Un nuovo appuntamento nella Cavea del Maggio: martedì 23 luglio 2024 alle ore 21 il maestro Hankyeol Yoon torna alla guida dell’Orchestra e del Coro del Maggio.

In programma “Ein Sommernachtsraum” (Sogno di una notte di mezza estate) di Felix-Mendelssohn Bartholdy.

Solisti Letizia Bertoldi e Olha Smokolina; la voce narrante è di Davide Gasparro.

Dopo il successo della freschissima prima recita de Il barbiere di Siviglia (in scena fino al 24 luglio), continua l’Estate al Maggio, manifestazione inclusa nel programma dell’ “Estate Fiorentina 2024”: in programma, sempre nella Cavea del Maggio, un concerto sinfonico corale che trova protagonista sul podio – a pochissimi mesi di distanza dal concerto in Sala Mehta che lo ha visto conquistare un grande successo di pubblico e di critica – il maestro Hankyeol Yoon alla guida dell’Orchestra e del Coro del Maggio.

Un nuovo appuntamento dunque sul tetto del Teatro del Maggio – martedì 23 luglio 2024 alle ore 21 -dimostratosi non solo un luogo davvero affascinante per gli spettacoli ma anche un fresco stratagemma serale per poter assistere agli spettacoli del Maggio sotto il venticello della sera fiorentina. In cartellone Ein Sommernachtsraum (Sogno di una notte di mezza estate), musiche di scena per soli, coro e orchestra op. 61 di Felix-Mendelssohn Bartholdy.

Il maestro del Coro del Maggio è Lorenzo Fratini.

Hankyeol Yoon è fra le bacchette più apprezzate del panorama internazionale; giovanissimo è già vincitore di numerosi riconoscimenti e premi, fra cui – recentemente – il prestigioso “Herbert von Karajan Young Conductors Award”, a questo si affiancano i premi ottenuti come compositore, è stato infatti premiato al “Concorso Internazionale di Composizione Luciano Berio” di Roma nel 2020 e al “Concorso di Composizione TonaLi” di Amburgo nel 2018; il maestro Yoon debutterà inoltre il prossimo agosto al Festival di Salisburgo .

Soliste del concerto due artiste dell’Accademia del Maggio: Letizia Bertoldi, in scena nella parte di Berta in questi giorni ne Il barbiere di Siviglia e Olha Smokolina, da poco nel cast de Il trovatore portato con grande successo nella recentissima tournée in Slovenia.

La voce narrante dello spettacolo è quella di Davide Gasparro, voce attoriale ormai “di casa” al Maggio e che torna dopo i successi de L’italiana in Algeri per le scuole della primavera dello scorso anno e il più recente spettacolo dell’ottobre 2023 nell’ambito del ciclo “C’è musica & musica”.

In programma, dunque, una delle più celebri composizioni di Felix-Mendelssohn Bartholdy, ossia Sogno di una notte di mezza estate: dopo aver assistito a una rappresentazione di dell’originale opera di William Shakespeare, nel 1826 il giovanissimo Mendelssohn prese la decisione di trasformare in musica quel mondo fiabesco; la prima esecuzione assoluta avvenne il 14 ottobre 1843 al Neues Palais di Potsdam.

Il programma:

Dopo aver assistito a una rappresentazione di Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, nel 1826 il giovanissimo Mendelssohn matura la decisione di trasferire in musica quel mondo fiabesco abitato da creature soprannaturali. L’idea si traduce in un pezzo pianistico a quattro mani da suonare con la sorella Fanny, che viene poi orchestrato e trasformato in una ouverture da concerto, pubblicata come op. 21. Nella cornice dell’ouverture è già sintetizzata la vicenda teatrale: i quattro accordi intonati dai legni creano un clima di attesa, quand’ecco che il brulichìo degli archi subito ci trasporta nel mondo incantato delle fate, dove ogni gesto sonoro ha il sapore del sogno. Dell’eccezionalità di questo suo lavoro giovanile Mendelssohn era ben consapevole tanto che quindici anni più tardi, chiamato da Re Guglielmo IV di Prussia a realizzare le musiche di scena per la medesima pièce shaekesperiana, riprese l’ouverture per accostarla alle nuove pagine composte per l’occasione, tredici numeri tra brani strumentali, vocali e melologhi. Per la musiche di scena, oltre all’orchestra Mendelssohn impiega due voci femminili soliste e un coro femminile. Dopo la già citata ouverture spetta a uno Scherzo accompagnare l’ascoltatore nell’universo  fiabesco di Puck e compagni tra i guizzi dei legni che punteggiano la rapida melodia degli archi. Il Lied con coro intonato dagli Elfi che invocano il sonno per la regina Titania è costruito invece su una graziosa melodia dal sapore popolare in ritmo di berceuse. Fascinosi e ricchi di incanto sono poi l’Intermezzo e il Notturno esclusivamente strumentali, che con i loro particolari impasti timbrici sottolineano il clima romantico della composizione. Dopo la celeberrima Marcia nuziale, il Sogno di una notte di mezza estate si conclude con la ripresa quasi letterale dell’ouverture; questa volta però le veloci crome affidate agli archi non hanno più la funzione di tema ma fanno da sottofondo alla melodia intonata dal coro degli Elfi, garantendo unità e coerenza interna alla composizione.

La locandina:

FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY

Sogno di una notte di mezza estate, op. 61

Musica di scena per la commedia di Shakespeare per soli, coro femminile e orchestra

Soprano Letizia Bertoldi

Mezzosoprano Olha Smokolina

Voce recitante Davide Gasparro

Direttore Hankyeol Yoon

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino

Maestro del Coro Lorenzo Fratini

Prezzi
Settore B: 20 € | Settore A: 40 €

TCBO: “A SPASSO NEL TEMPO” CON DON GIOVANNI SECONDO ALESSANDRO TALEVI

Dopo Le nozze di Figaro della scorsa stagione, prosegue la Trilogia Mozart-Da Ponte firmata dal regista italo-sudafricano e con Martijn Dendievel sul podio

La nuova produzione in prima assoluta del “dramma giocoso” vede protagonisti Nahuel Di Pierro, Davide Giangregorio, Olga Peretyatko, René Barbera e Karen Gardeazabal

In scena al Comunale Nouveau dal 26 al 31 maggio

È un eterno seduttore alla conquista delle donne di ogni epoca Don Giovanni, nella nuova produzione dell’omonimo capolavoro mozartiano firmata per regia e scene da Alessandro Talevi e diretta da Martijn Dendievel. Con questo spettacolo, in prima assoluta da domenica 26 maggio alle 18.00 e fino al 31 maggio al Comunale Nouveau, prosegue la cosiddetta “Trilogia italiana” di Mozart/Da Ponte che il Teatro Comunale di Bologna ha scelto di affidare al regista italo-sudafricano – vincitore nel 2007 dell’European Opera-Directing Prize – e al direttore d’orchestra belga – premiato con il Deutscher Dirigentenpreis 2021. Dendievel sarà impegnato sul podio della fondazione lirico-sinfonica felsinea anche il prossimo 6 giugno, per un concerto al Manzoni con musiche di Josef Suk e Ferruccio Busoni. Dopo Le nozze di Figaro rappresentate nella scorsa stagione lirica e questo Don Giovanni, il progetto operistico si concluderà nel 2025 con Così fan tutte.

«Figaro lo avevo ambientato in epoca moderna – dice Talevi – mantenendo però inalterato lo spirito e le passioni che permeavano i personaggi originali. Se in quel primo capitolo della trilogia ho voluto dun­que svelare l’eternità delle passioni destinate a non tramontare nel tempo, in Don Giovanni ho deciso di sviluppare ancora di più questo concetto, tenendo sempre presente che Don Giovanni è un archetipo e di conseguenza si può permettere il lusso di sedurre donne in qualsiasi secolo, attraversando il tempo e lo spazio». Simbolicamente potrà farlo in scena attraverso una sorta di “portale del tempo”. Per il regista il personaggio rimane «un grande mistero. Ma c’è un breve momento nell’opera di Mozart – commenta ancora – in cui forse Don Giovanni svela il suo Io: nel secondo atto con l’aria “Deh, vieni alla finestra, o mio tesoro…” si rivela fragile come un bambino, non canta solo a una donna ma a tutte le donne, ai fantasmi di tutte le donne che ha sedotto ma mai trattenuto». I costumi dello spettacolo sono ideati da Stefania Scaraggi, le luci sono curate da Teresa Nagel, i video da Marco Grassivaro e le coreografie da Danilo Rubeca.

Nel cast il basso Nahuel Di Pierro nel ruolo del “dissoluto punito”, il basso Davide Giangregorio in quello di Leporello, il soprano Olga Peretyatko nelle vesti di Donna Anna, il tenore René Barbera in quelle di Don Ottavio, i soprani Karen Gardeazabal come Donna Elvira ed Eleonora Bellocci come Zerlina nelle recite del 26, 28 e 30 maggio, che si alternano rispettivamente con Vincenzo Nizzardo, Francesco Leone, Valentina Varriale, Annibal Mancini, Alessia Merepeza e Letizia Bertoldi impegnati il 29 e 31 maggio. Completano la compagine vocale Abramo Rosalen (Il Commendatore) e Nicolò Donini (Masetto). Maestro al Fortepiano è Anna Dang Anh Nga Bosacchi. L’Orchestra e il Coro – preparato da Gea Garatti Ansini – sono quelli del Teatro Comunale di Bologna.

Dramma giocoso fondato su un mito letterario già allora consolidato, Il dissoluto punito o sia Il Don Giovanni – per citare il titolo preciso – ritrae una società omogenea e coesa nei valori condivisi, nella quale l’immoralità del protagonista diventa motore di tutta la vicenda. La profondità e le sfumature che Wolfgang Amadeus Mozart e Lorenzo Da Ponte hanno conferito al personaggio hanno ulteriormente contribuito alla sua fortuna, rendendolo capace di parlare a ogni epoca. Dopo il debutto a Praga nel 1787, venne realizzata un’ulteriore versione dell’opera per la rappresentazione a Vienna del 1788, e oggi la tradizione ha fatto diventare prassi una forma che fonde entrambe le versioni.

Presenting partner è Rekeep. “Essere al fianco del Teatro Comunale – commenta Claudio Levorato, Presidente di Rekeep –  significa per noi non solo sostenere una delle più importanti istituzioni culturali bolognesi e, più in generale, la produzione e la diffusione dell’opera, ma anche promuovere l’impegno con cui il nostro Teatro, attraverso una programmazione ricca e articolata, punta ad avvicinare alla lirica un pubblico sempre più vasto”.

Le recite saranno precedute – circa 45 minuti prima dell’inizio – da una breve presentazione dell’opera nel Foyer del Comunale Nouveau.

I biglietti – da 20 a 120 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale, aperta dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18, il sabato dalle 11 alle 15 (Largo Respighi, 1); nei giorni di spettacolo al Comunale Nouveau (Piazza della Costituzione, 4/a) da un’ora prima e fino a 15 minuti dopo l’inizio.

STAGIONE D’OPERA 2024 DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

Don Giovanni

Dramma giocoso in due atti

Musica di Wolfgang Amadeus Mozart

Libretto di Lorenzo Da Ponte

Direttore Martijn Dendievel

Regia e scene Alessandro Talevi

Maestro del Coro Gea Garatti Ansini

Costumi Stefania Scaraggi

Luci Teresa Nagel

Video Marco Grassivaro

Regista assistente e Coreografie Danilo Rubeca

Assistente alle scene Manuela Gasperoni

Maestro al Fortepiano Anna Dang Anh Nga Bosacchi

Personaggi e interpreti

Don Giovanni Nahuel Di Pierro (26, 28, 30 maggio) / Vincenzo Nizzardo (29, 31 maggio)

Il Commendatore Abramo Rosalen

Donna Anna Olga Peretyatko (26, 28, 30 maggio) / Valentina Varriale (29, 31 maggio)

Don Ottavio René Barbera (26, 28, 30 maggio) Annibal Mancini (29, 31 maggio)

Donna Elvira Karen Gardeazabal (26, 28, 30 maggio) / Alessia Merepeza (29, 31 maggio)

Leporello Davide Giangregorio (26, 28, 30 maggio) / Francesco Leone (29, 31 maggio)

Masetto Nicolò Donini

Zerlina Eleonora Bellocci (26, 28, 30 maggio) / Letizia Bertoldi (29, 31 maggio)

Nuova produzione del Teatro Comunale di Bologna

Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Comunale di Bologna

Presenting partner Rekeep
  

Comunale Nouveau
Domenica 26 ore 18, Turno Prime
Martedì 28 ore 20, Turno Sera 1

Mercoledì 29 ore 18, Turno Pomeriggio 2

Giovedì 30 ore 20, Turno Domenica
Venerdì 31 ore 18, Turno Pomeriggio 1 / Opera Next