DUE SOPRANI, COME NEL 1977, PER LA “NORMA” DEL FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA
di Gaetano Laudadio
Ancora un grande successo per la seconda recita di Norma, sul grande palco del Palazzo Ducale di Martina Franca per la 50ma edizione del Festival della Valle d’Itria. Un folto pubblico, con la presenza di tanti stranieri e di appassionati del Belcanto, hanno assistito alla seconda rappresentazione di Norma, opera in due atti di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani, e tratto da L’Infanticide” di Louis-Alexandre Soumet.
Norma inaugurò la stagione di Carnevale e Quaresima 1832, come era consuetudine in quegli anni, del Teatro alla Scala di Milano, il 26 dicembre del 1831 e nonostante l’insuccesso della prima, rimase in cartellone per svariate settimane, riscuotendo successivamente il meritato successo.
Considerata uno dei capolavori della storia operistica italiana, è una composizione belcantistica e romantica elaborata da Felice Romani con versi perfetti per la musicalità di Bellini.
E’ una storia dolorosa, intessuta di tutti quelli che sono gli aspetti complicati delle storie segrete degli amanti. Ambientata in Gallia, durante la dominazione dell’impero romano, vede come protagonista la sacerdotessa Norma, figlia del capo dei Druidi Oroveso; ella è l’amante segreta di Pollione, il proconsole romano e quindi donna, madre e sacerdotessa!!!
Dalla loro relazione clandestina sono nati due figli, allevati all’insaputa di tutti, dalla fedele Clotilde. Il proconsole, intanto, si è invaghito di Adalgisa, una giovane novizia del Tempio d’Irminsul ed intende lasciare Norma. Scoperto l’inganno Adalgisa interrompe la relazione con Pollione e solidarizza con la sacerdotessa Norma, anche lei colpevole per aver mancato al suo giuramento di castità.
La scenografia di Leila Fteita (anche costumista) che rappresenta per tutto il tempo il palazzo di Creonte, con una facciata rossa come insanguinata, è scarna ma efficace. Già dall’inizio, all’apparire di Norma sullo sfondo del palazzo di Creonte appaiono le fiamme che anticipano la tremenda conclusione e sarà proprio lì che avverrà la sublimazione di Norma immolandosi nel rogo da lei stessa preparato. All’annuncio delle intenzioni di Norma, Pollione capisce la grandezza del gesto da lei voluto e decide di morire con lei.
Questa edizione martinese con la regia di Nicola Raab, ha proposto nel ruolo di Norma, la soprano Jacquelyn Wagner, che ha saputo con la sua presenza scenica dare grande potenza e drammaticità al suo ruolo con delle vere acrobazie vocali.
Brava, delicata l’interpretazione della romantica Valentina Farcas nel ruolo di Adalgisa, l’altra amante di Pollione.
Particolarmente apprezzati ed applauditi la cavatina “Casta Diva” , il terzetto Norma, Adalgisa e Pollione – “Ah! di qual sei tu vittima” ed i duetti Norma e Adalgisa –“ Deh! con te, con te li prendi… “ e quello tra Norma e Pollione – “Qual cor tradisti, qual cor perdesti”.
Altro plauso va all’Orchestra del Teatro Petruzzelli, perfetta nel rispettare il gesto puntuale e preciso del M° Fabio Luisi, che ha saputo trasmettere ai maestri d’orchestra l’intensità e la drammaticità della partitura.; rimane una presenza importante per il Festival martinese.
Bravissimi i coristi del Petruzzelli, ben preparati dal M° Marco Medved, sia per la scelta fatta di creare ai lati del palco un effetto stereofonico sia anche e soprattutto per la precisione dei loro interventi: notevole l’intervento finale “Guerra,guerra”. Un incoraggiamento anche ai due allievi dell’Accademia Saori Sugiyama e Zachary McCulloch.
Alla fine applausi scroscianti per tutti i protagonisti.
L’opera sarà replicata il 28 luglio ed il 2 agosto sempre alle ore 21.00 e sempre a Palazzo Ducale
28 LUGLIO / 2 AGOSTO · ore 21
PALAZZO DUCALE, MARTINA FRANCA
NORMA di Vincenzo Bellini
Tragedia lirica in due atti su libretto di Felice Romani
Edizione Ricordi, a cura di Roger Parker
Direttore Fabio Luisi
Regia Nicola Raab
Scene e costumi Leila Fteita
Norma Jacquelyn Wagner
Adalgisa Valentina Farcas
Pollione Airam Hernández
Oroveso Goran Jurić
Clotilde Saori Sugiyama
Flavio Zachary McCulloch
Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari
Marco Medved, Maestro del coro
La foto è di Clarissa Lapolla