ELISABETTA REGINA D’INGHILTERRA di Gioachino Rossini al Teatro Massimo di Palermo

Video-design, ledwall e citazioni cinematografiche per la regia di Davide Livermore

Sul podio Antonino Fogliani

A chiudere la stagione lirica ‘23/’24 del Teatro Massimo di Palermo, il 22 ottobre alle 20:00, e in replica fino al 29 ottobre, è Elisabetta, Regina d’Inghilterra di Gioachino Rossini, dramma per musica in due atti, su libretto di Giovanni Schmidt, che torna a Palermo dopo la storica esecuzione di oltre cinquant’anni fa. L’allestimento, con la regia di Davide Livermore, è stato realizzato dal Teatro Massimo in coproduzione con il Rossini Opera Festival di Pesaro, dove è già andato in scena con grande successo.

A dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo è Antonino FoglianiMaestro del Coro è Salvatore Punturo. Del cast fanno parte grandi interpreti rossiniani, a cominciare dalla protagonista, il soprano georgiano Nino Machaidze, che debutta nel ruolo di Elisabetta, e nel cast alternativo la giapponese Aya Wakizono; il tenore Enea Scala, che aveva già affrontato il drammatico ruolo di Norfolc, fa invece il suo debutto come Leicester e in alternanza è Mert Süngü, mentre a interpretare l’antagonista Norfolc saranno Ruzil Gatin e Alasdair Kent. 

Nel ruolo di Matilde Salome Jicia e nel secondo cast Veronica Marini, giovane interprete anche lei al debutto; infine vi saranno Rosa Bove nel ruolo en travesti di Enrico e Francesco Lucii come Guglielmo

Assistente alla regia è Sax Nicosia, assistente del direttore musicale Nicola Pascoli.

L’allestimento conta su una squadra collaudata di creativi che affianca il poliedrico regista torinese Davide Livermore e contribuisce a connotare la sua cifra stilistica e la sua poetica. A partire da Giò Forma che firma le scenografie, i videoartisti D-Wok che trasformano e dilatano lo spazio scenico con il video-design, Gianluca Falaschi, coadiuvato da Anna Verde, che firma i fastosi costumi della corte di Elisabetta e Nicolas Bovey per il disegno luci.

Elisabetta regina d’Inghilterra, dramma per musica in due atti su libretto di Giovanni Schmidt, debuttò a Napoli nel 1815 in quello che fu l’inizio del lungo e fortunatissimo periodo “napoletano” del maestro pesarese. 

L’opera è ricca di sorprese musicali, a partire dalla sinfonia iniziale, che Rossini riutilizzò poi per il più celebre Barbiere di Siviglia, ma che proveniva già da Aureliano in Palmira che due anni prima aveva inaugurato la stagione della Scala di Milano. Protagonista nel ruolo di Elisabetta fu Isabella Colbran, allora una delle più affermate cantanti, che iniziò in quell’occasione il sodalizio artistico, e non solo, che la legò a Rossini; accanto a lei due tenori anch’essi fondamentali per il compositore pesarese, Andrea Nozzari e Manuel Garcia, padre della Malibran e pochi mesi dopo primo interprete del Conte d’Almaviva nel Barbiere di Siviglia.

L’opera di Rossini fu riportata sulle scene da un memorabile allestimento del Teatro Massimo: con la regia di Mauro Bolognini e Gianandrea Gavazzeni sul podio, fu eseguita in apertura di stagione il 9 dicembre 1971, segnando un momento fondamentale degli albori della Rossini Renaissance in cui il Teatro Massimo ebbe un ruolo non trascurabile. A interpretare il ruolo di Elisabetta era Leyla Gencer: il leggendario soprano turco poté esprimere in questo ruolo il suo forte temperamento drammatico, aggiungendo un altro personaggio del belcanto al suo repertorio.

La vicenda racconta l’amore contrastato di Elisabetta I d’Inghilterra per il Conte di Leicester, a sua volta innamorato di Matilde, e le trame del duca di Norfolc che invidioso del successo del rivale rivela a Elisabetta che il suo amato è segretamente sposato con Matilde, figlia della regina di Scozia Maria Stuarda. Rivelazioni che costano a Leicester la condanna a morte ma che nel finale vedono un ribaltamento delle accuse e dei risvolti. La Regina, salvata appunto da Matilde e Leicester, condanna a morte Norfolc per tradimento e riabilita il generale lasciandolo all’amata moglie per dedicarsi interamente alla politica.

La regia di Davide Livermore, con i sorprendenti scenari creati dal videodesign D-Wok, reinventa creativamente il contesto storico in cui si svolge l’azione e la sposta dal 1600 all’Inghilterra degli anni Cinquanta del Novecentonel regno di Elisabetta II. Il conflitto tra Inghilterra e Scozia diventa la Seconda Guerra Mondiale, e le scene e i costumi citano esplicitamente film come The Queen o fiction televisive di grande popolarità come The Crown.

Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo sale uno specialista “rossiniano” come il Maestro Antonino Fogliani, direttore musicale del Festival Rossini di Wildbad dal 2012 e direttore ospite principale della Deutsche Oper am Rhein dal 2017. Dopo l’acclamato debutto al Rossini Opera Festival di Pesaro nel 2001 con la direzione de Il viaggio a Reims, è salito sul podio dei più importanti teatri d’opera del mondo dirigendo titoli rari con orchestre prestigiose come l’Orchestra Nazionale dell’Accademia di Santa Cecilia, la Philharmonique di Monte-Carlo, la Düsseldorfer Symphoniker, la Gürzenich-Orchester Köln, la Neue Philharmonie Westfalen Orchestra di Dortmund, la Moscow State Philharmonic Society di Mosca e tante altre. Laureato in Discipline Musicali presso l’Università di Bologna, si è diplomato in Pianoforte al Conservatorio di Bologna e in Direzione d’orchestra al Conservatorio di Milano. Si è specializzato all’Accademia Chigiana di Siena con Franco Donadoni ed Ennio Morricone. L’incontro con Gianluigi Gelmetti nel 1997 ha segnato una svolta artistica nella sua carriera di direttore, consentendogli di seguire numerose produzioni e concerti come suo assistente. È docente di Direzione d’orchestra presso il Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo. Nel 2018 il Presidente Sergio Mattarella gli ha conferito il titolo onorifico di Ufficiale dell’Ordine “al merito della Repubblica italiana”.

Elisabetta regina d’Inghilterra sarà in scena dal 22 al 29 ottobre ed è preceduta come di consueto da un incontro di introduzione all’ascolto a cura dell’Associazione “Amici del Teatro Massimo” in collaborazione col Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Palermo. L’appuntamento, sabato 19 ottobre alle 18:00 in Sala ONU, è con il musicologo Vincenzo Borghetti. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Dopo la prima di martedì 22 ottobre alle 20:00 (Turno Prime), il calendario prevede altre cinque recite: giovedì 24, ore 20:0 (Turno F); venerdì 25, ore 18:30 (Turno B); sabato 26, ore 18:30 (Turno Opera); domenica 27, ore 17:30 (Turno D); martedì 29 ore 18:30 (Turno C).

I biglietti (da 20 a 145 euro) sono acquistabili presso la biglietteria di Piazza Verdi (aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 15.30, tel. +39 0916053580), su www.ticketone.it, o chiamando il Call Center +39 0918486000, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.00, per acquistare anche telefonicamente.

ECLETTICO E SPETTACOLARE, AL FILARMONICO LA PRIMA ITALIANA DEL REQUIEM DI ANDREW LLOYD WEBBER

Orchestra e Coro di Fondazione Arena a pieni ranghi con le voci bianche di A.LI.VE. diretti dal giovane maestro americano Ryan McAdams

Venerdì 19 e sabato 20 aprile, un programma imperdibile tra classico e pop, con Gilda Fiume ed Enea Scala solisti d’eccezione. Apre il concerto l’affascinante Isola dei morti di Rachmaninov

Venerdì 19 aprile ore 20

Sabato 20 aprile ore 17

Lloyd Webber Requiem McAdams

Teatro Filarmonico di Verona

Per la prima volta in Italia, l’esecuzione integrale del grande Requiem di Andrew Lloyd Webber, maestro contemporaneo, autore dei musical più celebri degli ultimi cinquant’anni, tra cui Jesus Christ Superstar, Evita, Cats, The Phantom of the Opera, Sunset Boulevard. Capace di unire sapientemente musica classica e pop, il rock e le sperimentazioni colte del ‘900, questa Messa, scritta esattamente quarant’anni fa, fu dedicata da Lloyd Webber alla memoria del padre, il compositore inglese William, scomparso nel 1982. Il grandioso organico richiesto comprende l’orchestra sinfonica a pieni ranghi, cui si aggiungono batteria, diverse percussioni, organo e sintetizzatori, e l’ideale unione di coro e voci bianche. Tutte queste forze saranno sul palcoscenico del Teatro Filarmonico venerdì 19 aprile, alle 20, e sabato 20 aprile, alle 17. Il giovane direttore statunitense Ryan McAdams debutterà alla testa di Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona con il soprano Gilda Fiume e il tenore Enea Scala, belcantisti italiani apprezzati nel mondo. Con loro in scena anche il coro di voci bianche A.LI.VE. preparato da Paolo Facincani, da cui proviene anche il giovanissimo solista Lorenzo Pigozzo, atteso nella pagina più celebre del Requiem, l’etereo “Pie Jesu”.

Ad aprire il programma sarà un’altra prima esecuzione per gli organici veronesi: il poema sinfonico L’Isola dei morti di Sergej Rachmaninov, brano del 1909 di intensità tardo-romantica, ispirato al celebre quadro simbolista di Böcklin. Il grande russo offre qui un viaggio soprannaturale, ondeggiante fra ritmi inusuali, temi incombenti, come quello del celebre Dies Irae, e sensuali melodie degli archi. Il concerto avrà una durata di 70 minuti circa. Biglietti, abbonamenti e carnet sono disponibili al link www.arena.it/it/teatro-filarmonico, alla Biglietteria dell’Arena e, due ore prima di ogni concerto, alla Biglietteria stessa del Teatro Filarmonico in via Mutilati.

La primavera sinfonica proseguirà con l’integrale delle sinfonie e concerti di Brahms: il 3 e il 4 maggio la Terza sinfonia diretta da Franz Schottky sarà abbinata al Secondo concerto per pianoforte e orchestra con Pietro De Maria, quindi Il 10 e l’11 maggio Eckehard Stier dirigerà la Quarta sinfonia e il Primo concerto per pianoforte e orchestra con Lilya Zilberstein. Infine il 17 e il 18 maggio Hansjorg Albrecht dirigerà un concerto tutto Richard Strauss, con i poemi sinfonici Don Juan e Vita d’eroe e il Primo concerto per corno, solista Paolo Armato.

BIGLIETTERIA ARENA DI VERONA Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona

Aperta da lunedì a venerdì 10.30-16.00 | sabato 9.15-12.45

Tel. 045 8005151

BIGLIETTERIA TEATRO FILARMONICO Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona

Aperta due ore prima dello spettacolo

Tel 045 8002880

biglietteria@arenadiverona.it

Call center (+39) 045 8005151

www.arena.it

Punti vendita TicketOne.it

venerdì 19 aprile ore 20.00

Sabato 20 aprile ore 17.00

Lloyd Webber Requiem McAdams

Sergej Rachmaninov

L’Isola dei morti poema sinfonico op. 29

Andrew Lloyd Webber

Requiem per soli, coro e orchestra

Direttore Ryan McAdams

Soprano Gilda Fiume

Tenore Enea Scala

Voce bianca Lorenzo Pigozzo

Coro di Voci bianche A.Li.Ve. diretto da Paolo Facincani

Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona

Maestro del Coro Roberto Gabbiani