Un cartellone 2024_25 al Giovanni di Udine firmato dalla direttrice artistica Fiorenza Cedolins con Opera, Operetta e Danza

Grandi compagnie di ballo, grandi solisti e grandi voci della lirica per una Stagione che nasce nel segno della bellezza

È un cartellone ricco di emozioni quello dedicato all’Opera, all’Operetta e alla Danza che proporrà al pubblico dieci imperdibili appuntamenti. Fra tutti svetta il ritorno di una star assoluta della danza internazionale: Roberto Bolle. L’artista che i migliori palcoscenici del mondo si contendono è atteso il 16 e 17 novembre con il suo gala Roberto Bolle & Friends. La danza contemporanea sarà rappresentata anche da una compagnia iconica come il Béjart Ballet Lausanne, mentre agli appassionati di balletto classico sarà dedicato uno spettacolo in perfetto clima natalizio come Lo schiaccianoci sulle splendide musiche di Čajkovskij. Per quanto attiene la Lirica, potremo apprezzare due capolavori immortali di Giuseppe Verdi, Rigoletto e La Traviata, entrambe produzioni della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Ma i tanti appassionati di belcanto non potranno perdersi anche La Notte della Lirica, quando artisti di caratura internazionale, FVG Orchestra e Coro del Friuli Venezia Giulia daranno vita a una grande festa della musica sulle splendide partiture di Giacomo Puccini. L’Operetta sarà protagonista in grande stile con due spettacoli caratterizzati da importanti allestimenti e grandi interpreti: Il Pipistrello di Johann Strauss e Cin Ci Là di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, entrambe produzioni della Compagnia Musica Novecento. Divertirà e appassionerà bambini e le famiglie Disney Galà, una carrellata di colonne sonore tratte dai pluripremiati film della famosa casa di animazione, ma non mancheremo di riflettere su un tema di assoluta attualità come la violenza sulle donne durante la conferenza concerto Carmen – Il prezzo della libertà dedicata a una figura simbolo della ribellione femminile.

Una nuova Stagione che intreccia il bel canto nelle sue più diverse sfumature e la danza, perfetto connubio di fascino, armonia e atletismo: il nuovo cartellone firmato dalla direttrice artistica Opera, Operetta e Danza Fiorenza Cedolins comprende tre generi legati dalla bellezza dei contenuti visivi e sonori, con 10 appuntamenti di assoluto appeal. “Punta – e non semplicemente punto – di partenza di straordinaria eccellenza della stagione è la Danza che vedrà il ritorno di Roberto Bolle sul nostro palcoscenico – sottolinea Fiorenza Cedolins – dopo il grandissimo successo della scorsa Stagione. Tutti gli appuntamenti sono pensati per accontentare fasce di pubblico diverse per età e gusto ma sono soprattutto sono stati scelti per la loro elevata qualità e per l’indiscutibile appeal delle Compagnie ospiti. C’è poi la novità dell’Operetta, che abbiamo voluto potenziare scegliendo allestimenti che affianchino alla presenza di artisti di rilievo anche il Corpo di ballo e il Coro, restituendo a questo genere molto amato dal pubblico la sua dovuta centralità. Infine, la grande Opera lirica che raccoglie in tutto il mondo l’interesse di un pubblico vastissimo e trasversale ed è diventata patrimonio Unesco nel 2024, avrà un suo posto di riguardo in questa Stagione con due grandi capolavori immortali”.

DANZA

Unico, inimitabile, ospite dei più prestigiosi palcoscenici del mondo, Roberto Bolle ritorna incontrastato protagonista della Stagione Danza 2024/25. Il suo celeberrimo gala Roberto Bolle & Friends, sempre nuovo e sempre diverso, cui partecipano ballerini di massima grandezza, è atteso il 16 e 17 novembre: un progetto speciale fuori abbonamento, che però riserverà dei vantaggi agli abbonati Danza 2024/25. Com’è tradizione, Bolle proporrà una splendida alternanza di a solo, pas de deux, virtuosismi del repertorio classico e nuove coreografie create espressamente per Bolle dai migliori coreografi internazionali.

Nel giorno dell’Epifania brillerà invece il Balletto dell’Opera di Stato dell’Albania con il classico dei classici, Lo schiaccianoci: un appuntamento che conquisterà grandi e piccini per la sua bellezza, il fascino incontrastato e la magia ispirata alle musiche leggendarie di Čaikovskij. Nei ruoli principali potremo apprezzare una coppia di giovanissimi solisti del balletto de L’Opéra di Parigi Hortense Millet-Maurin e il nostro connazionale Lorenzo Lelli (6 gennaio).

In primavera il Teatro accoglierà le luminose stelle del Béjart Ballet Lausanne, protagonista iconico della danza del XX e XXI secolo e punto di riferimento assoluto nel mondo coreutico. La Compagnia – che porterà sul nostro palcoscenico 20 ballerini – proporrà una scelta delle più celebrate creazioni del suo fondatore e mentore, Maurice Béjart, fra le quali spicca il celeberrimo Uccello di Fuoco, balletto diventato un classico del repertorio internazionale delle migliori compagnie. Non mancheranno creazioni che hanno segnato la storia del Béjart Ballet Lausanne dagli anni Settanta alla maturità, spaziando tra le fonti multiculturali di ispirazione del genio marsigliese (13 aprile).

OPERA

Saranno tre gli appuntamenti dedicati all’Opera lirica, di cui due appartenenti al repertorio classico per eccellenza ed entrambi di Giuseppe Verdi, collegati da un tema di profonda attualità qual è quello della lotta alle discriminazioni e alla violenza sulle donne. Ne La Traviata, amore, passione e morte si intrecciano alla splendida musica composta nel 1843 dal genio di Busseto. Il nuovo allestimento del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste vedrà protagonisti sul palcoscenico nei ruoli principali Maria Grazia Schiavo, Antonio Poli, Roberto Frontali, Eleonora Vacchi e Saverio Fiore, eccellente cast con cui l’opera inaugurerà la stagione lirica della città giuliana. A dirigere solisti, coro e orchestra dell’istituzione lirica triestina sarà Enrico Calesso (13 dicembre).

Terzo capitolo della trilogia popolare verdiana, Rigoletto è fra i capolavori operistici più amati e interpretati al mondo.  L’allestimento che potremo apprezzare è proposto dal Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste; protagonista il baritono mongolo Amartuvshin Enkhbat dalla torrenziale e granitica voce e dalla possente presenza scenica, interprete tra i più acclamanti e conteso dai maggiori teatri del mondo; sul podio il celebre direttore Daniel Oren dirigerà un cast di validissimi solisti, l’Orchestra e il Coro dell’istituzione lirica triestina (31 maggio).

Completa la rassegna dedicata al belcanto il Gala La notte della lirica (19 febbraio), un viaggio emozionante nella musica di Giacomo Puccini, genio senza confini, dove artisti di caratura internazionale, fra i quali il celebre tenore Leonardo Caimi e le nostre eccellenze regionali, FVG Orchestra e Coro del Friuli Venezia Giulia, daranno vita a una trascinante serata all’insegna di passione e sensualità, con il profumo romano della Tosca, parigino de La bohème e mitteleuropeo di Le Villi e La rondine unito alle fragranti atmosfere esotiche di Madama Butterfly e dell’incompiuta Turandot. Una grande festa della lirica, patrimonio mondiale Unesco che unisce tanti appassionati nel nome dell’Italia e delle sue universali bellezze artistiche.

OPERETTE E ALTRI INCANTI

Aria nuova nel genere musicale tanto famoso in Friuli Venezia Giulia, dove i suoni della Mitteleuropa, valzer, polke, mazurke e csárdás accarezzano orecchie ed anima del pubblico da secoli. Ad aprire la serie di tre appuntamenti sarà Il Pipistrello, capolavoro di Johann Strauss – di cui nel 2025 ricorre il bicentenario della nascita – che ritorna sulle scene in una produzione della Compagnia Teatro Musica Novecento realizzata espressamente per il Giovanni da Udine. 11 solisti scelti attraverso la selezione tra artisti giovani di comprovata capacità e di veterani di sicuro appeal, 28 professori d’orchestra, 16 elementi del Coro del Regio di Parma e una coppia di ballerini solisti, per un totale di oltre 55 artisti in scena garantiranno uno spettacolo dal forte impatto visivo e musicale. L’intreccio della trama si dipana tra salotti e feste in maschera: ambientazioni perfette per un’operetta irresistibile, in scena la domenica di Carnevale (2 marzo).

A cent’anni dalla sua prima rappresentazione potremo poi rivedere Cin ci là di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, autori che hanno segnato l’evoluzione dell’operetta classica d’oltralpe in commedia musicale italiana, a cui appartengono spettacoli ben noti come Rugantino, Carosello Napoletano, Aggiungi un posto a tavola. Atmosfere eleganti e sensuali, gli echi di un estremo Oriente fiabesco e soprattutto le musiche vivacizzate dai frizzanti ritmi di danze americane tanto in voga negli anni Venti rivivono in un elegante allestimento anch’esso proposto dalla Compagnia Teatro musica Novecento. In scena una compagnia di oltre 55 elementi, con un implementato Corpo di Ballo.(6 aprile).

La regia di entrambi gli spettacoli è a cura di Alessandro Brachetti; vero specialista del genere, Stefano Giaroli dirigerà l’Orchestra Cantieri d’Arte.

Pensato per i bambini e le famiglie è infine Disney Galà, che ripercorrerà, in una successione estremamente piacevole e gioiosa, le colonne sonore più famose amate e premiate dei film di Walt Disney. Fra a solo e medley, un ensemble di 5 vocalist e 5 strumentisti ci accompagnerà in un viaggio musicale e vocale senza precedenti che farà sognare il bambino nascosto in ognuno di noi (22 marzo).

CONFERENZA CONCERTO

Venerdì 28 marzo la conferenza concerto Carmen – il prezzo della libertà ci inviterà a una riflessione su un tema purtroppo di assoluta attualità come quella della violenza sulle donne. L’interpretazione di splendide pagine liriche dalla Carmen di Bizet – di cui ricorre il centenario della prima rappresentazione – è affidata al soprano Paoletta Marrocu. Relatrici esperte, professioniste della difesa dei diritti delle donne vittime e nella lotta contro la violenza di genere, approfondiranno il dibattito.

APPUNTAMENTI RISERVATI ALLE SCUOLE

Tre gli appuntamenti inseriti nel programma Teatro Scuola e riservati al pubblico dei giovani e giovanissimi: le due prove generali delle opere liriche verdiane La Traviata (12 dicembre) e Rigoletto (30 maggio) e la Conferenza concerto Carmen – Il prezzo della libertà (28 marzo).

La campagna abbonamenti partirà il 3 settembre 2024

Grandi voci del futuro: domani il gala dei vincitori del 1° Concorso di Canto Lirico Virtuale SOI Scuola dell’Opera Italiana Fiorenza Cedolins – 5° edizione

Il 7 giugno al Giovanni da Udine i sei cantanti premiati si esibiranno sulle note delle più celebri arie operistiche accompagnati dalla FVG Orchestra diretta da Giuliano Carella

Sono stati designati ieri, 5 giugno, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine i vincitori del 1°Concorso di Canto Lirico Virtuale SOI Scuola dell’Opera Italiana Fiorenza Cedolins, giunto alla quinta edizione: un’iniziativa che ha conosciuto in pochi anni un incredibile successo con la partecipazione di oltre cinquecento artisti provenienti da tutto il mondo.  

Dodici gli artisti finalisti che ieri sera, dopo essere stati scelti dalla giuria online, si sono esibiti davanti alla giuria presenziale, novità dell’edizione 2024 e ulteriore garanzia di attenta selezione. A conquistare la vittoria sono stati Elizaveta Shuvalova, Mikhail Biryukov e Anna Graf.

Prima classificata, Elizaveta Shuvalova, soprano russo di 25 anni, si è diplomata al triennio di canto col massimo dei voti e la lode. Attualmente studia con Gabriella Morigi presso il Conservatorio di Pesaro e si esibisce regolarmente in recital piano e voce in Italia ed in Russia. Fra i suoi prossimi impegni è prevista la registrazione di un disco interamente dedicato alla musica vocale da camera.

Secondo classificato il basso-baritono russo Mikhail Biryukov, che ha già al suo attivo diversi premi nazionali e internazionali. L’artista si è anche aggiudicato il Premio Speciale dell’Agenzia Only Stage London come migliore interprete verdiano ex aequo.

Terza classificata Anna Graf, soprano lirico di coloratura. Nata in Russia, ha studiato Canto e Arte del teatro musicale a Colonia e al Conservatorio Cherubini di Firenze. Altri premi speciali le sono stati conferiti dalla Fondazione Victoria da Los Angeles per il Lied e dal Teatro Carlo Felice di Genova.

Si sono inoltre aggiudicati ulteriori premi il soprano cinese Yutong Shen (Borsa di studio “Bonaldo Giaiotti” ex aequo e premio speciale SOI Cedolins al miglior video per regia, scene, costumi, ex aequo), il baritono armeno Gagik Vardanyan (Premio Speciale Agenzia Only Stage London Migliore interprete verdiano ex aequo e Borsa di studio “Bonaldo Giaiotti” ex aequo) e il tenore napoletano Michele Cerullo (premio speciale CIA Opera di São Paulo, contratto e partecipazione alla finale del Concorso Maria Callas di São Paulo, Brasile e borsa di studio de l’Impiccione viaggiatore ex aequo).

Domani sera, venerdì 7 giugno alle ore 20.30, i sei vincitori daranno prova sul palcoscenico del Teatro Nuovo Giovanni da Udine delle loro eccezionali qualità vocali e interpretative. Accompagnati dalla FVG Orchestra in grande formazione, interpreteranno le più conosciute arie operistiche diretti dalla sapiente bacchetta di Giuliano Carella, direttore di decennale esperienza nei principali teatri d’opera internazionali.

Durante il Gala verrà inoltre conferito il “Premio alla Carriera SOI Scuola dell’Opera Italiana Fiorenza Cedolins 3ª edizione 2024” al baritono Franco Vassallo, acclamato nei teatri più importanti del mondo, che insieme al soprano Fiorenza Cedolins, madrina della serata, omaggerà il pubblico interpretando alcune fra le più celebri romanze. Particolarmente emozionante il programma della serata, che proporrà musiche di Alban Berg, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Franz Lehár, Jules Massenet, Jacques Offenbach, Giacomo Puccini, Gioachino Rossini, Dmitrij Šostakovič, Pëtr Il’ič Čajkovskij.

Ideato nel 2020 allo scopo principale di mantenere vivo l’interesse di cantanti lirici, addetti e appassionati durante la pandemia, il 1° Concorso di Canto Lirico Virtuale SOI Scuola dell’Opera Italiana Fiorenza Cedolins si è imposto all’attenzione del pubblico attraverso l’utilizzo pionieristico di tecnologia e social media, superando 3,5 milioni di visualizzazioni.  Dai social arrivano anche i premi del pubblico: per la 5° edizione del Concorso le votazioni online si sono concluse ieri, 5 giugno, con l’assegnazione di ulteriori tre premi sostenuti da SOI Scuola dell’Opera Italiana Fiorenza Cedolins: 1° Premio ad Arpi Synanian (1809 voti), 2° premio a Lina Tziklauri (1286 voti) e 3° premio ad Aram Khajadourian (1073 voti).

BIOGRAFIE DEI VINCITORI

Elizaveta Shuvalova, soprano. 25 anni, si diploma al triennio di canto col massimo dei voti e la lode. Attualmente studia con Gabriella Morigi presso il Conservatorio di Pesaro per il biennio di canto. Vincitrice e/o finalista di concorsi internazionali, si è esibita al Teatro Rossini ed al Teatro Sperimentale di Pesaro. Ha frequentato l’Accademia di Martina Franca “Rodolfo Celletti” ed è stata vincitrice della borsa di studio Soroptimist come miglior allieva dell’Accademia. Al 49° Festival della Valle d’Itria, si è esibita in concerti ed ha debuttato come Adina in una versione pocket di Elisir d’amore. Si esibisce regolarmente in recital piano e voce in Italia ed in Russia. In programma, attualmente, è prevista la registrazione di un disco interamente dedicato alla musica vocale da camera.

Mikhail Biryukov Basso-baritono russo, diplomato al Vishnevskaya Opera Center di Mosca. Debutta nel 2016 in concerto presso la Casa Internazionale della Musica di Mosca con la London Handel Orchestra. Si esibisce con diverse orchestre diretto da V.Spivakov, L.Acocella, A.d’Agostini, W.Humburg, M.Glütter. Vince molti concorsi russi e internazionali. Nel 2021 si laurea in Canto lirico al Royal College of Music di Londra. Dal 2020 al 2022 si perfeziona con cantanti di fama mondiale, Thomas Allen, Ildar Abdrazakov, Sergei Leiferkus. Dal 2022 è membro dell’ensemble del Teatro Nazionale dell’Assia Wiesbaden. Dal 2023 è solista ospite al Teatro di Stato di Magonza e debutta nell’opera Nabucco (Gran Sacerdote) con il famoso soprano russo Anna Netrebko.

Anna Graf Soprano lirico di coloratura, nata a Nalchik, Russia. Dal 2016 al 2022 studia Canto e Arte del teatro musicale in Germania al HfMT di Colonia e nel 2022 approfondisce gli studi al Conservatorio Cherubini di Firenze. Vince il 31° concorso internazionale di canto della Kammeroper Schloss Rheinsberg 2022 e semifinalista al Concorso Tenor Viñas di Barcelona. Nella stagione 2020/21 è borsista del “Theaterinitiative Aachen” presso il Teatro di Aquisgrana, dove partecipa a molteplici produzioni cantando, tra gli altri, i ruoli di Grilletta ne Lo Speziale di Haydn, Frasquita nella Carmen di Bizet. I suoi debutti più recenti includono ruoli come Controller nell’opera contemporanea Flight di J.Dove e Ortenzia ne Le trame Deluse di Cimarosa.

Yutong Shen Il soprano nasce a Jiangsu (Cina) il 19.03.1999, studia pianoforte dai 7 ai 13 anni e dai 16 canto nella città natale indi a Pechino con Honglin Liu, attore del teatro nazionale. Nel 2018 si trasferisce alla Stuttgart State Music Academy per frequentare le lezioni di S.Koncza, A.Coku e L.Wedekind alla Trossingen State University of Music dove consegue il Bachelor. Dal 2021 studia all’Università di Musica di Würzburg con A.Coku. Si esibisce al Piccolo Opera Festival in Slovenia; Festival im Lied Würzburg, “Aufbruch” Concerto Accademie musicali bavaresi nella prima mondiale di Romeo Wecks; “Orpheus” di Telemann (ruolo di Ismene), Beethoven C Dur Messe al Teatro musicale multimediale “Orpheus 1607-2019”, al Politeama di Palermo. Nel 2022 vince il Concorso SOI sezione Lieder e debutta Adina ne L’Elisir d’amore a Milano e Torino.

Gagik Vardanyan Giovane baritono armeno solista dello YAP Opera Nazionale Armena. Il repertorio comprende Belcore L’elisir d’amore, Don Alvaro Il viaggio a Reims e i prossimi Sharpless, Schaunard, Marcello e Germont. Nell’operastudio alla Staatsoper di Hannover dal 2019 al 2022, interpreta Zaretsky in Evgenij Onegin, Marullo, Fiorello ne Il Barbiere di Siviglia, Melot in Tristan und Isolde. Laureato al Conservatorio statale di Komitas, Yerevan, invitato all’Opera for Peace Academy 2023 canta in concerto con S.Jo,E.Dupuis e K.Khan, partecipa alle masterclass di Fleming e Shicoff. Nei Concorsi è 3°al Taev 2023, 5°allo Ziino 2023,1°al Manhattan International Music Competition 2020,1°all’ISCART 2020,Premio speciale al Viñas 2019, Premio speciale al Marton 2018,3ºal Khachaturian 2017,1°al Sazandaryan 2017 e 1°al Veratsnund 2013.

Michele Cerullo è un tenore napoletano. Inizia gli studi con suo padre e successivamente con Gigi Orsini e L. D’Intino. Attualmente è allievo di C. Colombara e del M° Moreschi. Dal 2016 si esibisce in recital e festival nazionali ed internazionali. Lo stesso anno debutta nell’Aida di Zeffirelli diretta dal M°Boemi al Teatro Sociale di Rovigo. Debutta giovanissimo nel ruolo di Rodolfo ne La Bohème di Puccini al Comunale di Ferrara, seguito da debutti in molti teatri tra cui il Goldoni di Livorno, Verdi di Pisa e Sociale di Rovigo. In seguito al Verdi di Salerno, canta il ruolo di Ismaele nel Nabucco diretto dal M°Daniel Oren. Nel 2019 è Rodolfo ne La Bohème al San Carlo di Napoli. Debutta, poi, vari ruoli, inclusi Duca di Mantova, Riccardo ed Egardo, in vari teatri italiani, tra cui il Teatro Petruzzelli.

“Maestro e Allievo”: omaggio ad Aaron Copland e Leonard Bernstein, il 5-6 aprile, per la Stagione concertistica 2024

Venerdì 5 aprile alle 20.30 (turno A) e sabato 6 aprile alle 19 (turno B) è in programma il settimo appuntamento della Stagione concertistica 2024 del Teatro Lirico di Cagliari che prevede un interessante ed insolito concerto, intitolato “Maestro e Allievo”, dedicato alle due carismatiche figure di Aaron Copland (New York, 1900-1990) e Leonard Bernstein (Lawrence, 1918 – New York, 1990).

A dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico, insieme al Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, ritorna il direttore turco (nella foto) Cem Mansur (Istanbul, 1957) che già firmò un concerto, interamente dedicato a Beethoven, nel 2015.

In qualità di solisti si esibiscono: Fiorenza Cedolins (soprano) e Luca Barbareschi (voce narrante).

Il maestro del coro è Giovanni Andreoli, mentre il maestro del coro di voci bianche è Francesco Marceddu.

Il programma musicale prevede: Inaugural Fanfare; Appalachian Spring: suite; El Salón México di Aaron Copland; Sinfonia n. 3 “Kaddish” di Leonard Bernstein.

Lo spettacolo ha una durata complessiva di 1 ora e 30 minuti circa compreso l’intervallo.

I posti in teatro sono identificati, come sempre, per ordine (platea, prima e seconda loggia) e per settore (giallo, rosso e blu). Ad ogni settore corrisponde un prezzo, secondo il diverso valore dei posti.

Da lunedì 8 gennaio 2024 si possono acquistare i biglietti per tutti gli spettacoli della Stagione concertistica; lo stesso servizio è possibile anche online attraverso il circuito di prevendita www.vivaticket.it.

Prezzi biglietti: platea € 35 (settore giallo), € 30 (settore rosso), € 25 (settore blu); I loggia € 30 (settore giallo), € 25 (settore rosso), € 20 (settore blu); II loggia € 10 (settore unico).

Ai giovani under 35 ed ai disabili sono applicate riduzioni del 50% sull’acquisto di abbonamenti e biglietti. Ulteriori agevolazioni sono previste per gruppi organizzati.

Venerdì 5 aprile alle 11 è prevista, come ormai consuetudine, l’Anteprima Giovani, aperta alle scuole che potranno assistere, dalla I loggia, alla prova generale del concerto serale. (prezzi: posto unico € 3; informazioni e prenotazioni: Servizio promozione culturale, telefono 0704082326; scuola@teatroliricodicagliari.it).

Stagione concertistica 2024

venerdì 5 aprile, ore 20.30 – turno A

sabato 6 aprile, ore 19 – turno B

Maestro e Allievo

Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari

Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica

“Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari

direttore Cem Mansur

soprano Fiorenza Cedolins

voce narrante Luca Barbareschi

maestro del coro Giovanni Andreoli

maestro del coro di voci bianche Francesco Marceddu

Aaron Copland

Inaugural Fanfare

(3 minuti circa)

Appalachian Spring: suite

(25 minuti circa)

El Salón México

(12 minuti circa)

intervallo

Leonard Bernstein

Sinfonia n. 3 “Kaddish”

(40 minuti circa)

La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13, mercoledì dalle 16 alle 20 e, nei giorni di spettacolo, anche da due ore prima dell’inizio.

Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, telefono 0704082230 – 0704082249, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it.

Servizio promozione culturale scuola@teatroliricodicagliari.it. Il Teatro Lirico di Cagliari si può seguire anche su Facebook, Twitter, YouTube, Instagram, Linkedin.

La Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine ha nominato i direttori artistici delle stagioni 2024/25 e 2025/26: sono Paolo Cascio (Musica), Fiorenza Cedolins (Opera, Operetta e Danza) e Roberto Valerio (Prosa e Musical)

Udine, 18 marzo 2024 – Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine ha provveduto a nominare all’unanimità, nel corso della seduta dell’11 marzo scorso, i direttori artistici per le Stagioni 2024/2025 e 2025/2026. Sono Paolo Cascio per la Musica, Fiorenza Cedolins per l’Opera, l’Operetta e la Danza, e Roberto Valerio, per la Prosa e il Musical.

Nel rivolgere il più caloroso augurio di buon lavoro agli incaricati, il Consiglio di Amministrazione ha sottolineato come la scelta dei tre direttori artistici per il prossimo biennio sia avvenuta in un clima di fattiva collaborazione, con l’obiettivo prioritario di continuare ad offrire al pubblico del Teatro Nuovo Giovanni da Udine una programmazione di assoluto prestigio com’è tradizione per uno dei maggiori teatri di ospitalità italiani.

Paolo Cascio è stato scelto quale nuovo direttore artistico Musica dopo la valutazione di una rosa di candidati di alto profilo. Musicologo, ha iniziato la sua attività professionale al Teatro Regio di Torino e quindi alla Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo. Già Segretario artistico dell’ente torinese, ha poi ricoperto lo stesso ruolo per il Donizetti Opera Festival fino al 2022, occupandosi di programmazione e coordinamento artistico. Ha svolto il proprio percorso formativo presso l’Università degli Studi di Torino, l’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo e presso la University of Chicago, conseguendo un dottorato europeo in Musicologia presso l’Universidad Complutense di Madrid e approfondendo gli studi in pianoforte e composizione presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino. Ha pubblicato articoli e saggi di carattere musicologico, libri di divulgazione musicale ed edizioni critiche di opere di Saverio Mercadante. Per la sua attività di ricerca e diffusione del patrimonio musicale italiano è stato nominato Cavaliere della Repubblica.

Soprano, direttrice artistica per la Musica e la Danza del Teatro Nuovo Giovanni da Udine per la Stagione 2023/24, docente universitaria, Fiorenza Cedolins in oltre trent’anni di carriera è stata protagonista dei più impegnativi ruoli di soprano in tutti i principali teatri del mondo e festival internazionali, fra i quali la Scala di Milano, la Fenice di Venezia, Metropolitan di New York, Royal Albert Hall di Londra, l’Arena di Verona, i Festival di Shangai e Salisburgo. Ha collaborato con grandissimi direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti, Zubin Mehta, Lorin Maazel, Kurt Masur, Riccardo Muti, Daniel Oren, Fabio Luisi e registi come Robert Carsen, Liliana Cavani, Giancarlo Del Monaco, Mario Martone, Mario Monicelli, Pier Luigi Pizzi, Ettore Scola, Franco Zeffirelli. Dal 2010 si dedica anche all’insegnamento e all’organizzazione di eventi con lo scopo di incentivare la scoperta di nuovi talenti.  È Fondatrice e Direttrice artistica della SOI – Scuola dell’Opera Italiana e docente all’Università “Conservatorio del Liceu” di Barcellona e del corso di Laurea di terzo livello della Fondazione Accademia di Musica di Pinerolo (TO).

Direttore artistico Prosa del Teatro Nuovo Giovanni da Udine per la Stagione 2023/24, Roberto Valerio si è diplomato all’Accademia Nazionale Silvio D’Amico di Roma. Attore, regista e organizzatore di festival, dal 2019 è direttore artistico dell’Accademia Ludwig, scuola di formazione professionale teatrale. Fra i suoi più recenti lavori si collocano le regie de Il Giuocatore di Carlo Goldoni attualmente in tournée, Zio Vanja di Anton Cechov e Tartufo di Molière, tutte produzioni del Centro di Produzione ATPistoia, nonché l’allestimento semiscenico di Così fan tutte di Mozart per la Fondazione Toscana, con direttore Daniele Giorgi. Di particolare rilievo anche le sue regie per la Compagnia Orsini, fra le quali Il Gatto (2019) dall’omonimo romanzo di Georges Simenon, L’albergo del Libero Scambio (2017) di Georges Feydeau, Il Giuoco delle Parti (dal 2014 al 2016) di Luigi Pirandello.

Giovanni da Udine al gran completo per la “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi: sul palco eccellenze tutte Made in Fvg

di Giuseppe Longo

Grandioso, sublime, orgoglio di questa terra! La monumentale “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi era stata annunciata come un evento per il Friuli e così lo è stata. Un’opera straordinaria e preziosa che arricchisce il già prestigioso calendario del Teatro Nuovo Giovanni da Udine e che, appunto, segna un momento molto importante, assolutamente da non sottovalutare, nel panorama culturale-artistico di casa nostra. Infatti, il Friuli Venezia Giulia, regione fra le più piccole d’Italia con poco più di un milione di abitanti, è in grado di proporre con le proprie forze anche questi capolavori che hanno scritto a caratteri cubitali la storia della musica sacra del Vecchio Continente, ma anche del mondo intero.

Protagonisti la Fvg Orchestra, il Coro del Friuli Venezia Giulia e il Coro del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, realtà di grande valore e tutte Made in Friuli Venezia Giulia. Come pure, per un certo verso, lo stesso direttore Roberto Abbado, nelle cui vene scorre anche sangue friulano. E il “tutto esaurito” di ieri sera – il Teatrone, inaugurato negli anni Novanta, ha una capienza di circa 1200 persone! – premia la competenza e la lungimiranza dei vertici del Giovanni da Udine. «Un sentito ringraziamento – ha affermato, tra l’altro, sui social l’assessore regionale alla Cultura, Mario Anzil – va rivolto al soprano Fiorenza Cedolins, anch’essa friulana, per aver fortemente promosso questo spettacolo, dimostrazione del talento e dell’eccellenza che il Friuli Venezia Giulia sa offrire». «In uno spirito di profonda connessione con il territorio», ha poi aggiunto l’esponente della Giunta Fedriga.

Tre compagini molto applaudite e che hanno “dialogato” con quattro voci soliste altrettanto premiate dalle prolungate ovazioni del pubblico che alla fine del concerto, durato quasi un’ora e mezza, hanno richiamato più volte sul palco il soprano Roberta Mantegna – all’altezza del compito nonostante l’indisposizione annunciata all’inizio della serata! -, il mezzosoprano Annalisa Stroppa, il tenore Antonio Poli e il basso Alessio Cacciamani. Assieme allo stesso direttore Abbado e ai maestri dei Cori Cristiano Dell’Oste e Paolo Longo.
Tutti protagonisti di un grande evento per Udine e per l’intera regione. Lo stupendo “Requiem” verdiano non è, infatti, un’opera da programmazione ordinaria, se non altro per la grandiosità degli organici richiesti e quindi dell’impegno economico: sul palco c’erano oltre 150 musicisti! Lo stesso Cigno di Busseto, quando informò l’editore Ricordi della sua intenzione di onorare Alessandro Manzoni nel primo anniversario della scomparsa, infatti scrisse: «La Messa avrebbe proporzioni piuttosto vaste, ed oltre a una grande orchestra ed un grande Coro, ci vorrebbero anche (ora non potrei precisarli) quattro o cinque cantanti principali». Un’opera che, per Giuseppe Verdi, rappresentò «un bisogno del cuore – come scrisse al sindaco di Milano – che mi spinge a onorare, per quanto posso, questo grande, che ho tanto stimato come Scrittore, e venerato come uomo, modello di virtù e di patriottismo». La prima esecuzione del “Requiem”, diretta dallo stesso Maestro nato nell’umile casetta di Roncole, avvenne il 22 maggio 1874 nella Chiesa milanese di San Marco, quando l’Italia unita, sognata dal Letterato e dal Musicista, era ormai una realtà.

Un “monumento della musica”, insomma, dai ritmi trascinanti e coinvolgenti, che pone l’uomo dinanzi al mistero di quello che c’è dopo la morte, al suo distacco dalla vita terrena, alla severità del Giudizio con quel “Dies irae” da Vecchio Testamento così immenso eseguito, con la potenza delle voci e dei timpani, per ben tre volte durante l’omonima sequenza e ripreso anche nel conclusivo “Libera me” che Verdi aveva composto per la dipartita di Gioacchino Rossini e che poi inserì, con grande effetto, in questo omaggio manzoniano. Una Messa che, con la grande espressività del testo latino, segue fedelmente, pur trascurando qualche piccolo dettaglio, i passi della liturgia tridentina “pro defunctis” del tempo – ma in uso fino alla riforma conciliare – e che, a momenti di grande serenità e pace, come il “Requiem” e il”Kyrie” iniziali, travolge chi l’ascolta con il terrore della Sentenza divina, contrassegnata con grande effetto e pathos dalle trombe del “Tuba mirum” – due quelle decentrate sul secondo palco del Teatro -, ma anche dal dolce e nel contempo malinconico “Lacrimosa”. Festoso, invece, il “Sanctus”, testo comune a tutte le celebrazioni eucaristiche e quindi senza riferimenti al “trapasso”, e rasserenante il successivo “Agnus Dei”, prima di giungere al vero e proprio “sigillo” sull’esistenza umana giunta a termine, anticipato dal “Lux aeterna” ed esploso nel “Libera me” aperto dalla voce cupa e “impaurita” del soprano che invoca al Signore la liberazione dalla morte eterna in quel giorno tremendo, quando cielo e terra saranno sconvolti (“quando coeli movendi sunt et terra”). E tutto viene sottolineato per la quarta volta dal ritorno del “Dies irae” senza riferimenti a “teste David cum Sibylla” ma con l’aggiunta di “calamitatis et miseriae, dies magna et amara valde”. Prima di approdare a un grande senso di profondità spirituale quando il coro invoca il riposo eterno nella luce perpetua, concluso dalla nuova invocazione, da parte di tutte le voci, del “Libera me Domine, de morte aeterna”.
Un “sigillo” sottolineato, come dicevamo, da fragorosi e lunghi applausi con i quali il pubblico del Giovanni da Udine ha voluto esprimere il suo apprezzamento per questo concerto – appunto, omaggio a Giuseppe Verdi a 150 anni dalla sua “Messa da Requiem” – che resterà scritto nell’Albo d’oro del Teatro friulano. Proprio perché frutto della grande preparazione e talento degli artisti che questa terra continua a esprimere con successo.