Festival della Valle d’Itria : A Leila Fteita il 47° Premio “Bacco dei Borboni”

Verrà consegnato a Leila Fteita giovedì 25 luglio alle ore 18 presso il Park Hotel San Michele di Martina Franca, il 47° Premio “Bacco dei Borboni”.  Attivo dal 1978 e ideato dall’imprenditore e scrittore Glauco Ferrante, il premio, in collaborazione con l’Associazione Voltaire di Martina Franca, viene assegnato ogni anno in occasione del Festival della Valle d’Itria all’artista più “popolare” dell’edizione in corso. Leila Fteita, scenografa e costumista di fama internazionale, ha firmato nel 2024 scene e costumi delle due produzioni di Palazzo Ducale, Norma di Vincenzo Bellini con cui il Festival ha inaugurato, e Aladino e la lampada magica di Nino Rota che debutterà il prossimo 27 luglio. A collegare simbolicamente le due produzioni è proprio la scenografia “girevole” ideata da Leila Fteita, un grande muro a “onda”, con grandi crepe su cui vengono proiettati giochi di luci e video per Norma, che ruotando si trasforma in una imponente libreria bianca, tutta in scultura, per l’allestimento di Aladino.

La prima collaborazione di Leila con il Festival risale al 2022, per le scene e i costumi de Il giocatore di Prokof’ev che le valsero il prestigioso Premio Abbiati dell’Associazione nazionale dei critici musicali italiani per la migliore scenografia e i migliori costumi, ultimo premio Abbiati, in ordine cronologico, vinto dal Festival.

Leila Fteita si diploma all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e subito dopo diventa assistente di Mauro Pagano. In seguito, collabora con Ezio Frigerio, Dante Ferretti, Gae Aulenti, Peter Stein, Margherita Palli, Tullio Pericoli e Hugo De Ana alla realizzazione di spettacoli d’opera, prosa e balletto nei più prestigiosi teatri in Italia e nel mondo. Come scenografa collabora, tra gli altri, con Liliana Cavani, Luca Ronconi, Ermanno Olmi, Michael Hampe, Pier’Alli, Jérome Savary, Franco Zeffirelli, Bob Wilson, Werner Herzog, Nicolas Joël, Hugo De Ana, Graham Vick, Peter Stein. Collabora con Giorgio Strehler, in qualità di assistente scenografa di Ezio Frigerio, per Arlecchino servitore di due padroni, I giganti della montagna, L’isola degli schiavi, Falstaff, Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte. Nel 1992 esordisce alla Scala come scenografa con il balletto La bottega fantastica. Nel 2002 firma le scene di Mine Ha-Ha al Piccolo Teatro di Milano. Ha avuto per diversi anni la cattedra di storia della scenografia al dipartimento di Storia del Teatro e dello Spettacolo all’Università Statale di Milano. Dal 2013 tiene il laboratorio di scenografia nel Corso di Laurea Magistrale in Televisione, cinema e new media presso l’Università IULM. Nel 2009 firma le scene e i costumi dell’Elisir d’amore al Teatro Regio di Torino con la regia di Marina Bianchi. Nel 2010 realizza le scene per Le convenienze ed inconvenienze teatrali di Donizetti alla Scala, con la regia di Antonio Albanese. Nel maggio 2012 ha collaborato con Hugo De Ana per Un ballo in maschera all’Opera di Pechino. Nel 2013 ha collaborato al Ring wagneriano di Cassiers e Barenboim; a Verona nello stesso anno ha firmato scene e costumi per Don Pasquale al Teatro Filarmonico con la regia di Antonio Albanese. Insieme a Dante Ferretti, ha collaborato con Ferzan Ozpetek per Aida al Maggio Musicale Fiorentino e per La traviata al San Carlo di Napoli. Nel 2015 ha firmato scene e costumi per El amor brujo e Cavalleria rusticana al Filarmonico di Verona e per Dido and Aeneas di Purcell a Firenze e ha collaborato alla Turandot alla Scala, spettacolo di inaugurazione di Expo 2015. Nell’ottobre 2016 ha firmato le scene e i costumi di Aida (regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi) per il Teatro Coccia di Novara. Ha realizzato le scene per Madama Butterfly della prima della Scala per la stagione 2016-17 e nel 2017 è stata costumista di Turandot per il Festival Pucciniano di Torre del Lago con la regia di Signorini. Nel 2018 firma scene e costumi di La bohème per il Festival Pucciniano, scene per La traviata al Teatro dell’Opera di Roma e Tokyo e Rigoletto al Teatro Coccia di Novara e per l’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” di Sassari, dove torna per Il tabarro nel 2020.

Tra gli impegni più recenti, Bohème al Teatro Regio di Torino e Madama Butterfly con la regia di Chiara Muti al Maggio Musicale. Firma scene e costumi per La vedova allegra e il dittico Pergolesi/Bernstein La serva padrona e Trouble in Tahiti, entrambi al Carlo Felice di Genova con la regia di Luca Micheletti, e per Amorosa presenza di Nicola Piovani al Verdi di Trieste (regia Chiara Muti).

Nell’estate 2022 a Martina Franca per il Festival della Valle d’Itria firma scene e costumi per Il giocatore di Prokof’ev con la regia di David Poutney, che le valgono il Premio Abbiati assegnato dall’Associazione dei critici musicali italiani. Per Vicenza Lirica firma scene e costumi di Don Giovanni. Con Antonio Albanese ha aperto la stagione 2023 del Lirico di Cagliari con Gloria di Francesco Cilea e a marzo è stata a Catania con Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi dove ha firmato le scene di Adriana Lecouvreur. Nell’ autunno 2023 firma scene e costumi del Barbiere di Siviglia al Teatro dell’Opera a Liegi ed Elisir d’amore a Bilbao. Sta lavorando al progetto scenografico, con la regia di Luca Micheletti, dell’opera nuova commissionata dal Teatro di Roma L’ultimo viaggio di Sindbad con musica di Silvia Colasanti.
Dal 2022 fa parte del corpo docenti dell’Accademia del Teatro alla Scala.

Il premio “Bacco dei Borboni” vanta nel suo albo d’oro nomi di grande prestigio nazionale e internazionale.

Albo del premio

1978 Katia Ricciarelli
1979 Viorica Cortez
1980 Alberto Zedda
1981 Raina Kabaivanska
1982 Lamberto Pugelli
1983 Wakoh Shimada
1984 Giorgio Gualerzi
1985 Orchestra Satu Mare
1986 Bruno Campanella
1987 Rodolfo Celletti
1988 Filippo Crivelli
1989 Egisto Marcucci
1990 Viktoria Mullova
1991 Daniela Dessì
1992 Alessandra Ruffini
1993 Giuseppe Morino
1994 Giuliano Carella
1995 Patrick Fournillier
1996 Lucia Valentini Terrani
1997 Patrizia Ciofi
1998 Sergio Segalini
1999 Loris Azzaro
2000 Lorenzo Mariani
2001 Jean Luis Pichon
2002 Nicolas Rivenq
2003 Guido De Monticelli
2004 Luca Grassi
2005 Sofiya Soloviy
2006 Maria Laura Martorana
2007 Francesca Scaini
2008 Massimiliano Caldi
2009 Serena Daolio e Danilo Formaggia
2010 Sonia Ganassi
2011 Franco Fagioli
2012 Giacomo Sagripanti
2013 Jessica Pratt
2014 Domenico Colaianni
2015 Alfonso Antoniozzi
2016 Pier Luigi Pizzi
2017 Diego Fasolis
2018 Carmela Remigio
2019 Fabio Luisi
2020 Anna Caterina Antonacci
2021 Federico Maria Sardelli
2022 David Pountney

2023 Alessandro Talevi

DUE SOPRANI, COME NEL 1977, PER LA “NORMA” DEL FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA

di Gaetano Laudadio

Ancora un grande successo  per la seconda recita di Norma, sul grande palco del Palazzo Ducale di Martina Franca per la 50ma edizione del Festival della Valle d’Itria. Un folto pubblico, con la presenza di tanti stranieri e di appassionati del Belcanto, hanno assistito alla seconda rappresentazione di Norma, opera in due atti di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani, e tratto da L’Infanticide” di Louis-Alexandre Soumet.
Norma inaugurò la stagione di Carnevale e Quaresima 1832, come era consuetudine in quegli anni, del Teatro alla Scala di Milano, il 26 dicembre del 1831 e nonostante l’insuccesso della prima, rimase in cartellone per svariate settimane, riscuotendo successivamente il meritato successo.

Considerata uno dei capolavori della storia operistica italiana, è una composizione belcantistica e romantica elaborata da Felice Romani con versi perfetti per la musicalità di Bellini.

E’ una storia dolorosa, intessuta di tutti quelli che sono gli aspetti complicati delle storie segrete degli amanti.  Ambientata in Gallia, durante la dominazione dell’impero romano, vede come protagonista la sacerdotessa Norma, figlia del capo dei Druidi Oroveso; ella è l’amante segreta di Pollione, il proconsole romano e quindi donna, madre e sacerdotessa!!!

Dalla loro relazione clandestina sono nati due figli, allevati all’insaputa di tutti, dalla fedele Clotilde. Il proconsole, intanto, si è invaghito di Adalgisa, una giovane novizia del Tempio d’Irminsul ed intende lasciare Norma. Scoperto l’inganno Adalgisa interrompe la relazione con Pollione e solidarizza con la sacerdotessa Norma, anche lei colpevole per aver mancato al suo giuramento di castità.

La scenografia di Leila Fteita (anche costumista) che rappresenta per tutto il tempo il palazzo di Creonte, con una facciata rossa come insanguinata, è scarna ma efficace. Già dall’inizio, all’apparire di Norma sullo sfondo del palazzo di Creonte appaiono le fiamme che anticipano la tremenda conclusione e sarà proprio lì che avverrà la sublimazione di Norma immolandosi nel rogo da lei stessa preparato. All’annuncio delle intenzioni di Norma, Pollione capisce la grandezza del gesto da lei voluto e decide di morire con lei.   

Questa edizione martinese con la regia di Nicola Raab, ha proposto nel ruolo di Norma, la soprano Jacquelyn Wagner, che ha saputo con la sua presenza scenica dare grande potenza e drammaticità al suo ruolo con delle vere acrobazie vocali.

Brava, delicata l’interpretazione della romantica Valentina Farcas nel ruolo di  Adalgisa, l’altra amante di Pollione.    

Particolarmente apprezzati ed applauditi la cavatina “Casta Diva” , il  terzetto Norma, Adalgisa e Pollione – “Ah! di qual sei tu vittima” ed i duetti Norma e Adalgisa –“ Deh! con te, con te li prendi… “ e quello tra Norma e Pollione – “Qual cor tradisti, qual cor perdesti”.

Altro plauso va all’Orchestra del Teatro Petruzzelli, perfetta nel rispettare il gesto puntuale e preciso del M° Fabio Luisi, che ha saputo trasmettere ai maestri d’orchestra l’intensità e la drammaticità della partitura.; rimane una presenza importante per il Festival martinese.

Bravissimi i coristi del Petruzzelli, ben preparati dal M° Marco Medved, sia per la scelta fatta di creare ai lati del palco un effetto stereofonico sia anche e soprattutto per la precisione dei loro interventi: notevole l’intervento finale “Guerra,guerra”. Un incoraggiamento anche ai due allievi dell’Accademia Saori Sugiyama e Zachary McCulloch.

Alla fine applausi scroscianti per tutti i protagonisti.

L’opera sarà replicata il 28 luglio ed il 2 agosto sempre alle ore 21.00 e sempre a Palazzo Ducale

28 LUGLIO / 2 AGOSTO · ore 21

PALAZZO DUCALE, MARTINA FRANCA

NORMA di Vincenzo Bellini

Tragedia lirica in due atti su libretto di Felice Romani

Edizione Ricordi, a cura di Roger Parker

Direttore Fabio Luisi

Regia Nicola Raab

Scene e costumi Leila Fteita

Norma Jacquelyn Wagner

Adalgisa Valentina Farcas

Pollione Airam Hernández

Oroveso Goran Jurić

Clotilde Saori Sugiyama

Flavio Zachary McCulloch

Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari

Marco Medved, Maestro del coro

La foto è di Clarissa Lapolla

SARA’ “NORMA” DI BELLINI, IL 17 LUGLIO, AD APRIRE IL 50° FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA

Festival della Valle d’Itria , Martina Franca (TA), 17 luglio – 6 agosto 2024

Annunciati titoli, cast e date delle tre opere che

segnano l’edizione n. 50 del Festival della Valle d’Itria:

Norma di Bellini, Aladino e la lampada magica di Rota,

Ariodante di Händel

Aperta la biglietteria on line

50 anni di festival. 50 anni di musica, rarità e riscoperte. Il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca compie nel 2024 mezzo secolo di storia. Una realtà divenuta nel corso del tempo patrimonio prezioso ed eccellenza della cultura italiana nel mondo, aperta a un pubblico internazionale, attento e curioso.

L’edizione del 2024, firmata dal direttore artistico Sebastian F. Schwarz e organizzata dalla Fondazione Paolo Grassi, vede un calendario fitto di 21 giorni, dal 17 luglio al 6 agosto.

In foto : Sebastian F. Schwarz

Tre i titoli delle opere, tre diversi stili musicali, dal belcanto al barocco fino al Novecento, in un arco temporale di oltre due secoli: sono Norma di Vincenzo Bellini, Aladino e la lampada magica di Nino Rota, Ariodante di Georg Friedrich Händel.

Il Festival si arricchisce, come di consueto, di un nutrito numero concerti di musica da camera e liederistica, musica sacra, barocca, sinfonica (con l’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven a 200 dalla composizione), jazz, incontri con gli artisti e spettacoli di prosa, di cui programmi e date saranno presto resi noti.

A fare da cornice al Festival, alcuni luoghi simbolo di Martina Franca – il Palazzo Ducale, il Teatro Verdi, il chiostro della Chiesa di San Domenico, la Basilica barocca di San Martino – e le più belle masserie del territorio, fra gli uliveti secolari del territorio pugliese.

Più che mai, nella presente edizione – racconta Sebastian F. Schwarz – il festival si rivolge a un pubblico vasto e diverso: agli amanti dell’opera barocca, quanto ai melomani che apprezzano il grande repertorio del Belcanto, alle famiglie intere per una favola da Mille e una notte o a chi vuole ricordare il bicentenario della sinfonia più famosa della storia della musica, come la Nona di Beethoven… Invitiamo tutti in Puglia per festeggiare con noi il 50° Festival della Valle d’Itria”.

LE OPERE IN PROGRAMMA

Aprirà il Festival mercoledì 17 luglio (repliche 21, 28 luglio e 2 agosto, ore 21) nello storico cortile del Palazzo Ducale, una nuova produzione della Norma di Vincenzo Bellini, con la direzione di Fabio Luisi, direttore musicale del Festival, fra le bacchette più autorevoli nel panorama musicale internazionale.

Prendendo come riferimento l’edizione critica di Casa Ricordi, i ruoli di Norma e Adalgisa saranno affidati a due soprani, riportando l’esecuzione all’originale volontà del compositore, come già in una storica edizione del 1977 che rese celebre il Festival della Valle d’Itria a livello internazionale.

Debuttano nei ruoli delle due donne i soprani Jacquelyn Wagner (Norma) e Valentina Farcas (Adalgisa), nel ruolo di Pollione il tenore Airam Hernandez e nel ruolo di Oroveso il basso Simon Lim.

La regia è affidata alla tedesca Nicola Raab, dalla consolidata esperienza internazionale in campo lirico, scene e costumi di Leila Fteita, già premio Abbiati 2022 per l’allestimento de Il Giocatore alla 48ª edizione del Festival.

L’opera, coprodotta con la Fondazione Petruzzelli di Bari, vedrà protagonista l’Orchestra del teatro barese e il suo Coro.

Dal 27 luglio (repliche il 30 luglio, 1 e 4 agosto, ore 21) a Palazzo Ducale il Festival omaggia Nino Rota con l’allestimento di Aladino e la lampada magica “fiaba lirica” del 1968 del compositore che scelse la Puglia come terra d’adozione, e di cui il Festival ha già allestito nelle edizioni passate Il cappello di paglia e Napoli Milionaria. Sul podio Francesco Lanzilotta, direttore fra i più interessanti della sua generazione, apprezzato nei maggiori teatri europei, alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari. Firma la regia l’argentina Rita Cosentino artista presente nei principali palcoscenici teatrali, con una particolare attenzione al pubblico dei più giovani, scene e costumi di Leila Fteita.

Nei ruoli principali il tenore Marco Ciaponi (Aladino), il soprano Claudia Urru (Principessa), Marco Filippo Romano (Mago e Re) e il baritono Alexandr Ilvakhin (Il genio dell’anello). A loro si affianca il Coro di voci bianche della Fondazione Paolo Grassi (direttore Angela Lacarbonara), nato da un progetto che coinvolge le scuole del territorio, occasione per avvicinare i ragazzi al mondo della lirica e alla realtà del Festival.

L’attenzione al repertorio barocco, con l’allestimento di titoli di raro ascolto e di grande bellezza, quest’anno verterà sull’Ariodante (1735) di Georg Friedrich Händel, in occasione dei 550 anni della nascita di Ludovico Ariosto, il cui Orlando furioso è fonte di ispirazione dell’opera handeliana. Protagonisti, al Teatro Verdi il 22 luglio (repliche il 25 e 28 luglio, ore 21), l’ensemble Modo Antiquo diretto dal suo fondatore Federico Maria Sardelli (al terzo e ultimo anno di residenza artistica al Festival), e alcuni fra i migliori interpreti specializzati in questo repertorio: Cecilia Molinari (Ariodante), Teresa Iervolino (Polinesso), Biagio Pizzuti (Re di Scozia), Theodora Raftis (Dalinda), Manuel Amati (Lurcanio). Regia, scene e costumi porteranno la firma del consolidato team formato da Torsten Fischer (regia), scene di Herbert Schäfer (drammaturgia e scenografia) e Vasilis Triantafillopoulos (costumista).

IL CONCERTO SINFONICO

Fra gli appuntamenti in programma, si segnala l’esecuzione della imponente Nona Sinfonia di Beethoven a 200 anni dalla composizione, il 3 agosto (ore 21) a Palazzo Ducale, con l’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari diretti da Riccardo Frizza.

Il 50° Festival della Valle d’Itria è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Puglia e Comune di Martina Franca.

Programma del festival su www.festivaldellavalleditria.it

Abbonamenti e biglietti disponibili su festivaldellavalleditria.vivaticket.it

Biglietti opere: intero da 25 a 70 euro, senior da 20 a 50 euro, under 30 da 15 a 30 euro, under 15 a Palazzo Ducale 10 e 15 euro. Concerto sinfonico: intero 40 e 25 euro (senior 30 e 20 euro, under 30 20 e 15 euro). Abbonamenti alle 3 opere da 120 a 60 euro.

Info: tel. +39 080 4805100, info@festivaldellavalleditria.it

Martina Franca (TA), 17 luglio – 6 agosto 2024

50° Festival della Valle d’Itria

NORMA di Vincenzo Bellini

Tragedia lirica in due atti su libretto di Felice Romani

direttore musicale Fabio Luisi

regia Nicola Raab

allestimento Leila Fteita

17, 21, 28 luglio e 2 agosto, ore 21

Palazzo Ducale, Martina Franca

Protagonisti:

Norma Jacquelyn Wagner (soprano)

Adalgisa Valentina Farcas (soprano)

Pollione Airam Hernandez (tenore)

Oroveso Simon Lim (basso)

Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari

Coro del Teatro Petruzzelli di Bari

ARIODANTE

Georg Friedrich Händel

Dramma per musica in tre atti su libretto di Antonio Salvi

direttore musicale Federico Maria Sardelli

regia Torsten Fischer

scene e drammaturgia Herbert Fischer

costumi Vasilis Triantafillopoulos

22, 25 e 29 luglio, ore 21

Teatro Verdi, Martina Franca

Protagonisti:

Ariodante Cecilia Molinari (mezzosoprano)

Polinesso Teresa Iervolino (mezzosoprano)

Dalinda Theodora Raftis (soprano)

Lurcanio Manuel Amati (tenore)

Il Re di Scozia Biagio Pizzuti (basso baritono)

Orchestra Barocca Modo Antiquo

ALADINO E LA LAMPADA MAGICA

Nino Rota

Fiaba lirica in tre atti di Vinci Verginelli da Mille e una notte

27, 30 luglio, 1, 4 agosto, ore 21

Palazzo Ducale, Martina Franca

direttore musicale Franesco Lanzilotta

regia Rita Cosentino

allestimento Leila Fteita

Protagonisti:

Aladino Marco Ciaponi (tenore)

Principessa Claudia Urru (soprano)

Il Mago, il Re Marco Filippo Romano (basso baritono)

Il genio dell’anello Aleksandr Ilvakhin (baritono)

Coro delle voci bianche di Martina Franca

Sinfonia n. 9 in re minore per soli, coro e orchestra op. 125

Ludwig van Beethoven

direttore musicale Riccardo Frizza

Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari

Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari

Coro del Teatro Petruzzelli di Bari

3 agosto, ore 21

Palazzo Ducale, Martina Franca

Solisti in via di definizione

Completano il programma del Festival (calendario di prossima pubblicazione) il Concerto per lo Spirito, i concerti del sorbetto, i concerti nelle masserie e la rassegna “In orbita. Il Festival tra piazze e contrade”

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LE OPERE E IL CONCERTO SINFONICO DEL FESTIVAL IN ORDINE CRONOLOGICO

17 luglio NORMA di Vincenzo Bellini (Palazzo Ducale)

21 luglio NORMA di Vincenzo Bellini (Palazzo Ducale)

22 luglio ARIODANTE di Georg Friedrich Händel (Teatro Verdi)

25 luglio ARIODANTE di Georg Friedrich Händel (Teatro Verdi)

27 luglio ALADINO E LA LAMPADA MAGICA di Nino Rota (Palazzo Ducale)

28 luglio NORMA di Vincenzo Bellini (Palazzo Ducale)

29 luglio ARIODANTE di Georg Friedrich Händel (Teatro Verdi)

30 luglio ALADINO E LA LAMPADA MAGICA di Nino Rota (Palazzo Ducale)

1 agosto ALADINO E LA LAMPADA MAGICA di Nino Rota (Palazzo Ducale)

2 agosto NORMA di Vincenzo Bellini (Palazzo Ducale)

3 agosto BEETHOVEN, Nona Sinfonia

4 agosto ALADINO E LA LAMPADA MAGICA di Nino Rota (Palazzo Ducale)

Tutti gli spettacoli e il concerto sinfonico hanno inizio alle ore 21