Claudio Abbado, due libri tra note e alberi nei dieci anni dalla scomparsa

Sono passati dieci anni dalla sua scomparsa ma il ricordo di Claudio Abbado è più vivido che mai. Manca Abbado, manca al mondo della musica e non solo, perché ancora oggi, come allora, la sua figura artistica rappresenta per tutti un punto di riferimento unico. Ne sono testimonianza i tanti progetti legati ancora al suo nome. Tra questi, due pubblicazioni, entrambe edite dalla LIM proprio nel 2024, anno del decennale, che saranno presentati nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice in una conferenza in programma lunedì 16 settembre 2024 alle ore 18.00, a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

            Ho piantato tanti alberi. Claudio Abbado, ritratti recensioni interviste è opera di Angelo Foletto, critico musicale rimasto «impigliato» nel genio musicale del maestro. Lo spiega bene Alessandro Baricco, nella prefazione al volume: «Ho preso a sfogliare questo libro, una mattina di inverno zeppa di sole, e più andavo avanti più mi cresceva una specie di sorriso divertito, e non era per il sole in regalo: il fatto è che più scorrevano le pagine più quel che leggevo mi sembrava qualcosa di letterario, una storia che non poteva essere accaduta veramente, ma una bella iperbole poetica, un po’ epica, vagamente borgesiana, ma poteva anche essere uscita da Anime baltiche di Brokken. Un critico musicale/musicologo che rimane impigliato nel genio di un musicista e per un’intera vita lo accompagna senza far troppo rumore, sempre scostato di un paio di passi, a quella distanza sufficiente a non perdere nulla di quello che poteva accadere e necessaria per non rischiare di intralciare nulla di quello che doveva accadere. Di fatto, quella di Foletto per Abbado è stata, mi sembra di capire, un’avventura intellettuale, una passione irresistibile e una cura da declinare con tutta la civiltà possibile. Adesso che questo libro ne raccoglie ogni singola tessera, il bilancio è impressionante e, come dicevo, piuttosto poetico e letterario: mi commuove, tra le altre cose, l’attenzione con cui i due ebbero cura, mi è sembrato di capire, di non far sbordare il loro rapporto in una vera e piena amicizia, mantenendosi a lungo sul bordo di un riconoscersi reciproco, molto misurato ed elegante. Come a non complicare un viaggio che doveva essere soprattutto un viaggio nella musica».

            È frutto di ricerche da certosino il lavoro di Mauro Balestrazzi, Claudio Abbado nota per nota. Una cronologia artistica, che vuole far emergere come nessun altro direttore, dopo Herbert von Karajan, abbia lasciato un’impronta così forte sul piano dell’interpretazione. L’opera di Balestrazzi si propone di fissare un’immagine inedita di Claudio Abbado, seguendone il cammino artistico quasi giorno per giorno, dai primi concerti come pianista agli ultimi indimenticabili di Lucerna. Accompagna la cronologia delle opere e dei concerti una ricca appendice di dettagli, una specie di radiografia artistica che si concentra di volta in volta sul repertorio, operistico e sinfonico, sulle orchestre, sui solisti e sui cantanti. Nessun altro direttore è stato a capo, ovviamente in momenti diversi, di due teatri come la Scala e la Staatsoper di Vienna e di due orchestre come i Wiener Philharmoniker e i Berliner Philharmoniker. Si cerca inoltre di far luce sul periodo meno conosciuto della carriera di Abbado, quello iniziale, curiosando anche tra i verbali d’esami al Conservatorio. Una carrellata di locandine e programmi di opere e concerti fa rivivere, anche visivamente, il lungo percorso dagli anni Cinquanta del Novecento al primo decennio del nuovo secolo.

Un concerto per Claudio Abbado e Luigi Nono

Ingo Metzmacher dirige Como una ola de fuerza y luz per la Stagione sinfonica.

Diretta su LaScalaTv il 25 gennaio.

Il 22, 24 e 25 gennaio Ingo Metzmacher dirige la Filarmonica della Scala nell’ambito della Stagione Sinfonica del Teatro in un concerto dedicato alla memoria di Claudio Abbado e del compositore Luigi Nono, di cui il 29 gennaio ricorre il centenario della nascita.

In programma, insieme alla Sinfonia n. 4 di Dmitrij Šostakovič, Como una ola de fuerza y luz di Nono con il pianista Pierre-Laurent Aimard, il soprano Serena Sáenz e il direttore della regia del suono Paolo Zavagna.

Il brano fu eseguito per la prima volta proprio al Teatro alla Scala il 28 giugno 1972 con la direzione di Claudio Abbado, il soprano Slavka Taskova Paoletti, Maurizio Pollini al pianoforte e lo stesso Nono alla regia del suono. Il nastro magnetico era stato realizzato nello Studio di Fonologia Musicale di Milano con Marino Zuccheri. Il brano, composto in stretta collaborazione con Abbado e Pollini, è dedicato al rivoluzionario cileno Luciano Cruz. Le speranze della democrazia cilena si sarebbero spente pochi mesi più tardi con il colpo di stato del 1973.

Il concerto sarà trasmesso in diretta su LaScalaTv il 25 gennaio e replicato al Teatro Valli di Reggio Emilia il 13 febbraio in occasione dei 50 anni della rassegna “Musica e realtà”.

Ingo Metzmacher

Noto al pubblico scaligero per le direzioni di Die Soldaten di Zimmermann e Wozzeck di Berg oltre che per numerosi concerti, Ingo Metzmacher è costantemente impegnato nella musica, soprattutto del ventesimo e ventunesimo secolo. Metzmacher è stato Direttore musicale generale dell’Opera di Stato di Amburgo dal 1997 al 2005 e successivamente Direttore principale dell’Opera Nazionale Olandese di Amsterdam, nonché Direttore principale e Direttore artistico del Deutsches Symphonie-Orchester Berlin dal 2007 al 2010. Dal 2016 è Direttore artistico dei KunstFestSpiele Herrenhausen, la cui prossima edizione si terrà dal 16 maggio al 2 giugno 2024. Ingo Metzmacher è ospite regolare di orchestre come i Wiener Philharmoniker, la Cleveland Orchestra, il Gewandhaus, i Wiener Symphoniker e l’Ensemble Modern, oltre che di teatri d’opera e festival come la Staatsoper di Vienna, l’Opéra National de Paris, il Teatro alla Scala, il Festival di Salisburgo e il Festival di Aix-en-Provence. È autore di due libri: Keine Angst vor neuen Tönen (Nessuna paura dei nuovi suoni) e Vorhang auf! Oper entdecken und erleben (Su il sipario! Scoprire e vivere l’opera – entrambi per Rowohlt).

Pierre-Laurent Aimard

Pierre-Laurent Aimard è ampiamente acclamato come un’autorità nella musica del nostro tempo, ma anche riconosciuto per aver gettato nuova luce sulla musica del passato. Il suo programma internazionale di concerti, trasmissioni e registrazioni concepite in modo creativo è completato da un impegno di lunga data nell’insegnamento, tenendo conferenze e workshop in tutto il mondo. Alla Scala ha debuttato nel 1978 in un concerto diretto da Luciano Berio ed è tornato con direttori come Pierre Boulez e Peter Eötvös. Nei mesi scorsi ha pubblicato per Pentatone una nuova incisione dei concerti di Bartók con la San Francisco Symphony diretta da Esa-Pekka Salonen

Serena Sáenz

Il soprano spagnolo Serena Sáenz è regolarmente impegnata nei principali teatri d’opera, tra cui la Staatsoper di Berlino, il Gran Teatre Liceu e il Teatro Real. Nel 2021 è stata la vincitrice del primo premio del Concorso Internazionale di Canto Montserrat Caballé.

La Stagione Sinfonica

La Stagione Sinfonica presenta importanti direttori e produzioni di grande impegno con il coinvolgimento del Coro diretto da Alberto Malazzi: dopo l’apertura con Riccardo Chailly, che ha diretto i Quattro pezzi sacri di Verdi lo scorso novembre, Daniel Harding dirigerà dal 29 giugno il Requiem di Mozart e dal 13 settembre di nuovo Chailly i maestosi Gurre-Lieder di Arnold Schönberg. Il Direttore Musicale è impegnato anche dal 27 maggio in un programma dedicato alla Seconda Scuola di Vienna. Dal 19 febbraio Lorenzo Viotti accosta Rimskij-Korsakov, Ravel e Rachmaninov e dal 22 aprile Daniele Gatti, in attesa del ritorno nella Stagione d’Opera previsto per il 2025, dirige la Sinfonia n. 9 di Gustav Mahler.

Gli altri cicli di concerti

Il progressivo arricchimento delle occasioni d’ascolto della musica sinfonica e cameristica si conferma anche nella Stagione 2023/2024. Particolarmente ricco il calendario dei Concerti straordinari. I Musiciens du Louvre eseguono Alcina di Händel in forma di concerto diretti da Marc Minkowski e Marco Armiliato accompagna Lisette Oropesa e Benjamin Bernheim in un programma francese. Riccardo Chailly celebra due capisaldi del canone musicale d’Occidente: il Requiem verdiano nel centocinquantenario e la Nona di Beethoven nel bicentenario delle rispettive prime esecuzioni, ma onora anche il centenario pucciniano con una serata straordinaria con Anna Netrebko e Jonas Kaufmann. Infine, William Christie e le sue Arts Florissants eseguono in versione semiscenica The Fairy Queen di Henry Purcell.

Di qualità assoluta il programma delle Orchestre Ospiti, aperto il 21 gennaio dal Royal Concertgebouw diretto da Myung-Whun Chung cui fanno seguito il 27 la Chicago Symphony Orchestra con Riccardo Muti e poi il Collegium Vocale Gent con Philippe Herreweghe e la Philharmonia Orchestra con Esa-Pekka Salonen.

Le stagioni cameristiche includono per i Recital di Canto Christian Gerhaher, Elīna Garanča, Rosa Feola, Lisette Oropesa e Roberto Alagna, mentre la serie dei Grandi Pianisti alla Scala presenta Daniil Trifonov, Hélène Grimaud, Beatrice Rana, Maurizio Pollini e Alexandre Kantorow. Prosegue anche, con undici appuntamenti, il seguitissimo ciclo dei Concerti di musica da camera con i Professori dell’Orchestra scaligera nel Ridotto dei Palchi la domenica mattina.

Stagione Sinfonica 2023/2024

Lunedì 22 gennaio 2024 ore 20 ~ turno A

Mercoledì 24 gennaio 2024 ore 20 ~ turno B

Giovedì 25 gennaio 2024 ore 20 ~ turno C

FILARMONICA DELLA SCALA

INGO METZMACHER, direttore

Luigi Nono

Como una ola de fuerza y ​​luz

per soprano, pianoforte, orchestra e nastro magnetico

Serena Sáenz, soprano

Pierre-Laurent Aimard, pianoforte

Paolo Zavagna, direttore regia del suono

Dmitrij Šostakovič

Sinfonia n. 4 in do min. op 43

Prezzi: da 110 a 18 euro

Infotel 02 72 00 37 44

www.teatroallascala.org