Torna La Traviata al Teatro di San Carlo

La regia è di Lorenzo Amato, sul podio Giacomo Sagripanti

 Domenica 14 luglio, ore 19:00

Sei le recite fino a martedì 30 luglio

Torna al Teatro di San Carlo, per la Stagione d’Opera 23/24, uno dei titoli più amati dal grande pubblico, La traviata. Il capolavoro di Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave, sarà in scena da domenica 14 luglio, alle ore 19.00, per sei recite fino al 30 luglio, nell’applaudita versione firmata, per la regia, da Lorenzo Amato.

Giacomo Sagripanti sarà sul podio per dirigere Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo, quest’ultimo preparato da Fabrizio Cassi. Interamente dipinte a mano, le preziose scenografie di Ezio Frigerio sono frutto di un lavoro di altissimo artigianato, realizzato in collaborazione con i Laboratori artistici del Teatro di San Carlo, che si rifà direttamente alla tradizione ottocentesca. Firma i costumi Franca Squarciapino. Le coreografie, eseguite dal Balletto del Teatro di San Carlo diretto da Clotilde Vayer, sono di Giancarlo Stiscia, le luci di Fiammetta Baldiserri.

Nel ruolo di Violetta Valéry, per la recita del 14 luglio, sarà Marina Rebeka a vestirne i panni. Lisette Oropesa, invece, segue per le restanti recite del 17, 20, 24, 27 e 30 luglio. Alfredo Germont avrà il volto di Kang Wang, mentre a interpretare Giorgio Germont sarà Luca Salsi. Clarissa Leonardi sarà Flora Bervoix, Laura Ulloa Annina. E ancora, Giacomo Leone interpreta Gastone, Gabriele Ribis il barone Douphol, Pietro Di Bianco il marchese d’Obigny, Lorenzo Mazzucchelli il dottor Grenvil.

“Concepire e mettere in scena La traviata non è stato un lavoro preparato a tavolino con lucida razionalità. – afferma Amato. Piuttosto si è trattato di una riflessione sulla malattia, il tempo che scorre inesorabile, l’amore, la violenza delle convenzioni sociali, l’ipocrisia, il sacrificio e infine la morte”.  E prosegue: “Al centro dello spazio scenico, su un fondale trasparente come un vetro, la pioggia, allo stesso tempo reale e simbolica, implacabilmente scorre per l’intera durata dello spettacolo. Questo elemento potrebbe essere legittimamente interpretato come semplice espressione della volontà di ambientare il dramma in una Parigi grigia, fredda e piovosa, ma per me rappresenta molto di più: straniamento, allusione, stato d’animo, dolore, fino a quell’offuscamento della vista che le malattie particolarmente debilitanti provocano in ciascuno di noi”.

Opera
Dal 14 Luglio al 30 Luglio

La traviata

Melodramma in tre atti
Musica di Giuseppe Verdi
Libretto di Francesco Maria Piave dal dramma ‘La dame aux camélias’ di Alexandre Dumas figlio

Direttore | Giacomo Sagripanti
Regia | Lorenzo Amato
Scene | Ezio Frigerio
Costumi | Franca Squarciapino
Luci | Fiammetta Baldiserri

Interpreti
Violetta Valéry | Marina Rebeka (14) /Lisette Oropesa
Flora Bervoix | Clarissa Leonardi
Annina | Laura Ulloa
Alfredo Germont | Kang Wang 
Giorgio Germont | Luca Salsi
Gastone | Giacomo Leone
Il barone Douphol | Gabriele Ribis
Il marchese d’Obigny | Pietro Di Bianco
Il dottor Grenvil | Lorenzo Mazzucchelli
Giuseppe | Salvatore De Crescenzo
Un domestico di Flora | Giuseppe Scarico
Un commissionario | Ville Lignell

Orchestra, Coro e Balletto del Teatro di San Carlo
Maestro del Coro | Fabrizio Cassi
Direttore del Balletto | Clotilde Vayer

Produzione del Teatro di San Carlo


Teatro di San Carlo | BIANCO

domenica 14 luglio 2024, ore 19:00 – F.A. – BIANCO – IV
mercoledì 17 luglio 2024, ore 20:00 – F.A. – BIANCO – V
sabato 20 luglio 2024, ore 20:00 – F.A. – BIANCO – IV
mercoledì 24 luglio 2024, ore 20:00 – F.A. – BIANCO – V
sabato 27 luglio 2024, ore 20:00 – F.A. – BIANCO – IV
martedì 30 luglio 2024, ore 20:00 – F.A. – BIANCO – V

Opera in Italiano con sovratitoli in Italiano e Inglese
Durata: 3 ore circa, con intervallo

Via alla musica della 72esima edizione del Ravello Festival con l’Orchestra del Teatro di San Carlo diretta da Sagripanti 

Partito dall’Auditorium Oscar Niemeyer con il sold out fatto registrare dal gala “Roberto Bolle and friends”, il Ravello Festival si trasferisce nella sua tradizionale dimensione en plein air sul palco divenuto simbolo della Città della musica e della Campania nel mondo: il Belvedere di Villa Rufolo.

Domenica 7 luglio (ore 20) la settantaduesima edizione del Festival, organizzato dalla Fondazione Ravello, alza il sipario anche sulla stagione musicale, firmata quest’anno da Maurizio Pietrantonio: sarà l’Orchestra del Teatro di San Carlo,diretta da Giacomo Sagripanti, con la partecipazione solistica del soprano Marina Rebeka, ad inaugurare i due mesi di eventi che si concluderanno il 25 agosto.

Il concerto non poteva non cominciare con una prima parte tutta dedicata a Richard Wagner, nume tutelare del Festival con l’esecuzione del Vorspiel dei Maestri Cantori di Norimberga, l’Ouverture dell’Olandese volante, il Vorspiel del III atto di Lohengrin e l’Ouverture del Tannhäuser. Nella seconda parte omaggio a Giacomo Puccini, nella ricorrenza del centenario della scomparsa, con il Preludio del terzo atto di Edgar e gli intermezzi di Manon Lescaut e del II atto di Madama Butterfly a dare respiro alla voce della Rebeka che sarà impegnata in alcune arie celebri della produzione pucciniana: “Chi il bel sogno di Doretta” da La rondine, “In quelle trine morbide” ancora da Manon Lescaut, “Sì, mi chiamano Mimì” da La bohème, “Vissi d’arte” da Tosca, e “Un bel dì vedremo” da Madama Butterfly.

Ricordiamo che la Fondazione Ravello promuove la musica tra i giovani under 25 mettendo a disposizione biglietti a tariffa agevolata (10 euro) per tutti gli eventi fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Il Ravello Festival è sostenuto dalla Regione Campania e dal MiC. www.ravellofestival.com | Tel. 089 858422 | boxoffice@ravellofestival.com

Domenica 7 luglio

Belvedere di Villa Rufolo, ore 20.00

Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli

Direttore, Giacomo Sagripanti

Marina Rebeka, soprano

Posto unico € 50

Programma

Richard Wagner (1813 – 1883)

Die Meistersinger von Nürnberg, Vorspiel 

Der Fliegende Holländer, Ouverture 

Lohengrin, Vorspiel III atto

Tannhäuser, Ouverture  

Giacomo Puccini (1858 – 1924)

La rondine, “Chi il bel sogno di Doretta”
Manon Lescaut, “In quelle trine morbide”

Edgar, Preludio III atto

La bohème, “Sì, mi chiamano Mimì”
Manon Lescaut, Intermezzo

Tosca, “Vissi d’arte”

Madama Butterfly, Intermezzo II atto, “Un bel dì vedremo”

Nel centenario dalla morte di Giacomo Puccini, il Teatro Petruzzelli rende omaggio al musicista con 7 repliche di Madama Butterfly

di Gaetano Laudadio

L’allestimento è quello realizzato per lo “Sferisterio” di Macerata, con la regia ed i costumi di Pier Luigi Pizzi, ambientato negli anni ‘20 e ripreso dalla regia di  Massimo Pizzi Gasparon.

 Madama Butterfly è considerata una delle opere più struggenti e cariche di tensione emotiva della lirica italiana, che non lascia indifferenti gli appassionati di musica lirica. Puccini è stato l’ultimo grande compositore dell’opera italiana e molte sue composizioni parlano di tormentate storie di vita e d’amore.

Tutto ruota intorno ad un “matrimonio per gioco”, che ha per protagonisti uno spavaldo quanto insensibile tenente della Marina U.S.A. ed una giovanissima geisha, dall’animo dolce e profondo. Unica vera protagonista di quest’opera è proprio lei, la giovanissima Cio-Cio-San ovvero Butterfly (farfalla), che si trasforma da ingenua adolescente a grande e tragica eroina, con un crescendo di pathos e di tensione musicale che sfocia nel suicidio.

Innumerevoli gli spunti di questa opera che, secondo gli intenti dell’autore, vuole mettere a confronto due culture quella orientale e quella occidentale, la genuina semplicità di una giovanissima donna giapponese Cio-Cio-San (appena 15enne) e la spavalderia ed insensibilità dell’ufficiale della Marina Americana, Pinkerton.

La fragilità iniziale e la forza della giovanissima geisha, tradita dalla malvagia pochezza dell’americano, raggiungono il climax nel momento in cui  lei, prima di uccidersi,  sceglie di cedere l’amato figlioletto, (nato dal matrimonio con lo yankee), alla coppia americana.  In un turbinio di sentimenti contrastanti decide, un po’ per recuperare l’onore perduto (come vuole la cultura di cui è figlia) o in parte per uscire dal futuro del figlio, di soccombere per sua stessa mano. Sarà la sua devota Suzuki, secondo la pratica del harakiri, a finirla, tagliandole la gola ed alleviando la sofferenza finale.

E quando Cio-Cio-San benda gli occhi del bambino per non fargli vedere l’harakiri, anche ai melomani accade di commuoversi. Pinkerton anche alla fine abbandona Cio-Cio-San una seconda volta e non la incontra, per paura o per viltà, lasciandola definitivamente al suo terribile destino.

Tutti davvero bravi i protagonisti della penultima recita di sabato sera:  Michiko Takeda (Cio-Cio-San)Nozomi Kato (Suzuki), Riccardo Della Sciucca (F.B. Pinkerton ), Mario Cassi(Sharpless), Andrea Schifaudo (Goro), Carmine Giordano(Il principe Yamadori), In Sung Sim(Lo zio Bonzo), Margherita Rotondi (Kate Pinkerton), Alberto Petricca(Commissario Imperiale), Graziano De Pace (Ufficiale del registro), Ivana Padovano (La madre di Cio-Cio- San), Grazia Berardi (La zia), Annamaria Bellocchio(La cugina)Antonio Muserra(Yakousidé) e per il bravissimo direttore del coro : Giovanni Farina.

Particolarmente applaudito il coro muto e naturalmente “Un bel dì vedremo”. In realtà, applausi per tutti ed in modo particolare per  Michiko Takeda e per il M° Giacomo Sagripanti, che ancora una volta ha confermato le sue grandi qualità, dirigendo l’orchestra del teatro Petruzzelli in modo impeccabile. Dopo questi due anni circa, da direttore ospite del Teatro barese, sarebbe auspicabile poterlo rivedere in un ruolo ancora più importante, anche se i suoi impegni all’estero sono innumerevoli in Teatri importantissimi: dalla Fenice di Venezia, all’Opera House di Londra (dove dirigerà la Lucia di Lammermoor in maggio, all’Operà di Parigi, al Teatro Real di Madrid ed il prossimo anno al Rossini Opera Festival 2025 ed ancora Al Metropolitan di Newyork.

Il M° Sagripanti, con grande sensibilità, ha saputo mettere in evidenza la dolcezza dei vari passaggi che i cantanti hanno assecondato rendendo a tratti, anche, con un filo di voce, le struggenti note di Puccini.

Numerosi e sentiti sono stati gli applausi a fine recita, giusto tributo ad un lavoro così accurato e profondo realizzato da tutti

Il Teatro di San Carlo in tournée a Parigi: al Louvre e alla Philarmonie mercoledì 8 e giovedì 9 novembre 2023
ORCHESTRA E ACCADEMIA DEL TEATRO DI SAN CARLO Direttore | Maurizio Agostini Allievi dell’Accademia del Teatro di San Carlo Soprani | Laura Ulloa, Chiara Polese, Maria Sardaryan Tenori| Li Danyang, Giorgi Guliashvili Baritono | Takaki Kurihara Programma Gioachino Rossini Guglielmo Tell, Ouverture Vincenzo Bellini I puritani, “O rendetemi la speme… Qui la voce sua soave” Maria Sardaryan | Soprano Gioachino Rossini Il barbiere di Siviglia, “Una voce poco fa” Laura Ulloa | Soprano Giacomo Puccini da Gianni Schicchi, “Firenze è come un albero fiorito” Li Danyang | Tenore Giuseppe Verdi I vespri siciliani, Ouverture Gaetano Donizetti da L’Elisir d’amore, “Una furtiva lagrima” Giorgi Guliashvili | Tenore Gaetano Donizetti Lucia di Lammermoor, “Ardon gli incensi” Maria Sardaryan | Soprano Wolfgang Amadeus Mozart da Don Giovanni, “Madamina il catalogo è questo” Takaki Kuriara | Baritono Giacomo Puccini da Madama Butterfly, “Un bel dì vedremo” Chiara Polese | Soprano Giuseppe Verdi da Rigoletto, “Caro nome” Laura Ulloa | Soprano Giacomo Puccini da Manon Lescaut, “Intermezzo” Giuseppe Verdi da Rigoletto, “La donna è mobile” Li Danyang | Tenore Giacomo Puccini da Tosca, “Vissi d’arte” Chiara Polese | Soprano Wolfgang Amadeus Mozart da Die Zauberflöte, “Der Hölle Rache” Maria Sardaryan | Soprano Orchestra del Teatro di San Carlo Teatro di San Carlo | BLU sabato 10 dicembre 2022, ore 19:00 – S/P – BLU – VIII Durata: 1 ora e 15 minuti senza intervallo

Dopo il successo della tournée a Praga dello scorso dicembre e quello al 75° Festival International d’Art Lyrique d’Aix-en-Provence nel luglio 2023, il Teatro di San Carlo torna a rivestire il ruolo di ambasciatore della cultura italiana nel mondo con due appuntamenti di prestigio in Francia: mercoledì 8 novembre sarà il Museo parigino del Louvre, nell’ambito della mostra “Capodimonte al Louvre” la cornice in cui gli allievi dell’Accademia di Canto Lirico e l’Orchestra del Teatro di San Carlo eseguiranno l’opera comica Don Chisciotte di Giovanni Paisiello (Napoli 1769).

L’Orchestra sarà diretta da Diego Ceretta, nel cast Tamar Otanadze (La Contessa), Maria Knihnytsk (La Duchessa), Maurizio Bove (Don Platone), Francesco Domenico Doto (Il Conte don Galafrone), Maria Sardaryan (Carmosina), Costanza Cutaia (Cardolella), Sun Tianxuefei (Don Chisciotte), Sebastià Serra (Sancio Panza).

Giovedì 9 novembre 2023 alla Philharmonie de Paris, Giacomo Sagripanti dirigerà l’Orchestra del Teatro di San Carlo e gli allievi dell’Accademia di Canto Lirico in un concerto di musiche dei maggiori operisti italiani. In programma arie da opera e ouverture dai capolavori di Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini.

Le voci impegnate nel concerto sono quelle dei soprani Costanza Cutaia, Désirée Giove, Maria Knihnytska, Tamar Otanadze, Maria Sardaryan, dei tenori Francesco Domenico Doto, Sun Tianxuefei, del baritono Maurizio Bove e del basso Sebastià Serra.

Voluta da Stéphane Lissner e avviata nel 2021 L’Accademia di Canto Lirico del Teatro di San Carlo giunge al secondo biennio. L’Accademia è diretta da Ilias Tzempetonidis, ed affidata alle esperte cure di Mariella Devia, una delle interpreti più illustri della recente storia dell’opera nel mondo.

“Questa tournée – dichiara il sovrintendente Stéphane Lissner – rappresenta un’importante collaborazione tra il Teatro San Carlo, il Museo del Louvre e la Philharmonie di Parigi, istituzioni culturali conosciute in tutto il mondo per la diffusione della cultura, dell’arte e dell’eccellenza musicale. Il repertorio proposto dalla nostra orchestra assieme ai giovani allievi dell’accademia, l’organico più giovane del nostro Teatro, offre allo spettatore la possibilità di apprezzare arie ed ouverture tra le più conosciute della produzione operistica italiana, ma vuole essere anche occasione di riscoperta di una gemma del repertorio napoletano come il Don Chisciotte della Mancia, opera comica musicata da Giovanni Paisiello”.

La tournée del Teatro di San Carlo è sostenuta da UniCredit, main sponsor del Teatro di San Carlo e dalla mecenate Luisa Benigno.