Dal 12 ottobre 2024 al 19 giugno 2025: 9 titoli d’opera con 4 nuovi allestimenti, un titolo di balletto, 12 concerti sinfonici, 6 concerti di musica vocale da camera, tournée e attività culturali

INAUGURAZIONE DELLA STAGIONE LIRICA e BALLETTO

La Stagione di Lirica e Balletto con un’inaugurazione congiunta che vede protagonisti la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova e il Teatro Nazionale di Genova. In programma la doppia rappresentazione di Giro di vite, racconto di Henry James tradotto e adattato per il teatro di prosa da Carlo Sciaccaluga con la regia di Davide Livermore, e di The Turn of the Screw, opera in un prologo e due atti di Benjamin Britten tratta dal racconto di James, con la direzione di Riccardo Minasi – direttore musicale dell’Opera Carlo Felice – e la regia di Davide Livermore. Entrambe le nuove produzioni sono realizzate in collaborazione tra la Fondazione Teatro Carlo Felice, il Teatro Nazionale di Genova e il Palau de les Arts Reina Sofía di València.

TUTTI I TITOLI DELLA STAGIONE LIRICA e BALLETTO

Lucia di Lammermoor, dramma tragico in tre atti di Gaetano Donizetti, nell’Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna e l’ABAO-OLBE di Bilbao, sarà diretto da Francesco Ivan Ciampa per la regia di Lorenzo Mariani.

Giampaolo Bisanti sarà maestro concertatore e direttore de Il cappello di Paglia di Firenze, nella Nuova versione dell’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con l’Opéra Royal de Wallonie-Liège. Regia di Damiano Michieletto.

Lo schiaccianoci, balletto in due atti di Pëtr Il’ič Čajkovskij sarà interpretato dall’Armenian National Opera and Ballet Theatre, direttore

Karen Durgaryan,coreografia di Georgy Kovtun da Marius Petipa.

Con la direzione di Renato Palumbo e la regia di Giorgio Gallione, sarà in scena il melodramma in tre atti La traviata, di Giuseppe Verdi, nell’Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice.

Donato Renzetti – direttore emerito del Teatro – dirigerà Andrea Chénier, dramma storico in quattro quadri di Umberto Giordano, nell’Allestimento della Fondazione Teatro Comunale di Bologna e dell’Opéra Garnier Monte-Carlo, con la regia di Pier Francesco Maestrini.

Nell’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice, sarà in scena Falstaff , commedia lirica in tre atti di Giuseppe Verdi, per la direzione di Riccardo Minasi e la regia di Damiano Michieletto.

Die Liebe der Danae (L’amore di Danae), commedia mitologica in tre atti di Richard Strauss, nel Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice, sarà per la prima volta rappresentata nella versione originale con complessi artistici italiani. La direzione è affidata a Fabio Luisi – direttore onorario del Teatro –, con la regia di Laurence Dale.

Carmen, opéra-comique in quattro atti di Georges Bizet, sarà in scena nell’Allestimento della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, maestro concertatore e direttore Donato Renzetti, regia di Emilio Sagi.

Chiude la stagione lirica Die Zauberflöte (Il flauto magico), Singspiel in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart, Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, direzione di Giancarlo Andretta e regia di Daniele Abbado. Protagonisti, i Solisti dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici dell’Opera Carlo Felice diretta da Francesco Meli.

Tra i solisti in cast nella Stagione Lirica:

Karen Gardeazabal, Franco Vassallo, Nina Minasyan, Iván Ayón Rivas, Luca Tittoto, Marco Ciaponi, Nicola Ulivieri, Paolo Bordogna, Benedetta Torre, Olga Peretyatko, Francesco Meli, Roberto Frontali, Fabio Sartori, Amartuvshin Enkhbat, Maria Josè Siri, Ambrogio Maestri, Galeano Salas, Ernesto Petti, Erika Grimaldi, Caterina Sala, Sara Mingardo, Scott Hendricks, Angela Meade, John Matthew Myers, Piero Pretti, Annalisa Stroppa, Giuliana Gianfaldoni.

I direttori della Stagione Sinfonica:

Riccardo Minasi – direttore musicale del Teatro – Donato Renzetti – direttore emerito del Teatro, Wolfram Christ, Claudio Marino Moretti – Maestro del Coro dell’Opera Carlo Felice – Hartmut Haenchen, Leonhard Garms,

Da mercoledì 26 giugno alle ore 15.00, inizio della vendita degli abbonamenti

Da lunedì 1° luglio, inizio della vendita dei biglietti singoli

Info e biglietti: www.operacarlofelicegenova.it

«A conclusione di una Stagione lirico-sinfonica 2023/2024 che ha conseguito un enorme successo di pubblico e di critica – dichiara il Sovrintendente Claudio Orazi – vi è grande attesa per il cartellone artistico 2024/2025 che si annuncia ricco di nuove emozioni. Con il sostegno di decine di migliaia di spettatori, tra fedeli abbonati e tantissimi giovani, abbiamo raggiunto un ruolo di primo piano tra le istituzioni musicali nazionali ed internazionali attraverso una programmazione che spazia dalla musica barocca a quella contemporanea, assicurando la conservazione, la tutela e la valorizzazione del grande repertorio operistico italiano. Un progetto che, anche per la prossima Stagione, sarà condiviso con direttori e artisti di fama internazionale unitamente a registi che sono al vertice della ricerca di nuovi linguaggi dell’arte e della scena teatrale.

Un teatro fortemente impegnato nel coinvolgimento di un nuovo pubblico, impegno al quale contribuiscono, in forma motivata e crescente, il Ministero della Cultura, la Regione Liguria, il Comune di Genova ed il Gruppo Iren in qualità di soci fondatori. Al loro fianco risaltano le qualificate sponsorizzazioni di Banca Passadore, Intesa San Paolo, Esselunga. Di rilievo la qualità dei partner che, ad oggi, condividono e cooperano alle attività ed ai progetti del teatro: basti ricordare il Teatro Nazionale di Genova, l’Università, il Conservatorio e l’Accademia di Belle Arti di Genova, cui si aggiungono l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Arcidiocesi di Genova, la Gog, il Premio Paganini.

In ambito territoriale, con la stagione di Liguria Musica, sono decine i Comuni che collaborano stabilmente con il teatro; da Imperia a La Spezia, da Rapallo a Monterosso, da Alessandria a Novi Ligure e molti altri. Al forte radicamento territoriale, sinonimo di identità e memoria, si aggiungono rilevanti collaborazioni internazionali quali quelle con la Royal Opera House di Muscat, il National Centre for the Performing Arts di Pechino, l’Opera di Montecarlo, l’Opera di Parigi, il Teatro Nazionale di Zagabria, il Teatro alla Scala, la Columbia University e la Saint Patrick’s Old Cathedral di New York. Collaborazioni queste ultime cui si aggiungerà un nuovo progetto dedicato all’Euro-Mediterraneo, a partire dalla città di Tangeri.

Sulla base di tali risultati è intenzione del teatro crescere ancora, nel solco di una Fondazione Lirica a “carattere policentrico” che oggi gestisce direttamente diversi luoghi di spettacolo (Teatro Carlo Felice, Teatro della Gioventù, Teatro Auditorium Montale, Foyer del Teatro, Teatro ai Parchi di Nervi) e collaborazioni in Italia e nel Mondo con decine di altre istituzioni. Tutto questo è possibile, grazie all’impegno dei lavoratori di tutti i comparti e ad un formidabile team artistico composto da Fabio Luisi (direttore onorario), Donato Renzetti (direttore emerito), Riccardo Minasi (direttore musicale)».

«Una nuova Stagione artistica in cui non mancano solisti e direttori di spessore con la nota Orchestra dell’Opera Carlo Felice e tantissime collaborazioni che sapranno coinvolgere non solo tutti gli appassionati, ma quel folto pubblico composto da tanti giovani che l’Opera Carlo Felice ha saputo attrarre in questi anni insieme ai grandi talenti dell’Accademia di alto perfezionamento – dice il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana. Una Stagione all’insegna del nuovo e della tradizione con un programma molto ricco. Un omaggio a capolavori immortali della lirica, con allestimenti prestigiosi, versioni originali e tematiche che continuano ad emozionare il pubblico di ogni età. E accanto proposte che testimoniano l’impegno del nostro Teatro nel promuovere la creatività e l’innovazione come è ben evidente nell’inaugurazione congiunta, che si svolgerà il 12 ottobre, tra Opera Carlo Felice e Teatro Nazionale di Genova, con la messa in scena del dittico Giro di vite – The Turn of the Screw dando modo al pubblico genovese di cogliere ogni legame tra prosa e versione musicale. Un’importante proposta a livello nazionale che testimonia la collaborazione tra istituzioni, portata avanti con grande successo in questi anni.

Anche per questo siamo certi che le emozioni non mancheranno sia nelle rappresentazioni liriche sia nei concerti sinfonici e sinfonico-corali, nei concerti di musica vocale da camera, negli eventi su tutto il territorio ligure e nel progetto di promozione internazionale a New York che sarà un vero e proprio ponte tra culture diverse all’insegna dell’arte. Ogni serata rappresenterà un’occasione unica per vivere la magia della musica dal vivo in uno dei teatri più prestigiosi e suggestivi d’Italia che ha saputo nel tempo rinnovarsi continuamente e affacciarsi a tanti palcoscenici internazionali».

La Stagione di Lirica e Balletto

• Sabato 12 ottobre 2024 si terrà l’inaugurazione congiunta della Stagione Lirica e Balletto dell’Opera Carlo Felice Genova e della Stagione Teatrale del Teatro Nazionale di Genova con The Turn of the Screw racconto scritto da Henry James nel 1898 – alternando un adattamento teatrale in prosa fedele al testo originale e la versione musicata da Benjamin Britten in un unico allestimento presso il Teatro Ivo Chiesa. Tale importante iniziativa è unica a livello nazionale ed in linea con gli obiettivi statutari del Carlo Felice tesi alla cooperazione integrata tra istituzioni culturali. Il dittico si apre con Giro di vite, traduzione e adattamento di Carlo Sciaccaluga, Produzione del Teatro Nazionale in collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Felice e il Palau de les Arts Reina Sofía di València, con la regia di Davide Livermore, le scene di Manuel Zuriaga, i costumi di Mariana Fracasso, le luci di Antonio Castro e le musiche di Giua e Mario Conte; interpreti, Linda Gennari (Istitutrice), Gaia Aprea (Mrs. Grose), Aleph Viola (Peter Quint), Virginia Campolucci (Miss Jessel), Ludovica Iannetti (Flora), Luigi Bignone (Miles). A seguire, verrà rappresentata The Turn of the Screw, opera in un prologo e due atti di Benjamin Britten su libretto di Myfawny Piper dal racconto di James, nel Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con il Teatro Nazionale e con il Palau de les Arts Reina Sofía. La direzione sarà affidata a Riccardo Minasi, direttore musicale dell’Opera Carlo Felice Genova al 2022, i cui recenti e imminenti debutti sinfonici includono i Berliner Philharmoniker, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Gürzenich-Orchester Köln, la Staatskapelle Dresden, la Royal Concertgebouw Orchestra, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, la Swedish Radio Symphony Orchestra, la Frankfurt Radio Symphony Orchestra e la Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra. La regia sarà curata da Davide Livermore, con le scene di Manuel Zuriaga, i costumi di Mariana Fracasso e le luci di Antonio Castro; interpreti:  Valentino Buzza (Quint), Karen Gardeazabal (The Governess), Oliver Barlow (Miles), Lucy Barlow (Flora), Polly Leech (Mrs. Grose), Marianna Mappa (Miss Jessel). Commenta Davide Livermore: «Ho la gioia enorme di potervi raccontare che il Teatro Nazionale e l’Opera Carlo Felice inaugureranno congiuntamente le Stagioni con Giro di vite di Henry James, lo stesso titolo, che ho l’onore di mettere in scena sia nella versione di prosa per il Teatro Nazionale sia nella versione operistica di Benjamin Britten per il Carlo Felice. Ne sono entusiasta, è un modo per sottolineare quanto è fondamentale fare sistema, quanto è fondamentale che le eccellenze di una città non si isolino in una roccaforte, ma che continuino invece a desiderare di essere a disposizione della cittadinanza con progettualità, con apertura e con idee. Sono grato al Carlo Felice per aver accolto questa idea, organizzandola insieme a noi in piena collaborazione di spirito. Ringrazio nuovamente il Sovrintendente Claudio Orazi e il Direttore artistico Pierangelo Conte.»

• Lucia di Lammermoor, dramma tragico in tre atti di Gaetano Donizetti, su libretto di Salvatore Cammarano dal romanzo The Bride of Lammermoor di Walter Scott, sarà in scena a partire da venerdì 15 novembre nell’Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna e con l’ABAO-OLBE di Bilbao. Francesco Ivan Ciampa sarà alla direzione dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Carlo Felice, con la regia di Lorenzo Mariani, le scene di Maurizio Balò, i costumi di Silvia Aymonino e le luci di Linus Fellbom. Il cast si compone di: Franco Vassallo (Enrico), Nina Minasyan (Lucia), Iván Ayón Rivas (Edgardo), Paolo Antognetti (Arturo), Luca Tittoto (Raimondo), Alena Sautier (Alisa) e Manuel Pierattelli (Normanno).

• A partire da venerdì 13 dicembre, sarà in scena la Nuova versione dell’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con l’Opéra Royal de Wallonie-Liège de Il cappello di paglia di Firenze, farsa musicale in quattro atti di Nino Rota su libretto proprio e di Ernesta Rinaldi da Un chapeau de paille d’Italie di Eugène Laviche e Marc Michel.  Giampaolo Bisanti sarà alla direzione dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Carlo Felice, con la regia di Damiano Michieletto, le scene di Paolo Fantin, i costumi di Silvia Aymonino e le luci di Luciano Novelli. Nel cast: Marco Ciaponi (Fadinard), Nicola Ulivieri (Nonancourt), Paolo Bordogna (Beaupertuis / Emilio), Didier Pieri (Lo zio Vezinet), David Ferri Durà (Felice), Blagoj Nacoski (Achille di Rosalba / Una guardia), Benedetta Torre (Elena), Giulia Bolcato (Anaide), Marika Colasanto (La modista), Sonia Ganassi (La Baronessa di Champigny).

• Lo schiaccianoci, balletto in due atti di Pëtr Il’ič Čajkovskij dal racconto Nußknacker und Mausekönig di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, sarà in scena da sabato 21 dicembre. Con la direzione di Karen Durgaryan, il corpo di ballo dell’Armenian National Opera and Ballet Theatre sarà interprete della coreografia di Georgy Kovtun da Marius Petipa, scene e costumi di Vyacheslav Okunev.

• Da domenica 12 gennaio 2025 sarà in scena La traviata, melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave dal romanzo La Dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio, nell’Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice. La direzione sarà affidata a Renato Palumbo, per la regia di Giorgio Gallione, con le scene e i costumi di Guido Fiorato e le luci di Luciano Novelli. A dare vita ai protagonisti dell’opera: Olga Peretyatko / Elena Schirru (14, 16, 18) (Violetta Valery), Carlotta Vichi (Flora Bervoix), Chiara Polese (Annina), Francesco Meli / Klodjan Kaçani (14, 16, 18) (Alfredo Germont), Roberto Frontali / Leon Kim (14, 16, 18) (Giorgio Germont), Roberto Covatta (Gastone), Claudio Ottino (Barone Douphol), Andrea Porta (Marchese d’Obigny), Francesco Milanese (Dottor Grenvil).

• Il dramma storico in quattro quadri Andrea Chénier, di Umberto Giordano su libretto di Luigi Illica, sarà in scena da giovedì 6 febbraio nell’Allestimento della Fondazione Teatro Comunale di Bologna e dell’Opéra Garnier Monte-Carlo. Torna sul podio del Carlo Felice Donato Renzetti – direttore emerito del Teatro, tra i più stimati direttori d’orchestra della scuola italiana. Durante la sua carriera, Renzetti ha diretto molte delle più prestigiose orchestre, tra cui la London Sinfonietta, la London Philharmonic, la Philharmonia Orchestra, la English Chamber Orchestra, la DSO Berlin, la Tokyo Philharmonic, l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestra Rai, la Dallas Symphony, la Belgian Radio and Television Orchestra a Bruxelles, l’Orchestre National du Capitol de Toulouse e l’Orchestre National de Lyon. La regia è affidata a Pier Francesco Maestrini, con le scene e i video di Nicolás Boni, i costumi di Stefania Scaraggi e le luci di Daniele Naldi. Il cast si compone di Fabio Sartori (Andrea Chénier), Amartuvshin Enkhbat / Stefano Meo (9, 12) (Carlo Gérard), Maria Josè Siri (Maddalena di Coigny), Cristina Melis (La mulatta Bersi), Siranush Khachatryan (La contessa di Coigny), Manuela Custer (Madelon), Nicolò Ceriani (Roucher), Matteo Peirone (Fléville), Marco Camastra (Fouquier Tinville), Luciano Roberti (Matthieu), Didier Pieri (Un incredibile), Gianluca Sorrentino (L’abate), Andrea Porta (Schmidt).

• Nell’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, sarà in scena da venerdì 7 marzo la commedia lirica in tre atti Falstaff, di Giuseppe Verdi, su libretto di Arrigo Boito dalla commedia The Merry Wives of Windsor e dal dramma The History of Henry the Fourth di William Shakespeare. Riccardo Minasi tornerà alla direzione, per la regia di Damiano Michieletto e con le scene di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti e le luci di Alessandro Carletti. Nel cast figurano Ambrogio Maestri (Sir John Falstaff), Ernesto Petti (Ford), Galeano Salas (Fenton), Blagoj Nacoski (Dottor Caius), Cristiano Olivieri (Bardolfo), Luciano Leoni (Pistola), Erika Grimaldi (Alice Ford), Caterina Sala (Nannetta), Sara Mingardo (Mrs. Quickly), Paola Gardina (Mrs. Meg Page).

Commenta Damiano Michieletto: «Vi mando un saluto e faccio un grande in bocca al lupo all’Opera Carlo Felice, al Direttore artistico Pierangelo Conte e al Sovrintendente Claudio Orazi, per una Stagione ricca di successi e ricca di vita sul palcoscenico per il pubblico di Genova. Pubblico che sono molto contento di ritrovare con i due spettacoli Il cappello di paglia di Firenze e Falstaff. La prima produzione è della Fondazione Teatro Carlo Felice e torna a distanza di anni in una veste nuova, con cambiamenti nell’impianto scenico e nei movimenti del coro,  per proporre una ripresa che sia allo stesso tempo qualcosa di diverso e con qualche idea nuova. Falstaff è un’altra opera a cui sono molto legato e questo allestimento pone l’opera di Verdi a contatto con la vita e con l’idea di anzianità del compositore, a questo proposito è ambientata nella casa di riposo che Verdi fece costruire proprio per gli artisti ormai sulla via del tramonto, come è Falstaff. Sono due spettacoli che spero possano incontrare il gusto del pubblico, emozionare, divertire, e trasmettere la bellezza dello spettacolo dal vivo, un contatto diretto con il pubblico e con le sue emozioni. Un grande in bocca al lupo a tutti i dipendenti e le maestranze dell’Opera Carlo Felice, ci vediamo nella vostra città!»

• Da domenica 6 aprile sarà in scena – in prima rappresentazione italiana della versione originale con complessi artistici italianiDie Liebe der Danae (L’amore di Danae), commedia mitologica in tre atti di Richard Strauss su libretto di Joseph Gregor. La direzione è affidata a Fabio Luisi – direttore onorario dell’Opera Carlo Felice, direttore musicale della Dallas Symphony Orchestra, direttore principale della Danish National Symphony, direttore emerito dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e direttore principale della NHK Symphony Orchestra di Tokyo – e a Michael Zlabinger, che sarà sul podio nella recita di mercoledì 16 aprile. Dopo il successo di A Midsummer Night’s Dream, titolo inaugurale della Stagione 2023-2024, Laurence Dale cura la regia del Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice, con le scene e i costumi di Gary McCann e le luci di John Bishop. A dare vita ai protagonisti dell’opera: Scott Hendricks (Jupiter), Timothy Oliver (Merkur), Tuomas Katajala (Pollux), Angela Meade (Danae), Valentina Farcas (Xanthe), John Matthew Myers (Midas), Albert Memeti (Erste König), Eamonn Mulhall (Zweite König), Nicolas Legoux (Dritte König), Giovanni Battista Parodi (Vierte König), Anna Graf (Semele), Agnieszka Adamczak (Europa), Hagar Sharvit (Alkmene), Valentina Stadler (Leda).

Commenta Fabio Luisi: «Sono felicissimo di presentare per la prima volta in Italia l’ultima opera di Richard Strauss, L’amore di Danae, che rappresenta in un certo senso un testamento spirituale e drammaturgico del compositore bavarese. Sempre oscillando, come nei suoi capolavori Arianna a Nasso e La donna senz’ombra fra mitologia e mito, fra commedia e rappresentazione sacra, fra buffo e tragico, Strauss dipinge un poliedrico ed a tratti spietato ritratto delle passioni e delle debolezze umane, con un linguaggio musicale complesso e maturo. Ringrazio l’Opera Carlo Felice per il coraggio nel voler produrre questo progetto».

Laurence Dale: «L’anno scorso ho avuto un’esperienza meravigliosa con la regia di A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten all’Opera Carlo Felice Genova. Non c’è complimento più grande che essere nuovamente invitato, e sono molto felice di tornare a Genova per lavorare insieme ai colleghi e agli amici del Teatro a un progetto per me ancora più difficile. Si tratta di Die Liebe der Danae, penultima opera di Richard Strauss. Anche questa volta abbiamo un meraviglioso direttore musicale, Fabio Luisi, esperto in questo repertorio, che conosco da molto tempo e con il quale sono molto contento di lavorare per la prima volta. Per questa produzione molto complessa sul piano vocale abbiamo inoltre gli interpreti più adatti. Die Liebe der Danae è una commedia, caso raro per Strauss se pensiamo a Salome o Elektra, è quindi una bella un’opportunità per realizzare una commedia con una musica di grande ricchezza e invenzione. La protagonista dell’opera è la principessa Danae, della quale Giove è sinceramente innamorato. Danae adora l’oro, così Giove fingere di essere Mida, che può trasformare tutto in oro. Danae dovrà scegliere tra il vero amore e la ricchezza, e alla fine troverà l’amore. Non vedo l’ora di tornare a Genova!»

Carmen, opéra-comique in quattro atti di Georges Bizet su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy dalla novella di Prosper Mérimée, nell’Allestimento della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, sarà in scena da venerdì 16 maggio. Donato Renzetti sarà maestro concertatore e direttore, con la regia di Emilio Sagi, le scene di Daniel Bianco, i costumi di Renata Schussheim e le luci di Eduardo Bravo. Il cast si compone di: Piero Pretti / Amadi Lagha (17, 24) (Don Josè), Luca Tittolo / Abramo Rosalen (17, 24) (Escamillo), Saverio Fiore (Le Dancaire), Armando Gabba (Le Remendado), Paolo Ingrasciotta (Morales), Luca Dall’Amico (Zuniga), Annalisa Stroppa / Caterina Piva (17, 24) (Carmen), Giuliana Gianfaldoni / Angela Nisi (17, 24) (Micaela), Vittoriana De Amicis (Frasquita), Alessandra Della Croce (Mercedes).

• In chiusura di Stagione, Die Zauberflöte (Il flauto magico), Singspiel in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Emanuel Schikaneder, sarà rappresentato da venerdì 13 giugno nell’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice. Direzione di Giancarlo Andretta, regia di Daniele Abbado, scene di Lele Luzzati, costumi di Santuzza Calì e luci di Luciano Novelli. Saranno i Solisti dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale dell’Opera Carlo Felice Genova a interpretare i personaggi mozartiani, nell’ambito di un progetto formativo che anche nella quinta edizione dell’Accademia – nata nel 2020 – prevede il debutto degli allievi nell’ultimo titolo della Stagione Lirica. Commenta Daniele Abbado: «Sono molto contento di riprendere Il flauto magico realizzato con Lele Luzzati nel 2002, è un’occasione molto importante per ricordare l’artista straordinario che è stato. Conobbi Lele durante gli anni di formazione e diventammo amici, quando lui mi dette fiducia nei miei primi anni come regista fu per me un grande onore. Insieme lavorammo ad un film d’animazione con Giulio Giannini, a uno spettacolo per bambini su testi di Bruno Munari, e poi realizzammo Il flauto per il Carlo Felice di Genova. Ricordo un lungo periodo di progettazione serena e positiva, tanti incontri che si svolgevano quasi sempre a casa di Lele a Genova tra confronti, discussioni e ricerca. Per me era la prima volta, invece Lele Luzzati aveva già lavorato a Il flauto magico in diverse occasioni, era evidente che ci fosse uno sposalizio poetico tra il mondo artistico di Lele e quest’opera, fu molto stimolato a trovare soluzioni scenotecniche nuove, inaspettate e interessanti. Anche il periodo di prove fu sereno, con un ottimo cast e un bravissimo direttore. Lo spettacolo nacque bene e venne apprezzato dal pubblico. Il ricordo è molto forte e sono felice di avere la possibilità di ricostruire questo spettacolo e ritrovare un’altra volta Lele Luzzati».

I titoli La traviata (1853), Andrea Chénier (1896), Falstaff (1893) e Carmen (1875), si inseriscono nell’ambito del progetto culturale “Genova nell’Ottocento”, tema protagonista del 2025 genovese, che nel corso dell’anno verrà declinato attraverso diverse attività del Comune di Genova e delle Istituzioni culturali del territorio.

Donato Renzetti: «La Stagione passata 2023-24 ha avuto un notevole riscontro positivo, non solo da parte della critica cittadina, nazionale e internazionale, ma anche e soprattutto del pubblico, sempre più numeroso. Il successo non è stato solo delle produzioni alle cui ho partecipato – A Midsummer Night’s Dream che poi è stata ripresa alla Royal Opera House di Muscat, Werther, e la prima mondiale di Édith – ma anche di tutte le opere in cartellone, che hanno avuto notevoli consensi. Ciò è dovuto alla progettazione e all’ideazione della Stagione, e alla sinergia tra il Sovrintendente Claudio Orazi e il Direttore artistico Pierangelo Conte. Non ci si è fermati solo alla Stagione Lirica in Teatro, un altro grande traguardo è stato quello di portare numerosi concerti in tutta la Regione Liguria, con musica da camera, sacra, contemporanea, spaziando quindi in tutti i campi della musica. Importante è stata anche la scoperta di giovani talenti, direttori, solisti, e i cantanti con la nostra Accademia. Una particolarità che ha solo Genova è la disposizione a collaborare con i giovani, dalle scuole medie alle superiori e all’università: ad ogni spettacolo abbiamo visto numerosi studenti. La cultura fa parte della nostra storia, a partire dalle scuole, e un popolo senza cultura non ha sicuramente futuro. La nuova Stagione ricalcherà l’idea della Stagione passata. Io dirigerò tre programmi sinfonici e due opere molto importanti del nostro repertorio: Andrea Chénier e Carmen. C’è un rapporto straordinario con le maestranze, con l’Orchestra e con il Coro, ma anche con i Tecnici e tutti i lavoratori del Teatro, che ringrazio. Il lavoro e il successo sono di tutte le maestranze, perché tutti collaborano. Sono convinto che la Stagione sarà positiva, accorrete numerosi: “senza musica la vita sarebbe un errore”!»

Venerdì 9 e sabato 10 febbraio l’Opera Carlo Felice Genova sarà in tournée alla Royal Opera House di Muscat

Tournée 2023-2024

A Midsummer Night’s Dream

Opera in tre atti di Benjamin Britten

su libretto proprio e di Peter Pears

dalla commedia di William Shakespeare

Royal Opera House di Muscat, Oman

Venerdì 9 e Sabato 10 febbraio 2024, ore 19.00

Venerdì 9 e sabato 10 febbraio l’Opera Carlo Felice Genova sarà in tournée alla Royal Opera House di Muscat, Oman, con A Midsummer Night’s Dream, opera in tre atti di Benjamin Britten su libretto proprio e di Peter Pears dalla commedia di Shakespeare. Il nuovo allestimento, con il quale l’Opera Carlo Felice ha inaugurato la Stagione Lirica 2023-2024 lo scorso 13 ottobre, è stato realizzato in collaborazione con la Royal Opera House. Donato Renzetti tornerà a dirigere l’Orchestra e il Coro di voci bianche dell’Opera Carlo Felice (preparato da Gino Tanasini), con la regia di Laurence Dale, le scene e i costumi di Gary McCann, la coreografia di Carmine De Amicis e le luci di John Bishop.

I protagonisti del Sogno: Christopher Ainslie (Oberon),Sydney Mancasola(Tytania), Matteo Anselmi (Puck), Scott Wilde (Theseus), Kamelia Kader (Hippolyta),Peter Kirk (Lysander), John Chest (Demetrius), Annie Reilly (Hermia), Keri Fuge (Helena), David Shipley (Bottom), David Ireland (Quince), Seumas Begg (Flute), Sion Goronwy (Snug), Robert Burt (Snout), Benjamin Bevan (Starveling). Il cast si completa con i solisti del Coro di voci bianche Michela Gorini (Cobweb), Sofia Macciò (Peasebossom), Lucilla Romano (Mustardseed), Eliana Uscidda (Moth), di Adriana di Paola (Maid / Thisby), di Zeyad Mohammed Al Amri (Changeling), del mimo acrobata Davide Riminucci e dei mimi Armando De Ceccon e Francesco Tunzi.

Afferma il Sovrintendente: «La ripresa a Muscat di A Midsummer Night’s Dream di Britten – nel nuovo allestimento realizzato in collaborazione con la Royal Opera House – sancisce la vocazione internazionale dell’Opera Carlo Felice. Dopo il successo conseguito in occasione dell’inaugurazione della Stagione Lirica 2023-24, l’Orchestra e il Coro di voci bianche del Teatro, con le maestranze artistiche e tecniche, avranno modo di tornare a dare vita allo spettacolo nella splendida cornice della capitale omanita. Le due rappresentazioni del Sogno si inseriscono in un progetto di collaborazione con la Royal Opera House nato nel settembre del 2022, quando l’Opera Carlo Felice inaugurò la Stagione di Muscat, che proseguirà nei prossimi anni».

Umberto Fanni, Direttore generale e artistico della Royal Opera House di Muscat, dichiara: «Sono particolarmente orgoglioso e felice che l’Opera Carlo Felice Genova sia ancora una volta importante protagonista nella programmazione della Royal Opera House di Muscat con una nuova produzione – in coproduzione con la Royal Opera House Muscat – di A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten e con la elegante e raffinata regia di Laurence Dale. È questa una ulteriore occasione per presentare al mio pubblico omanita e internazionale un prodotto culturale italiano d’eccellenza, portatore di dettagli artistici e artigianali di altissima qualità e bellezza che ci rendono unici e appartengono da sempre alla storia d’Italia. Una collaborazione, quella con l’Opera Carlo Felice, che continuerà nel futuro con nuovi e originali progetti».

La commedia shakespeariana A Midsummer Night’s Dream è uno dei testi teatrali più celebri ed amati dal pubblico. In un intreccio fatto di amori, fraintendimenti, scontri e incantesimi coesistono il mondo delle fate, la dimensione aristocratica dei figli della corte di Atene, e ancora un bislacco gruppo di artigiani aspiranti attori. Il tutto è immerso in un’atmosfera onirica, difficile da descrivere a parole quanto immediata alla percezione. Tanti sono gli elementi drammaturgici che accomunano il Sogno alla miglior tradizione operistica, e che nel 1960 hanno ispirato Benjamin Britten nella messa in musica della commedia.

«Si tratta di una partitura complessa – osserva Donato Renzetti – nella quale si potranno rinvenire spunti pucciniani e rossiniani, e faranno persino capolino accenni ritmici nello stile di Stravinskij… Ma alla fine è Britten, compositore unico ed originale la cui musica facilmente trasporta nella dimensione tanto cara a Shakespeare “siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”. E che sogno saremmo senza musica?».

Il regista Laurence Dale commenta così il processo creativo: «La musica di Britten richiede un canto virtuoso con la sua complessità, proprio come i ruoli di Shakespeare richiedono una recitazione virtuosa, immaginate quindi la sfida del casting di tali ruoli. Con Pierangelo Conte abbiamo avuto il compito di trovare un cast ottimale per questa produzione. Nel frattempo, con il costumista e scenografo di punta Gary McCann, ci siamo proposti di creare una foresta magica in cui le coppie, amanti o amiche, si perdono, mettendo alla prova l’essenza delle loro relazioni. Abbiamo deciso di tornare a uno stile elisabettiano degli abiti del 1600, ma ci siamo assicurati di non essere prigionieri di quel periodo, creando un mondo fantastico che si tinge del genio contemporaneo di Vivienne Westwood o Alexander McQueen. Volevamo che la foresta fosse spaventosa, proibita ed eternamente mutevole, oltre che mistica. Abbiamo quindi chiesto a John Bishop, con cui abbiamo già collaborato in passato, di ricreare quel misticismo attraverso le luci e di aggiungere i preziosi effetti video del designer Leandro Summe. Trattandosi di un’opera, quindi di una versione musicale, Britten poneva l’accento sull’armonia tra i personaggi e il suo coreografo, John Cranko, ne era il produttore. Qui, il coreografo Carmine De Amicis crea movimenti e danze che riflettono questa armonia delle sfere attraverso la danza».

Biografie

Donato Renzetti è uno dei più stimati direttori d’orchestra della scuola italiana. Ha diretto molte delle più prestigiose orchestre, tra cui la London Sinfonietta, la London Philharmonic, la Philharmonia Orchestra, la English Chamber Orchestra, la DSO Berlin, la Tokyo Philharmonic, l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, tutta la RAI Orchestre, la Dallas Symphony, la Belgian Radio and Television Orchestra a Bruxelles, l’Orchestre National du Capitol de Toulouse e l’Orchestre National de Lyon. Direttore principale dell’Orchestra Regionale Toscana dal 1987 al 1992, dal 2004 al 2007 è stato anche direttore principale ospite del Teatro Real de Sao Carlos e direttore artistico e musicale dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana dal 2007 al 2013. Nel 2015 è stato nominato direttore della Filarmonica Gioachino Rossini. Per 30 anni ha insegnato direzione d’orchestra all’Accademia Musicale Pescarese. Nel 2019 trasferisce la sua attività didattica all’Alta Scuola di Perfezionamento di Saluzzo, in collaborazione con la Filarmonica Teatro Regio Torino.

Laurence Dale, dopo 20 anni di carriera internazionale come tenore lirico, è stato invitato da Peter Brook a dirigere la sua prima opera, La tragédie de Carmen. Durante la sua carriera crea allestimenti d’opera in tutta Europa e negli Stati Uniti, tra di essi La cambiale di matrimonio per il Rossini Opera Festival e la Royal Opera House di Muscat, Ariadne auf Naxos all’Opéra de Monte Carlo e alla Royal Opéra de Wallonie, Les Huguenots e Un ballo in maschera a Metz, Aida e I Capuleti e i Montecchi in Sud Africa, La clemenza di Tito per lo Staatstheater Oldenburg, Die Fledermaus per l’Opera Nazionale di Oslo, Il barbiere di Siviglia e Ariadne auf Naxos per la Nederlandse Reisopera (miglior produzione operistica dell’anno 2016 nei Paesi Bassi). Dale ha recentemente rimesso in scena la sua produzione di Liegi del 2022 di Simon Boccanegra per l’Opera Philadelphia. I piani futuri includono Sarrasine per Göttingen 2024 e una nuova produzione di Le Siège de Corinthe per la Nederlandse Reisopera.

Sinfonie Pop al Teatro Carlo Felice.

Sabato 23 dicembre, alle ore 20.00, Donato Renzetti sarà alla direzione dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice nel concerto Sinfonie Pop.

Musiche di Maurizio Fabrizio

Mezzosoprano Caterina Piva

Tenore Francesco Pio Galasso

Violino Giovanni Battista Fabris

Direttore Donato Renzetti

Orchestra dell’Opera Carlo Felice Genova

Sabato 23 dicembre 2023, ore 20.00

Sabato 23 dicembre, alle ore 20.00, Donato Renzetti sarà alla direzione dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice, del mezzosoprano Caterina Piva, del tenore Francesco Pio Galasso e del violinista Giovanni Battista Fabris nel concerto Sinfonie Pop. Il programma è dedicato ai grandi classici della canzone italiana composti da Maurizio Fabrizio, eseguiti in diverse versioni e arrangiamenti in omaggio al compositore.

Il programma si apre con I luoghi dell’anima, divertimento per violino e orchestrae Il mondo di Federico, piccola suite per orchestra, dall’album Classique, realizzato da Maurizio Fabrizio con l’Orchestra Filarmonica Gioachino Rossini diretta da Donato Renzetti, e pubblicato nel settembre del 2023. I brani accolgono suggestioni varie, dalla classica alla tradizione italiana della musica per cinema e naturalmente dal mondo della canzone, e si caratterizzano per la ricca varietà di linguaggi e per il melodismo travolgente. A seguire, una selezione dal morality play Everyman, eseguito per la prima volta al Duomo di Milano nel giugno 2010 con interpreti Angelo Branduardi, Mango e Laura Valente. Il libretto di Walter Tortoreto racconta la difficile esistenza dell’uomo nel mondo contemporaneo, fatto di incertezze, e guarda oltre i limiti della storia dell’Occidente, e cerca nella parabola di ciascuno la solidarietà tra gli uomini.

Seguono le versioni orchestrali di due brani protagonisti rispettivamente delle edizioni del 1982 e del 1996 del Festival di Sanremo: Storie di tutti i giorni e Strano il mio destino. Con Storie di tutti – composto da Fabrizio su testo scritto da Riccardo Fogli e Guido Morra – Riccardo Fogli vinse la XXXII edizione del Festival. Il singolo si rivelò da subito un grande successo. Strano il mio destino è stato presentato per la prima volta al Festival di Sanremo nel 1996. Con questa canzone, Giorgia, anche autrice del testo, si classificò terza.

Alla luce del sole, qui eseguita nella versione per mezzosoprano e orchestra, è una canzone scritta da Fabrizio con Guido Morra nel 2001, per Josh Groban. La canzone è la prima traccia dell’album di debutto del cantautore e attore americano, e racconta della speranza che nasce grazie all’amore, che cresce nonostante le difficoltà della vita. Segue la versione orchestrale di Sarà quel che sarà, interpretato da Tiziana Rivale al Festival di Sanremo del 1983, dove si classificò al primo posto. La canzone è una ballad romantica, con sonorità pop tipiche della musica anni ’80. Anche Schiavo d’amore, qui eseguito nella versione per orchestra, è stato un grande successo all’Ariston, nell’edizione del 2007 del Festival. Il brano, su testo di Guido Morra, venne interpretato da Piero Mazzocchetti, che si aggiudicò il terzo posto. Acquarello è la prima traccia dell’omonimo album del cantante e compositore brasiliano Toquinho, ed è stata composta da Fabrizio su testo di Guido Morra e Vinícius de Moraes. (Fabrizio è stato anche produttore dell’album). Il ritmo e le parole dipingono un’atmosfera leggera, quasi fanciullesca, carica di ottimismo e speranza, Acquarello viene eseguita nella versione orchestrale.

Grande successo di Al Bano, È la mia vita è una canzone del 1996 su testo di Pino Marino. Con È la mia vita il cantautore si classificò settimo a Sanremo. Le dinamiche della linea vocale lo rendono particolarmente adatto all’adattamento alla versione per tenore e orchestra. Almeno tu nell’universo è stato uno dei più grandi successi di Mia Martini, che lo presentò al Festival di Sanremo nell’89 vincendo il Premio della Critica. Su testo di Bruno Lauzi, Almeno tu nell’universo si è presto affermata come caposaldo della canzone italiana, venendo anche reinterpretata da alcune tra le voci più interessanti del panorama contemporaneo; viene qui eseguita nella versione per orchestra. Infine, I migliori anni della nostra vita, composta da Fabrizio su testo di Guido Morra. Il brano, affidato a Renato Zero, è presto diventato uno dei più attesi ai suoi concerti, dove è stato spesso eseguito in chiusura; viene eseguito nella versione per orchestra.

Biglietti

I settore 35,00 euro

II settore 30,00 euro

Under 30* 15,00 euro

Under 18*10,00 euro

*tutti i settori

Per ulteriori informazioni: www.operacarlofelicegenova.it

Giovedì 23 novembre, al Teatro Carlo Felice : NOVECENTI; dirige il M° Donato Renzetti

Musiche di Ludwig van Beethoven, Giorgio Federico Ghedini e Sergej Prokof’ev

Violino Giovanni Andrea Zanon

Direttore Donato Renzetti

Orchestra dell’Opera Carlo Felice Genova

Giovedì 23 novembre 2023 alle ore 20.00, Donato Renzetti sarà alla direzione dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice nel concerto Novecenti. Il programma prevede il Concerto per violino e orchestra op. 61 di Ludwig van Beethoven, con il solista Giovanni Andrea Zanon, Musica notturna per orchestra da camera di Giorgio Federico Ghedini, con i solisti Elisabetta Garetti e Pier Domenico Sommati, e la Sinfonia n. 1 Classica di Sergej Prokof’ev.

Il Concerto per violino e orchestra op. 61 è una delle poche composizioni che Beethoven dedicò a questo organico. Composto sul finire del 1806 per il primo interprete, il violinista Franz Clement, il Concerto si articola in tre movimenti. L’Allegro ma non troppo iniziale è singolarmente esteso, e si sviluppa a partire dalla cellula ritmica introdotta in principio dal timpano. Il Larghetto introduce con indole meditativa il movimento finale, che inizia senza soluzione di continuità. Il Rondò raggiunge quindi l’apice del virtuosismo con il ritmo danzante del ritornello. Nonostante una prima accoglienza non calorosa, il Concerto op. 61 si è presto affermato come una delle più amate composizioni di Beethoven e uno dei migliori esempi del suo genere.

Musica notturna per orchestra da camera risale al 1947, e rappresenta la vena più intimista di Ghedini. In un movimento unico e con un organico raccolto, il brano dipinge un paesaggio ove regna un’inquietudine a tratti sottile a tratti travolgente, con brevi momenti di intensa dolcezza. Nella notte ghediniana, la complessa relazione tra ombra e luce si traduce in un linguaggio musicale atonale ma instancabilmente teso ad una tonalità che sfugge sino alla fine.

La Sinfonia Classica di Prokof’ev nasce nel 1917 dall’intento dichiarato di comporre nello stile di Haydn, rileggendo lo stile classico con strumenti aggiornati e secondo una nuova prospettiva storica. Formalmente la sinfonia ripercorre gli stilemi del modello classico viennese, con il primo movimento, Allegro, in forma-sonata, il Larghetto dall’andamento lirico e melodico, la Gavotta come rimando alla danza settecentesca e il vivacissimo Finale. Il maggior elemento di innovazione, quota novecentesca del brano, è un uso dell’armonia sicuramente meno stabile e misurato, più imprevedibile. Rimangono evidenti alcuni degli aspetti che definiscono la personalità musicale di Prokof’ev, come la ritmica percussiva e una sottile ironia; ciò conferma ulteriormente l’originalità della composizione, in cui la presenza di un ‘io’ compositivo ben definito si percepisce in modo chiaro.

Biglietti

I settore 35,00 euro

II settore 30,00 euro

Under 30* 15,00 euro

Under 18*10,00 euro

*tutti i settori

Per ulteriori informazioni: www.operacarlofelicegenova.it

Biografie

Elisabetta Garetti si diploma in violino al Conservatorio di Piacenza e si perfeziona all’Accademia Chigiana all’Accademia National de Nice. In qualità di Spalla dei Primi Violini è stata invitata da importanti istituzioni italiane ed europee. Dal ‘99 al 2006 collabora come Spalla dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice, ruolo ripreso dal 2010 al 2014. Viene invitata a tenere masterclass e corsi di perfezionamento ed è membro delle giurie internazionali dei più prestigiosi concorsi violinistici. Insegna violino presso il Conservatorio di Genova. Nel 2003 ha fondato la società di musica da camera “Camerata Opera Ensemble”, con la quale ha svolto un’intensa attività cameristica in veste di solista e direttore.

Pier Domenico Sommati si diploma al Conservatorio di Livorno, nel 1991 riceve il diploma d’onore per la Musica da Camera all’Accademia Chigiana di Siena. Ha collaborato con il Maggio Musicale Fiorentino e con il Teatro La Fenice di Venezia. Dal 1995 è Spalla dei secondi violini dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice. Ha collaborato con varie istituzioni nel ruolo di violino di spalla e di spalla dei secondi violini. Svolge attività solistica e attività cameristica in varie formazioni e dal 2013 è membro del Quintetto Archi all’Opera.

Giovanni Andrea Zanon inizia lo studio del violino all’età di due anni. Nel corso della sua carriera si è esibito in alcune delle sale più prestigiose del mondo collaborando con direttori d’orchestra quali Luisi, Zukerman, Guschlbauer, Renzetti, Armiliato, Battistoni, Meir Wellber e Bignamini, partecipando inoltre a progetti di musica da camera con artisti quali Zukerman, Netrebko, Brunello e Ferrandez. Riceve numerose menzioni e riconoscimenti fra i quali, a sei anni, quello del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, il Leone d’Oro dalla Regione Veneto per i meriti artistici conseguiti all’estero e la nomina di Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella. Dall’ottobre 2021 è direttore artistico della Fondazione Guido d’Arezzo.

Donato Renzetti è uno dei più stimati direttori d’orchestra della scuola italiana. Ha diretto molte delle più prestigiose orchestre, tra cui la London Sinfonietta, la London Philharmonic, la Philharmonia Orchestra, la English Chamber Orchestra, la DSO Berlin, la Tokyo Philharmonic, l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, tutta la RAI Orchestre, la Dallas Symphony, la Belgian Radio and Television Orchestra a Bruxelles, l’Orchestre National du Capitol de Toulouse e l’Orchestre National de Lyon. Direttore principale dell’Orchestra Regionale Toscana dal 1987 al 1992, dal 2004 al 2007 è stato anche direttore principale ospite del Teatro Real de Sao Carlos e direttore artistico e musicale dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana dal 2007 al 2013. Nel 2015 è stato nominato direttore della Filarmonica Gioachino Rossini. Per 30 anni ha insegnato direzione d’orchestra all’Accademia Musicale Pescarese. Nel 2019 trasferisce la sua attività didattica all’Alta Scuola di Perfezionamento di Saluzzo, in collaborazione con la Filarmonica Teatro Regio Torino.

La storia dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice inizia nei primi anni del ‘900; l’attività sinfonica e operistica è da allora continuativa. Con un repertorio che spazia dal Seicento alla musica contemporanea, la compagine si distingue per produttività e versatilità. Sul podio si avvicendano direttori di rilevanza internazionale, per citarne solo alcuni: Victor De Sabata, Igor Stravinskij, Franco Capuana, Sergiu Celibidache, Hermann Scherchen, Claudio Abbado, Alceo Galliera, Carlo Maria Giulini, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Mstislav Rostropovič, Gianandrea Gavazzeni, Daniel Oren, Antonio Pappano, Christian Thielemann, Daniele Gatti, Gennadij Roždestvenskij, Bruno Campanella, Zubin Mehta, Nello Santi, Sir Neville Marriner, Kirill Petrenko, Hartmut Haenchen, Vladimir Fedoseev, Andrea Battistoni, Fabio Luisi (Direttore onorario), Donato Renzetti (Direttore emerito). Dal 2022 Riccardo Minasi è il Direttore musicale. Numerose sono le incisioni registrate al Teatro Carlo Felice, in particolare di produzioni liriche, per etichette quali Deutsche Grammophon, Decca, Sony, TDK, Rai-Trade, Nuova Era Records, Arthaus Musik, Dynamic, Bongiovanni, Denon/Nippon Columbia e BMG-Ricordi. L’alto livello artistico consolidato negli anni le consente di prendere parte a manifestazioni di grande prestigio quali il Festival dei Due Mondi di Spoleto, il Ravello Festival, il Festival di musica sacra Anima Mundi di Pisa, e d’esibirsi in importanti sedi nazionali e internazionali quali il Parco della Musica di Roma, il Teatro degli Arcimboldi di Milano, l’Auditorium della Conciliazione di Roma, il Teatro dal Verme di Milano, la Royal Opera House di Muscat, la Astana Opera, il Mariinsky Concert Hall, la Basilica di S. Francesco ad Assisi.

Biglietteria

Galleria Cardinale Siri, 6
16121 GENOVA
Telefono +39 010 5381.433-399
e-mail: biglietteria@carlofelice.it

Per i gruppi è attivo l’indirizzo gruppi@vivaticket.com a cui rivolgersi per le prenotazioni e l’acquisto di biglietti della nostra Stagione.

Orari

Da lunedì al sabato, dalle ore 9.30 alle ore 19.00.

Spettacoli serali: apertura un’ora prima dell’inizio, chiusura 15 minuti dopo l’inizio.
Spettacoli pomeridiani o serali di domenica: apertura due ore prima dell’inizio, chiusura 15 minuti dopo l’inizio.

Venerdì 17 novembre, ore 20.00 al Teatro Calo Felice : Werther di Jules Massenet

Drame lyrique in quattro atti di Jules Massenet, su libretto di Edouard Blau, Paul Milliet e Georges Hartmann, dal romanzo di Johann Wolfgang von Goethe


Venerdì 17 novembre 2023 alle ore 20.00, la Stagione Lirica 2023-2024 dell’Opera Carlo felice Genova prosegue con il secondo titolo in cartellone: il dramma lirico in quattro atti Werther di Jules Massenet, su libretto di Edouard Blau, Paul Milliet e Georges Hartmann dal romanzo I dolori del giovane Werther di Johann Wolfgang von Goethe. Il nuovo allestimento è realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice Genova in coproduzione con HNK – Croatian National Theatre di Zagabria. Donato Renzetti, direttore emerito del Teatro, tornerà alla guida dell’Orchestra e del Coro di voci bianche dell’Opera Carlo Felice (preparato da Gino Tanasini), con la regia, le scene e i costumi di Dante Ferretti, e le luci di Daniele Nannuzzi.

Werther sarà in replica domenica 19 novembre alle ore 15.00, venerdì 24 novembre alle ore 20.00 e domenica 26 novembre alle ore 15.00.

Gli interpreti protagonisti di Werther saranno Jean-François Borras(Werther), Jérôme Boutillier(Albert), Armando Gabba(Le Bailli), Roberto Covatta(Schmidt), Marco Camastra(Johann), Caterina Piva(Charlotte), Hélène Carpentier(Sophie), Emilio Cesar Leonelli (Brühlmann) e Daniela Aloisi (Kätchen).

Il cast si completa con i solisti del Coro di voci bianche Maria Guano, Leonardo Loi, Nicoletta Storace, Erica Giordano, Denise Colla, Sofia Macciò, Lucilla Romano, Alice Manara, Giulia Nastase e Vittoria Trapasso.

Venerdì 10 novembre 2023 nel Primo Foyer del Teatro verrà inaugurata la mostra C’era una volta, dove fino a domenica 26 sarà possibile ammirare alcune opere pittoriche di Dante Ferretti (la mostra composta da 11 opere sarà visitabile esclusivamente in occasione degli spettacoli di Werther). Scenografo di fama mondiale, Ferretti ha collaborato con registi del calibro di Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Terry Gilliam, Franco Zeffirelli, Anthony Minghella, Martin Scorsese, Tim Burton e Brian De Palma, vincendo, tra i molti riconoscimenti, tre Academy Awards per la scenografia con The Aviator nel 2005, Sweeney Todd nel 2008 e Hugo Cabret nel 2012. Le sue opere e i suoi bozzetti sono stati esposti agli Academy Awards, alla Smithsonian Institution e al MoMa di New York.

Tratto dal romanzo I dolori del giovane Werther di Goethe, Werther di Jules Massenet è un drame lyrique in quattro atti, messo in scena per la prima volta a Vienna nel 1892. La fonte letteraria e la trasposizione musicale si pongono significativamente alle origini e al tramonto di ciò che più rappresenta l’800 artistico: il Romanticismo. Se il romanzo di Goethe dà il via al movimento dello Sturm und Drang, l’opera di Massenet raccoglie le migliori influenze melodrammatiche ottocentesche in una perfetta sintesi musicale e drammaturgica del secolo XIX.

«Dopo i successi di Manon e Hérodiade, Massenet accolse con entusiasmo l’idea di musicare I dolori del giovane Werther di Goethe, tanto era affascinato dal sottile lirismo della melodia amorosa e volendo trovare una strada nuova da percorrere – commenta Donato Renzetti. La partitura di Werther, a differenza dei lavori succitati, non è divisa in brani chiusi ma ogni atto scorre con continuità e l’orchestrazione è di una raffinatezza unica, libera da schemi rigidi. In tutte le melodie si possono riconoscere accenni che richiamano Čajkovskij, Schubert e Schumann, persino il Mozart della Jupiter. Ma è a Wagner che Massenet riconosce l’omaggio più incisivo creando il leitmotiv che accompagna sempre Werther nella sua tragica e avventurosa ossessione d’amore».

Dante Ferretti commenta così il processo creativo: «Mettere in scena il Werther di Massenet significa saper rendere la passione e la follia sotterranea che pervadono il protagonista e che, con il passare del tempo, tracimano divorando il piccolo mondo perfetto della provincia più gretta. Non esiste possibilità di riconciliazione: i contrasti tra le regole dettate dalle convenzioni sociali e l’amore nella sua accezione più romantica producono solamente dolore e morte. Questi sono i concetti fondamentali che ho voluto rendere in questa mia visione del Werther per l’Opera Carlo Felice Genova. La prima scena è maestosa, simile ad un’estate dove tutto sembra perfetto. La piazza con la chiesa del matrimonio nel secondo atto e l’interno della casa di Albert e Charlotte del terzo ci mostrano proprio quell’impianto borghese che, invano, Werther cercherà di penetrare. Ma è l’ultimo atto che rivela con violenza il tragico finale. Il giovane si toglierà la vita in un garage, solo e senza il conforto delle pareti domestiche o della sua amata natura. La giovinezza e l’amore del protagonista terminano come un brutto sogno dove solo Charlotte rimarrà a contemplare la sua sconfitta. L’ambientazione anni ’30 che ho scelto per questa rappresentazione cattura, a mio avviso, perfettamente questa dicotomia».

«Il nuovo allestimento di Werther di Massenet dell’Opera Carlo Felice di Genova in coproduzione con HNK, Croatian National Theatre di Zagabria, – dichiara il Sovrintendente Claudio Orazi – segue la recente coproduzione di A Midsummer Night’s Dream di Britten con la Royal Opera House di Muscat confermando il ruolo internazionale del nostro Teatro. La produzione si avvale di protagonisti di eccezione ad iniziare dal direttore emerito del Carlo Felice, Donato Renzetti, che avrà al suo fianco per la regia, le scene e i costumi, Dante Ferretti, più volte Premio Oscar e punto di riferimento internazionale per la creatività e lo stile italiano nel campo della scenografia. Di altrettanto rilievo ed importanza il cast degli interpreti».

Mercoledì 15 novembre 2023, alle ore 16.30, nel foyer del Teatro Dante Ferretti presenterà il suo libro “Immaginare Prima”. Le mie due nascite, il cinema, gli Oscar.

L’iniziativa, ad ingresso gratuito, è aperta alla cittadinanza.

Sabato 18 novembre 2023, alle 14.30, la Fondazione Corriere della Sera, presso la Sala Buzzati – Via Balzan 3 – Milano, presenterà il progetto internazionale dell’Opera Carlo Felice di Genova dal titolo “Un Ponte di Musica” Itinerari dell’Opera italiana in America. Per tale iniziativa, ad ingresso gratuito, sarà possibile prenotarsi al seguente link:

Biografie

Donato Renzetti è uno dei più stimati direttori d’orchestra della scuola italiana. Ha diretto molte delle più prestigiose orchestre, tra cui la London Sinfonietta, la London Philharmonic, la Philharmonia Orchestra, la English Chamber Orchestra, la DSO Berlin, la Tokyo Philharmonic, l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, tutta la RAI Orchestre, la Dallas Symphony, la Belgian Radio and Television Orchestra a Bruxelles, l’Orchestre National du Capitol de Toulouse e l’Orchestre National de Lyon. Direttore principale dell’Orchestra Regionale Toscana dal 1987 al 1992, dal 2004 al 2007 è stato anche direttore principale ospite del Teatro Real de Sao Carlos e direttore artistico e musicale dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana dal 2007 al 2013. Nel 2015 è stato nominato direttore della Filarmonica Gioachino Rossini. Per 30 anni ha insegnato direzione d’orchestra all’Accademia Musicale Pescarese. Nel 2019 trasferisce la sua attività didattica all’Alta Scuola di Perfezionamento di Saluzzo, in collaborazione con la Filarmonica Teatro Regio Torino.

Dante Ferretti è uno scenografo, regista e costumista. Durante la sua carriera, ha lavorato con molti tra i più grandi registi americani e italiani, tra cui Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Terry Gilliam, Franco Zeffirelli, Anthony Minghella, Martin Scorsese, Tim Burton e Brian De Palma. È stato uno degli allievi prediletti di Federico Fellini ed ha collaborato con lui per ben cinque film così come cinque sono i film che ha realizzato con Pier Paolo Pasolini. La sua relazione professionale più stretta e proficua è quella sviluppata con Martin Scorsese per cui ha firmato le scenografie di nove tra i suoi ultimi film. Ha avuto nove nomination per la scenografia agli Academy Awards e ne ha vinti tre con The Aviator, Sweeney Todd e Hugo Cabret. Ha avuto anche una nomination per i costumi realizzati per Kundunn e ha vinto quattro Bafta Awards, tre premi della critica di Los Angeles, un premio della Art Directors Guild, un National Board of Review, cinque David di Donatello, quattordici Nastri d’argento e cinque “Premio Cinearti – La chioma di Berenice”.

Ha lavorato spesso per il Teatro disegnando scenografie per molte opere e, in alcuni casi, si è cimentato anche con costumi e regia. La sua carriera è stata celebrata all’estero con moltissimi eventi, tra cui è doveroso citare la mostra di 3 mesi agli Academy Awards interamente dedicata alle sue opere ed i suoi due bozzetti in esposizione permanente alla Smithsonian Institution. Il MoMa di New York ha esposto i suoi bozzetti per 6 mesi e, nell’autunno del 2013, lo ha celebrato con un festival. Nell’ottobre del 2022 ha pubblicato la sua prima biografia intitolata Immaginare prima, con la collaborazione di David Miliozzi.

Daniele Nannuzzi è nato a Roma nel 1949. Figlio del famosissimo autore della fotografia Armando Nannuzzi, ben presto viene affascinato dal cinema. Grazie al padre si forma accanto a registi quali Comencini, Bolognini, Visconti e tanti altri.

In pochi anni si afferma come autore della fotografia firmando film di Lizzani, Zeffirelli, Jodorowsky, Bondarciuk, Monteleone. Con El Alamein, la linea del fuoco, di Monteleone si aggiudica il David di Donatello, il Golden Globe e una nomination ai Nastri D’argento. Dopo cinquanta anni di cinema è riaffiorato un vecchio sogno: illuminare un palcoscenico. Comincia così la sua attività come Light Designer in diversi spettacoli teatrali: Madama Butterfly all’Opera di Roma, Macbeth al Teatro Verdi di Salerno, Così fan tutte, The Turn of Screw e The piano Upstairs al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti di Spoleto, La voce umana e Il bell’indifferente al Teatro Caio Melisso di Spoleto, Anna Karenina, Evgenij Onegin e Rodin al Teatro Mariinskij di San pietroburgo, Casanova in Warsw alla Varsavia Wielki National Opera.

Biglietti

I settore: 100,00 euro

II settore: 80,00 euro

III settore: 60,00 euro

IV settore: 50,00 euro

V settore: 35,00 euro

Under 18*: 15,00 euro

Under 30*: 25,00 euro

*tutti i settori

Per ulteriori informazioni: www.operacarlofelicegenova.it

Biglietteria

Galleria Cardinale Siri, 6
16121 GENOVA
Telefono +39 010 5381.433-399
e-mail: biglietteria@carlofelice.it

Per i gruppi è attivo l’indirizzo gruppi@vivaticket.com a cui rivolgersi per le prenotazioni e l’acquisto di biglietti della nostra Stagione.

Orari

Da lunedì al sabato, dalle ore 9.30 alle ore 19.00.
Spettacoli serali: apertura un’ora prima dell’inizio, chiusura 15 minuti dopo l’inizio.
Spettacoli pomeridiani o serali di domenica: apertura due ore prima dell’inizio, chiusura 15 minuti dopo l’inizio.