ore 20.30 – turno B

giovedì 4 luglio, ore 19 – turno F

venerdì 5 luglio, ore 20.30 – turno C

sabato 6 luglio, ore 17 – turno I

domenica 7 luglio, ore 17 – turno E

Centenario pucciniano

Madama Butterfly

tragedia giapponese in tre atti

libretto Luigi Illica e Giuseppe Giacosa

dal racconto Madame Butterfly di John Luther Long e dal dramma Madame Butterfly di David Belasco

musica Giacomo Puccini

editore proprietario: Universal Music Publishing Ricordi s.r.l., Milano

personaggi e interpreti

Madama Butterfly (Cio-Cio-San) Monica Zanettin (28-30-3-5-7)/Marta Mari (29-2-4-6) soprano

Suzuki Agostina Smimmero (28-30-3-5-7)/Emilia Rukavina (29-2-4-6) mezzosoprano

Kate Pinkerton Elisa Pais mezzosoprano

F. B. Pinkerton Carlo Ventre (28-30-3-5-7)/Ragaa Eldin (29-2-4-6) tenore

Sharpless Alberto Gazale (28-30-3-5-7)/Carlos Almaguer (29-2-4-6) baritono

Goro Cristian Collìa (28-30-3-4-5)/Andrea Schifaudo (29-2-6-7) tenore

Il principe Yamadori Orlando Polidoro tenore

Lo zio Bonzo Cristian Saitta basso

Il Commissario imperiale/L’Ufficiale del registro Alessandro Frabotta basso

Dolore David Ceraulo Mancosu/Christian Serra mimo

maestro concertatore e direttore Gianluca Martinenghi

Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari

maestro del coro Giovanni Andreoli

regia Daniela Zedda, da un’idea di Keita Asari

scene Ichiro Takada

costumi Hanae Mori, ripresi da Marco Nateri

luci Marco Filibeck, riprese da Andrea Ledda

coreografia Luigia Frattaroli

allestimento originale del Teatro alla Scala, di proprietà del Teatro Lirico di Cagliari

I posti in teatro sono identificati, come sempre, per ordine (platea, prima e seconda loggia) e per settore (giallo, rosso e blu). Ad ogni settore corrisponde un prezzo, secondo il diverso valore dei posti.

Prezzi biglietti: platea da € 75,00 a € 50,00 (settore giallo), da € 60,00 a € 40,00 (settore rosso), da € 50,00 a € 30,00 (settore blu); I loggia da € 55,00 a € 40,00 (settore giallo), da € 45,00 a € 30,00 (settore rosso), da € 40,00 a € 25,00 (settore blu); II loggia da € 35,00 a € 25,00 (settore giallo), da € 25,00 a € 20,00 (settore rosso), da € 20,00 a € 15,00 (settore blu).

Ai giovani under 35 ed ai disabili sono applicate riduzioni del 50% sull’acquisto di biglietti. Ulteriori agevolazioni sono previste per gruppi organizzati.

Il Teatro Lirico di Cagliari continua ad offrire la possibilità, al variegato e multiforme pubblico di giovani e giovanissimi studenti di tutte le scuole sarde di qualsiasi ordine e grado, di avvicinarsi ancora una volta o, in alcuni casi, per la prima volta all’affascinante mondo del teatro musicale a condizioni davvero vantaggiose ed agevolate.

Anche in occasione di questo spettacolo, sono a disposizione biglietti, al prezzo promozionale di € 5, per tutte le scuole della Sardegna, compresi i conservatori e le università.

La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13, mercoledì dalle 16 alle 20 e, nei giorni di spettacolo, anche da due ore prima dell’inizio.

Per informazioni:

Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, telefono 0704082230 – 0704082249, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it.

Il Teatro Lirico di Cagliari si può seguire anche su Facebook, Twitter, YouTube, Instagram, Linkedin. Biglietteria online: www.vivaticket.com. Servizio promozione culturale scuola@teatroliricodicagliari.it.

La Direzione si riserva di apportare al programma le modifiche che si rendessero necessarie per esigenze tecniche o per cause di forza maggiore. Eventuali modifiche al cartellone saranno indicate nel sito internet del teatro www.teatroliricodicagliari.it.

Nel centenario dalla morte di Giacomo Puccini, il Teatro Petruzzelli rende omaggio al musicista con 7 repliche di Madama Butterfly

di Gaetano Laudadio

L’allestimento è quello realizzato per lo “Sferisterio” di Macerata, con la regia ed i costumi di Pier Luigi Pizzi, ambientato negli anni ‘20 e ripreso dalla regia di  Massimo Pizzi Gasparon.

 Madama Butterfly è considerata una delle opere più struggenti e cariche di tensione emotiva della lirica italiana, che non lascia indifferenti gli appassionati di musica lirica. Puccini è stato l’ultimo grande compositore dell’opera italiana e molte sue composizioni parlano di tormentate storie di vita e d’amore.

Tutto ruota intorno ad un “matrimonio per gioco”, che ha per protagonisti uno spavaldo quanto insensibile tenente della Marina U.S.A. ed una giovanissima geisha, dall’animo dolce e profondo. Unica vera protagonista di quest’opera è proprio lei, la giovanissima Cio-Cio-San ovvero Butterfly (farfalla), che si trasforma da ingenua adolescente a grande e tragica eroina, con un crescendo di pathos e di tensione musicale che sfocia nel suicidio.

Innumerevoli gli spunti di questa opera che, secondo gli intenti dell’autore, vuole mettere a confronto due culture quella orientale e quella occidentale, la genuina semplicità di una giovanissima donna giapponese Cio-Cio-San (appena 15enne) e la spavalderia ed insensibilità dell’ufficiale della Marina Americana, Pinkerton.

La fragilità iniziale e la forza della giovanissima geisha, tradita dalla malvagia pochezza dell’americano, raggiungono il climax nel momento in cui  lei, prima di uccidersi,  sceglie di cedere l’amato figlioletto, (nato dal matrimonio con lo yankee), alla coppia americana.  In un turbinio di sentimenti contrastanti decide, un po’ per recuperare l’onore perduto (come vuole la cultura di cui è figlia) o in parte per uscire dal futuro del figlio, di soccombere per sua stessa mano. Sarà la sua devota Suzuki, secondo la pratica del harakiri, a finirla, tagliandole la gola ed alleviando la sofferenza finale.

E quando Cio-Cio-San benda gli occhi del bambino per non fargli vedere l’harakiri, anche ai melomani accade di commuoversi. Pinkerton anche alla fine abbandona Cio-Cio-San una seconda volta e non la incontra, per paura o per viltà, lasciandola definitivamente al suo terribile destino.

Tutti davvero bravi i protagonisti della penultima recita di sabato sera:  Michiko Takeda (Cio-Cio-San)Nozomi Kato (Suzuki), Riccardo Della Sciucca (F.B. Pinkerton ), Mario Cassi(Sharpless), Andrea Schifaudo (Goro), Carmine Giordano(Il principe Yamadori), In Sung Sim(Lo zio Bonzo), Margherita Rotondi (Kate Pinkerton), Alberto Petricca(Commissario Imperiale), Graziano De Pace (Ufficiale del registro), Ivana Padovano (La madre di Cio-Cio- San), Grazia Berardi (La zia), Annamaria Bellocchio(La cugina)Antonio Muserra(Yakousidé) e per il bravissimo direttore del coro : Giovanni Farina.

Particolarmente applaudito il coro muto e naturalmente “Un bel dì vedremo”. In realtà, applausi per tutti ed in modo particolare per  Michiko Takeda e per il M° Giacomo Sagripanti, che ancora una volta ha confermato le sue grandi qualità, dirigendo l’orchestra del teatro Petruzzelli in modo impeccabile. Dopo questi due anni circa, da direttore ospite del Teatro barese, sarebbe auspicabile poterlo rivedere in un ruolo ancora più importante, anche se i suoi impegni all’estero sono innumerevoli in Teatri importantissimi: dalla Fenice di Venezia, all’Opera House di Londra (dove dirigerà la Lucia di Lammermoor in maggio, all’Operà di Parigi, al Teatro Real di Madrid ed il prossimo anno al Rossini Opera Festival 2025 ed ancora Al Metropolitan di Newyork.

Il M° Sagripanti, con grande sensibilità, ha saputo mettere in evidenza la dolcezza dei vari passaggi che i cantanti hanno assecondato rendendo a tratti, anche, con un filo di voce, le struggenti note di Puccini.

Numerosi e sentiti sono stati gli applausi a fine recita, giusto tributo ad un lavoro così accurato e profondo realizzato da tutti