TOSCA FIRMATA DALLO STUDIO FUKSAS APRE IL CARACALLA FESTIVAL 2024

La nuova regia di Francesco Micheli celebra Puccini nel centenario

Protagonisti Yoncheva, Grigolo, Giannattasio e Pirgu

Sul podio Antonino Fogliani

Dal 5 luglio al 9 agosto

Il Caracalla Festival omaggia Giacomo Puccini nei cento anni dalla scomparsa con una nuova produzione di Tosca, proposta dal 5 luglio al 9 agosto con il progetto scenografico di Massimiliano e Doriana Fuksas, al loro debutto nell’opera lirica. La regia è affidata a Francesco Micheli, mentre sul podio sale Antonino Fogliani. Nei ruoli protagonistici grandi voci della lirica: Sonya Yoncheva, Vittorio Grigolo, Carmen Giannattasio e Saimir Pirgu. Orchestra e Coro, diretto da Ciro Visco, con la partecipazione della Scuola di Canto Corale, sono del Teatro dell’Opera di Roma. La drammaturgia è di Alberto Mattioli, i costumi di Giada Masi e le luci di Alessandro Carletti. Video di Luca Scarzella, Michele Innocente e Matteo Castiglioni. I movimenti coreografici sono di Mattia Agatiello.

«Tutto, in Tosca, a partire dai luoghi che scandiscono i tre atti, evoca la costruzione di regole, l’uso e l’abuso del potere – dice Francesco Micheli – La città di Roma, che ha concepito la grande potenza spirituale e quella temporale, la chiesa cristiana e l’impero Romano, vede questi due soggetti accomunati da un’identica forma di espressione: l’alfabeto capitolare latino. Quindi, nell’allestimento, diremo delle cose utilizzandolo: e se di solito Tosca è un’opera naturalista, lo spazio assoluto concepito da Massimiliano e Doriana Fuksas diventerà una sorta di pergamena su cui imprimere delle parole definitive, ovviamente in latino. Ma la messa in scena vuole essere anche un omaggio ad Anna Magnani, perché come Tosca è Roma, Roma è Anna Magnani. Tanto è vero che nel film Avanti a lui tremava tutta Roma lei è una sorta di Tosca novecentesca, una partigiana che lotta per la libertà».

Ad alternarsi del ruolo di Floria Tosca sono Carmen Giannattasio (5, 17, 26 luglio; 3, 7 e 9 agosto), già protagonista al Costanzi della regia di Alessandro Talevi che riprendeva la prima rappresentazione assoluta del 1900, e Sonya Yoncheva (24 e 31 luglio). A cantare Cavaradossi sono invece Saimir Pirgu (5, 17, 26 luglio), Vittorio Grigolo (24 e 31 luglio) e Arsen Soghomonyan (3, 7 e 9 agosto). Yoncheva e Grigolo tornano a interpretare insieme i protagonisti del più romano dei capolavori di Puccini dopo il grande successo ottenuto nella tournée della Fondazione Capitolina in Giappone a settembre 2023. Nella parte di Scarpia, invece, due formidabili interpreti: Claudio Sgura (5 luglio; 3, 7 e 9 agosto) e Roberto Frontali (17, 24, 26 e 31 luglio), che torna sul palcoscenico delle Terme romane dopo aver incarnato Rigoletto nell’allestimento di Damiano Michieletto la scorsa estate. Completano il cast Domenico Colaianni (Sagrestano), Saverio Fiore (Spoletta) e Vladimir Sazdovski (Angelotti).

Dal 16 luglio al 10 agosto l’omaggio a Puccini del Caracalla Festival 2024 prosegue con la messa in scena dell’ultimo lavoro del compositore lucchese, Turandot. Anche quest’opera viene proposta con il progetto scenografico di Massimiliano e Doriana Fuksas e la regia di Francesco Micheli, affiancati dallo stesso team creativo di Tosca. Diretta da Donato Renzetti, Turandot vede alternarsi nel ruolo della protagonista Angela Meade (16, 25, 28 luglio; 2 e 4 agosto) e Lise Lindstrom (6, 8 e 10 agosto), apprezzatissima protagonista del recente allestimento della Salome di Strauss con la regia di Barrie Kosky al Teatro Costanzi. Tra le voci più richieste del momento, Meade torna a cantare con l’Opera di Roma dopo il successo dell’Ernani del 2022 e sale per la prima volta sul palcoscenico di Caracalla a poco più di un mese dal suo debutto nel ruolo della principessa Turandot alla Los Angeles Opera. Nella parte di Calaf sono impegnati Luciano Ganci (16 luglio; 2, 4, 6, 8 agosto), Brian Jagde (25, 28 luglio) e Arsen Soghomonyan (10 agosto); in quella di Liù Maria Grazia Schiavo (16, 25, 28 luglio; 4 agosto) e Juliana Grigoryan (2, 6, 8 e 10 agosto). Piero Giuliacci canta l’imperatore Altoum, Alessio Cacciamani Timur. Ping, Pong e Pang sono rispettivamente interpretati da Haris Adrianos, Marcello Nardis e Marco Miglietta. Mattia Rossi, dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program dell’Opera di Roma, è impegnato nella parte di Un mandarino. Orchestra e Coro, diretto da Ciro e Visco, con la partecipazione della Scuola di Canto Corale, sono della Fondazione Capitolina.

La prima rappresentazione di Tosca è prevista per venerdì 5 luglio. Repliche mercoledì 17, mercoledì 24, venerdì 26 e mercoledì 31 luglio, sabato 3, mercoledì 7 e venerdì 9 agosto. Tutte le rappresentazioni iniziano alle ore 21.00.

S|CONFINAMENTI – STAGIONE 2023/2024 DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

CARACALLA FESTIVAL 2024

Tosca

Musica di Giacomo Puccini

Melodramma in tre atti

Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica

tratto dal dramma omonimo di Victorien Sardou

DIRETTORE Antonino Fogliani

REGIA Francesco Micheli

MAESTRO DEL CORO Ciro Visco

PROGETTO SCENOGRAFICO Massimiliano e Doriana Fuksas

COSTUMI Giada Masi

VIDEO Luca Scarzella, Michele Innocente, Matteo Castiglioni

MOVIMENTI COREOGRAFICI Mattia Agatiello

LUCI Alessandro Carletti

DRAMMATURGIA Alberto Mattioli

PERSONAGGI E INTERPRETI

TOSCA Carmen Giannattasio / Sonya Yoncheva 24, 31 luglio

MARIO CAVARADOSSI Saimir Pirgu / Vittorio Grigolo 24, 31 luglio / Arsen Soghomonyan 3, 7, 9 agosto

BARONE SCARPIA Claudio Sgura / Roberto Frontali 17, 24, 26, 31 luglio

IL SAGRESTANO Domenico Colaianni

SPOLETTA Saverio Fiore

ANGELOTTI Vladimir Sazdovski

Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma

con la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma

Nuovo allestimento Teatro dell’Opera di Roma

TEATRO GRANDE DI CARACALLA

PRIMA RAPPRESENTAZIONE venerdì 5 luglio ore 21.00

REPLICHE

mercoledì 17 luglio ore 21.00

mercoledì 24 luglio ore 21.00

venerdì 26 luglio ore 21.00

mercoledì 31 luglio ore 21.00

TCBO: CON “MANON LESCAUT” E L’OMAGGIO A PUCCINI SI INAUGURA LA STAGIONE D’OPERA 2024  

La nuova produzione, proposta in prima assoluta al Comunale Nouveau dal 26 al 31 gennaio, vede la direzione di Oksana Lyniv e la regia di Leo Muscato  

La recita del 26 gennaio ore 20.00 è trasmessa anche in diretta su Rai Radio3  

Con Manon Lescaut di Giacomo Puccini, nel centenario della scomparsa del compositore, si apre la Stagione d’Opera 2024 del Teatro Comunale di Bologna. La nuova produzione, in programma in prima assoluta al Comunale Nouveau a partire da venerdì 26 gennaio alle 20.00 – anche con trasmissione in diretta su Rai Radio3 – è firmata dal regista Leo Muscato, al debutto nel teatro felsineo, e vede la Direttrice musicale Oksana Lyniv affrontare il titolo per la prima volta. Lo spettacolo è in replica fino al 31 gennaio

«Un anno fa, quando il teatro ha temporaneamente lasciato la sua sede storica per trasferirsi in un luogo inedito – racconta il Sovrintendente Fulvio Macciardi – siamo partiti per un’avventura che presentava molte incognite. Oggi il Comunale Nouveau è diventato il nuovo spazio della musica a Bologna: un luogo di produzione artistica, di incontro e di creatività che arricchisce l’intera città. Un sentito ringraziamento va al lavoro e all’impegno profuso da tutti i comparti del Teatro, e un grazie speciale va al nostro pubblico, che ci segue e dà fiducia, e a coloro che ci hanno sostenuto in questo percorso e continuano a farlo ogni giorno». 

«Nel 1889 il trentunenne Puccini firmò un contratto con Ricordi per Manon Lescaut – dice Oksana Lyniv – e contemporaneamente stava lavorando a una versione ridotta dei Meistersinger von Nürnberg di Wagner per La Scala di Milano, entrando in contatto con le sperimentazioni armoniche wagneriane. La partitura utilizza la tecnica del Leitmotiv – penso al suono orchestrale e al linguaggio armonico per la descrizione del mondo emotivo di Manon Lescaut e De Grieux, che si ispirano al Tristano e Isotta – ma è anche arricchita da citazioni dalle prime opere giovanili di Puccini, che rispecchiano lo spirito dell’epoca in cui la vicenda è ambientata».   

Secondo la visione del regista, nei quattro atti dell’opera i protagonisti sono sempre sul punto di partire, o di fuggire da qualcosa, o da qualcuno. «È come se la terra bruciasse sotto i loro piedi – racconta Leo Muscato – e impedisse loro di fermarsi e ragionare sulle conseguenze delle loro azioni. Per questa ragione, ciò che tiene insieme i quattro differenti luoghi della nostra messa in scena è proprio la terra che brucia, è proprio il deserto, un luogo metaforico che nell’opera di Puccini arriva nel IV atto. Il personaggio di Manon è un’anima in costante oscillazione tra estremi emotivi opposti. A volte è una forza della natura, animata da una gioia contagiosa e da un desiderio irrefrenabile di avventura e amore; altre volte sprofonda in un’oscurità emotiva che la fa apparire tormentata e vulnerabile e bisognosa di protezione. Ci impiega pochi secondi per decidere di fuggire al proprio destino seguendo uno sconosciuto che ha incontrato qualche minuto prima. La sua fuga scapicollata con Des Grieux – conclude il regista – si trasforma in stupefacente alchimia sessuale che travolgerà entrambi in un turbine di emozioni e impulsi, e che trasformerà il loro amore in una relazione tossica, in cui ognuno riesce a tirare fuori il peggio dell’altro».  

Premiato come miglior regista prima dalla critica teatrale, nel 2007, e poi dalla critica musicale, nel 2012, oggi Muscato collabora con i palcoscenici operistici italiani più prestigiosi: dal Teatro dell’Opera di Roma alla Scala di Milano. Nella nuova produzione bolognese le scene dello spettacolo sono curate da Federica Parolini, i costumi sono di Silvia Aymonino e le luci di Alessandro Verazzi.  

Debutta nel ruolo della protagonista il soprano Erika Grimaldi, recentemente applaudita a Bologna nell’Andrea Chénier di Giordano e nella Forza del destino di Verdi, affiancata sul palco dal tenore Luciano Ganci (come Renato Des Grieux) e dal baritono Claudio Sgura (come Lescaut). Nelle recite del 27 e 31 gennaio questi tre personaggi sono invece interpretati da Lana Kos, Roberto Aronica e Gustavo Castillo. Completano il cast Giacomo Prestia nei panni di Geronte di Ravoir, Paolo Antognetti in quelli di Edmondo, Kwangsik Park nelle vesti dell’Oste e in quelle del Sergente degli arcieri, Bruno Lazzaretti come Il maestro di ballo, Aloisa Aisemberg come Un musico, Cristiano Olivieri come Un lampionaio e Costantino Finucci come Il comandante di marina. L’Orchestra e il Coro – preparato da Gea Garatti Ansini – sono quelli della Fondazione lirico-sinfonica bolognese.  

Dopo il grande successo della prima rappresentazione assoluta al Teatro Regio di Torino il 1° febbraio 1893, il 4 novembre di quello stesso anno Manon Lescaut debuttò al Comunale di Bologna con esiti altrettanto positivi (e ben diciotto repliche). Si trattava della terza opera di Puccini, dopo l’esordio convincente con Le Villi e l’incerta accoglienza riservata a Edgar. Il dramma lirico in quattro atti su libretto di autore anonimo, cui collaborarono lo stesso Puccini, Giuseppe Giacosa, Luigi Illica, Ruggero Leoncavallo, Domenico Oliva, Marco Praga e Giulio Ricordi, fu scritto tra il 1889 e il 1892. Il soggetto, tratto dal romanzo Histoire du Chevalier Des Grieux et de Manon Lescaut di François-Antoine Prévost, aveva già suscitato l’interesse di altri due compositori prima di Puccini: i francesi Daniel Auber e Jules Massenet. Manon Lescaut manca dalla Stagione del teatro bolognese dal 2002.  

Opening partner dello spettacolo è Gruppo Hera. «Confermiamo con convinzione il nostro sostegno il Teatro Comunale di Bologna, una delle più significative eccellenze culturali del territorio – afferma Giuseppe Gagliano, Direttore Centrale Comunicazione e Relazioni Esterne della multiutility – e siamo molto lieti di tenere a battesimo l’opera che inaugura la stagione 2024 del Comunale Nouveau, nella sede temporanea che abbiamo contribuito ad allestire per permettere alla città di continuare a godere di un’offerta artistica e musicale ricca, stimolante e di assoluto valore». 

I biglietti – da 25 a 150 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale, aperta dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18, il sabato dalle 11 alle 15 (Largo Respighi, 1); nei giorni di spettacolo al Comunale Nouveau (Piazza della Costituzione, 4) da un’ora prima e fino a 15 minuti dopo l’inizio. Info: https://www.tcbo.it/eventi/manon-lescaut/ 

A partire dalle recite di Manon Lescaut, sul soffitto del Foyer del Comunale Nouveau sarà visibile la nuova installazione permanente site-specific composta di specchi realizzata dal duo Antonello Ghezzi, dal titolo Ed intanto la mia testa, a cura del Teatro Comunale. L’opera vuole idealmente accompagnare il pubblico verso la platea: «Siamo spettatori ma anche protagonisti – spiegano i due artisti – perché se alziamo lo sguardo ci siamo noi tra le parole della Cenerentola di Rossini, e quel nodo avviluppato è l’amore ma è anche la nostra vita, nella quale tutti andiamo a tentoni verso l’aria oscura. Per fortuna, grazie ai sentimenti che proviamo e grazie al teatro, possiamo finalmente cominciare a delirare, a sognare e a ricordarci che siamo allo stesso tempo spettatori, protagonisti, comparse e drammaturghi. Siamo qui e ora, siamo in un teatro nuovo ma che porta con sé tutta la storia del Teatro Comunale di Bologna». 

Info: www.tcbo.it / www.tcbo.it/eventi/manon-lescaut/ 

www.tcbo.it  

Manon Lescaut   

Dramma lirico in quattro atti  
Libretto di Ruggero Leoncavallo, Domenico Oliva, Giulio Ricordi, Luigi Illica, Marco Praga, Giuseppe Giacosa e Giacomo Puccini   

Musica di Giacomo Puccini  

Direttrice Oksana Lyniv  

Regia Leo Muscato  

Maestro del Coro Gea Garatti Ansini  

Scene Federica Parolini   

Costumi Silvia Aymonino  

Luci Alessandro Verazzi  

Assistente alla regia Marialuisa Bafunno  

Assistente alle scene Matteo Martini  

Assistente ai costumi Agnese Rabatti  

Personaggi e interpreti  

Manon Lescaut Erika Grimaldi (26, 28, 30 gennaio) / Lana Kos (27, 31 gennaio)  

Lescaut Claudio Sgura (26, 28, 30 gennaio) / Gustavo Castillo (27, 31 gennaio)  

Renato Des Grieux Luciano Ganci (26, 28, 30 gennaio) / Roberto Aronica (27, 31 gennaio)  

Geronte Di Ravoir Giacomo Prestia 

Edmondo Paolo Antognetti  

Il maestro di ballo Bruno Lazzaretti

Un musico Aloisa Aisemberg   

Un lampionaio Cristiano Olivieri  

Un comandante di marina Costantino Finucci  

L’oste / Un sergente degli arcieri Kwangsik Park  
   

Nuova produzione del Teatro Comunale di Bologna   

Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Comunale di Bologna  
   

Date  

Venerdì 26 gennaio ore 20, Turno Prime  

Sabato 27 gennaio ore 18, Turno Pomeriggio 1  

Domenica 28 gennaio ore 16, Turno Domenica  

Martedì 30 gennaio ore 20, Turno Sera 1  

Mercoledì 31 gennaio ore 18, Turno Pomeriggio 2

Édith

Opera lirica in due atti di Maurizio Fabrizio su libretto di Guido Morra

Domenica 17 dicembre, ore 15.00, al Teatro Calo Felice

Commissione della Fondazione Teatro Carlo Felice

In occasione del 60° anniversario della morte di Édith Piaf (1915 – 1963)

Prima rappresentazione assoluta

Domenica 17 dicembre 2023 alle ore 15.00, si terrà la prima rappresentazione assoluta di Édith, opera lirica in due atti di Maurizio Fabrizio, su libretto di Guido Morra. L’opera è stata composta nel 2023 su commissione della Fondazione Teatro Carlo Felice, in occasione del 60° anniversario della morte di Édith Piaf. Il nuovo allestimento è realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. La direzione è affidata a Donato Renzetti, direttore emerito del Teatro, alla guida dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Carlo Felice (preparato da Claudio Marino Moretti). L’allestimento scenico è curato dagli studenti dell’Accademia Ligustica Zoe Amato, Cecilia Danesi, Sara Guzzardi, Gaia Macassaro, Beatrice Napoli, Ilaria Romano, Natalia Sacco e Olimpia Cecilia Tonini, con le proiezioni video di Silvia Peschiera e Carola Rabaglio, e con il contributo della Direzioni Allestimenti Scenici del Teatro Carlo Felice. Il coordinamento artistico è affidato ai docenti Elisabetta Courir (regia), Francesca Marsella (allestimento scenico e costumi), Luciano Novelli (luci) e Angelo Boriolo (montaggio video). Il costume di Édith alla fine del secondo atto è firmato da Leo Fabrizio.

Édith sarà in replica martedì 19 dicembre alle ore 20.00 e giovedì 21 dicembre alle ore 20.00.

Il cast si compone di: Salome Jicia(Édith Piaf), Francesco Pio Galasso (Marcel Cerdan), Claudio Sgura(Jack La Motta), Blagoj Nacoski(Clifford Fisher), Giovanni Battista Parodi(Frankie Corbo), Alena Sautier(Marie Hannequin), Valentina Coletti(Marinette Cerdan), Manuel Pierattelli (Joe Longman) e Marco Camastra(Harry Burton).

Édith racconta la storia d’amore che tra il 1947 e il 1949 ha visto protagonisti Édith Piaf, una delle più grandi cantautrici francesi del Novecento, e il pugile Marcel Cerdan, allora campione del mondo dei pesi medi. «Édith è la mia prima opera lirica – commenta il compositore Maurizio Fabrizio. Desidero ringraziare il Sovrintendente Claudio Orazi, che l’ha fortemente voluta e il Direttore Artistico Pierangelo Conte. La gestazione di quest’opera viene da molto lontano, quando da bambino ascoltavo alla radio o sui dischi le intramontabili melodie di Édith Piaf. La cantautrice ha avuto una vita ricca di sofferenze e dolori, ma ha cercato sempre nell’amore un riscatto. Quando io e Guido Morra – autore del libretto – abbiamo deciso di scrivere quest’opera ci siamo soffermati proprio sull’aspetto dell’amore, e in particolare sull’amore più totalizzante nella vita di Édith Piaf, la storia con il pugile Marcel Cerdan. Un amore bellissimo e complesso, dal tragico epilogo. L’opera è molto dinamica, sia sul piano musicale sia nell’azione scenica. Sono onorato di avere accanto a me il Maestro Donato Renzetti, uno dei migliori direttori d’orchestra al mondo, il nostro sodalizio è molto forte e risale a tanti anni fa».

Durante la sua carriera, Fabrizio è stato protagonista della musica italiana, scrivendo alcune tra le canzoni più celebri del secondo Novecento per grandi interpreti quali Mia Martini, Riccardo Fogli, Ornella Vanoni, Renato Zero, Mina, Antonello Venditti e molti altri. Con Edith il linguaggio lineare e melodico della sua scrittura trova una nuova dimensione nel teatro musicale. Osserva Donato Renzetti: «Piaf è stata sicuramente la più influente cantautrice francese di tutti i tempi, il cui grande amore è stato il pugile Marcel Cerdan, morto tragicamente in un incidente aereo proprio mentre cercava di raggiungere la sua amata. A poche ore dal drammatico avvenimento, Edith decise di non rimandare il suo concerto, e dedicò a Marcel la prima canzone: Hymne à l’amour. Maurizio Fabrizio, con linguaggio comunicativo e ispirato, ci permetterà di ricordare la grandissima cantautrice a sessant’anni dalla scomparsa».

«L’Opera Carlo Felice – dichiara il Sovrintendente – conferma la sua vocazione di Teatro d’avanguardia commissionando una nuova opera al compositore Maurizio Fabrizio, dedicata ad Édith Piaf, in occasione del sessantesimo anniversario della scomparsa della grande cantautrice. Il Direttore emerito del Teatro Donato Renzetti guiderà l’orchestra e il coro insieme ad una compagnia di canto di prima grandezza, che annovera tra gli altri Salomé Jicia nel ruolo di Édith Piaf, Francesco Pio Galasso nel ruolo di Marcel Cerdan e Claudio Sgura in quello di Jack La Motta. La nuova produzione assume un ulteriore carattere speciale in quanto propone una collaborazione tra il Teatro e l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Come è noto la Fondazione Teatro Carlo Felice, nell’ambito dei propri obiettivi statutari, persegue la collaborazione con Università, Accademie, Conservatori; un’attività diretta sia alla formazione di musicisti e del personale delle aree artistiche e tecniche, sia all’accrescimento delle loro esperienze professionali.

In tale contesto la cooperazione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova raggiunge risultati di assoluto rilievo e coerenti con le missioni delle due Istituzioni. In occasione della Rita di Gaetano Donizetti gli allievi dell’Accademia hanno svolto il loro lavoro con i coetanei allievi dell’Accademia di Canto del Teatro, in una dimensione di teatro da camera presso l’Auditorium Montale. Con l’opera Édith di Maurizio Fabrizio collaborano con artisti nel pieno della loro carriera professionale. Firmano uno spettacolo, per la prima volta nella storia del Teatro, nel cartellone in abbonamento del Teatro, al fianco dei più grandi protagonisti della scena registica, scenografica e costumistica internazionale. Dopo le meravigliose produzioni di A Midsummer Night’s Dream e Werther, quest’ultima curata dal più volte Premio Oscar Dante Ferretti, il testimone passa nelle mani delle nuove generazioni di registi, scenografi, costumisti, light designer. Se a ciò aggiungiamo gli eccellenti risultati dell’Accademia di Canto e l’enorme presenza di giovani a Teatro, possiamo dire che l’opera Carlo Felice guarda al futuro con grande forza e determinazione».

La collaborazione tra la Fondazione Teatro Carlo Felice e l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova vede in Édith un progetto ideale per coinvolgere gli studenti nell’allestimento di un’opera contemporanea in prima rappresentazione assoluta. Guido Fiorato, Direttore dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, commenta: «l’identità della Scuola di Scenografia dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, è da sempre fortemente contrassegnata da uno stretto legame con il mondo professionale teatrale. Ambedue i livelli formativi accademici (triennio e biennio specialistico) vedono una preponderanza di professionisti dediti all’insegnamento come in nessuna, o raramente equivalente, altra Istituzione. In questa identità si inserisce il prolifico rapporto istituzionale con l’Opera Carlo Felice, sicuramente realtà di rilievo per la cultura cittadina, che ha riconosciuto nella nostra Istituzione un riferimento su cui scommettere nell’affidarci nella totalità la responsabilità della progettazione artistica. Rita di Gaetano Donizetti la primavera scorsa, ed ora Édith, di Maurizio Fabrizio, nuova committenza da parte del teatro nel segno del contemporaneo, sono testimonianza di una volontà istituzionale di scommettere sulla ricerca e sulle nuove generazioni».

«È un grande lavoro di collaborazione quello che l’Opera Carlo Felice ha saputo mettere in piedi con l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova i cui allievi, per la prima volta, sotto la guida dei loro docenti, si sono occupati totalmente dell’intera progettazione scenografica, costumistica e di regia dell’opera Édith che andrà in scena da domenica 17 dicembre – dichiara la coordinatrice delle politiche culturali in Regione Jessica Nicolini. Tutto ciò con un’intera produzione in cartellone nella stagione ufficiale. In questo modo insieme ai soci che lo sostengono, Regione e Comune in primis, il Teatro attua in pieno l’obiettivo statutario della cooperazione tra con le Istituzioni di alta Formazione artistica del territorio, non solo la Ligustica, ma anche l’Università e il Conservatorio di Musica Nicolò Paganini. Si tratta di una grande occasione per gli studenti che, per la prima volta, lavoreranno a fianco dei più grandi protagonisti della scena teatrale internazionale. Grande soddisfazione dunque per la capacità dell’Opera Carlo Felice di guardare al futuro, in un rapporto sempre più radicato tra città e regione e grazie anche alla presenza di migliaia di giovani spettatori durante la stagione lirica e dei concerti».

Biografie

Donato Renzetti è uno dei più stimati direttori d’orchestra della scuola italiana. Ha diretto molte delle più prestigiose orchestre, tra cui la London Sinfonietta, la London Philharmonic, la Philharmonia Orchestra, la English Chamber Orchestra, la DSO Berlin, la Tokyo Philharmonic, l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, tutta la RAI Orchestre, la Dallas Symphony, la Belgian Radio and Television Orchestra a Bruxelles, l’Orchestre National du Capitol de Toulouse e l’Orchestre National de Lyon. Direttore principale dell’Orchestra Regionale Toscana dal 1987 al 1992, dal 2004 al 2007 è stato anche direttore principale ospite del Teatro Real de Sao Carlos e direttore artistico e musicale dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana dal 2007 al 2013. Nel 2015 è stato nominato direttore della Filarmonica Gioachino Rossini. Per 30 anni ha insegnato direzione d’orchestra all’Accademia Musicale Pescarese. Nel 2019 trasferisce la sua attività didattica all’Alta Scuola di Perfezionamento di Saluzzo, in collaborazione con la Filarmonica Teatro Regio Torino.

Elisabetta Courir, regista, inizia il suo approccio con la musica da bambina, venendo selezionata nel Coro delle voci bianche della Scala. Ai corsi di perfezionamento di Mimo di Bartoli e di Drammaturgia di Ronconi, ha affiancato gli studi classici e musicali, insieme a Lettere Moderne con indirizzo in Storia del teatro. Il suo lavoro nasce dalla collaborazione con Egisto Marcucci ed è sfociato nel sodalizio con la Compagnia Teatrale I Fratellini. Debutta nella lirica al Filarmonico di Verona con Tamerlano, e da allora sono seguiti molti allestimenti. Dal 2001 al 2021 ha collaborato stabilmente con il Rossini Opera Festival in qualità di regista e docente degli allievi dell’Accademia durante i seminari permanenti di studio sull’ interpretazione rossiniana. Dal 2015 alterna la professione di regista all’impegno di docente di Interpretazione al Conservatorio di Darfo Boario Terme e di Regia all’ Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova.

Francesca Marsella, diplomata in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, dopo un Master in Architettura per lo Spettacolo della Facoltà di Architettura di Genova, inizia a lavorare in teatro come attrezzista e pittrice di scena e come assistente alle scene e ai costumi. Firma scene e costumi per vari teatri, tra i quali il Teatro Nazionale, il Teatro della Tosse, il Teatro dell’Archivolto e il Teatro Cargo di Genova, il Teatro di Roma, il Teatro Stabile di Bolzano, il CSS Teatro Stabile d’Innovazione del Friuli-Venezia Giulia, il CRT di Milano, il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona. Partecipa alla Biennale Teatro di Venezia con tre spettacoli della compagnia Kronoteatro firmando scene e costumi. Affianca la professione di scenografa e costumista l’impegno di docente di Costume per lo spettacolo presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova.

Luciano Novelli lavora per la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova dal 1992, dal 2016 ad oggi è direttore allestimenti scenici e lighting designer. Ha inoltre lavorato in qualità di assistente lighting designer al Puccini Festival di Torre del Lago, e in qualità di lighting designer e responsabile tecnico al Festival del Mediterraneo di Genova. Dal 2018 è docente di Illuminotecnica e Progettazione informatica multimediale all’accademia Ligustica di Belle arti di Genova. È responsabile tecnico Festival Internazionale di Nervi dal 2020. Nell’ambito del Balletto e del Musical è stato lighting designer della compagnia Arbalete dal 1995 al 2006, e della compagnia Deos ensemble dal 2013 al 2016. Si è inoltre occupato di disegno e organizzazione tecnica per la presentazione della gamma Piaggio del 2008 a Roma.

Angelo Boriolo si è laureato in Disegno industriale al Politecnico di Milano, perfezionandosi in seguito in Tecniche di scrittura e Regia teatrale, Scenografia, Montaggio e Produzione. Dal 2006 al 2015 è stato docente di Teoria e pratica dell’immagine tecnologica all’Università di Bolzano, e dal 2011 al 2015 di Modelli per il design al Politecnico di Milano. Attualmente è docente di Tecniche di montaggio all’Accademia Ligustica di Belle Arti. Durante la sua carriera si è occupato di regia e montaggio per diverse produzioni operistiche, televisive e cinematografiche, videointerviste e mostre per prestigiose istituzioni e aziende italiane.

Biglietti

I settore: 100,00 euro

II settore: 80,00 euro

III settore: 60,00 euro

IV settore: 50,00 euro

V settore: 35,00 euro

Under 30*: 25,00 euro

Under 18*: 15,00 euro

*tutti i settori

Per ulteriori informazioni: www.operacarlofelicegenova.it

Biglietteria

Galleria Cardinale Siri, 6
16121 GENOVA
Telefono +39 010 5381.433-399
e-mail: biglietteria@carlofelice.it

Per i gruppi è attivo l’indirizzo gruppi@vivaticket.com a cui rivolgersi per le prenotazioni e l’acquisto di biglietti della nostra Stagione.

Orari

Da lunedì al sabato, dalle ore 9.30 alle ore 19.00.
Spettacoli serali: apertura un’ora prima dell’inizio, chiusura 15 minuti dopo l’inizio.
Spettacoli pomeridiani o serali di domenica: apertura due ore prima dell’inizio, chiusura 15 minuti dopo l’inizio.