AL REGIO DI PARMA LA STAGIONE DI DANZA APRE CON CARMEN DELLA COMPAÑÍA ANTONIO GADES E LA STRADA CON ALINA COJOCARU IN PRIMA NAZIONALE IN ESCLUSIVA PER L’ITALIA
Teatro Regio di Parma
COMPAÑÍA ANTONIO GADES
Carmen
mercoledì 5 febbraio 2025, ore 20.30
ALINA COJOCARU
La Strada
sabato 8 febbraio 2025, ore 20.30
La Compañia Antonio Gades inaugura la Stagione di Danza del Teatro Regio di Parma mercoledì 5febbraio ore 20.30. Punto di riferimento tra i più importanti al mondo della danza spagnola e del flamenco, la compagnia torna al Teatro Regio di Parma con un titolo iconico del suo repertorio, Carmen, con la coreografia, il soggetto e le luci di Antonio Gades e Carlos Saura e le scene di Antonio Saura. Carmen è il terzo balletto narrativo di Antonio Gades dopo Don Giovanni e Bodas de Sangre, ispirato al racconto di Merimée.
In scena Esmeralda Manzanas (Carmen), Álvaro Madrid (Don José), Jairo Rodríguez (Toreador), Miguel Ángel Rojas (Il marito), insieme al corpo di ballo: Cristina Carnero, ElenaRos, Ana del Rey, María Nadal, Virginia Guiñales, Maria Jose López, Raquel Soblechero, Ángel Navarro, Antonio Ortega, José Cánovas, Miguel Lara, SantiagoHerranz danzano sulle musiche di Antonio Gades, Antonio Solera, Ricardo Freire, Georges Bizet, Manuel Penella e José Ortega Heredia, con i cantanti dal vivo Alfredo Tejada, Enrique Bermúdez “Piculabe”, Israel Paz accompagnati dalle chitarre di Alberto Perianes, José Romero. Lo spettacolo è realizzato con il supporto di Gobierno de Espana, Ministerio de Cultura, Istituto Nacional de las artes escenicas y de la musica Ayuntamiento de Getafe
“Carmen è una donna libera e non considera i suoi sentimenti come una proprietà privata – afferma Antonio Gades. Ha una considerazione così alta del concetto di libertà che preferisce morire piuttosto che perderla. È sempre stata considerata frivola, in realtà Carmen possiede un forte senso di appartenenza di classe e una gran nobiltà d’animo. Merimée ha portato Carmen in Francia, noi l’abbiamo riportata in Spagna.
“Ho voluto lavorare con lamusica che aveva ispirato Bizet, ovvero la musica popolare originale, per mostrare come una chitarra e una cantante di flamenco possano avere lo stesso potere, se non maggiore in certi momenti, di un’orchestra di cento elementi”.
“Con Antonio Gades la danza spagnola ha assunto una forza espressiva e uno stile universale prima di lui sconosciuti – scrive Valentina Bonelli. È Carmen l’immagine del flamenco così inteso, nell’allestimento congiunto del coreografo danzatore e dal regista cinematografico Carlos Saura. Di ispirazione la novella di Prosper Mérimée invece che il libretto dell’opera di Georges Bizet, perché il duo riteneva vicenda e personaggi letterari più vicini al carattere del popolo andaluso, nonostante la cifra romantica e la nazionalità francese dell’autore”
Alina Cojocaru sarà la protagonista sabato 8 febbraio ore 20.30 de La strada, coreografia per undici danzatori di Natalia Horečná, ispirata all’omonimo film di Federico Fellini del 1954, sulle musiche di Nino Rota, con le scene e i costumi di Otto Bubeniček, le luci di Andrea Giretti, produzione Acworkroom Ltd. L’étoile romena vestirà i panni della giovane e ingenua Gelsomina, protagonista di questa creazione che trasforma in danza un capolavoro cinematografico senza tempo. Con lei in scena Mick Zeni, (Zampanò), Johan Kobborg, (Il Matto), insieme al corpo di ballo Claudio Cangialosi, Lukas Hunt, Marc Bascompte, Maria Tolstunova, Winnie Pinto, Yaiza Suppert, Giulio Galimberti, Jonathan Costa.
Ma cosa ha attratto Alina Cojocaru della Gelsomina di Giulietta Masina? «Quello che amo di lei è che sa ciò che è giusto -dichiara Alina Cojocaru. Me lo ha fatto capire la scena in cui pianta semi di pomodoro: quando crescerà la pianta lei non sarà più lì, ma i frutti matureranno per altri che potranno cibarsene. È la cosa giusta da fare. Forse per questo i suoi occhi sono luminosi più di tutto, sino alla fine, quando viene assassinata e noi continuiamo a sperare che sia viva, per poterla vedere ancora e ancora. Essendo semplicemente se stessa, così ingenua e vulnerabile, Gelsomina dona interamente il suo spirito, permettendo a tutti coloro che la incontrano di maturare e cambiare, forse anche Zampanò, che capirà quanto ha perduto».
Un personaggio cinematografico e teatrale – scrive Valentina Bonelli – che si direbbe avulso dalla realtà odierna, così dura e cinica, ma che offre a un’artista come Alina Cojocaru uno specchio per scoprire ancora qualcosa di se stessa. «Mi sono chiesta da dove venga il suo legame con una dimensione superiore – ognuno di noi la chiami come vuole – e penso dipenda dall’avere lei la mente e il cuore uniti, come in un tutto. Certo continuare a interpretare il personaggio di Gelsomina è una “strada” (journey, in inglese) per guardare dentro di me, con lo sguardo più puro».
LA DANZA DIETRO LE QUINTE Danzatori, ballerini, coreografi delle compagnie ospiti della Stagione di Danza del Teatro Regio di Parma svelano e raccontano il loro lavoro prima del debutto, negli appuntamenti de La danza dietro le quinte, la rassegna a cura di Valentina Bonelli di incontri e classi aperte dedicati al pubblico e di masterclass gratuite riservate agli allievi delle scuole di danza.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e partecipazione gratuita (fino a esaurimento dei posti disponibili). Per informazioni e prenotazioni: danza@teatroregioparma.itMartedì 4 febbraio 2025, ore 17.00 Presentazione con dimostrazione della compagnia e del repertorio di Antonio Gades condotta dalla direttrice artistica Stella Arauzo con dimostrazioni danzate di flamenco dei solisti Cristina Carnero e Angel Navarro in scena in Carmen.Venerdì 7 febbraio, ore 17.00 Presentazione con dimostrazione dello spettacolo insieme ad Alina Cojocaru con dimostrazioni danzate di alcuni brani de La strada interpretati dalla stessa étoile del balletto e dai danzatori della compagnia.