Madama Butterfly al Teatro Carlo Felice

Tragedia giapponese in tre atti di Giacomo Puccini
su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa,
dalla tragedia di David Belasco

Venerdì 19 gennaio 2024, ore 20.00

Venerdì 19 gennaio, alle ore 20.00, si terrà la prima rappresentazione di Madama Butterfly, il quarto titolo della Stagione Lirica 2023-2024 dell’Opera Carlo Felice Genova. La direzione è affidata a Fabio Luisi, direttore onorario del Teatro, per laregia e le scene di Alvis Hermanis e con i costumi di Kristìne Jurjàne, le coreografie di Alla Sigalova, le luci di Gleb Filshtinsky e i video di Ineta Sipunova. Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice. Orchestra, Coro e Tecnici dell’Opera Carlo Felice, Balletto Fondazione Formazione Danza e Spettacolo “For Dance” ETS.

Madama Butterfly sarà in replica sabato 20 gennaio alle ore 15.00, domenica 21 gennaio alle ore 15.00, venerdì 26 gennaio alle ore 20.00, sabato 27 gennaio alle ore 20.00 e domenica 28 gennaio alle ore 15.00.

A dare vita ai protagonisti dell’opera: Lianna Haroutounian / Jennifer Rowley (Cio-Cio-San), Manuela Custer / Caterina Piva (Suzuki), Alena Sautier (Kate Pinkerton), Fabio Sartori / Matteo Lippi (F. B. Pinkerton), Vladimir Stoyanov / Alessandro Luongo (Sharpless), Manuel Pierattelli (Goro), Paolo Orecchia (Il Principe Yamadori), Luciano Leoni (Lo Zio Bonzo), Claudio Ottino (Il Commissario imperiale), Franco Rios Castro (L’ufficiale del registro), Luca Romano (Yakusidé), Maria Letizia Poltini / Daniela Aloisi (La madre di Cio-Cio-San), Mariasole Mainini / Lucia Scilipoti (La zia), Eleonora Ronconi / Adelaide Minnone (La cugina).

Madama Butterfly è la sesta opera di Giacomo Puccini. Il compositore si ispirò all’omonima tragedia del drammaturgo David Belasco, alla quale aveva assistito a Londra nel giugno del 1900. Il soggetto era particolarmente interessante, ma il processo compositivo durò diversi anni, ciò si deve anche alla approfondita ricerca attorno alla cultura giapponese che il compositore svolse per dipingere con accuratezza personaggi, luoghi e tradizioni insieme ai librettisti Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. La prima rappresentazione si tenne al Teatro alla Scala nel febbraio del 1904, e fu un insuccesso. Oggi è difficile capire quali siano state le ragioni, soprattutto considerando che sin dalla prima ripresa avvenuta qualche mese dopo a Brescia, Madama Butterfly venne immediatamente consacrata come uno dei più grandi capolavori pucciniani.

Dell’opera viene in questa occasione rappresentata la cosiddetta “quinta versione”, ovvero l’ultima, che raccoglie tutte le modifiche introdotte dal compositore dopo le prime rappresentazioni (tra le quali la suddivisione in tre atti, l’introduzione dell’aria «Addio fiorito asil» e significative varianti nella caratterizzazione di alcuni personaggi). Fabio Luisi, che torna all’Opera Carlo Felice dopo i successi della Stagione 2022-2023 con Die Fledermaus di Johann Strauss II e con i concerti sinfonici Ciclo Bruckner, Mitteleuropa e Novecenti, commenta così gli elementi di maggior rilievo nell’interpretazione dell’opera: «Mentre nella versione primitiva, soprattutto nel primo atto, c’è un’attenzione al milieu sociale, ipocrita e crudele, attorno a Butterfly, nella versione “tradizionale” questo angolo viene smussato, senza però abbandonarlo. Pinkerton rimane un personaggio spregevole, e l’unica umanità che Butterfly incontra nella sua storia è quella vera di Suzuki e quella, anch’essa tutto sommato un po’ ipocrita, di Sharpless.

Diciamo che la tragicità di Butterfly la avvertiamo nella sua solitudine e nel suo inappagato e sincero amore per un uomo che non la merita. Puccini non rende sempre la vita facile ai suoi esecutori: il segreto sta nel non trasformare dolcezze in sdolcinamenti e sentimento in sentimentalismi. Il suo linguaggio musicale è sempre sincero, e va ripulito da retaggi kitsch. Una particolare attenzione va data alla scelta dei tempi ed al fraseggio, che devono rimanere al servizio di ritmi teatrali.»

La regia di Alvis Hermanis si ispira al Kabuki, genere teatrale tradizionale giapponese, incentrato sulla retorica del gesto come espressione del testo. Gestualità e movimento sul palcoscenico diventano così elementi centrali, e rivelano nel profondo la complessa psicologia di ciascun personaggio. Proprio per questo motivo, ampio spazio è dato alla danza come amplificatore della dimensione gestuale. La ricerca attorno al Kabuki è inoltre sostenuta da una particolare attenzione all’uso di riferimenti storici rigorosi, che emergono chiaramente anche grazie all’uso delle luci e dei video proiettati.

Nel saggio Alvis Hermanis e Madama Butterfly: il gesto della fragilità, pubblicato dal Teatro alla Scala, Olivier Lexa evidenzia alcuni degli elementi scenici creati dal regista: «Come una farfalla, Cio-Cio-San è fragile, vulnerabile. L’universo che la circonda lo è altrettanto. La carta di riso dei pannelli scorrevoli rappresentativi della casa tradizionale giapponese rinforza questa impressione di fragilità e di delicatezza, così come le sete dei kimoni e i loro effetti di movimenti così speciali, che prolungano il ritmo e la coreografia ispirati dal Kabuki.

Il minimalismo giapponese è presente dappertutto, testimoniato dal lavoro svolto sulla luce e sull’uso di colori particolarmente teneri e sottili. Questi evocano l’acquerello e sono presenti nelle riproduzioni di grande formato dei ritratti ispirati alle stampe giapponesi tradizionali, così come nei più piccoli dettagli dei costumi».

Biografie

Fabio Luisi è direttore musicale della Dallas Symphony Orchestra, direttore principale della Danish National Symphony, direttore emerito dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, direttore principale della NHK Symphony Orchestra di Tokyo e direttore onorario dell’Opera Carlo Felice Genova. Dirige le orchestre più prestigiose del mondo. Nella stagione 22/23 il Maestro Luisi dirigerà una nuova produzione di Vespri Siciliani al Teatro alla Scala, continuerà la registrazione dell’integrale di Carl Nielsen con la Danish National Symphony Orchestra per la Deutsche Grammophon e presenterà nel 2024 il ciclo completo Der Ring des Nibelungen di Wagner in forma di concerto, con la Dallas Symphony Orchestra. È stato premiato con la Medaglia d’Oro e l’Anello d’Oro dedicati a Bruckner. Luisi ha ricevuto un Grammy Award per la sua direzione delle ultime due opere dell’Anello del Nibelungo e il DVD dello stesso ciclo, registrato dal vivo al Metropolitan e pubblicato dalla Deutsche Grammophon, è stato nominato come migliore registrazione operistica nel 2012. La sua vasta discografia comprende un vastissimo repertorio. Fabio Luisi è stato insignito il Grifo d’oro per il suo contributo alla notorietà della città di Genova.

Alvis Hermanis ha studiato recitazione al Conservatorio Nazionale della Lettonia. Dal 1997 è direttore artistico del New Riga Theatre, la cui programmazione è dedicata al repertorio classico, in particolare ad opere di scrittori tedeschi e russi, e al repertorio contemporaneo. Le sue produzioni sono state viste in oltre 40 paesi, e hanno partecipato a numerosi importanti festival, con molti riconoscimenti. Nel 2012 la rivista culturale svizzera Du, che riunisce esperti del mondo del teatro provenienti da venti paesi, lo ha nominato una delle dieci personalità più influenti del teatro europeo contemporaneo. Dal 2012, si dedica anche al teatro musicale.

Biglietti

I settore: 100,00 euro

II settore: 80,00 euro

III settore: 60,00 euro

IV settore: 50,00 euro

V settore: 35,00 euro

Under 30*: 25,00 euro

Under 18*: 15,00 euro

*tutti i settori

Per ulteriori informazioni: www.operacarlofelicegenova.it

Biglietteria

Galleria Cardinale Siri, 6
16121 GENOVA
Telefono +39 010 5381.433-399
e-mail: biglietteria@carlofelice.it

Per i gruppi è attivo l’indirizzo gruppi@vivaticket.com a cui rivolgersi per le prenotazioni e l’acquisto di biglietti della nostra Stagione.

Orari

Da lunedì al sabato, dalle ore 9.30 alle ore 19.00.
Spettacoli serali: apertura un’ora prima dell’inizio, chiusura 15 minuti dopo l’inizio.
Spettacoli pomeridiani o serali di domenica: apertura due ore prima dell’inizio, chiusura 15 minuti dopo l’inizio.

Domenica 26 novembre 2023, ore 11.00,Teatro Carlo Felice : Novecenti – Rule, Britannia!

Musiche di Benjamin Britten, Gerald Finzi e Gustav Holst

Soprano Mariasole Mainini

Mezzosoprano Maria Letizia Poltini

Tenore Matteo Michi

Baritono Matteo Armanino

Pianoforte Claudio Marino Moretti

Domenica 26 novembre 2023 alle ore 11.00, il ciclo di concerti di musica vocale da camera Novecenti prosegue con Rule, Britannia!. Il programma, dedicato al Novecento inglese, vedrà Claudio Marino Moretti al pianoforte con il mezzosoprano Maria Letizia Poltini e il tenore Matteo Michi in Abraham and Isaac di Benjamin Britten, il baritono Matteo Armanino in Let Us Garlands Bring di Gerald Finzi e il soprano Mariasole Mainini nelle Humbert Wolfe Songs di Gustav Holst.

Abraham and Isaac è il secondo dei Canticles di Benjamin Britten, composto nel 1952 per Kathleen Ferrier e Peter Pears. Il testo, tratto dai medievali Chester Mistery Plays, ripercorre l’episodio biblico del Sacrificio di Isacco. Nella composizione Britten impiega un linguaggio semplice, dove le linee vocali si snodano limpide accompagnate da un pianoforte sempre ben misurato. La raffinatezza di Britten prende forma attraverso una sottile varietà stilistica che diversifica ogni sezione senza alterare il carattere composto e religioso.

Let Us Garlands Bring è una raccolta di cinque canzoni che Gerald Finzi compose tra il 1929 e il 1942 su testi tratti da Shakespeare. Finzi si dedicò a lungo alla composizione di liriche (il suo catalogo ne conta circa 60), con una speciale predilezione per la letteratura classica inglese e per la musica popolare, della quale fu grande studioso. In Let Us Garlads Bring convergono gli interessi letterari del compositore, con la rielaborazione in forma di canzone dei testi teatrali di Shakespeare, e la ricerca attorno alla musica tradizionale inglese.

La raccolta Twelve Humbert Wolfe Songs di Gustav Holst risale al 1930. Come da titolo, le dodici canzoni sono composte su altrettanti testi del poeta Humbert Wolfe. I temi affrontati sono vari, è centrale la dimensione del sogno/fantasia, nella quale il poeta crea immagini e suggestioni forti di grande originalità. La scrittura di Holst è vivace e varia, e accompagna il testo nei repentini cambi di atmosfera e umore. In seguito alla morte del compositore, avvenuta nel 1934, la raccolta rimase inedita fino al 1968, quando la figlia Imogen coinvolse Benjamin Britten e Peter Pears nella prima registrazione.

Biglietti

Intero 10,00 euro

Under 18 5,00 euro

Per ulteriori informazioni: www.operacarlofelicegenova.it

Biografie

Maria Letizia Poltini si diploma in pianoforte col massimo dei voti al Conservatorio di Genova e conclude la specializzazione per maestri collaboratori di sala e palcoscenico. Negli stessi anni fonda e prende parte al quintetto vocale “Cluster”, con il quale si esibisce in numerosi palchi di festival in Italia, Europa, Russia, Cina ed USA ed incide 4 dischi. I Cluster collaborano con importanti artisti quali gli Swingle Singers e altri noti gruppi vocali a cappella. Studia in seguito canto lirico e presta servizio come artista del coro dell’Opera Carlo Felice.

Matteo Michi si è diplomato brillantemente al Conservatorio di Firenze e ha partecipato a masterclasses con importanti nomi della lirica nonché a numerose masterclasses di perfezionamento corale organizzate dall’Accademia del Teatro alla Scala di Milano. Da aprile 2023, a seguito della vittoria del concorso pubblico, è artista del coro stabile dell’Opera Carlo Felice. In passato, sempre in qualità di artista del coro, ha preso parte alla rappresentazione di numerosissime opere liriche, sinfoniche e sacre presso importanti teatri italiani ed esteri, esibendosi anche come solista in diversi concerti.

Matteo Armanino ha iniziato gli studi vocali sotto la guida di Stephen Woodbury, perfezionandosi in seguito con Riccardo Ristori e Alessandro Inzillo. Ha conseguito la laurea con lode in Conservazione dei Beni Culturali a indirizzo Musicale presso l’Università di Parma. Esordisce come solista all’Opera Carlo Felice. Dal 2001 collabora con il Coro Filarmonico “Ruggero Maghini” di Torino, impegnato in numerose produzioni con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Dal 2002 è artista del coro all’Opera Carlo Felice, dove è anche interprete di parti solistiche nelle Stagioni lirico-sinfoniche.

Mariasole Mainini si diploma in clarinetto, in seguito si laurea in canto lirico al Conservatorio di Torino. Fa diverse esperienze come soprano solista debuttando in svariate produzioni operistiche. Nel 2019 viene selezionata dal Maestro William Christie per il ruolo di Sandrina nell’opera La finta giardiniera di Mozart, per una tournée in diverse città europee, quali Parigi, Versailles, Vienna, Valencia, Mosca, Nantes. Dal 2016 collabora attivamente in qualità di artista del coro in diversi Enti e Circuiti Lirici, quali Aslico, Maggio Musicale di Firenze e Opera Carlo Felice.

Claudio Marino Moretti studia composizione con Franco Donatoni e pianoforte con Antonio Ballista. Collabora per alcuni anni con Mino Bordignon ai Civici cori di Milano e successivamente con Bruno Casoni al Teatro Regio di Torino. Fonda il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino e del Conservatorio di Torino col quale svolge un’intensa attività didattica e concertistica. Dal 2001 è maestro del coro del Teatro Regio di Torino col quale tra le altre cose incide a Colonia, assieme al Coro della Radio di Colonia e al Coro della Radio di Amburgo, il Requiem di Giuseppe Verdi con la direzione di Semyon Bychkov. Dal 2008 al 2021 è maestro del coro del Teatro La Fenice di Venezia che prepara, oltre che nel grande repertorio operistico e sinfonico, per la prima mondiale del Requiem di Bruno Maderna e successivamente di Intolleranza di Luigi Nono. Ha tenuto molti concerti con repertori che spaziano dall’integrale dei mottetti di Bach ai compositori del Novecento storico e contemporaneo. Ha collaborato con direttori d’orchestra quali Luisi, Noseda, Campanella, Frizza, Chung, Gardiner, Harding, Prêtre, Plasson, Bychkov, Abbado e molti altri. Dal 2022 è maestro del Coro dell’Opera Carlo Felice Genova.

Biglietteria

Galleria Cardinale Siri, 6
16121 GENOVA
Telefono +39 010 5381.433-399
e-mail: biglietteria@carlofelice.it

Per i gruppi è attivo l’indirizzo gruppi@vivaticket.com a cui rivolgersi per le prenotazioni e l’acquisto di biglietti della nostra Stagione.

Orari

Da lunedì al sabato, dalle ore 9.30 alle ore 19.00.

Spettacoli serali: apertura un’ora prima dell’inizio, chiusura 15 minuti dopo l’inizio.
Spettacoli pomeridiani o serali di domenica: apertura due ore prima dell’inizio, chiusura 15 minuti dopo l’inizio.