Carmen chiude la Stagione d’Opera al Teatro di San Carlo

Sul podio Dan Ettinger, regia di Daniele Finzi Pasca

 Venerdì 25 ottobre, ore 20:00

Fino a domenica 3 novembre

La Stagione d’Opera 23/24 del Teatro di San Carlo chiude con Carmen: il capolavoro di Georges Bizet torna al Lirico napoletano nell’apprezzato allestimento con la regia di Daniele Finzi Pasca. Sul podio il Direttore Musicale Dan Ettinger.

Debutto venerdì 25 ottobre alle ore 20:00 e seguiranno 7 repliche fino a domenica 3 ottobre.

Le scene sono di Hugo Gargiulo, mentre a firmare i costumi è Giovanna Buzzi. Le luci, co-create con Finzi Pasca, sono di Alexis Bowles e le coreografie di Maria Bonzanigo.Impegnate tutte le compagini artistiche del Massimo partenopeo: insieme all’Orchestra,il Coro preparato da Fabrizio Cassi, il Balletto diretto da Clotilde Vayer e il Coro di Voci Bianche affidato a Stefania Rinaldi.

Nel ruolo del titolo il mezzosoprano Aigul Akhmetshina. Dmytro Popov, al suo debutto al San Carlo, darà voce e volto a Don José, mentre Selene Zanetti interpreta Micaëla. Nelle recite del 26 e 30 ottobre, nonché del 3 novembre, si alterneranno rispettivamente Victoria Karkacheva, Jean-François Borras e Désirée Giove.

E ancora nel cast, Mattia Olivieri sarà Escamillo, Pierre Doyen Moralès, Nicolò Donini Zuniga. Floriane Hasler e Andrea Cueva Molnar vestiranno i panni di Mercédès e Frasquita. Completano il cast Régis Mengus (Le Dancaïre), Loïc Félix (Le Remendado) e tre Artisti del Coro: Silvia Cialli (Une Merchande d’Orange), Giacomo Mercaldo (Un Bohémien) e Sergio Valentino (Lillas Pastia).

“Questa regia è stata pensata in forma pittorica – racconta Finzi Pasca. Tonalità di luce scompongono lo spazio come fossero colpi di pennello usando quattro colori dominanti: il giallo del primo atto, il bianco del secondo e poi a seguire il nero e il rosso. Le scene di Hugo assistito da Matteo, i costumi di Giovanna e le coreografie di Maria hanno dialogato con questa dimensione cromatica reinventando una Spagna sospesa in un non-tempo, onirica, concreta e irreale fatta della stessa materia che compone i miei sogni.”

E prosegue: “Volevo una Carmen semplice, libera, autonoma, capace di innamorarsi e di ribellarsi in un modo cristallino spinta dalla passione del vivere. La vorrei impregnata di una sensualità naturale, selvaggia, ma non costruita, e misurata con malizia.”

Tra le opere più conosciute e amate, Carmen si ispira alla novella omonima di Prosper Mérimée. Lavorare su questo soggetto fu una precisa volontà di Georges Bizet quando Camille Du Locle e Adolphe de Leuven, direttori dell’Opéra-Comique, commissionarono la scrittura di un’opera al compositore. La stesura del libretto fu, invece, affidata a Henri Meilhac e Ludovic Halévy. Fredda fu l’accoglienza del pubblico alla prima rappresentazione nel marzo 1875, per un’opera che arriverà in Italia solo quattro anni più tardi e proprio a Napoli, al Teatro Bellini.

Carmen

/ Opera

Dal 25 Ottobre al 03 Novembre

Carmen

Opéra-comique in quattro atti
Musica di Georges Bizet
Libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy ispirato alla novella omonima di Prosper Mérimée

Direttore | Dan Ettinger
Regia e Co-creatore luci | Daniele Finzi Pasca
Scene | Hugo Gargiulo
Costumi | Giovanna Buzzi
Co-creatore luci | Alexis Bowles
Choreographies | Maria Bonzanigo

Interpreti
Carmen | Aigul Akhmetshina (25, 27, 29, 31, 2)/ Victoria Karkacheva (26, 30, 3)
Don José | Dmytro Popov  (25, 27, 29, 31, 2)/ Jean-François Borras (26, 30, 3)
Escamillo | Mattia Olivieri
Moralès | Pierre Doyen
Zuniga | Nicolò Donini
Micaëla | Selene Zanetti (25, 27, 29, 31, 2) / Désirée Giove (26, 30, 3)
Mercédès | Floriane Hasler
Frasquita | Andrea Cueva Molnar
Le Dancaïre / Il Dancairo | Régis Mengus
Le Remendado / Il Remendado | Loïc Félix
Une Merchande d’Orange | Silvia Cialli
Un Bohémien | Giacomo Mercaldo
Lillas Pastia | Sergio Valentino

♭ debutto al Teatro di San Carlo
♮ Artista del Coro

Orchestra, Coro e Balletto del Teatro di San Carlo
con la partecipazione del Coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo

Maestro del Coro | Fabrizio Cassi
Direttore del Balletto | Clotilde Vayer
Direttore del Coro di Voci Bianche | Stefania Rinaldi

Produzione del Teatro di San Carlo

Teatro di San Carlo | CREMISI
venerdì 25 ottobre 2024, ore 20:00 – A – CREMISI – II
sabato 26 ottobre 2024, ore 20:00 – F.A. – CREMISI – II
domenica 27 ottobre 2024, ore 17:00 – F – CREMISI – II
martedì 29 ottobre 2024, ore 20:00 – C/D – CREMISI – III
mercoledì 30 ottobre 2024, ore 20:00 – B – CREMISI – III
giovedì 31 ottobre 2024, ore 20:00 – F.A. – CREMISI – III
sabato 2 novembre 2024, ore 20:00 – F.A. – CREMISI – II
domenica 3 novembre 2024, ore 17:00 F.A. – CREMISI – II

Opera in Francese con sovratitoli in Italiano e in Inglese
Durata: 2 ore e 50 minuti circa, con intervallo

L’ORCHESTRA RAI AL ROF CON BIANCA E FALLIERO, ERMIONE E IL VIAGGIO A REIMS

Roberto Abbado, Michele Mariotti e Diego Matheuz sul podio dei tre titoli rossiniani

L’inaugurazione il 7 agosto in prima serata su Rai5

L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai torna al Rossini Opera Festival. Per la 45esima edizione, nell’anno di Pesaro Capitale italiana della cultura, la compagine è protagonista di due nuove produzioni operistiche, Ermione e Bianca e Falliero, e dell’esecuzionein forma di concerto del Viaggio a Reims, a celebrazione del 40o anniversario della sua prima esecuzione in tempi moderni al ROF 1984.

Il Festival si apre il 7 agosto all’Auditorium Scavolini, nuovo spazio teatrale all’interno del PalaFestival, con Bianca e FallieroLo spettacolo è ripreso da Rai Cultura che lo trasmette in prima serata su Rai5 alle 21.15.Sul podio dell’OSN Rai Roberto Abbado.

Sul palcoscenico Jessica Pratt (Bianca), Aya Wakizono (Falliero), Dmitry Korchak (Contareno), Giorgi Manoshvili (Capellio), Nicolò Donini (Priuli), Carmen Buendía (Costanza), Dangelo Díaz (Cancelliere), Claudio Zazzaro (Ufficiale/Usciere). Con loro il Coro del Teatro Ventidio Basso. Il nuovo spettacolo è affidato a Jean-Louis Grinda, con Rudy Sabounghi per scene e costumi e Laurent Castaingt alle luci. Repliche l’11, 14 e 19 agosto.

La seconda nuova produzione del Festival, Ermione, va in scena il 9 agosto alla Vitrifrigo Arena. Sul podio dell’OSN Rai Michele Mariotti. Protagonisti Anastasia Bartoli nel ruolo del titolo, affiancata da Victoria Yarovaya (Andromaca), Enea Scala (Pirro), Juan Diego Flórez (Oreste), Antonio Mandrillo (Pilade), Michael Mofidian (Fenicio), Martiniana Antonie (Cleone), Paola Leguizamón (Cefisa) e Tianxuefei Sun (Attalo). Il coro è quello del Teatro Ventidio Basso. La messinscena è a cura di Johannes Erath, con scene di Heike Scheele, costumi di Jorge Jara, video di Bibi Abel e luci di Fabio Antoci. Repliche il 13, 17 e 20 agosto. 

Chiude il cartellone, il 23 agosto all’Auditorium Scavolini, l’esecuzione in forma di concerto del Viaggio a Reimscon l’OSN Rai diretta daDiego Matheuz e il Coro del Teatro Ventidio Basso. Il cast è composto da Vasilisa Berzhanskaya (Corinna), Maria Barakova (Marchesa Melibea), Nina Minasyan(Contessa di Folleville), Karine Deshayes (Madama Cortese), Jack Swanson (Cavalier Belfiore), Dmitry Korchak (Conte di Libenskof), Mihael Mofidian (Lord Sidney), Erwin Schrott (Don Profondo), Nicola Alaimo (Barone di Trombonok), Vito Priante (Don Alvaro), Alejandro Baliñas (Don Prudenzio), Tianxuefei Sun (Don Luigino), Paola Leguizamón (Delia), Martiniana Antonie (Maddalena), Vittoriana De Amicis (Modestina), Nicolò Donini (Antonio), Jorge Juan Morata (Zefirino/Gelsomino).

TCBO: “A SPASSO NEL TEMPO” CON DON GIOVANNI SECONDO ALESSANDRO TALEVI

Dopo Le nozze di Figaro della scorsa stagione, prosegue la Trilogia Mozart-Da Ponte firmata dal regista italo-sudafricano e con Martijn Dendievel sul podio

La nuova produzione in prima assoluta del “dramma giocoso” vede protagonisti Nahuel Di Pierro, Davide Giangregorio, Olga Peretyatko, René Barbera e Karen Gardeazabal

In scena al Comunale Nouveau dal 26 al 31 maggio

È un eterno seduttore alla conquista delle donne di ogni epoca Don Giovanni, nella nuova produzione dell’omonimo capolavoro mozartiano firmata per regia e scene da Alessandro Talevi e diretta da Martijn Dendievel. Con questo spettacolo, in prima assoluta da domenica 26 maggio alle 18.00 e fino al 31 maggio al Comunale Nouveau, prosegue la cosiddetta “Trilogia italiana” di Mozart/Da Ponte che il Teatro Comunale di Bologna ha scelto di affidare al regista italo-sudafricano – vincitore nel 2007 dell’European Opera-Directing Prize – e al direttore d’orchestra belga – premiato con il Deutscher Dirigentenpreis 2021. Dendievel sarà impegnato sul podio della fondazione lirico-sinfonica felsinea anche il prossimo 6 giugno, per un concerto al Manzoni con musiche di Josef Suk e Ferruccio Busoni. Dopo Le nozze di Figaro rappresentate nella scorsa stagione lirica e questo Don Giovanni, il progetto operistico si concluderà nel 2025 con Così fan tutte.

«Figaro lo avevo ambientato in epoca moderna – dice Talevi – mantenendo però inalterato lo spirito e le passioni che permeavano i personaggi originali. Se in quel primo capitolo della trilogia ho voluto dun­que svelare l’eternità delle passioni destinate a non tramontare nel tempo, in Don Giovanni ho deciso di sviluppare ancora di più questo concetto, tenendo sempre presente che Don Giovanni è un archetipo e di conseguenza si può permettere il lusso di sedurre donne in qualsiasi secolo, attraversando il tempo e lo spazio». Simbolicamente potrà farlo in scena attraverso una sorta di “portale del tempo”. Per il regista il personaggio rimane «un grande mistero. Ma c’è un breve momento nell’opera di Mozart – commenta ancora – in cui forse Don Giovanni svela il suo Io: nel secondo atto con l’aria “Deh, vieni alla finestra, o mio tesoro…” si rivela fragile come un bambino, non canta solo a una donna ma a tutte le donne, ai fantasmi di tutte le donne che ha sedotto ma mai trattenuto». I costumi dello spettacolo sono ideati da Stefania Scaraggi, le luci sono curate da Teresa Nagel, i video da Marco Grassivaro e le coreografie da Danilo Rubeca.

Nel cast il basso Nahuel Di Pierro nel ruolo del “dissoluto punito”, il basso Davide Giangregorio in quello di Leporello, il soprano Olga Peretyatko nelle vesti di Donna Anna, il tenore René Barbera in quelle di Don Ottavio, i soprani Karen Gardeazabal come Donna Elvira ed Eleonora Bellocci come Zerlina nelle recite del 26, 28 e 30 maggio, che si alternano rispettivamente con Vincenzo Nizzardo, Francesco Leone, Valentina Varriale, Annibal Mancini, Alessia Merepeza e Letizia Bertoldi impegnati il 29 e 31 maggio. Completano la compagine vocale Abramo Rosalen (Il Commendatore) e Nicolò Donini (Masetto). Maestro al Fortepiano è Anna Dang Anh Nga Bosacchi. L’Orchestra e il Coro – preparato da Gea Garatti Ansini – sono quelli del Teatro Comunale di Bologna.

Dramma giocoso fondato su un mito letterario già allora consolidato, Il dissoluto punito o sia Il Don Giovanni – per citare il titolo preciso – ritrae una società omogenea e coesa nei valori condivisi, nella quale l’immoralità del protagonista diventa motore di tutta la vicenda. La profondità e le sfumature che Wolfgang Amadeus Mozart e Lorenzo Da Ponte hanno conferito al personaggio hanno ulteriormente contribuito alla sua fortuna, rendendolo capace di parlare a ogni epoca. Dopo il debutto a Praga nel 1787, venne realizzata un’ulteriore versione dell’opera per la rappresentazione a Vienna del 1788, e oggi la tradizione ha fatto diventare prassi una forma che fonde entrambe le versioni.

Presenting partner è Rekeep. “Essere al fianco del Teatro Comunale – commenta Claudio Levorato, Presidente di Rekeep –  significa per noi non solo sostenere una delle più importanti istituzioni culturali bolognesi e, più in generale, la produzione e la diffusione dell’opera, ma anche promuovere l’impegno con cui il nostro Teatro, attraverso una programmazione ricca e articolata, punta ad avvicinare alla lirica un pubblico sempre più vasto”.

Le recite saranno precedute – circa 45 minuti prima dell’inizio – da una breve presentazione dell’opera nel Foyer del Comunale Nouveau.

I biglietti – da 20 a 120 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale, aperta dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18, il sabato dalle 11 alle 15 (Largo Respighi, 1); nei giorni di spettacolo al Comunale Nouveau (Piazza della Costituzione, 4/a) da un’ora prima e fino a 15 minuti dopo l’inizio.

STAGIONE D’OPERA 2024 DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

Don Giovanni

Dramma giocoso in due atti

Musica di Wolfgang Amadeus Mozart

Libretto di Lorenzo Da Ponte

Direttore Martijn Dendievel

Regia e scene Alessandro Talevi

Maestro del Coro Gea Garatti Ansini

Costumi Stefania Scaraggi

Luci Teresa Nagel

Video Marco Grassivaro

Regista assistente e Coreografie Danilo Rubeca

Assistente alle scene Manuela Gasperoni

Maestro al Fortepiano Anna Dang Anh Nga Bosacchi

Personaggi e interpreti

Don Giovanni Nahuel Di Pierro (26, 28, 30 maggio) / Vincenzo Nizzardo (29, 31 maggio)

Il Commendatore Abramo Rosalen

Donna Anna Olga Peretyatko (26, 28, 30 maggio) / Valentina Varriale (29, 31 maggio)

Don Ottavio René Barbera (26, 28, 30 maggio) Annibal Mancini (29, 31 maggio)

Donna Elvira Karen Gardeazabal (26, 28, 30 maggio) / Alessia Merepeza (29, 31 maggio)

Leporello Davide Giangregorio (26, 28, 30 maggio) / Francesco Leone (29, 31 maggio)

Masetto Nicolò Donini

Zerlina Eleonora Bellocci (26, 28, 30 maggio) / Letizia Bertoldi (29, 31 maggio)

Nuova produzione del Teatro Comunale di Bologna

Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Comunale di Bologna

Presenting partner Rekeep
  

Comunale Nouveau
Domenica 26 ore 18, Turno Prime
Martedì 28 ore 20, Turno Sera 1

Mercoledì 29 ore 18, Turno Pomeriggio 2

Giovedì 30 ore 20, Turno Domenica
Venerdì 31 ore 18, Turno Pomeriggio 1 / Opera Next

UN BALLO IN MASCHERA, CAPOLAVORO DI VERDI, CORONA LA STAGIONE LIRICA 2023 AL FILARMONICO

Dal 17 al 23 dicembre, Fondazione Arena mette in scena il più appassionato dei melodrammi verdiani

Francesco Ivan Ciampa dirige Orchestra e Coro di Fondazione Arena, con un cast internazionale di prestigio

L’opera torna, dopo oltre vent’anni anni dall’unico precedente al Filarmonico, per la regia di Marina Bianchi in un allestimento classico del Regio di Parma con le ritrovate scene del 1913

Un Ballo in maschera

di Giuseppe Verdi

Domenica 17 dicembre ore 15.30

Mercoledì 20 dicembre ore 19.00

Venerdì 22 dicembre ore 20.00

Sabato 23 dicembre ore 15.30

Teatro Filarmonico di Verona

Titolo di grandi voci per antonomasia, opera di melodie, passioni e colpi di scena, Un Ballo in maschera completa la Stagione Lirica 2023 al Teatro Filarmonico. Nel ricco cast diretto dal maestro Ciampa, protagonista è il Governatore di Luciano Ganci, col baritono Simone Piazzola nei panni dell’amico e inconsapevole rivale in amore; nel ruolo di primadonna si alternano Maria Josè Siri e Daria Masiero. Lo spettacolo di Marina Bianchi ricostruisce l’epoca d’oro del melodramma con le eleganti tele dipinte nel 1913 da Carmignani.

Scritto da Verdi sui versi del librettista Somma, il teatralissimo Un Ballo in maschera viene da un’opera precedente di Auber ispirata al vero assassinio di Re Gustavo III di Svezia: la progettata Vendetta in domino, per titolo, soggetto e contenuti, incontrò enormi ostacoli con la censura prima a Napoli, quindi a Roma, dove andò in scena nel 1859 con un successo tale da lanciare l’acronimo “Viva V.E.R.D.I.” in un’Italia non ancora unificata. Da allora, Un Ballo in maschera non è mai uscito dal repertorio, conquistando le più belle voci di ieri e di oggi, e naturalmente il pubblico, nel mondo e in Arena, dove è stato rappresentato per 45 serate dal 1932 al 2014, e anche al Teatro Filarmonico, dove è comparso solo nel 2002. E dove oggi torna per chiudere la Stagione Lirica 2023 in un nuovo allestimento “storico” del Regio di Parma nei giorni 17, 20, 22 e 23 dicembre.   

La vicenda si svolge non più alla corte illuminista svedese ma a Boston nel ‘600, ancora colonia inglese, dove il governatore, il Conte Riccardo, vanta amici e sostenitori, tra cui Renato, ma anche nemici disposti a congiurare e ucciderlo. L’intreccio politico fa da sfondo a quello amoroso che, una volta svelato, creerà un insanabile contrasto fra amore e lealtà: Riccardo è infatti segretamente innamorato di Amelia, moglie del suo migliore amico Renato. Alla musica forse più appassionata di tutto Verdi, si aggiunge la presenza, altrove non frequente e qui in perfetto equilibrio, dell’elemento soprannaturale, le profezie dell’indovina Ulrica, e di quello umoristico, incarnato dal paggio Oscar, scanzonato alter ego di Riccardo. Verdi crea in questa partitura un caleidoscopio di colori e personaggi, finezze piscologiche e orchestrali, e alcune delle melodie più belle e immortali del repertorio operistico.

Ad interpretarle a Verona sarà un cast internazionale di prestigio: il tenore Luciano Ganci, applaudito anche in Arena e al suo atteso esordio al Filarmonico, sarà Riccardo, con il celebre soprano Maria Josè Siri quale Amelia (per le recite del 17, 20 e 23) alternata a Daria Masiero (22/12), e col baritono veronese Simone Piazzola nei panni di Renato. Il paggio Oscar, frizzante ruolo en travesti, sarà affidato al soprano Enkeleda Kamani, e la maga Ulrica al mezzosoprano Anna Maria Chiuri, mentre i congiurati Samuel e Tom saranno i bassi Romano Dal Zovo e Nicolò Donini. Completano il cast Fabio Previati come marinaio Silvano e Salvatore Schiano di Cola nel doppio ruolo di giudice e servo di Amelia.

Sul podio dell’Orchestra di Fondazione Arena salirà il maestro Francesco Ivan Cimapa, giovane direttore più volte apprezzato a Verona anche in occasione dell’Opera Festival estivo. Il Coro preparato da Roberto Gabbiani sarà impegnato in scena con mimi, figuranti e i Tecnici di Fondazione Arena.

Lo spettacolo avrà la regia dell’esperta Marina Bianchi e riporta alla luce le classiche scene dipinte da Giuseppe Carmignani per il Teatro Regio di Parma nel 1913, centenario verdiano celebrato anche a Verona con la prima Aida areniana. L’istituzione parmense, in coproduzione con l’Auditorio de Tenerife, ha restaurato e riallestito le tele con l’ausilio di Leila Fteita, qui coordinatrice dello spazio scenico e degli arredi, i nuovi costumidi Lorena Marin e le luci di Andrea Borelli.

Dopo la prima di domenica 17 dicembre alle 15.30, Un Ballo in maschera replicherà mercoledì 20 alle 19, venerdì 22 alle 20 e, anticipando eccezionalmente l’ultimo turno pomeridiano, sabato 23 dicembre alle 15.30.

Biglietti disponibili al link https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico. Già in vendita anche abbonamenti e biglietti singoli per la nuova e ricca Stagione 2024.  

«Il Teatro Filarmonico, ‘l’altro volto dell’Arena’, propone i capolavori del repertorio lirico e sinfonico meno frequenti o inediti in Anfiteatro – dichiara Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione Arena e Un Ballo in maschera, che dopo lunga assenza conclude questa Stagione Lirica, è un capolavoro che merita di essere riscoperto con la massima cura possibile su questo palcoscenico. Lo spettacolo che vedremo è un omaggio allo stile di messinscena con cui è nata l’Opera, e la compagnia comprende alcuni dei migliori artisti di oggi nel panorama internazionale, con attenzione ai giovani di talento. Varietà e qualità della proposta artistica ci hanno guidati anche nella Stagione 2024, già disponibile, piena di sorprese, novità e artisti di rilievo».

La prima di Un Ballo in maschera è dedicata al maestro Julian Kovatchev, scomparso prematuramente in Corea poche settimane fa: apprezzato da pubblico, critica e colleghi come artista e persona, per oltre 150 serate alla guida dei complessi artistici areniani, debuttò a Verona proprio nel 2002 dirigendo quest’opera.

Fondazione Arena di Verona ringrazia BCC di Verona e Vicenza e Metinvest – Saving Lives, per il sostegno alle attività della Stagione Artistica 2023 al Teatro Filarmonico in qualità di main sponsor.

Arena Young. Parallele alle Stagione Lirica e Sinfonica sono le iniziative rivolte a studenti e personale di scuole, università, accademie. Fra queste, la richiesta Anteprima riservata a studenti e giovani che si terrà venerdì 15 dicembre alle 16. Dopo il debutto, proseguirà anche la rassegna Ritorno a teatro, un percorso di avvicinamento all’opera e alla musica sinfonica proposto dalla Fondazione Arena di Verona: l mondo della Scuola potrà assistere alle rappresentazioni infrasettimanali con tariffe speciali e l’opportunità di partecipare al Preludio un’ora prima dello spettacolo, un momento di approccio alla trama, ai personaggi e al linguaggio del teatro in musica, che avrà luogo in Sala Maffeiana a cura di Fondazione Arena. Per Un Ballo in mascherasarà possibile partecipare al Preludio mercoledì 20 alle ore 18 e venerdì 22 dicembre alle ore 19. Informazioni e prenotazioni: Area Formazione e Promozione Scuole scuola@arenadiverona.it – tel 045 8051933.

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Stagione 2024: già in vendita biglietti e abbonamenti. È aperta la vendita dei nuovi abbonamenti e dei biglietti singoli della Stagione d’Opera e Balletto e della Stagione Sinfonica al Teatro Filarmonico. I prezzi degli abbonamenti della Stagione d’Opera e Balletto vanno da 84 a 318 euro in base al settore prescelto, mentre gli abbonamenti per la Stagione Sinfonica vanno da 73 a 182 euro. Oltre agli abbonamenti tradizionali si segnalano le tre formule carnet che permettono di costruire una propria agenda di appuntamenti con gli spettacoli proposti da Fondazione Arena al Teatro Filarmonico: infatti, superando la modalità del turno e del posto fisso, il carnet (3 ingressi per l’Opera; 4 ingressi per la Sinfonica) permette di scegliere trasversalmente tra tutte le recite in programma e di utilizzare i tagliandi uno per volta o globalmente, per una o più serate, risparmiando così sull’acquisto del singolo biglietto. Infine è proposta anche l’opzione mista Venerdì in Platea: 8 spettacoli fra opere e concerti da 169 a 243 euro. Biglietti singoli per ogni serata sono già in vendita riconfermando gli stessi prezzi in vigore nel 2023, a partire da 10 euro.

In esclusiva per gli abbonati, sono compresi due spettacoli dell’Arena Opera Festival 2024. Nell’abbonamento alla Stagione d’Opera e Balletto c’è una recita della storica Aida che rievoca la prima areniana del 1913 (22 agosto), mentre chi si abbona alla Stagione Sinfonica ha inclusa la serata-evento dedicata alla IX Sinfonia di Beethoven (11 agosto). Per coloro che sceglieranno il maxi-abbonamento Opera + Sinfonica, è previsto in omaggio un biglietto di Poltronissima Gold per uno dei due eventi sopracitati. Infine, gli abbonati al Teatro Filarmonico avranno diritto ad una tariffa speciale (circa il 30% di sconto) per l’acquisto di un biglietto per il 101° Arena di Verona Opera Festival 2024, già in vendita sul sito www.arena.it.

BIGLIETTERIA ARENA DI VERONA

Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona

Aperta da lunedì a venerdì 10.30-16.00 | sabato 9.15-12.45

Tel. 045 8005151

BIGLIETTERIA TEATRO FILARMONICO

Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona

Aperta due ore prima dello spettacolo

Tel 045 8002880

biglietteria@arenadiverona.it

Call center (+39) 045 8005151

www.arena.it