Riccardo Muti torna sul palco del Ravenna Festival con la sua Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

Dopo il concerto di apertura con i Wiener Philharmoniker (11 maggio), Riccardo Muti sarà sul podio della sua Orchestra Giovanile Luigi Cherubini in altri due appuntamenti.

In occasione del centenario della morte di Ferruccio Busoni, Muti ne dirige la Turandot Suite op. 41; il programma si completa con brani di Schubert, Catalani e Mozart, con Simone Nicoletta solista nel Concerto in la maggiore K 622 (9 giugno).

In memoria di coloro che hanno perso la vita nel Mediterraneo per il sogno di una vita migliore, il concerto dell’Amicizia ha invece per cuore lo Stabat Mater che Giovanni Sollima ha composto su versi di Filippo Arriva in antico dialetto siciliano.

Sul palco anche il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, le donne di Coro a Coro dirette da Rachele Andrioli, il controtenore Nicolò Balducci e Lina Gervasi al theremin. Il programma si apre con la Sinfonia n. 4 “Tragica” di Schubert (7 luglio).

Tra gli ospiti anche due direttori per la prima volta al Festival.

Alla guida della Gustav Mahler Jugendorchester, Kirill Petrenko celebra Anton Bruckner nel bicentenario della nascita, con la sua Sinfonia n. 5 (2 giugno).

Sir Simon Rattle dirige invece la Chamber Orchestra of Europe, in un programma che scorre lungo le stagioni artistiche della Mitteleuropa: da Schubert a Dvořák, da Mahler a Bartók (28 giugno).

L’elegante chiostro della Loggetta Lombardesca accoglie due quintetti nati in seno a grandi orchestre: i Philharmonic Five, solisti dei Wiener (29 giugno), e il Chicago Symphony Brass Quintet (4 luglio). La Loggetta sarà cornice anche dell’omaggio a Byron e al suo legame con Ravenna, per il bicentenario della morte del poeta inglese, con il tenore Ian Bostridge, Julius Drake al pianoforte e i testi di Byron affidati a Lucasta Miller (27 giugno).

Tra i pianisti ospiti Filippo Gorini, che si divide fra Schubert e il compositore ungherese György Kurtág (16 maggio), David Fray, in quest’occasione accanto al violinista Renaud Capuçon per Beethoven e Schubert (18 maggio) e Michele Campanella con il Quartetto Indaco per Schubert e Martucci (28 maggio).

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Teatro alla Scala : Lorenzo Viotti dirige Rimskij-Korsakov, Ravel e Rachmaninov

Nelle tre serate per la Stagione Sinfonica il 19, 22 e 23 febbraio David Fray interpreta il Concerto in sol di Ravel.

Il concerto del 23 sarà trasmesso in diretta da LaScalaTv.

Lunedì 19, giovedì 22 e venerdì 23 febbraio Lorenzo Viotti dirige la Filarmonica della Scala per la Stagione sinfonica del Teatro con un articolato programma che include il Capriccio spagnolo op. 34 di Nikolaj Rimskij-Korsakov, il Concerto in sol per pianoforte di Maurice Ravel con David Fray e le Danze sinfoniche op. 45 di Sergej Rachmaninov. Il concerto del 23 febbraio sarà trasmesso in diretta su www.lascala.tv.

Lorenzo Viotti, classe 1990, è uno dei direttori più interessanti e ricercati del panorama internazionale. Al Piermarini ha debuttato a 27 anni sul podio dell’Orchestra dell’Accademia, che ha nuovamente diretto nel 2020. Dal 2018 collabora regolarmente con la Filarmonica della Scala. Il debutto operistico è avvenuto nel 2020 con Roméo et Juliette di Gounod nell’allestimento di Bartlett Sher con Diana Damrau e Vittorio Grigolo, mentre nel 2022 ha diretto una nuova produzione di Thaïs di Massenet con la regia di Olivier Py e Marina Rebeka protagonista. Questo mese è impegnato alla Scala per il Simon Boccanegra verdiano, con cui ha raccolto un ottimo successo personale.

Nato a Losanna in una famiglia di musicisti italo-francese, Viotti ha studiato pianoforte, canto e percussioni a Lione. Ha poi frequentato il corso di direzione d’orchestra di Georg Mark al Conservatorio di Vienna, suonando parallelamente come percussionista in diverse importanti orchestre, tra cui i Wiener Philharmoniker, e si è ulteriormente perfezionato nella direzione con Nicolás Pasquet al Conservatorio ‘Franz Liszt’ di Weimar. Dopo aver vinto nel 2013 il Concorso Internazionale di Direzione d’orchestra di Cadaqués e quello della MDR di Lipsia, si è imposto all’attenzione internazionale nel 2015, a 25 anni, quando ha ottenuto il Nestlé and Salzburg Festival Young Conductors Award.

Nel 2017 ha vinto l’International Opera Award nella categoria ‘emergenti’ e dal 2018 al 2021 è stato Direttore musicale dell’Orchestra Gulbenkian di Lisbona. Attualmente è Direttore principale della Netherlands Philharmonic Orchestra e della Dutch National Opera (DNO).

Molto richiesto come Direttore ospite, dirige regolarmente prestigiose orchestre come i Berliner Philharmoniker, l’Orchestra del Royal Concertgebouw di Amsterdam, la Sächsische Staatskapelle di Dresda, l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, i Wiener Symphoniker, la Filarmonica della Scala, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica della Radio Svedese e la Royal Philharmonic Orchestra; in particolare, ha una stretta collaborazione con i Münchner Philharmoniker, la Staatskapelle Berlin e la Tokyo Symphony Orchestra. Dopo il Simon Boccanegra per la regia di Daniele Abbado alla Scala, dirigerà Die Csárdásfürstin di Emmerich Kálmán all’Opera di Zurigo. Nella Stagione 2023-2024 continuerà la sua collaborazione con Barrie Kosky con una nuova produzione del Trittico (completando una trilogia pucciniana iniziata con Turandot e proseguita con Tosca). Inoltre svolgerà una lunga tournée in Germania, Svizzera e Spagna con i Wiener Philharmoniker e un’altra in Germania e in Belgio con la Netherlands Philharmonic Orchestra e si dirigerà per la prima volta un’opera di Wagner, il Lohengrin ad Amsterdam.

Il pianista David Fray, nato a Tarbes, in Francia, si esibisce in tutto il mondo in recital, concerti sinfonici e di musica da camera, con un repertorio che spazia da Bach a Boulez.

Ha collaborato con i massimi direttori d’orchestra, tra cui Marin Alsop, Semyon Bychkov, Christoph Eschenbach, Paavo Järvi, Kurt Masur, Riccardo Muti, Yannick Nézet-Séguin, Esa-Pekka Salonen e Jaap van Zweden.

Suona regolarmente con orchestre quali l’Orchestre de Paris, l’Orchestra dell’Opéra di Parigi e quella del Concertgebouw di Amsterdam, l’Orchestre National du Capitole di Tolosa, l’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo, la Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, le Filarmoniche di Los Angeles, New York e Londra, le Orchestre Sinfoniche di Cleveland, San Francisco, Boston e Chicago, l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, la NHK Japan e la Jerusalem Symphony Orchestra, in sedi prestigiose come la Philharmonie e il Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, la Wigmore Hall di Londra, la Carnegie Hall di New York, il Musikverein di Vienna, i BBC Proms, il Festival di Aix-en-Provence, il Festival di Primavera di Praga e i Sommets musicaux di Gstaad.

Nella Stagione 2023-2024 ha impegni con l’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo diretta da Jaap van Zweden al Palais Princier di Monaco, al Festival di Salisburgo, con la Pacific Symphony diretta da Alexander Shelley alla Schubertiade di Schwarzenberg, con la RSO Wien diretta da Marin Alsop al Musikverein di Vienna in un programma di musiche di Bernstein e Šoštakovič, con l’Orchestre National de France e Jaap van Zweden e con l’Orchestre de Chambre de Paris; inoltre recital al Théâtre des Champs-Elysées e alla Salle Gaveau di Parigi, al Conservatorio di Milano per le Serate Musicali, al Teatro di San Carlo di Napoli e al Beethoven-Haus di Bonn.

Teatro alla Scala

Stagione sinfonica 2023-2024

Lunedì 19 febbraio 2024 ore 20 (turno A)

Giovedì 22 febbraio 2024 ore 20 (turno B)

Venerdì 23 febbraio 2024 ore 20 (turno C)

Filarmonica della Scala

Lorenzo Viotti, direttore

David Fray, pianoforte

Nikolaj Rimskij-Korsakov

Capriccio spagnolo op. 34

Maurice Ravel

Concerto in sol per pianoforte

Sergej Rachmaninov

Danze sinfoniche op. 45

Prezzi: da 110 a 18 euro

Infotel 02 72 00 37 44

www.teatroallascala.org