L’omaggio a Puccini, nel centenario della morte, riporta al Teatro Massimo di Palermo le melodie e il dramma di Madama Butterfly.

Torna sul palcoscenico del Teatro Massimo di Palermo da venerdì 16 febbraio alle 20:00 l’opera tra le più amate di Giacomo Puccini, Madama Butterfly, tragedia giapponese in due atti, su libretto di Illica e Giacosa, nell’allestimento che il Teatro Massimo ha realizzato in coproduzione con il Macerata Opera Festival e con un cast di grandi interpreti e la regia di Nicola Berloffa.

A dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo è il direttore musicale Omer Meir Wellber e per l’ultima recita, Keren Kagarlitsky. Maestro del Coro Salvatore Punturo.

La messa in scena è di Nicola Berloffa, regista dalla formazione musicale e cinematografica, che discostandosi dalla drammaturgia pucciniana ambienta l’opera nel secondo dopoguerra in un Giappone sottomesso all’occupazione degli americani, facendo emergere il divario e lo scontro tra culture molto lontane. La drammaturgia è di Alexandra Jud, lescenografie di Fabio Cherstich, che ambienta l’azione in un teatro-cinema giapponese frequentato da marines americani che si contendono le geishe più belle, mentre i costumi sono di Valeria Donata Bettellae le luci di Valerio Tiberi. Videomaker Paul Secchi.

Grandi interpreti nel cast, a cominciare dai protagonisti, il soprano Maria Agresta, e nel cast alternativo Barno Ismatullaeva, nel ruolo di Cio-cio-san (Butterfly) lagiovane geisha innamorata del luogotenente della marina americana F.B. Pinkerton, interpretato dal tenore americano Jonathan Tetelman ein replica da Ivan Magrì; la fedele Suzuki è interpretata da Silvia Beltrami e dalla palermitana Irene Savignano; mentre il ruolo del console Sharpless vede impegnati due giovani baritoni emergenti: Simon Mechliński e Lodovico Filippo Ravizza; Goro è Massimiliano Chiarolla; Zio Bonzo è Nicolò Ceriani; Yamadori è Italo Proferisce; Kate: Emanuela Sgarlata. Completano il cast: Cosimo Diano (Yakusidé), Alessio Gatto Goldstein ed Enrico Cossutta (Commissario imperiale); GianfrancoGiordano ed Enrico Caruso (Ufficiale del Registro); Damiana Li Vecchi e Daniela My (La madre di Cio-Cio-San); Gabriella Barresi e Mariella Maisano(La Zia); Cecilia Galbo e Simona Guaiana (La Cugina), e la piccola Anastasia Lo Verde (Dolore). Regista collaboratrice è Luigia Frattaroli. Si replica fino al 24 febbraio.

Attraverso una toccante fusione di musica e dramma psicologico Madama Butterfly racconta il dramma crudele della giovane geisha giapponese Cio-Cio-San (Butterfly) che attende a lungo e invano il ritorno di Pinkerton, l’ufficiale della Marina americana che l’aveva sposata “per gioco” e abbandonata. Sola e con un figlio da allevare Butterfly continua a illudersi di aspettare il suo sposo che tornerà soltanto dopo tre anni ma con la vera moglie americana. Sopraffatta dal dolore Butterfly consegna come le è richiesto il figlio alla coppia e si toglie la vita. La vicenda è tratta dal racconto semi autobiografico Madame Chrysanthème di Pierre Loti, ufficiale della marina militare francese che a sua volta aveva ispirato una novella di John Luther Long e una pièce teatrale di David Belasco che Puccini vide a Londra. E ne rimase così affascinato da decidere di trarne un’opera affidando la stesura del libretto a Luigi Illica e Giuseppe Giacosa. L’opera più sentita e più suggestiva ch’io abbia concepito! scriveva il compositore di Madama Butterfly, che a dispetto del disastroso debutto fischiato alla Scala il 17 febbraio del 1904 è diventata una delle opere di Puccini più amate e in assoluto tra le più rappresentate al mondo.

“Abbiamo provato ad avvicinare al pubblico questa tragedia giapponese del 1904 – dice il regista Nicola Berloffa -spostandola temporalmente dopo la fine della seconda guerra mondiale per far emergere lo scontro tra culture; l’Occidente che fagocita l’Oriente e ne distrugge l’identità”. Nel primo atto l’azione è ambientata in un teatro tradizionale giapponese, nel secondo atto quel luogo diventa un cinema in cui le geishe non recitano più ma sono merce esposta in vendita a disposizione di militari e ufficiali americani mentre la società e l’estetica americana vengono rappresentate dalle sequenze di scene di film americani d’epoca come “Perdutamente tua” con Bette Davis o frammenti di musical acquatici con Esther Williams che vengono proiettate su un grande schermo cinematografico.

Ad interpretare la protagonista Madama Butterfly è Maria Agresta, grande interprete dei ruoli verdiani e pucciniani, regolarmente invitata nei più importanti teatri del mondo e dove collabora con i maggiori direttori d’orchestra. Ha vinto nel 2014 il “Premio Abbiati” assegnato dalla critica italiana e ha ricevuto il prestigioso Premio Internazionale “Luigi Illica”. Nel dicembre 2019 è stata nominata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Al suo fianco, nel ruolo di F.B. Pinkerton è il tenore Jonathan Tetelman rapidamente diventato una delle principali star della sua generazione. Nato in Cile e cresciuto in New Jersey, nella stagione 2023/24 ha debuttato al Metropolitan Opera di New York sotto la direzione di Speranza Scappucci e sarà Pinkerton nell’iconica produzione di Madama Butterfly di Anthony Minghella e alla Deutsche Oper di Berlino.

Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo dirige Omer Meir Wellber, tra i principali direttori d’orchestra del repertorio operistico e orchestrale. È direttore musicale del Teatro Massimo di Palermo e da lungo tempo della Raanana Symphonette in Israele. È stato direttore della Volksoper Wien e dalla stagione 2025/2026 sarà direttore musicale e direttore principale della Staatsoper di Amburgo oltre che direttore musicale della Philharmonisches Staatsorchester di Amburgo. Il suo lavoro innovativo al Teatro Massimo nel 2021 è stato premiato con il Premio Speciale Abbiati della critica italiana.

Il debutto dell’opera sarà preceduto martedì 13 febbraio alle 18:00 in Sala ONU da una conferenza di introduzione all’ascolto della musicologa Ilaria Grippaudo che presenterà Madama Butterfly per gli appuntamenti a cura dell’Associazione Amici del Teatro Massimo. L’ingresso è libero.

La prova generale di Madama Butterfly, giovedì 15 febbraio alle ore 18:30, è aperta a favore di AIL (Associazione italiana contro le leucemie – linfomi e mieloma). Il ricavato della vendita dei biglietti sarà devoluto a favore della ricerca scientifica per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma. Info e prevendita: sede AIL Palermo tel. 091 6883145; botteghino del Teatro Massimo (dal 13 febbraio).

Domenica 18 febbraio alle 17:30 torna l’appuntamento con Bambini all’Opera, il laboratorio a cura di Francesca Cosentino pensato per avvicinare i bambini (6-10 anni) alla magia del teatro. Durante il laboratorio, che si svolge nella Sala Stemmi del Teatro Massimo, viene narrata la trama dell’opera, si ascoltano brani, e al termine i bambini vengono accompagnati in Sala Grande per assistere allo svolgimento dello spettacolo. Le animazioni teatrali sono di Gisella Vitrano; gli interventi cantati di Sonia Sala; le illustrazioni di Giuseppe Lo Bocchiaro. Infoe prenotazioni tel. 329 7260846.

Madama Butterfly sarà in scena per otto recite con il seguente calendario: venerdì 16 Febbraio ore 20:00 (Turno Prime); sabato 17 Febbraio ore 18:30 (Turno Opera); domenica 18 Febbraio ore 17:30 (Turno D); martedì 20 Febbraio ore 20:00 (Turno F); mercoledì 21 Febbraio ore 18:30 (Turno C); giovedì 22 Febbraio ore 18:30 (Turno Scuola); venerdì 23 Febbraio ore 18:30 (Turno B); sabato 24 Febbraio ore 18:30 (Fuori abbonamento).

Biglietti: da 22 a 165 euro Info: https://www.teatromassimo.it/event/madama-butterfly/

ELEONORA ABBAGNATO E OMER MEIR WELLBER INSIEME PER PROXIMITY OR CLOSENESS

Sabato 10 febbraio al Teatro Costanzi, in programma anche il Requiem di Mozart

Dopo aver debuttato in ottobre al Costanzi con il Primo Atto della Walküre (La valchiria) di Richard Wagner, sabato 10 febbraio, alle ore 20.00 torna sul podio dell’Opera di Roma Omer Meir Wellber, che sarà protagonista anche in veste di pianista. Il poliedrico musicista, allievo di Barenboim, propone infatti un concerto con intervento coreutico: è in programma Proximity or Closeness, una coreografia originale dell’italiano Ermanno Sbezzo basata sull’incompiuto Quartetto per pianoforte e archi in la minore di Gustav Mahler, il cui Scherzo è stato terminato da Alfred Schnittke nel 1988. Al pianoforte è impegnato lo stesso Wellber, insieme ad alcuni professori dell’Orchestra dell’Opera di Roma: Vincenzo Bolognese (violino), Leonardo Li Vecchi (viola) e Andrea Noferini (violoncello). Sul palco una coppia di danzatori d’eccezione: la direttrice del Corpo di Ballo della Fondazione Capitolina Eleonora Abbagnato e la stella spagnola Sergio Bernal. A seguire, il direttore israeliano si confronta con una delle pagine sinfonico-corali più alte della storia della musica: il testamento spirituale incompiuto di Wolfgang Amadeus Mozart, il Requiem in re minore per soli, coro e orchestra K626. Protagoniste le voci di Hila Baggio, Josè Maria Lo Monaco, Luis Gomes e Giorgi Manoshvili. Orchestra e Coro sono quelli del Teatro dell’Opera di Roma.

«Il progetto di un concerto che comprendesse anche un intervento coreutico – spiega Omer Meir Wellber – è nato nel febbraio scorso, 2023, in seno al lavoro che sto portando avanti con la mia orchestra da camera in Israele, la Raanana Symphonette Orchestra, con la quale io e i miei collaboratori cerchiamo sempre di inventare programmi innovativi e non tradizionali. L’idea è scaturita dal dialogo con la danzatrice Giorgia Leonardi e la musica di Schnittke è stata un buon punto di partenza per entrambi».

Proximity or Closeness è un duetto virtuoso e tecnicamente complesso, espressione di un binomio irrisolto tra l’essere vicini e l’appartenersi. Ideato da Ermanno Sbezzo in collaborazione con il Teatro Massimo di Palermo e la Raanana Symphonette di Tel Aviv, arriva per la prima volta al Teatro dell’Opera di Roma. Sbezzo è coreografo e maestro di ballo in compagnie di tutto il mondo: dopo aver danzato per otto anni in Germania con il Ballett Pforzheim e il Pfalztheater Kaiserslautern sotto la direzione di James Sutherland, si è unito al Ballets Jazz Montréal, eccellenza della danza contemporanea.

«Ci sono due elementi che collegano il programma – prosegue il direttore – il primo è l’idea di mettere a confronto due lavori incompiuti e portati a termine da qualcun altro, Schnittke nel caso di Mahler e Süssmayr nel caso di Mozart. L’altro è il tema della morte, che affiora praticamente in tutti i lavori di Schnittke».

Direttore musicale del Teatro Massimo di Palermo e della Raanana Symphonette in Israele, Omer Meir Wellber ha da poco terminato il suo incarico anche come direttore musicale della Volksoper di Vienna. Dal 2025 inizierà il suo mandato come direttore musicale ad Amburgo, sia del teatro lirico sia della Elbphilharmonie. Apprezzato per la sua versatilità di interprete, Wellber è regolarmente ospite presso la Staatskapelle Dresden, i Wiener Symphoniker e l’Orchestra Filarmonica di Israele; è stato, in precedenza, direttore ospite principale della Semperoper di Dresda e direttore principale della BBC Philharmonic di Manchester. Nel corso della sua carriera ha collaborato con registi come Graham Vick ed Emma Dante, e nel 2021 ha ricevuto un Premio Abbiati per i progetti realizzati al Teatro Massimo di Palermo. Anche saggista e scrittore, nel 2019 ha pubblicato il suo primo romanzo Die vier Ohnmachten des Chaim Birkner (Storia vera e non vera di Chaim Birkner, pubblicato in Italia da Sellerio) mentre, in collaborazione con l’autrice e giornalista tedesca Inge Kloepfer, nel 2017 ha scritto Die Angst, das Risiko und die Liebe – Momente mit Mozart, personale analisi degli affetti universali affrontati nella trilogia mozartiana di Così fan tutte, Le nozze di Figaro e Don Giovanni.

Biglietti in vendita sul sito https://www.operaroma.it/e al botteghino

Info: https://www.operaroma.it/spettacoli/concerto/

S|CONFINAMENTI – STAGIONE 2023/2024 DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

CONCERTO

Teatro Costanzi, sabato 10 febbraio ore 20.00

DIRETTORE Omer Meir Wellber

MAESTRO DEL CORO Ciro Visco

Proximity or Closeness

QUARTETTO PER PIANOFORTE E ARCHI IN LA MINORE

Musiche di Gustav Mahler / Alfred Schnittke

COREOGRAFIA ERMANNO SBEZZO

CON ELEONORA ABBAGNATO E SERGIO BERNAL

Violino Vincenzo Bolognese

Viola Leonardo Li Vecchi

Violoncello Andrea Noferini

Pianoforte Omer Meir Wellber

Requiem

IN RE MINORE PER SOLI, CORO E ORCHESTRA K626

Musica di Wolfgang Amadeus Mozart

SOPRANO HILA BAGGIO

MEZZOSOPRANO JOSÈ MARIA LO MONACO

TENORE LUIS GOMES

BASSO GIORGI MANOSHVILI

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

10 OTTOBRE 2023, 210° COMPLEANNO DI GIUSEPPE VERDI.

LE CERIMONIE IN SUO ONORE A BUSSETO E A PARMA E AL REGIO IL GALA VERDIANO PER VILLA SANT’AGATA

Le cerimonie alla Casa Natale a Roncole Verdi di Busseto alle ore 9.00 e a Parma al Monumento a Verdi in Piazza della Pace alle ore 11.30

Al Teatro Regio di Parma alle ore 20.00

Eleonora Buratto, Clementine Margaine, Gregory Kunde, Michele Pertusi, diretti da Omer Meir Wellber sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani, protagonisti del Gala Verdiano realizzato collaborazione con Reggio Parma Festival a sostegno del progetto del Ministero della Cultura “Viva Verdi”, per l’acquisizione e la valorizzazione della casa-museo del Maestro, trasmesso in live streaming al Teatro Verdi di Busseto e su operavision.eu

Il Gala Verdiano, martedì 10 ottobre 2023, alle ore 20.00, chiude le celebrazioni del duecentodecimo compleanno di Giuseppe Verdi con la direzione di Omer Meir Wellber sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani. Protagonista un cast d’eccezione, composto da Eleonora Buratto, Clementine Margaine, Gregory Kunde, Michele Pertusi.

Il concerto, realizzato in collaborazione con Reggio Parma Festival, è parte del progetto “Viva Verdi” promosso dal Ministero della Cultura per l’acquisizione e la valorizzazione della casa-museo a Sant’Agata di Villanova sull’Arda, dove il compositore e sua moglie vissero a partire dal 1851, attraverso una raccolta fondi a cui anche i singoli possono partecipare con una donazione (IBAN IT81E01000032453480 29368004).

Il Gala sarà trasmesso in live streaming al Teatro Verdi di Busseto e su operavision.eu, dove resterà disponibile alla visione gratuita fino al 10 aprile 2024. La serata sarà presentata da Ilaria Notari.

Il ricco programma del Gala Verdiano vede alternarsi ouverture, brani corali, arie e scene da I Vespri siciliani, Otello, Macbeth, Ernani, I Lombardi alla prima Crociata, Nabucco, Aida, Don Carlo. A fare da filo conduttore, i temi politici affrontati da Verdi nelle sue opere, con particolare focus sulla produzione matura, ma senza tralasciare i suoi primi anni.

“Un aspetto che mi interessa sempre è quello del Verdi politico, che propone risvolti legati all’attualità, non ultimo la questione mai risolta sull’opportunità per un artista di occuparsi di politica – spiega Omer Meir Wellber. La risposta di Verdi è chiara, e anche questa contribuisce all’attualità della sua musica sotto il profilo politico. Ho perciò pensato a un programma scuro e anche oscuro, che andasse a toccare anche un paio di punti culminanti come la grande scena di Otello “Dio, mi potevi scagliar”, anche questo uno dei momenti verdiani più profondi e attuali, che impone all’interprete una forte immedesimazione con il personaggio. È questo l’interesse che ho coltivato in questi dieci anni in cui mi sono dedicato tantissimo alla produzione di Verdi. Nel 2013, anno del centenario, ho diretto ben tredici opere verdiane, come sfida personale. Ed è stato un percorso che mi ha fornito tutte le risposte sull’attualità di Verdi e sui motivi per cui la sua presenza nella nostra vita è ancora così importante”.

LE CERIMONIE IN ONORE DI VERDI

Le celebrazioni per il compleanno del Maestro si apriranno come di consueto al mattino alle ore 9.00 a Roncole Verdi di Busseto dove il Gruppo Appassionati verdiani Club dei 27 come da tradizione ultrasessantennale deporrà un mazzo di 27 rose rosse nella stanza della Casa Natale del Maestro.

A seguire, alle ore 11.30, la Cerimonia in onore di Verdi in Piazza della Pace, presso il Monumento a lui intitolato come ogni anno omaggia il Maestro sulle note del Va’, pensiero intonate dal Coro del Teatro Regio di Parma e dalla Corale Giuseppe Verdi diretti da Martino Faggiani e accompagnati al pianoforte da Claudia Zucconi. La cerimonia vedrà la partecipazione delle istituzioni, delle associazioni cittadine e dell’associazione Viva Verdi di Norimberga, in un momento di incontro e condivisione gioiosa per l’immenso patrimonio che il Maestro ha offerto al mondo.

VERDI 10/10 A BUSSETO

La giornata del 10 ottobre a Busseto è scandita da un programma di appuntamenti a Roncole Verdi, per scoprire i luoghi e i personaggi legati alla vita e alla carriera del compositore, a cura di Verdi 10/10 – Verdi 27/01, rete di associazioni del territorio di Busseto (Doremiusic APS, Amici di Verdi, Associazione Nicolas Comati, Associazione Margherita Barezzi, Archivio Guareschi) e in partnership con Comune di Busseto, IAT di Busseto, Istituto Comprensivo di Busseto e Scuola Libera il Seme di Roncole Verdi. Si inizia alle ore 10.00 con Andiamo a casa di Peppino, il racconto della nascita del piccolo Peppino alla Casa Natale a Roncole Verdi. Alle ore 11.00, presso la Sala Civica Giuseppina Strepponi, la favola Un incontro speciale: Nicolas e Giuseppe Verdi in paradiso letta e interpretata dall’autrice Sonia Mezzadri (Associazione Nicolas Comati). A seguire Un, due, tre… Verdi! un gioco danzerino con una lettura animata a cura di Sabina Borelli. La Commedia di Falstaff e della sete, favola di Giancarlo Zanasi letta da Simona Colombi (Associazione Margherita Barezzi), racconta un incontro tra Peppino, figlio dell’oste delle Roncole, e Falstaff, Re delle osterie. Alle ore 12.15 Antonia Guareschi ci invita nella casa museo di Giovannino Guareschi per conoscere Uno speciale vicino di casa nella visita guidata dedicata al celebre scrittore, giornalista e intellettuale parmense. Lungo le strade di Roncole Verdi, dalle ore 14.30, si terrà la Caccia al tesoro verdiana “Dalle 2 alle 3: Dov’è il tesoro di Mastro Ford?”, con interventi musicali a cura degli allievi di Doremiusic APS e delle classi dell’Indirizzo Musicale dell’Istituto Comprensivo di Busseto. Alle ore 16.00 in Piazza Giovannino Guareschi, la Lezione Concerto dedicata a Falstaff a cura del mezzosoprano Sara Piceni con la partecipazione del baritono Riccardo Certi. A seguire il Piccolo Concerto dell’Ensemble di Doremiusic APS e delle classi dell’Indirizzo Musicale dell’Istituto Comprensivo di Busseto. Chiude la giornata il concerto in Piazza Giovannino Guareschi, ore 18.00 Verdi’s Melodies, che reinterpreta le musiche verdiane in chiave jazz, soul e pop. Con Alessandro Bertozzi (sax), Andrea Pollione (tastiere), Alex Carreri (contrabbasso), Marco Orsi (batteria), Miriam De Luca (cantante pop), Paolo Airoldi (cantante soul), Rino Matafù (tenore). 

BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Biglietti da €15 a €100. Promozioni e agevolazioni per under30, gruppi e aziende. Il Teatro Regio aderisce a Bonus Cultura 18 app e Carta del Docente.

Biglietteria del Teatro Regio di Parma Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it Orari di apertura: dal martedì al sabato ore 11.00-13.00 e 17.00-19.00 e un’ora precedente lo spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora precedente lo spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi. Il pagamento presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma può essere effettuato con denaro contante in Euro, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Regio di Parma, con PagoBancomat, con carte di credito Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express. I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili anche su teatroregioparma.it. L’acquisto online non comporta alcuna commissione di servizio.

Omer Meir Wellber debutta all’Opera di Roma con “La valchiria” di Wagner

Il direttore israeliano dirige il primo atto in forma di concerto. Sul palco

Stanislas de Barbeyrac, Allison Oakes e Brindley Sherratt, tutti al loro debutto al Costanzi

Venerdì 6 ottobre alle 20.00

Segna il debutto al Teatro dell’Opera di Roma del direttore d’orchestra Omer Meir Wellber il concerto di venerdì 6 ottobre alle 20.00: per la prima volta alla guida dell’Orchestra della Fondazione Capitolina, Wellber interpreta il primo atto de La valchiria (Die Walküre) di Richard Wagner, seconda delle opere che costituiscono la Tetralogia Der Ring des Nibelungen (L’anello del Nibelungo) ispirata ai miti nordici del dio Odino. Accanto a lui, sul palco, cantano il tenore Stanislas de Barbeyrac (al debutto nel ruolo di Siegmund), il soprano Allison Oakes (Sieglinde, ruolo in cui ha recentemente esordito sotto la direzione di Christian Thielemann alla Sächsische Staatsoper Dresden) e il basso Brindley Sherratt (nella parte di Hunding, di cui è rinomato interprete). Come il direttore, anche i tre cantanti salgono per la prima volta sul palco del Teatro Costanzi. Il concerto sarà registrato da Radio3 Rai che lo trasmetterà sabato 2 dicembre alle 20.00.

Celebre nella cultura popolare per il tema della Cavalcata delle valchirie – ripresa da registi come Francis Ford Coppola e Federico Fellini in Apocalypse Now e 8 ½ – che compare nel terzo atto, Die Walküre si configura come un tassello importante nello sviluppo musicale e filosofico di Wagner. Nel primo atto dell’opera si assiste alla nascita dell’amore incestuoso tra Siegmund e Sieglinde – entrambi figli del dio Wotan – culminante con un appassionato duetto d’amore e nella canzone della primavera cantata dal protagonista.

Omer Meir Wellber è attuale direttore musicale del Teatro Massimo di Palermo e direttore musicale uscente della Volksoper di Vienna: dal 2025, invece, assumerà le funzioni di direttore musicale ad Amburgo, sia del teatro lirico che della Elbphilharmonie – sala rinomata per l’architettura a vele e l’acustica all’avanguardia. Apprezzato per la sua versatilità di interprete, Wellber è regolarmente ospite presso la Bayerische Staatsoper di Monaco, de La Fenice di Venezia e dell’Israeli Opera; è stato, in precedenza, direttore ospite principale della Semperoper di Dresda e direttore principale della BBC Philharmonic di Manchester. Nel corso della sua carriera ha collaborato con registi del calibro di Graham Vick ed Emma Dante, e nel 2021 ha ricevuto un Premio Abbiati per i progetti realizzati al Teatro Massimo di Palermo. Anche saggista e scrittore, nel 2019 ha pubblicato il suo primo romanzo Die vier Ohnmachten des Chaim Birkner (Storia vera e non vera di Chaim Birkner).

Wellber tornerà all’Opera di Roma nella prossima stagione, il 10 febbraio, per dirigere l’Orchestra e il Coro della Fondazione Capitolina in un concerto che affianca il Requiem di Mozart a Proximity or closeness, una coreografia di Ermanno Sbezzo sulle musiche del Quartetto per pianoforte e archi in La minore di Gustav Mahler (sul palco Eleonora Abbagnato e Sergio Bernal).

Tenore francese, Stanislas de Barbeyrac canta per la prima volta nel ruolo di Siegmund. Vincitore di numerosi premi internazionali (Prix du Cercle Carpeaux, Prix Lyriques de l’AROP), è al suo secondo esordio in un ruolo wagneriano dopo la recente esperienza come Erik in Der fliegende Holländer (L’Olandese volante) andato in scena alla Staatsoper di Berlino. Accanto a lui, come Sieglinde, canta Allison Oakes, soprano drammatico rinomata per i suoi ruoli wagneriani: oltre a Isotta (Tristano e Isotta), Brunilde (La valchiria e Sigfrido) e Senta (L’olandese volante), è stata Freia (L’oro del reno), Gerhilde (La valchiria) e Gutrune (Il crepuscolo degli dei) in Der Ring des Nibelungen al Festival di Bayreuth, diretta da Kirill Petrenko nella messa in scena Frank Castorf dal 2013 al 2015. Hunding è il basso Brindley Sherratt, che del personaggio è uno degli interpreti più apprezzati.

La valchiria è un dramma musicale in tre atti composto e su libretto di Richard Wagner tra il 1854 e il 1856. Nel primo atto Siegmund, della stirpe dei Wolfi, trova rifugio nella capanna di Hunding dopo aver perso scudo e spada in una lotta: Sieglinde, moglie di Hunding, se ne sente subito attratta. Mentre il giovane racconta la sua storia, Hunding, appartenente alla stirpe dei Sippi, svela di essere un suo nemico: al mattino seguente, Siegmund dovrà duellare con lui per la vita. Sieglinde, ormai innamorata di Siegmund e ignara che lui sia suo fratello, versa un sonnifero nella pozione di Hunding e rivela al soldato una spada conficcata in un albero di frassino. Siegmund riesce a estrarre la spada dal masso, abbracciando poi Sieglinde nella notte.

Omer Meir Wellber debutta all’Opera di Roma con

La valchiria di Wagner

Il direttore israeliano dirige il primo atto in forma di concerto. Sul palco

Stanislas de Barbeyrac, Allison Oakes e Brindley Sherratt, tutti al loro debutto al Costanzi

Venerdì 6 ottobre alle 20.00 in diretta su Radio3 Rai

Segna il debutto al Teatro dell’Opera di Roma del direttore d’orchestra Omer Meir Wellber il concerto di venerdì 6 ottobre alle 20.00 che sarà trasmesso in diretta su Radio3 Rai: per la prima volta alla guida dell’Orchestra della Fondazione Capitolina, Wellber interpreta il primo atto de La valchiria (Die Walküre) di Richard Wagner, seconda delle opere che costituiscono la Tetralogia Der Ring des Nibelungen (L’anello del Nibelungo) ispirata ai miti nordici del dio Odino. Accanto a lui, sul palco, cantano il tenore Stanislas de Barbeyrac (al debutto nel ruolo di Siegmund), il soprano Allison Oakes (Sieglinde, ruolo in cui ha recentemente esordito sotto la direzione di Christian Thielemann alla Sächsische Staatsoper Dresden) e il basso Brindley Sherratt (nella parte di Hunding, di cui è rinomato interprete). Come il direttore, anche i tre cantanti salgono per la prima volta sul palco del Teatro Costanzi.

Celebre nella cultura popolare per il tema della Cavalcata delle valchirie – ripresa da registi come Francis Ford Coppola e Federico Fellini in Apocalypse Now e 8 ½ – che compare nel terzo atto, Die Walküre si configura come un tassello importante nello sviluppo musicale e filosofico di Wagner. Nel primo atto dell’opera si assiste alla nascita dell’amore incestuoso tra Siegmund e Sieglinde – entrambi figli del dio Wotan – culminante con un appassionato duetto d’amore e nella canzone della primavera cantata dal protagonista.

Omer Meir Wellber è attuale direttore musicale del Teatro Massimo di Palermo e direttore musicale uscente della Volksoper di Vienna: dal 2025, invece, assumerà le funzioni di direttore musicale ad Amburgo, sia del teatro lirico che della Elbphilharmonie – sala rinomata per l’architettura a vele e l’acustica all’avanguardia. Apprezzato per la sua versatilità di interprete, Wellber è regolarmente ospite presso la Bayerische Staatsoper di Monaco, de La Fenice di Venezia e dell’Israeli Opera; è stato, in precedenza, direttore ospite principale della Semperoper di Dresda e direttore principale della BBC Philharmonic di Manchester. Nel corso della sua carriera ha collaborato con registi del calibro di Graham Vick ed Emma Dante, e nel 2021 ha ricevuto un Premio Abbiati per i progetti realizzati al Teatro Massimo di Palermo. Anche saggista e scrittore, nel 2019 ha pubblicato il suo primo romanzo Die vier Ohnmachten des Chaim Birkner (Storia vera e non vera di Chaim Birkner).

Wellber tornerà all’Opera di Roma nella prossima stagione, il 10 febbraio, per dirigere l’Orchestra e il Coro della Fondazione Capitolina in un concerto che affianca il Requiem di Mozart a Proximity or closeness, una coreografia di Ermanno Sbezzo sulle musiche del Quartetto per pianoforte e archi in La minore di Gustav Mahler (sul palco Eleonora Abbagnato e Sergio Bernal).

Tenore francese, Stanislas de Barbeyrac canta per la prima volta nel ruolo di Siegmund. Vincitore di numerosi premi internazionali (Prix du Cercle Carpeaux, Prix Lyriques de l’AROP), è al suo secondo esordio in un ruolo wagneriano dopo la recente esperienza come Erik in Der fliegende Holländer (L’Olandese volante) andato in scena alla Staatsoper di Berlino. Accanto a lui, come Sieglinde, canta Allison Oakes, soprano drammatico rinomata per i suoi ruoli wagneriani: oltre a Isotta (Tristano e Isotta), Brunilde (La valchiria e Sigfrido) e Senta (L’olandese volante), è stata Freia (L’oro del reno), Gerhilde (La valchiria) e Gutrune (Il crepuscolo degli dei) in Der Ring des Nibelungen al Festival di Bayreuth, diretta da Kirill Petrenko nella messa in scena Frank Castorf dal 2013 al 2015. Hunding è il basso Brindley Sherratt, che del personaggio è uno degli interpreti più apprezzati.

La valchiria è un dramma musicale in tre atti composto e su libretto di Richard Wagner tra il 1854 e il 1856. Nel primo atto Siegmund, della stirpe dei Wolfi, trova rifugio nella capanna di Hunding dopo aver perso scudo e spada in una lotta: Sieglinde, moglie di Hunding, se ne sente subito attratta. Mentre il giovane racconta la sua storia, Hunding, appartenente alla stirpe dei Sippi, svela di essere un suo nemico: al mattino seguente, Siegmund dovrà duellare con lui per la vita. Sieglinde, ormai innamorata di Siegmund e ignara che lui sia suo fratello, versa un sonnifero nella pozione di Hunding e rivela al soldato una spada conficcata in un albero di frassino. Siegmund riesce a estrarre la spada dal masso, abbracciando poi Sieglinde nella notte.