UN REQUIEM IN MEMORIA DELLA STRAGE DI MARZABOTTO 80 ANNI DOPO

Il brano di Adriano Guarnieri dal titolo “A loro, nel gelido crepuscolo dell’aurora” è interpretato in prima assoluta dall’Orchestra e dal Coro del TCBO

Il concerto, promosso dal Comune di Bologna e realizzato dalla Fondazione lirico-sinfonica felsinea, è a ingresso gratuito su prenotazione

Venerdì 25 ottobre alle 20.30, Auditorium Manzoni

Nell’ottantesimo anniversario dell’eccidio di Monte Sole, conosciuto anche come Strage di Marzabotto, il Comune di Bologna e il Teatro Comunale di Bologna offrono alla cittadinanza un concerto commemorativo delle centinaia di vittime dello sterminio nazifascista, avvenuto nell’autunno del 1944 sull’Appennino bolognese. A risuonare in prima esecuzione assoluta – venerdì 25 ottobre alle 20.30 all’Auditorium Manzoni – è il Requiem per voci soliste, coro e grande orchestra dal titolo “A loro, nel gelido crepuscolo dell’aurora” scritto per l’accaduto da Adriano Guarnieri, tra i massimi compositori contemporanei. 

Tonino Battista sale sul podio dell’Orchestra e del Coro – preparato da Gea Garatti Ansini – del Teatro Comunale di Bologna; solisti sono i soprani Livia Rado Patricia Fodor, il contralto Aloisa Aisemberg e il tenore Marcello Nardis.

Guarnieri, che visitò otto anni fa Marzabotto e Monte Sole insieme a uno degli ultimi testimoni della strage, racconta così la genesi del brano: «Al termine del percorso mi fermai e, ancora scosso dall’emozione, promisi a me stesso che avrei parlato di quei nomi, di quelle persone, di quegli innocenti. Avvenne una specie di colloquio interiore tra me e loro. L’idea del Requiem è nata così, come un’ “autocommissione”». Per tre anni il compositore lavorò alla stesura dell’imponente pagina – per proporzioni e organico dispiegato – che si ascolterà per la prima volta a Bologna. L’opera si discosta dalla tipica struttura in nove parti del Requiem ed è realizzata su testi che lo stesso Guarnieri ha tratto dalle raccolte poetiche “La religione del mio tempo” di Pier Paolo Pasolini e “Quare tristis” di Giovanni Raboni, oltre che da frammenti biblici. Le trombe, che suoneranno dai due lati della sala, sono il simbolo del giudizio universale, mentre la linea melodica continua tenuta dai violoncelli rappresenta il lamento funebre.

L’ENIGMA DI SALOME SECONDO BARRIE KOSKY ALL’OPERA DI ROMA

Il regista australiano torna al Costanzi con un’intensa rivisitazione del dramma di Strauss

diretto da Marc Albrecht

Prima giovedì 7 marzo in diretta su Radio3 Rai. Repliche fino al 16 marzo

Torna all’Opera di Roma, dopo il successo del Flauto magico messo in scena al Costanzi nel 2018, il regista australiano Barrie Kosky, conteso dai principali festival e teatri del mondo e vincitore nel 2023 del Premio Abbiati della critica italiana.

Dal 7 al 16 marzo Kosky propone il capolavoro di Richard Strauss Salome, tratto da Oscar Wilde, in un allestimento già apprezzato a Francoforte nel 2020, che si interroga su chi sia la fanciulla di Galilea. La sua identità sfuggente sembra piuttosto definirsi attraverso lo sguardo degli altri personaggi, tutti immersi nel buio di un’inquietante scatola nera, illuminata di tanto in tanto da coni di luce. Sul podio sale uno degli interpreti straussiani più riconosciuti: Marc Albrecht.

La temibile parte di Salome è affidata a Lise Lindström, al debutto sul palco dell’Opera di Roma.

Scene e costumi sono a firma di Katrin Lea Tag, mentre le luci di Joachim Klein.

Ispirato dalla tragedia di Wilde, in cui convergono sensualità e ascetismo religioso, Richard Strauss compone questo dramma in un unico atto nel 1905, elaborando lui stesso il libretto sulla base della traduzione tedesca di Hedwig Lachmann. Il compositore estremizza il conflitto tra Salome e Jochanaan – la principessa chiede la testa del profeta al suo patrigno Erode perché il suo amore è rimasto insoddisfatto – arricchendo il linguaggio con un’intensità fino ad allora inedita. Barrie Kosky sceglie di raccontare la storia interamente dal punto di vista di Salome, purificando il dramma dai suoi tratti esotici e biblici per esaltare la lettura psicologica della protagonista.

«In questo allestimento tutto l’intreccio viene mostrato dalla prospettiva di Salome, non c’è spazio per un angolo visuale maschile – dice Barrie KoskyNoi la concepiamo come una donna indipendente. La sua è una figura complessa e non del tutto definita. È una vergine, ma potrebbe avere tanto 15 quanto 50 anni. Si tratta di un dettaglio importante, perché in realtà non sappiamo chi sia questa donna-bambina. Per noi è chiaro che si tratta dell’unico personaggio in scena che dice sempre la verità. La sua radicalità e la sua provocazione nascono proprio dal fatto che dice esattamente ciò che vuole, pensa e sente, senza mai mentire. Ai miei occhi non è un personaggio mostruoso, ma affascinante. E questo si rispecchia nella musica, che è musica d’amore, la più bella musica d’amore possibile».

Direttore generale e artistico della Komische Oper di Berlino dal 2012 al 2022 e in precedenza co-direttore artistico dello Schauspielhaus di Vienna, Barrie Kosky è uno dei più innovativi registi della scena contemporanea. Il suo Flauto magico (Komische Oper, co-diretto con il gruppo teatrale 1927) è stato visto da oltre 350 mila spettatori in tre continenti; le sue regie allestite al Festival di Salisburgo, al Festival di Bayreuth e di Aix-en-Provence, all’Opéra National di Parigi, alla Los Angeles Opera e alla Royal Opera House di Londra (ha inaugurato la stagione in corso con Das Rheingold di Wagner). Il suo repertorio include incursioni nell’operetta e nel teatro musicale – specialmente degli anni di Weimar – oltre a titoli come West Side Story, Moses und Aron, Les contes d’Hoffmann, Káťa Kabanová, Les dialogues des Carmélites. Tra i riconoscimenti ottenuti vi sono un Olivier Award per la migliore nuova produzione operistica per Castor et Pollux (English National Opera), e i premi come miglior regista e miglior compagnia d’opera (con la Komische Oper) agli International Opera Awards 2014 e 2015.

Sul podio del Costanzi Marc Albrecht, esperto direttore del repertorio tardo romantico tedesco-austriaco, da Wagner e Strauss a Zemlinsky, Schreker e Korngold. Ospite regolare delle principali orchestre e dei più importanti teatri d’opera europei – ha collaborato con i Berliner Philharmoniker, i Wiener Symphoniker e la Royal Opera House di Londra – è stato Direttore Principale della Nationale Opera di Amsterdam, Direttore Musicale dello Staatstheater di Darmstadt e Direttore Artistico e Direttore Principale dell’Orchestre Philharmonique di Strasburgo. Con quest’ultima, ha inciso numerosi dischi per l’etichetta discografica Pentatone, tra i quali i Poemi sinfonici di Strauss e musiche di Korngold e Berg. Il suo lavoro ha ottenuto diversi riconoscimenti: OPUS KLASSIK lo ha nominato “Direttore dell’anno” per Die Seejungfrau (La sirenetta) di Zemlinsky con la Netherlands Philharmonic (Pentatone) e ha inserito Das Wunder der Heliane di Korngold alla Deutsche Oper di Berlino (Naxos) nella categoria “Best Opera Recording of the 20th/21st century”.

Nel ruolo della protagonista sale per la prima volta sul palco dell’Opera di Roma il soprano americano Lise Lindström, la cui interpretazione di Salome all’Opera Australia nel 2018 le è valso un secondo Premio Helpmann come miglior interprete femminile in un’opera. Come principessa di Giudea ha calcato i palchi della Wiener Staatsoper, della San Diego Opera e della Dallas Opera.

Jochanaan è invece il basso-baritono Nicholas Brownlee, che ha già interpretato la parte nell’allestimento di Kosky all’Oper Frankfurt e che è entrato a far parte dell’ensemble del teatro tedesco nel 2020. Ad interpretare Erode è il tenore John Daszak che, dopo il suo debutto nel ruolo nell’acclamata messa in scena di Salome di David McVicar alla Royal Opera House, ha continuato a riscuotere grandi consensi nel ruolo in nuove produzioni al Festival di Salisburgo, al Festival d’Aix-en-Provence e all’Opéra di Parigi.

Il mezzosoprano Katarina Dalayman è invece Erodiade. Narraboth è interpretato da Joel Prieto, mentre i cinque giudei sono Michael J. Scott, Christopher Lemmings, Marcello Nardis, Eduardo Niave – dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program dell’Opera di Roma – ed Edwin Kaye.

I due nazareni sono Nicola Straniero – anche lui di “Fabbrica” Young Artist Program – e Zachary Altman, che interpreta anche uno dei due soldati insieme ad Edwin Kaye.

Completano il cast Karina Kherunts (Un paggio di Erodiade), Alessandro Guerzoni e Daniele Massimi che si alternano nel ruolo dell’uomo di Cappadocia e Giuseppe Ruggiero (Uno schiavo).

La prima rappresentazione, in diretta su Radio3 Rai, è prevista per giovedì 7 marzo alle ore 20.00. Repliche domenica 10 marzo ore 16.30, martedì 12 marzo ore 20.00, giovedì 14 marzo ore 20.00 e sabato 16 marzo ore 18.00.

Biglietti in vendita sul sito https://www.operaroma.it/ e al botteghino

Info: https://www.operaroma.it/spettacoli/salome/

S|CONFINAMENTI – STAGIONE 2023/2024 DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Salome

Musica di Richard Strauss

Opera in un atto

Dal dramma di Oscar Wilde

Prima rappresentazione assoluta: Hofoper, Dresda, 9 dicembre 1905

Prima rappresentazione al Teatro Costanzi: 9 marzo 1908

DIRETTORE Marc Albrecht

REGIA Barrie Kosky

SCENE E COSTUMI Katrin Lea Tag

LUCI Joachim Klein

DRAMMATURGIA Zsolt Horpácsy

PERSONAGGI E INTERPRETI

ERODE John Daszak

ERODIADE Katarina Dalayman

SALOME Lise Lindström

JOCHANAAN Nicholas Brownlee

NARRABOTH Joel Prieto

UN PAGGIO DI ERODIADE Karina Kherunts

PRIMO EBREO Michael J. Scott

SECONDO EBREO Christopher Lemmings

TERZO EBREO Marcello Nardis

QUARTO EBREO Eduardo Niave*

QUINTO EBREO Edwin Kaye

PRIMO NAZARENO Zachary Altman

SECONDO NAZARENO Nicola Straniero*

PRIMO SOLDATO Zachary Altman

SECONDO SOLDATO Edwin Kaye

UN UOMO DI CAPPADOCIA Alessandro Guerzoni / Daniele Massimi 10, 14 marzo

UNO SCHIAVO Giuseppe Ruggiero

*dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma

ORCHESTRA DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

ALLESTIMENTO OPER FRANKFURT 

TEATRO COSTANZI

PRIMA RAPPRESENTAZIONE giovedì 7 marzo ore 20.00 in diretta su Radio3 Rai

REPLICHE

domenica 10 marzo ore 16.30

martedì 12 marzo ore 20.00

giovedì 14 marzo ore 20.00

sabato 16 marzo ore 18.00

AL VIA LA VENDITA DEI BIGLIETTI PER LA STAGIONE 2024 DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Lirica, Concertistica, ParmaDanza: dal 25 ottobre alla Biglietteria del Teatro Regio e dal 26 online su teatroregioparma.it

STAGIONE 2024 DEL TEATRO REGIO DI PARMA

STAGIONE LIRICA

Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini,

L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti in un nuovo allestimento,

Tosca di Giacomo Puccini

sono le opere che da gennaio a maggio compongono la Stagione Lirica,

a cui si aggiunge il Concerto sinfonico corale per celebrare il 195° compleanno del Regio.

Sul podio Diego Ceretta, Sesto Quatrini, Daniel Oren, alla direzione della Filarmonica Arturo Toscanini, del Coro del Teatro Regio di Parma, dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.

Tra i protagonisti in scena Anastasia Bartoli, Maria Kataeva, Nina Minasyan, Roberto de Candia, Andrzej Filończyk, Brian Jagde, Maxim Mironov, John Osborn, Roberto Tagliavini, Luca Salsi.

STAGIONE CONCERTISTICA

Il Trio di Parma con la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Diego Ceretta inaugura la Stagione Concertistica, realizzata da Società dei Concerti di Parma, nel primo dei sei concerti che, da gennaio a maggio, vedono protagonisti

il Quartetto Indaco con Alessandro Taverna, Emmanuel Pahud, Trevor Pinnock, Jonathan Manson, Michail Pletnëv, Andrea Lucchesini, Berta Rojas.

PARMADANZA

Da gennaio ad aprile Paul Taylor Dance Company per la prima volta al Regio,

Il lago dei cigni della Compagnia Paliashvili di Tbilisi,

FND/Aterballetto con una nuova creazione in prima assoluta,

Saburo Teshigawara & Rihoko Sato, Ballet Preljocaj con Torpeur in prima nazionale

REGIOYOUNG

Con i classici di Regio Young Una notte all’opera, Imparolopera e Opera meno 9, la rassegna per scuole e famiglie prende il via con Cartoons! e prosegue con le nuove produzioni di As.Li.Co. ispirate a Il flauto magico e a Turandot, l’appuntamento natalizio con Lo schiaccianoci e il re dei topi, e lo spettacolo musicale Caro Lupo di Drogheria Rebelot.

INCONTRI, LABORATORI, PROVE APERTE

La V edizione del workshop e del concorso Scrivere d’Opera, gli inviti all’ascolto di Prima che si alzi il sipario, le prove aperte, La danza dietro le quinte.

STAGIONE LIRICA

Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, Tosca di Giacomo Puccini sono i tre titoli che compongono la Stagione Lirica 2024 del Teatro Regio di Parma, da gennaio a maggio, arricchita dal Concerto sinfonico corale diretto da Daniel Oren per celebrare il 195° compleanno del Teatro il 16 maggio.

Il barbiere di Siviglia, opera buffa in due atti di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini, inaugura la Stagione venerdì 12 gennaio 2024 ore 20.00 (recite martedì 16, giovedì 18, ore 20.00, e sabato 20 gennaio, ore 17.00). L’opera va in scena nell’allestimento del Rossini Opera Festival del 2018, ripreso in occasione di Pesaro Capitale Italiana per la Cultura 2024, con la regia, le scene e i costumi di Pier Luigi Pizzi, registacollaboratore e luci Massimo Gasparon.

L’inaugurazione è affidata alla bacchetta del ventiseienne Diego Ceretta, al debutto nel titolo e per la prima volta al Teatro Regio di Parma,sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani.

In scena Maxim Mironov (Conte d’Almaviva, per la prima volta al Teatro Regio), Maria Kataeva (Rosina, per la prima volta a Parma), Andrzej Filończyk (Figaro, per la prima volta al Teatro Regio), Marco Filippo Romano (Don Bartolo), Roberto Tagliavini (Don Basilio), Elena Zilio (Berta), William Corrò (Fiorello / Un ufficiale).

Una fitta trama di inganni, stratagemmi e situazioni esilaranti, un linguaggio musicale brillante, un ritmo narrativo serrato fanno di quest’opera una delle più rappresentate al mondo. Un successo tutt’altro che scontato all’epoca del suo debutto, avvenuto il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina di Roma: il confronto con Giovanni Paisiello, autore appena trent’anni prima di un’opera omonima tratta dallo stesso dramma di Beaumarchais, era talmente pesante che molti detrattori di Rossini erano presenti alla première con l’unico scopo di boicottarla. Tuttavia, bastò una seconda rappresentazione per ribaltare il destino di quest’opera e consacrarla al successo assoluto.

Sulla scia della leggerezza dell’opera inaugurale la Stagione prosegue con L’elisir d’amore, melodramma giocoso in due atti di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani. Daniele Menghini firma questo nuovo allestimento del Teatro Regio di Parma, che debutta venerdì 15 marzo 2024, ore 20.00 (recite domenica 17, venerdì 22 marzo, ore 20.00, domenica 24 marzo 2024, ore 15.30) con la direzione di Sesto Quatrini sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e del Coro del Teatro Regio di Parma, maestro del coro Martino Faggiani. Completano il team creativo Davide Signorini alle scene, Nika Campisi ai costumi, Gianni Bertoli alle luci.

Nina Minasyan (per la prima volta a Parma) interpreta la ricca e capricciosa Adina, mentre John Osborn veste i panni di Nemorino, giovane e ingenuo contadino che, convinto di voler conquistare la ragazza, si affida al balsamico elisire spacciato come filtro d’amore dal sedicente dottor Dulcamara (Roberto de Candia).

Completano il cast Lodovico Filippo Ravizza (Belcore, per la prima volta a Parma) e Yulia Tkachenko (Giannetta).

Tratta dal dramma Le philtre del contemporaneo Eugène Scribe, composta in soltanto quattordici giorni, l’opera fu rappresentata il 12 maggio 1832 a Milano, con un successo che le valse oltre trenta repliche consecutive. L’inventiva melodica, la spiccata caratterizzazione dei personaggi, una leggerezza velata da accenti malinconici e a tratti elegiaci rendono quest’opera una tra le più amate nel repertorio ottocentesco, a cavallo tra l’opera buffa italiana, di cui conserva i tratti più brillanti, e un gusto più propriamente romantico.

La Stagione si chiude con Tosca, melodramma in tre atti di Giacomo Puccini su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, in scena nell’allestimento del 2018 del Teatro Regio di Parma venerdì 17 maggio 2024, ore 20.00 (recite domenica 19, ore 15.30, giovedì 23 maggio, ore 20.00, sabato 25 maggio 2024, ore 20.00). La regia è di Joseph Franconi Lee, che riprende un’idea di Alberto Fassini, le scene e i costumi William Orlandi. La direzione è affidata alla bacchetta di Daniel Oren, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, maestro del coro Martino Faggiani. In scena Anastasia Bartoli (Floria Tosca), Luca Salsi (Scarpia), Brian Jagde (Mario Cavaradossi, al debutto a Parma), Luciano Leoni (Angelotti), Roberto Abbondanza (Sagrestano), Marcello Nardis (Spoletta, al debutto a Parma).

Tratta dall’omonimo dramma storico di Victorien Sardou, a cui Puccini aveva assistito di persona nel 1889, l’opera andò in scena il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi di Roma. L’ambientazione connotata storicamente (siamo nel giugno 1800, a Roma, all’indomani della battaglia di Marengo) e la concentrazione dell’azione nel tempo e nello spazio contribuiscono a conferire a quest’opera una forte tensione drammatica e una grandiosità che segna un punto di svolta rispetto alla dimensione più intima dei lavori precedenti del compositore lucchese.

Il Concerto sinfonico corale diretto da Daniel Oren in occasione del 195° compleanno del Teatro Regio di Parma completa la Stagione giovedì 16 maggio 2024, ore 20.00. Il Maestro israeliano sarà sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, maestro del coro Martino Faggiani, per segnare questa nuova tappa del Teatro verso il suo bicentenario, che ricorrerà il 16 maggio 2028.

STAGIONE CONCERTISTICA

È affidato alla bacchetta di Diego Ceretta il concerto che inaugura la Stagione Concertistica 2024, realizzata da Società dei Concerti di Parma, venerdì 26 gennaio 2024, ore 20.30, che, per il secondo anno consecutivo, sarà aperta dalla Filarmonica Arturo Toscanini nel segno della forte sinergia che lega le tre principali istituzioni musicali della città. A condividere il palco con la Filarmonica Toscanini, un’altra grande eccellenza del nostro territorio: il Trio di Parma, con Ivan Rabaglia al violino, Enrico Bronzi al violoncello, Alberto Miodini al pianoforte. In programma il Triplo concerto in do maggiore per pianoforte, violino e violoncello, op. 56 di Ludwig van Beethoven e la Sinfonia n. 9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo”, op. 95, di Antonín Dvořák.

Si prosegue con un’eccellenza della musica da camera internazionale, fresca della vittoria all’edizione 2023 del Concorso Internazionale di Osaka: il Quartetto Indaco, formatosi nel 2007 presso la Scuola di Musica di Fiesole e composto da Eleonora Matsuno e Ida Di Vita al violino, Jamiang Santi alla viola, Cosimo Carovani al violoncello, protagonisti insieme al pianista Alessandro Taverna del concerto di lunedì 19 febbraio 2024, ore 20.30,interpreti di pagine diJohannes Brahms.

Sonate, suite e fantasie di Johann Sebastian Bach e Georg Philipp Telemann compongono un programma interamente dedicato al barocco tedesco: per il terzo appuntamento della Stagione Concertistica, domenica 3 marzo 2024, ore 20.30, protagonisti Emmanuel Pahud al flauto, Trevor Pinnock al clavicembalo, Jonathan Manson al violoncello.

Poetica immaginativa e virtuosismo prodigioso contraddistinguono il pianismo di Michail Pletnëv che lunedì 18 marzo 2024 ore 20.30 offrirà all’ascolto i Preludi op. 11 di Alexander Skrjabin e i Preludi op. 28 di Frédéric Chopin: un programma interamente dedicato a una forma musicale che nell’ ‘800 si emancipa dal suo ruolo di introduzione strumentale per diventare una delle forme del pianismo romantico per eccellenza.

È ancora il pianoforte a essere protagonista nell’appuntamento di lunedì 22 aprile 2024, ore 20.30: Andrea Lucchesini, pianista dalla grande raffinatezza timbrica e dalla straordinaria capacità comunicativa, offre all’ascolto un programma che parte dalla Sonata op. 14 di Ludwig van Beethoven e si conclude con Sonata in si minore di Franz Liszt, con un’incursione nel mondo poetico e narrativo di Robert Schumann, con la Fantasia op. 17.

Domenica 26 maggio 2024, ore 17.30, la chitarrista paraguaiana Berta Rojas chiude la Stagione Concertistica 2024: un appuntamento che sarà anche l’evento conclusivo del “Paganini Guitar Festival”, la rassegna internazionale dedicata a Niccolò Paganini, virtuoso della chitarra oltre che del violino, che da vent’anni richiama a Parma appassionati delle sei corde da tutto il mondo.

PARMADANZA

Cinque gli appuntamenti di ParmaDanza 2024: dal 30 gennaio al 20 aprile, cinque compagnie di danza nazionali e internazionali scandiscono un cartellone che spazia dai classici più amati del balletto alla danza contemporanea.

La rassegna si apre martedì 30 gennaio 2024, ore 20.30,con una delle più iconiche compagnie della modern dance americana: per la prima volta al Teatro Regio di Parma, Paul Taylor Dance Company porterà in scena l’energia e la dirompente comunicativa che contraddistingue la cifra stilistica della Compagnia sin dalla sua fondazione, nel 1957. In programma due storiche creazioni di Paul Taylor: Airs, creazione del 1978 su musiche di Georg Friedrich Händel, e Piazzolla Caldera, del 1997, su musiche di Astor Piazzolla e Jerzy Petersbursky. Tra i due titoli si incastona Hope is the Thing with Feathers,coreografia di Michelle Manzanales del 2022 che intreccia ironia e sentimento in una colonna sonora che si ispira al mondo degli uccelli, da Bob Marley (Three little birds) ai Beatles (Blackbird), da Thomas Mendez (Cucurucucú Paloma) a Carla Morrison (Pajarito del Amor).

ParmaDanza prosegue martedì 6 febbraio 2024, ore 20.30,con un caposaldo del balletto romantico: la Compagnia Paliashvili di Tbilisiporta in scena Il lago dei cigni,balletto in due atti, con la coreografia Marius Petipa e Lev Ivanov, musica di Pëtr Il’ic Čajkovskij, nella versione coreografica di Alexey Fadeechev, con le scene di Vyacheslav Okunev e le luci di Steen Bjarke. Intitolata al compositore Zakaria Paliashvili, la Compagnia Paliashviliha sede stabilmente al Teatro dell’Opera e del Balletto di Tbilisi, in Georgia, ed è attualmente diretta da Nina Ananiashvili.

La compagnia FND/Aterballetto,porta in scena in prima assoluta sabato 17 febbraio 2024, ore 20.30,la Nuova creazione per sedici danzatori, firmata dalla danzatrice basca Iratxe Ansa insieme a Igor Bacovich, sodalizio artistico che li lega dal 2013, insieme a due creazioni, Yeled e Secus.

In quale momento della nostra vita abbiamo perso la sensazione di essere bambini? C’è stato un evento, una frase, che ha segnato la perdita della nostra innocenza? È questo il cuore di Yeled (dall’ebraico, “bambino”), creazione del 2022 con la coreografia e la musica di Eyal Dadon, i costumi Bregje van Balen, le scene, luci Fabiana Piccioli. Chiude la serata a trittico Secus, creazione del 2019 della coreografia Ohad Naharin. Tra gesti delicati e puliti e sinuose disarticolazioni sedici danzatori si muovono su un collage musicale che si estende dagli stili elettronici di AGF alle seducenti melodie indiane di Kaho Naa Pyar Hai ai Beach Boys, creando un alfabeto umano che spazia tra gioia, vulnerabilità, paura, innocenza, confusione e rabbia. Sound design e editing Ohad Fishof, i costumi sono di Rakefet Levy, le luci Avi Yona Bueno (Bambi).

Una rilettura visionaria e poetica di una delle storie d’amore più struggenti di tutti i tempi, sulle musiche di Richard Wagner: Tristan and Isoldeè la creazione del coreografo Saburo Teshigawara interpretein scena insieme a Rihoko Sato sabato 6 aprile 2024, ore 20.30. In un percorso di luci e movimenti, il coreografo giapponese trasforma radicalmente uno dei capolavori del romanticismo tedesco, sublimandolo nella simbolica rappresentazione dell’essenza di un amore inafferrabile, di cui il corpo diventa in qualche modo prolungamento e mediatore.

Il Ballet Preljocaj chiude ParmaDanza 2024 sabato 20 aprile 2024, ore 20.30, portando in scena in prima nazionale Torpeur, la nuova creazione per dieci ballerini, in coproduzione con il Festival Montpellier Danse. Apre il programma Annonciation, creazione del 1995 ispirata a uno dei temi più ricorrenti dell’iconografia cristiana, quello dell’Annunciazione, indagandone, tra misticismo, carnalità e umanità, il mistero più profondo, in una coreografia per due danzatrici su musiche di Stéphane Roy e di Antonio Vivaldi, con i costumi di Nathalie Sanson e le luci di Jacques Chatelet. Chiude la serata un altro brano iconico della compagnia, Noces (1989), sulle musiche dell’omonimo poema coreografico di Igor’ Stravinskij, con i costumi di Caroline Anteski e luci di Jacques Châtele.

Ballerini e coreografi delle compagnie ospiti di ParmaDanza 2024 saranno protagonisti de La danza dietro le quinte, ciclo di classi aperte, masterclass, dedicate agli allievi dei corsi avanzati delle scuole di danza, e incontri in cui il pubblico degli appassionati potrà scoprire da vicino il lavoro delle compagnie. Il calendario degli appuntamenti sarà annunciato prossimamente.

REGIOYOUNG

La musica, il teatro, l’opera abbracciano i più piccoli, le loro famiglie, le scuole, per incontrarsi, divertirsi e conoscersi da vicino, attraverso storie e melodie sorprendenti ed emozionanti.

9 titoli, 16 appuntamenti per famiglie, scuole, bambini e ragazzi da 0 a 14 anni, da ottobre 2023 ad aprile 2024 sono i numeri di RegioYoung 2024, la stagione del Teatro Regio di Parma dedicata al pubblico dei più giovani, sulle note della musica jazz e di quella di Mozart, Rossini, Čajkovskij, e molto altro.

Cartoons! dà il via a RegioYoung a ritmo di jazz: sabato 28 ottobre 2023, ore 15.30 e 18.00, al Ridotto del Teatro Regio di Parma, va in scena lo spettacolo di Parma Frontiere dedicato ai bambini a partire dai 6 anni, ideato e diretto da Sabina Borelli, voce narrante insieme a Pato Valderrama, con la voce di Diletta Longhi e con Matteo Valentini al sassofono, Francesco Cannito al pianoforte, Giancarlo Patris al contrabbasso, Benedetta Rositano alla batteria. Musicisti, cantanti e attori si uniscono per fare una magia di musica e teatro per grandi e piccini, uno spettacolo tutto da cantare e ballare. Per tutti la parola d’ordine è solo una: “Supercalifragilistichespiralidoso”!

Tornano gli appuntamenti di Opera meno 9 dedicati alle famiglie in attesa al Ridotto del Teatro Regio di Parma, sabato 18, 25 novembre, 2 dicembre 2023, ore 10.30, a cura di AsLiCo. Un percorso laboratoriale alla scoperta della musica e della propria voce dedicato alle mamme, ai papà e ai bimbi in arrivo, consigliato dal quinto all’ottavo mese di gravidanza, quando il bambino comincia a percepire e reagire ai suoni provenienti dall’esterno.

Due giovani alla ricerca di un posto nel complicato mondo degli adulti sono i protagonisti di Flauto magico. Il suono della pace in scena al Teatro Regio di Parma venerdì 24 novembre 2023, ore 9.00 e 11.00 per le scuole e sabato 25 novembre 2023, ore 15.30 e 18.00, per le famiglie, dedicato ai bambini e ai ragazzi dai 6 ai 14 anni. Ispirato all’opera Die Zauberflöte di Wolfgang Amadeus Mozart, lo spettacolo vede la regia di Caroline Leboutte, la direzione di Alfredo Salvatore Stillo sul podio dell’Orchestra 1813, rielaborazione musicale di Giacomo Mutigli, e l’adattamento drammaturgico di Caroline Leboutte, con le luci di Nicolas Olivier e i video di Damien Petitot, scene e costumi di Aurélie Borremans. Lo spettacolo è il nuovo allestimento di As.Li.Co. – Opera Domani in coproduzione con Opéra Grand Avignon, Opéra de Rouen Normandie e Bregenzer Festspiele. Al centro del racconto, il rapporto conflittuale tra Sarastro e la Regina della Notte, che prende la forma di una guerra nella quale i giovani Tamino e Pamina sono spesso chiamati a schierarsi.

Le musiche del capolavoro di Čajkovskij portano le emozioni del Natale sul palcoscenico del Teatro Regio di Parma: Lo schiaccianoci e il re dei topi va in scena sabato 2 dicembre 2023, ore 15.00 e ore 18.30 per i bambini dai 5 anni e le loro famiglie, e vedrà in scena gli allievi di Professione Danza Parma con la partecipazione del Balletto di Parma, con le coreografie di Lucia Giuffrida, Francesco Frola, Adria Luz Velasquez Castillo, da Lev Ivanovič Ivanov, Marius Petipa.

Sarà dedicato a due delle opere della Stagione Lirica Imparolopera, il format ideato da Bruno Stori per raccontare ai bambini e ai ragazzi delle scuole il mondo dell’opera: l’appuntamento di mercoledì 17 gennaio 2024, ore 9.00 e ore 11.00 sarà dedicato a Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, mentre mercoledì 20 marzo 2024, ore 9.00 e ore 11.00, a L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti. Interpretato e diretto da Bruno Stori, con gli allievi del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, e il coordinamento musicale di Donatella Saccardi.

Gli appuntamenti di RegioYoung proseguono con una storia di amore e coraggio, per dimostrare che anche le paure più profonde possono essere addomesticate se guardate da vicino: Caro Lupo è lo spettacolo in scena al Teatro Regio di Parma sabato 3 febbraio 2024, ore 15.00 e 18.00, per i bambini dai 5 anni, produzione di Drogheria Rebelot, ideato da Miriam Costamagna e Andrea Lopez Nunes, con la regia, drammaturgia e cura dell’animazione di Nadia Milani, le musiche originali di Andrea Ferrario. In scena, Miriam Costamagna, Andrea Lopez Nunes, Giacomo Occhi, Aurora Aramo, Arianna Aramo, Nadia Milani daranno vita alla storia della piccola Jolie, bambina curiosa e intraprendente che vive in una piccola casa in mezzo ad un grande bosco con la mamma e il papà. Un giorno il suo inseparabile orso di pezza Boh scompare e Jolie è mossa da grande coraggio che la spinge a inoltrarsi nel bosco alla ricerca del suo amico, sfidando le sue paure.

Sono ispirati all’opera Turandot di Giacomo Puccini gli appuntamenti di As.Li.Co. Opera Kids e As.Li.Co. Opera Domani. Al Ridotto del Teatro Regio di Parma va in scena per i bambini dai 3 ai 6 anni venerdì 1 marzo 2024, ore 9.00 e ore 11.00, per le scuole e sabato 2 marzo 2024, ore 15.30 e ore 18.00,per le famiglie Turandot. Cuore di ghiaccio, spettacolo con la drammaturgia musicale di Anna Pedrazzini, la regia di Massimiliano Burini, le maschere e i costumi di Mariella Carbone. In scena, un cantante, due attori e un pianista raccontano l’antica storia della Principessa Turandot, vittima di una maledizione che ha gelato il suo cuore e ha colpito tutto il suo regno, che ha perso vigore, luce e speranza. Solo l’arrivo di qualcuno di grande coraggio potrebbe rompere l’incantesimo.

Turandot. Enigmi al museo è lo spettacolo di teatro musicale per bambini e ragazzi da 6 a 14 anni, in scena al Teatro Regio di Parma venerdì 12 aprile 2024, ore 9.00 e ore 11.00 per le scuole e sabato 13 aprile 2024, ore 15.30 e ore 18.00 per le famiglie. La regia è di Andrea Bernard, la direzione di Sieva Borzak con l’Orchestra 1813. Sulle musiche di Giacomo Puccini, il libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni ambienta la vicenda nelle sale di un museo, dove la lettura di un antico manoscritto anima statue, ceramiche pregiate, costumi tradizionali e stampe d’epoca. Il giovane Calaf, con il padre Timur e Liù vengono catapultati nel misterioso mondo di Turandot, la principessa che, con l’aiuto di Ping, Pong e Pang (tre statue dell’esercito di terracotta) spera di trovare il vero amore ed essere ricordata per sempre.

Non è mai troppo presto per avvicinarsi all’opera. Lo spettacolo di OperaBaby ispirato a Turandot in programma sabato 27 aprile 2024, ore 15.30 e 18.00 è dedicato ai neonati dai 6 ai 36 mesi, un’età in cui recenti studi neuro-cognitivi dimostrano che la musica può avere un ruolo fondamentale per la crescita, lo sviluppo delle capacità motorie, dell’apprendimento e cognitivo. Drammaturgia musicale Anna Pedrazzini, regia Sara Zanobbio.

Sacco a pelo, tappetino, ciabatte, spazzolino da denti e una borraccia: ecco tutto l’occorrente per vivere una notte indimenticabile tra gli stucchi e i velluti del teatro, alla ricerca di un tesoro e alla scoperta degli angoli più nascosti del Regio. Non può ormai più mancare a RegioYoung, Una notte all’opera, l’esperienza per bambini da 7 a 10 anni che potranno trascorrere un’indimenticabile notte in teatro. Appuntamento sabato 1 giugno 2024, dalle ore 20.00 alle ore 8.00. In collaborazione con il Gruppo Appassionati Verdiani “Club dei 27”

PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO

Il compositore, lo stile, la genesi delle opere, i capolavori letterari che ne hanno ispirato la produzione sono alcuni dei temi approfonditi da Giuseppe Martini in Prima che si alzi il sipario, ciclo di incontri di presentazione delle opere in programma al Teatro Regio: Il barbiere di Siviglia (domenica 7 gennaio 2024, ore 17.00), L’elisir d’amore (sabato 9 marzo 2024, ore 17.00), Tosca (sabato 11 maggio 2024, ore 17.00) con la partecipazione dei giovani cantanti del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, coordinati da Donatella Saccardi, che ne interpreteranno i brani più celebri.

PROVE APERTE

Nei giorni che precedono il debutto, sono aperte al pubblico le prove de Il barbiere di Siviglia (mercoledì 10 gennaio 2024, ore 15.30), L’elisir d’amore (martedì 12 marzo 2024, ore 15.30), Tosca(martedì 14 maggio 2024, ore 15.30).

Sono riservate al pubblico degli under30 le prove di Il barbiere di Siviglia (domenica 7 gennaio 2024, ore 20.00), L’elisir d’amore (domenica 10 marzo 2024, ore 20.00), Tosca (domenica 12 maggio 2024, ore 20.00). E, per chi lo vorrà, prima dello spettacolo un aperitivo in musica nelle sale del Ridotto.

REGIOINSIEME

RegioInsieme è il progetto dedicato alle realtà fragili del territorio, nato per creare opportunità e rendere accessibili a tutti spettacoli, concerti, laboratori, percorsi ed esperienze formative, per fare ancora una volta del teatro un’occasione di crescita, di benessere e di arricchimento. Il programma degli appuntamenti è disponibile su teatroregioparma.it.

SCRIVERE D’OPERA – V edizione

Workshop di introduzione alla scrittura critica dedicato a L’elisir d’amore

Giunge alla sua V edizione Scrivere d’Opera, workshop di introduzione alla scrittura critica gratuito e riservato a insegnanti e studenti delle classi III, IV e V delle scuole secondarie di II grado di Parma e Provincia, realizzato con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Critici Musicali e dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Nato con l’obiettivo di stimolare senso critico e avvicinare i più giovani all’opera attraverso un ascolto consapevole e autonomo, il workshop sarà quest’anno dedicato a L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti e si svolgerà al Ridotto Teatro Regio di Parma da ottobre 2023 a marzo 2024 per un totale di 9 incontri curati da Angelo Foletto, Presidente del Premio Franco Abbiati della critica musicale italiana e critico musicale de La Repubblica, Carla Moreni, Direttivo ANCM e critico musicale de Il Sole 24 Ore, Valeria Ottolenghi, responsabile delle relazioni esterne ANCT e critico teatrale della Gazzetta di Parma.

Attraverso letture, ascolti, incontri con gli artisti, gli allievi entreranno nel vivo dell’allestimento dell’opera, e, dopo aver preso assistito alla prova aperta de L’elisir d’amore dovranno cimentarsi nella scrittura di una recensione partecipando al Premio Scrivere d’Opera “Elena Formica”, concorso intitolato alla giornalista della Gazzetta di Parma prematuramente scomparsa. Le recensioni selezionate saranno valutate da una giuria composta da giornalisti e critici teatrali; le migliori saranno pubblicate sulla Gazzetta di Parma e i vincitori riceveranno in premio, in una cerimonia pubblica, biglietti e abbonamenti al Teatro Regio di Parma.