CARMEN, IN ARENA IL ‘KOLOSSAL’CON OLTRE 500 PERSONE IN SCENA



DAL 5 LUGLIO, BEN 9 REPLICHE E GRANDI DEBUTTI

Alla prima Aigul Akhmetshina con Francesco Meli, Erwin Schrott e Kristina Mkhitaryan. La serata sarà aperta dalla Banda Musicale della Guardia di Finanza, Corpo che quest’anno celebra il 250° anniversario dalla fondazione. Al gong, per una sera, gli atleti delle Fiamme Gialle

Prima volta sul podio areniano anche per il giovane direttore Leonardo Sini
Nel cast le stelle Yende, Alagna, Kurzak, Tézier, Margaine

Carmen è ‘kolossal’ all’Arena di Verona, nell’allestimento firmato da Franco Zeffirelli. Dal 5 luglio, sul palcoscenico areniano prende vita una Siviglia da set cinematografico, più vera del vero e curata in ogni dettaglio, con centinaia tra solisti, artisti del Coro, voci bianche, figuranti e mimi di ogni età, nonché il Ballo dell’Arena, a cui si aggiunge la danza autenticamente spagnola della Compañia Gades sulle coreografie originali di El Camborio e nei costumi fedeli ai disegni di Anna Anni.

L’allestimento, che segnò il debutto di Zeffirelli in Anfiteatro, è stato ricostruito fedelmente da Fondazione Arena nel 2022, integrando le migliorie apportate nel tempo dallo stesso regista con scene inizialmente solo disegnate e realizzate per la prima volta.

Per le prime due recite, protagonista del capolavoro di Bizet è Aigul Akhmetshina, mezzosoprano di 27 anni che debutta in Arena dopo aver impersonato Carmen nei maggiori teatri del mondo, da New York a Londra. Alla rivista “Musica” ha dichiarato: «Carmen non è un’opera che puoi provare e andare in scena. Devi vivere il personaggio da dentro. Ho già fatto diverse produzioni e ogni volta trovo aspetti nuovi. Finora non mi è mai capitato di vivere l’esperienza di un allestimento tradizionale come quello di Zeffirelli all’Arena, una produzione davvero piena di bellezza. Mi affiderò allo spazio dell’Arena e alla sua storia. Davvero non vedo l’ora!»

La sua gitana, nata libera, seduce il soldato Josè, interpretato dal tenore Francesco Meli, ma fa un altro fatale incontro col toreador Escamillo, ruolo in cui torna a Verona il basso-baritono Erwin Schrott. Josè ha però una fidanzata, suo legame con la lontana terra natìa, Micaela, affidata a Kristina Mkhitaryan, apprezzato soprano al debutto areniano. Completano il cast Jan Antem e Vincent Ordonneau (i contrabbandieri Dancairo e Remendado), Daniela Cappiello e Alessia Nadin (Frasquita e Mercedes, amiche di Carmen), Gabriele Sagona e Fabio Previati (Zuniga e Morales). Oltre al Coro di Fondazione Arena preparato da Roberto Gabbiani, nella piazza sivigliana cantano anche i monelli, interpretati dalle giovanissime voci bianche di A.Li.Ve. istruite da Paolo Facincani. Fa il suo esordio anche il giovane direttore Leonardo Sini, alla guida dell’Orchestra della Fondazione per tutte le recite di luglio e agosto. Sini, di origine sassarese, ha compiuto gli studi in patria e si è perfezionato a Londra, vincendo premi come il prestigioso Solti di Budapest e inaugurando brillanti collaborazioni in Italia e in Europa.

Una doppia sorpresa attende il pubblico del 5 luglio. Alle ore 20.50, con la marcia d’ordinanza, sul palcoscenico dell’Arena farà il suo ingresso la Banda della Guardia di Finanza, 60 musicisti diretti dal Colonnello Leonardo Laserra Ingrosso. Un evento nell’evento per celebrare i 250 anni delle Fiamme Gialle. A suonare l’immancabile gong che annuncia l’inizio dello spettacolo saranno gli atleti azzurri Giacomo Bertagnolli, Simone Deromedis, Alex Vinatzer e Nicol Delago, assieme ai campioni Antonio Rossi e Roberto Di Donna.

Dopo la prima di venerdì 5 luglio alle 21.15, Carmen replica il 13, 20, 25 luglio (sempre alle 21.15); il 3, 8, 17, 23 agosto e il 7 settembre (alle 21). All’Arena di Verona ogni sera è una prima, grazie all’avvicendarsi di grandi artisti internazionali, alcuni dei quali al debutto in Anfiteatro: tra le titolari, ClémentineMargaine (20, 25/7 e 3, 17, 23/8) e AlisaKolosova(8/8); oltre a Francesco Meli (che torna il 20/7, 3, 8, 17/8 e 7/9), i tenori Freddie De Tommaso (13/7) e Roberto Alagna (25/7 e 23/8), i soprani Daria Rybak (13 e 20/7), Aleksandra Kurzak (25/7 e 23/8), Pretty Yende (3 e 8/8), Mariangela Sicilia (17/8 e 7/9), Chiara Maria Fiorani (Frasquita il 13, 20 e 25/7); i baritoni Luca Micheletti (20, 25/7), Dalibor Jenis (dall’8/8 al 7/9) e Ludovic Tézier (il 3/8 al suo primo Escamillo areniano). Solo per l’ultima rappresentazione del 7 settembre, alternanza anche sul podio con il ritorno di Daniel Oren.

Carmen, tratta dalla novella omonima di Prosper Mérimée, è l’ultima opera del compositore francese Georges Bizet (1840-1875), che non visse abbastanza a lungo per vederne il successo, avvenuto subito dopo il fiasco iniziale, nello stesso anno della sua prematura morte. Dopo aver stregato il pubblico, illustri colleghi come Brahms e Čajkovskij e intellettuali come Nietzsche, Carmen arrivò in Italia e, nel 1914, fu il primo titolo ad essere rappresentato in Arena dopo il successo della prima Aida, rimanendo tuttora la seconda opera più ricorrente in Anfiteatro. L’anno prossimo, per il Festival 2025, raggiungerà quota 300 recite e Fondazione Arena ne celebrerà il ‘doppio’ 150° anniversario, dell’autore e della prima rappresentazione.

«Ogni volta che riprendiamo Carmen –dichiara Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione Arena questa Carmen in particolare, l’emozione e la meraviglia sono sempre grandissime. Ho avuto l’onore di interpretare Micaela nel 1995, alla prima volta in Arena del maestro, e amico, Franco Zeffirelli, che abbiamo ricordato nel suo centenario l’anno scorso. Posso assicurare che quel senso di meraviglia è ancora vivo e cattura tanto il pubblico quanto gli artisti in scena, che sono cantanti magnifici, tra artisti ben noti e giovani di talento».

Il 101° Arena di Verona Opera Festival 2024, con 50 sere di spettacolo dal 7 giugno al 7 settembre, è sostenuto da numerosi sponsor, in primis UniCredit, che vanta una longevità di collaborazione di oltre 25 anni, e poi Calzedonia, Pastificio Rana, Volkswagen Group Italia, DB Bahn, Forno Bonomi, RTL 102.5, Genny, che firma anche quest’anno le divise del personale adibito all’accoglienza del pubblico, e Müller, che sostiene nuovamente i progetti di accessibilità dedicati alle persone con disabilità. Tra gli official partner marchi storici quali Veronafiere, Air Dolomiti, A4 Holding, Metinvest, SABA Italia, SDG Group, Sartori di Verona, Palazzo Maffei e Mantova Village. Tra i nuovi sostenitori, Poste Italiane, ManPower Group e Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. Oltre a imprese, privati, ordini professionali che compongono la schiera della Membership 67 Colonne per l’Arena di Verona, fondata da Gianluca Rana dell’omonimo pastificio e da Sandro Veronesi, patron del Gruppo Oniverse, con il Gruppo Editoriale Athesis, media partner. 

Info: www.arena.it

LA STAR DELLA LIRICA LUDOVIC TÉZIER IN UN GALA CON ORCHESTRA E CORO DEL TCBO

Sul podio Daniel Oren

Sabato 20 aprile ore 20.30 all’Auditorium Manzoni

Sarà uno dei più grandi baritoni di oggi, il francese Ludovic Tézier, ad interpretare alcune delle scene operistiche più appassionanti del teatro musicale di Giuseppe Verdi, Umberto Giordano, Georges Bizet, Giacomo Puccini, Amilcare Ponchielli e Ruggero Leoncavallo, nel Gala Straordinario “Opera in concerto”, in programma per la Stagione Sinfonica 2024 del Comunale di Bologna.

Sul podio Daniel Oren, impegnato questa settimana anche nel cartellone lirico con il Macbeth di Verdi rappresentato al Nouveau.

Sabato 20 aprile alle 20.30 all’Auditorium Manzoni, Tézier debutterà dal vivo con l’Orchestra del Comunale, dopo aver già inciso con la stessa compagine per Sony Classical un disco verdiano uscito nel 2021. Non mancherà, infatti, nel concerto bolognese una celebre pagina del cigno di Busseto, del quale il baritono è considerato tra i maggiori interpreti, come l’aria di Rigoletto “Cortigiani, vil razza dannata”. Ospite di teatri prestigiosi, dal Metropolitan di New York all’Opéra di Parigi, dalla Royal Opera House di Londra alla Staatsoper di Vienna, dal Teatro alla Scala di Milano alla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, Tézier ha cantato nei giorni scorsi al Teatro di San Carlo di Napoli nella Gioconda di Ponchielli, opera della quale al Manzoni proporrà la Barcarola di Barnaba “Pescator, affonda l’esca”.

Tra i cavalli di battaglia dell’artista che si potranno ascoltare anche il monologo di Carlo Gérard “Nemico della patria” dall’Andrea Chénier di Giordano e l’aria di Escamillo “Toreador” dalla Carmen di Bizet. Appartiene invece a un’opera meno nota, Zazà di Leoncavallo, la romanza di Cascart “Zazà, piccola Zingara”, riscoperta e portata in auge da baritoni del passato come Titta Ruffo. Immancabile anche l’omaggio a Puccini con tre monumenti sinfonico corali: il “Te Deum” da Tosca, nel quale si inserisce la voce del temibile barone Scarpia, altro personaggio che Tézier ha interpretato sui palcoscenici più importanti, il “Coro a bocca chiusa” da Madama Butterfly el’Intermezzoda Manon Lescaut. 

Il Coro del TCBO, istruito da Gea Garatti Ansini, è impegnato anche in “Patria oppressa” da Macbeth di Verdi e in “Regina Coeli” da Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni. Completano la serata pagine sinfoniche come il Prologo da Pagliacci di Leoncavallo, le Ouverture da Nabucco di Verdi e da Carmen di Bizet, e l’Intermezzo da Cavalleria rusticana di Mascagni. Il concerto vede la partecipazione dei giovani interpreti della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna. 

Direttore artistico del Teatro Verdi di Salerno e presenza constante nelle più recenti stagioni della fondazione lirico-sinfonica felsinea, Daniel Oren vanta un ampio repertorio operistico che abbraccia la maggiore produzione romantica e verista italiana.

STAGIONE SINFONICA 2024 DEL TCBO

Gala Straordinario “Opera in concerto”

Sabato 20 aprile, ore 20.30, Auditorium Manzoni 

Daniel Oren direttore

Ludovic Tézier baritono 

Gea Garatti Ansini maestro del coro

Con la partecipazione dei giovani interpreti della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna

Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna

Leoncavallo, da Pagliacci, Prologo

Verdi, da Nabucco, Ouverture

Verdi, da Rigoletto, “Cortigiani, vil razza dannata”

Verdi, da Macbeth, “Patria oppressa”

Giordano, da Andrea Chénier, “Nemico della patria”

Bizet, da Carmen, Ouverture 

Bizet, da Carmen, “Toreador”

Mascagni, da Cavalleria rusticana, Intermezzo 

Mascagni, da Cavalleria rusticana, “Regina Coeli”

Puccini, da Tosca, “Te Deum”

Puccini, da Madama Butterfly, coro a bocca chiusa 

Puccini, da Manon Lescaut, Intermezzo 

Ponchielli, da Gioconda, “Pescator, affonda l’esca”

Leoncavallo, da Zazà, “Zazà, piccola zingara”

I biglietti – da 10 a 40 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale (Largo Respighi, 1), dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18 e il sabato dalle 11 alle 15; il giorno del concerto presso l’Auditorium Manzoni da un’ora prima fino a 15 minuti dopo l’inizio dello spettacolo. 

Per ogni concerto della Stagione Sinfonica 2024 prosegue “Note a margine”, una rassegna di incontri con il pubblico che si tengono circa 30 minuti prima dell’inizio del concerto presso il foyer del bar dell’Auditorium Manzoni. 

Info: https://www.tcbo.it/eventi/stagione-sinfonica-2024-oren-gala-straordinario/