CBO: CON “IL BAROCCO” SI CHIUDE LA RASSEGNA “LE ARMONIE DELL’ARTE”

Protagonisti gli storici dell’arte Cristina Acidini e Marco Carminati, insieme alla Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna guidata da Paolo Mancini, solista e concertatore 

Musiche di Lully, Corelli, Händel, Bach, Vivaldi

Lunedì 4 novembre alle 20.30 all’Auditorium Manzoni

È l’età della meraviglia, ma anche dell’inquietudine e della bizzarria quella a cui è dedicato l’ultimo appuntamento dal titolo “Il Barocco” della rassegna “Le Armonie dell’Arte”, in programma lunedì 4 novembre alle 20.30 all’Auditorium Manzoni. Ospiti per l’occasione saranno gli storici dell’arte Cristina Acidini e Marco Carminati; sul palco insieme a loro la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna.

Acidini è la prima donna a ricoprire il ruolo di presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno (fondata nel 1563), oltre ad essere stata anche soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure e del Polo Museale fiorentino. È inoltre autrice di saggi sull’arte del Rinascimento. Accanto a lei Marco Carminati, esperto di storia della pittura e della miniatura rinascimentale e autore di diverse pubblicazioni. Ha lavorato all’inserto “Domenica” del Sole 24 Ore, di cui è stato anche caporedattore responsabile. Nel 2018 è stato nominato Accademico d’onore dell’Accademia di Belle Arti di Perugia e dal 2023 è vicepresidente degli Amici di Brera.

Sebbene segnato da guerre e divisioni, il periodo compreso tra la fine del Cinquecento e la metà del Settecento è caratterizzato da rivoluzioni in ogni ambito: in campo scientifico  con le «sensate esperienze» di Galileo Galilei e le intuizioni di Cartesio, Newton e Bacone; nell’arte con il linguaggio di artisti come Bernini, Rubens, Juvarra e Pietro da Cortona, nel complesso caratterizzato dalla «tensione dinamica, l’andamento curvilineo delle architetture, la proliferazione dell’ornamento e la dilatazione pittorica delle superfici» e da «un acuto senso della teatralità», che dalla Roma del primo Seicento si diffonde in Europa, in Asia e nelle Americhe.

Anche la musica è coinvolta in questo cambiamento, come testimoniano le pagine interpretate dalla Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna guidata per l’occasione da Paolo Mancini, solista e concertatore. Alla celebre Marche pour la cérémonie des Turcs di Jean-Baptiste Lully, si accostano il Concerto grosso in re maggiore, op. 6 n. 4 di Arcangelo Corelli – l’altro solista al violino è Marco Ferri – e l’aria Lascia ch’io pianga dall’opera Rinaldo di Georg Friedrich Händel nell’interpretazione del soprano Juana Shtrepi. Il mezzosoprano Aoxue Zu canta invece Erbarme dich, mein Gott dalla Passione secondo Matteo BWV 244 di Johann Sebastian Bach, e dello stesso compositore tedesco è anche il Concerto per violino n. 1 in la minore BWV 1041, di cui viene eseguito il primo movimento. Si torna poi in Italia con le note di Antonio Vivaldi: in programma l’Allegro molto dal Concerto per archi n. 4 in la maggiore RV 158 e il celeberrimo Concerto in sol minore”L’estate” RV 315 dalle Quattro Stagioni.

“Le Armonie dell’Arte” è una coproduzione tra Teatro Comunale di Bologna e Innovio, realizzata grazie al supporto di IllumiaPwC Italia e dei Centri di Consulenza Finanziaria di Bologna – Allianz Bank Financial Advisors. La rassegna è curata da Barbara Abbondanza, con la direzione artistica di Valentino Corvino e il coordinamento editoriale di Giovanni Carlo Federico Villa. Le creazioni video sono di Innovio Arts. 

Biglietti a 10 euro (Under30), 15 euro (Ridotto abbonati opera, sinfonica e danza) e 20 euro (intero) per il Settore 1; a 10 euro (Under30 e Ridotto abbonati opera, sinfonica e danza), 15 euro (intero) e 5 euro (studenti UNIBO) per il Settore 2; in vendita online sul sito del TCBO, sulla piattaforma TicketSms e presso la biglietteria del Teatro Comunale (Largo Respighi),  dal martedì al venerdì  dalle 12 alle 18 e il  sabato dalle 11 alle 15; il giorno dello spettacolo presso l’Auditorium Manzoni da 1 ora prima fino a 15 minuti dopo l’inizio.