TORNANO AI POMERIGGI MUSICALI PER L’80a STAGIONE 2025/2026 IL CELEBRE DIRETTORE DONATO RENZETTI E IL VIOLINISTA GIUSEPPE GIBBONI


Il giovane vincitore del Premio Paganini sarà impegnato nel Concerto di Čajkovskij, quindi l’Idillio di Sigfrido di Wagner e la Sinfonia “Classica” di Prokof’ev
 
 
Milano, Teatro Dal Verme
giovedì 27 marzo 2025, ore 10 (in anteprima) e ore 20
sabato 29 marzo 2025, ore 17
 
Importanti ritorni nell’80a stagione concertistica 2024/2025 dei Pomeriggi Musicali “80 anni suonati”: giovedì 27 (ore 10 e ore 20) e sabato 29 marzo (ore 17) al Teatro Dal Verme di Milano torna attesissimo sul podio Donato Renzetti – illustre maestro della scuola italiana di direzione – insieme al giovane violinista Giuseppe Gibboni, che nel 2021, ha conquistato il 56º Premio Paganini di Genova, primo italiano dopo 24 anni.
 
In programma tre pagine celebri del repertorio, scritte nell’arco di cinquant’anni, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento: il Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 35 di Pëtr Il’ič Čajkovskij (1878), l’Idillio di Sigfrido di Richard Wagner (1870) e la Sinfonia n. 1 in Re maggiore op. 25 “Classica” di Sergej Prokof’ev (1918).
 
Il Concerto per violino di Čajkovskij, composto nel 1878, – tra le pagine più amate nelle sale da concerto – si apre con una nota di serenità e freschezza, derivata dalla riacquistata felicità creativa del compositore che, pochi giorni prima dell’inizio della sua stesura, nel marzo 1878, rivela di essere stato colpito dalla Symphonie espagnole di Lalo. Nelle note di sala, Raffaele Mellace ricorda che «quello di Čajkovskij è il primo concerto per violino d’un compositore russo insediatosi stabilmente in repertorio anticipando la proliferazione novecentesca, di cui darà due splendidi esempi, […] Sergej Prokof’ev». Caratterizzato dalla qualità eccezionalmente melodica e cantabile il brano da ampio spazio al virtuosismo del solista sebbene richieda un’esecuzione “con molta dolcezza” per rendere piena giustizia alla sua intensa liricità e al dialogo raffinato tra solista e orchestra.
L’Idillio di Sigfrido affonda le sue radici in una vicenda personale di Richard Wagner. Il brano, che trae ispirazione dall’amore maturo del compositore per Cosima – figlia di Liszt, nata il 6 giugno 1869 e sposata con Wagner nel 1870 – le fu donato dopo un concerto familiare nella villa di Tribschen, organizzato nella mattina di Natale dello stesso anno, 33° compleanno della donna. La partitura, inizialmente battezzata “Idyll” e pubblicata nel 1878, si sviluppa in forma sonata e integra temi tratti da un quartetto d’archi abbozzato nel 1864 (poi transitati nell’omonima seconda giornata del Ring), conferendo alla composizione una dimensione intimamente personale e di profonda espressività.
La Sinfonia “Classica” di Sergej Prokof’ev, scritta tra il 1916 e il 1918, fu presentata per la prima volta il 21 aprile 1918 a Pietrogrado. Pur essendo stata concepita in un periodo di grandi sconvolgimenti politici, la composizione non trasuda il dramma della rivoluzione, bensì si distingue per l’orientamento neoclassico che richiama il sereno orizzonte espressivo di Haydn. Il movimento d’apertura, in forma sonata, si sviluppa in un Allegro frizzante, seguito da un Larghetto elegante e da una Gavotte danzante, per giungere infine a un Finale vivace e travolgente, che sottolinea la capacità del giovane compositore di fondere tradizione e innovazione.
 
 
Milano, Teatro Dal Verme
giovedì 27 marzo 2025, ore 20
sabato 29 marzo 2025, ore 17
 
violino Giuseppe Gibboni
direttore Donato Renzetti
Orchestra I Pomeriggi Musicali
 
Pëtr Il’ič Čajkovskij
(Votkinsk 1840 – San Pietroburgo 1893)
Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 35
 
Richard Wagner
(Lipsia 1813 – Venezia 1883)
Idillio di Sigfrido
 
Sergej Prokof’ev
(Soncivka 1891 – Mosca 1953)
Sinfonia n. 1 in Re maggiore op. 25 “Classica”
 
 
Donato Renzetti direttore
Tra i più celebri direttori d’orchestra della scuola italiana, dal 2021 è Direttore Emerito del Teatro Carlo Felice di Genova. Nel 1980 ha vinto il Concorso “Guido Cantelli” e da allora ha diretto alcune tra le più importanti orchestre internazionali, nei più famosi teatri del mondo, oltre che in tutti i maggiori teatri italiani. È stato ospite di festival quali Glyndebourne, Macerata, Spoleto, Pesaro, Parma. Dedito al repertorio del Novecento storico, nel  2019 ha debuttato con la Filarmonica di Helsinki presentando per la prima volta in Finlandia la Seconda Sinfonia di Casella riproposta nel 2023 a Bucarest. La sua discografia comprende numerose registrazioni di opere e pagine sinfoniche; tra le più recenti l’integrale delle Ouverture di Rossini per Decca (2018), due opere rare di Respighi (La bella dormiente e La campana sommersa per Naxos) con i complessi del Teatro Lirico di Cagliari e la prima edizione audiovisiva dell’opera di Bellini Bianca e Fernando (Carlo Felice di Genova, Dynamic 2022). È stato Direttore Principale dell’Orchestra Internazionale d’Italia, Direttore Principale dell’Orchestra Regionale Toscana, Direttore Principale Ospite del Teatro Nacional de São Carlos a Lisbona e Direttore Artistico e Principale dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, oltre che Direttore Musicale del Macerata Opera Festival. Dal 2015 è anche Direttore Musicale della Filarmonica Gioachino Rossini. Per 30 anni ha insegnato direzione d’orchestra presso l’Accademia Musicale Pescarese. Dal 2019 ha iniziato un nuovo progetto didattico dedicato alla direzione d’orchestra presso l’Alta Scuola di Perfezionamento di Saluzzo.
 
Giuseppe Gibboni violino
Nato nel 2001, inizia gli studi a 3 anni con il padre ed è ammesso per meriti straordinari al conservatorio Martucci di Salerno a 6 anni, diplomandosi a 15 con lode e menzione d’Onore. Ha quindi frequentato l’Accademia Stauffer di Cremona perfezionandosi con Salvatore Accardo, l’Accademia Perosi di Biella con Pavel Berman e ha ottenuto il Diploma d’Onore dell’Accademia Chigiana; ha completato gli studi con Pierre Amoyal al Mozarteum di Salisburgo. Vincitore di numerosi concorsi, da studente nel 2016 aveva vinto il concorso “Prodigi – La musica è vita” trasmesso da RAI 1. Nel 2021 ha conquistato il 56º Premio Paganini di Genova (primo italiano dopo 24 anni), ottenendo anche il premio speciale per la miglior esecuzione del concerto di Paganini, il premio speciale per il maggior riconoscimento da parte del pubblico e il premio speciale per la miglior interpretazione dei Capricci di Paganini. Ospite delle principali istituzioni musicali, ha debuttato il Concerto di Čajkovskij con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Lorenzo Viotti. Inoltre ha suonato con la chitarrista Carlotta Dalia su invito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel Palazzo del Quirinale a Roma. Recentemente ha debuttato con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Mehta a Firenze, negli Stati Uniti con la Detroit Symphony Orchestra diretta da Bignamini e con l’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli diretta da Ettinger. Dal 2024 Giuseppe Gibboni suona un violino Luiz Amorim 2024 – copy of Guarneri del Gesù Stauffer 1734.
 
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I concerti della 80a Stagione sono programmati come sempre al Teatro Dal Verme il giovedì alle ore 10 e alle ore 20; il sabato alle ore 17.
 
80a stagione 2024/2025.
I biglietti per i singoli concerti hanno un costo da 11 a 20 euro (intero) e da 9 a 16 euro (ridotto).
La riduzione è valida per gli under 30, per gli over 60, gruppi, associazioni ed enti convenzionati.
 
 
Biglietteria TicketOne – Teatro Dal Verme
via San Giovanni sul Muro, 2 – 20121, Milano
Tel. +39 02 87 905 – www.ipomeriggi.it
 
La biglietteria del Teatro Dal Verme è aperta da martedì a sabato ore 10-18
biglietteria@ipomeriggi.it / Te. +39 02 87905 201
 
Acquista online www.ipomeriggi.it/acquista /  www.ticketone.it

L’ORCHESTRA DI FONDAZIONE ARENA AL CONCERTO SOLIDALE PER LA ROMAGNA

Domenica 12 novembre, l’evento organizzato da Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro” e Comune di Imola per le terre alluvionate

Sarà l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona a far risuonare il Teatro Ebe Stignani di Imola in occasione del grande evento benefico Concerto per la Romagna’. Dopo il grande successo ottenuto al Festival Mahler di Milano, i professori d’orchestra torneranno ad esibirsi fuori città domenica 12 novembre, alle ore 17.30.

Verona fa rete con le maggiori realtà culturali del Paese, diventando propulsore di nuove sinergie nazionali e internazionali. Al centro della scena due grandi eccellenze della tradizione musicale italiana nel mondo: la Fondazione Arena di Verona e la Fondazione Accademia Musicale Chigiana di Siena, unite per la solidarietà. L’intero ricavato sarà, infatti, devoluto alle terre che, lo scorso maggio, in Romagna, sono state colpite dall’alluvione. Il concerto è organizzato da Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro” e il Comune di Imola.

L’Orchestra della Fondazione Arena di Verona si esibirà sostenendo l’importante causa solidale del concerto, diretta dalla alumna chigiana, il direttore d’orchestra Beatrice Venezi. Il programma, interamente dedicato al sinfonismo di Pëtr Il’ič Čajkovskij, prevede, come incipit dell’evento, l’esecuzione del Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 35, eseguito in veste di violino solista da Giuseppe Gibboni, uno degli ultimi celebrati virtuosi formatosi presso l’Accademia Chigiana. Il sinfonismo Čajkovskijano rifulgerà ancora, subito dopo, nella celebre Sinfonia n. 6 in si minore “Patetica”. Il pubblico del ‘Concerto per la Romagna’ avrà modo, dunque, di veder eseguite entrambe le composizioni da due distinte generazioni di interpreti italiani maturate nella centenaria fucina Chigiana.

I biglietti sono acquistabili sul sito www.vivaticket.com. Il giorno del concerto, domenica 12 novembre a partire dalle ore 16, sarà aperta la biglietteria del Teatro Ebe Stignani.