Nel bicentenario della nascita del compositore boemo
Venerdì 8 novembre alle 20.30, Auditorium Manzoni
Segna una doppia ricorrenza legata a Bedřich Smetana e alla sua musica il 2024: duecento anni fa nasceva infatti il compositore ribattezzato “il padre della musica ceca” e centocinquant’anni fa vedeva la luce il suo brano più noto, Vltava (La Moldava), secondo dei sei poemi sinfonici che compongono Má Vlast (La mia patria). Ed è proprio questo ciclo completo ad essere proposto da Pinchas Steinberg alla guida dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, per il concerto della Stagione Sinfonica in programma venerdì 8 novembre alle 20.30 all’Auditorium Manzoni.
Ospite di prestigiose compagini come i Berliner Philharmoniker, la London Symphony Orchestra, l’Orchestre national de France, la Boston Symphony Orchestra e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Steinberg ritorna sul podio del TCBO dopo aver diretto Il trovatore di Verdi che inaugurò la Stagione lirica nel 2019 e Madama Butterfly di Puccini nel 2020.
Divenuto l’emblema musicale dello spirito nazionale ceco e dei sentimenti indipendentisti del paese, all’epoca sotto la dominazione dell’Impero asburgico, Má Vlast fu completato da Smetana fra il 1874 e il 1879, mentre era già stato colpito dalla sordità. Dopo le esecuzioni singole in concerto dei sei poemi – I. Vyšehrad (Il castello alto), II. Vltava (La Moldava), III. Šárka, IV. Z českých luhů a hájů (Dai prati e dai boschi di Boemia), V. Tábor, VI. Blaník – il pubblico ascoltò finalmente il brano in versione integrale per la prima volta a Praga nel 1882, due anni prima della morte dell’autore: l’accoglienza fu trionfale. Smetana viene ricordato soprattutto perché è riuscito a coniugare nella sua musica l’anima della sua terra, utilizzando le melodie popolari che rimandano ai paesaggi, alla storia e alle tradizioni boeme, e il modello sinfonico europeo sulla scia di Hector Berlioz e Franz Liszt, compositore – quest’ultimo – che della celebre Moldava scrisse che sapeva esprimere «i sentimenti confusamente provati da tutti, frammentariamente disseminati nei cuori».
Main Partner della Stagione Sinfonica 2024 del Teatro Comunale di Bologna è Intesa Sanpaolo, grazie al cui sostegno sono inoltre aperte gratuitamente alle scuole gran parte delle prove generali dei concerti.
I biglietti - da 10 a 40 euro - sono in vendita online tramite Vivatickete presso la biglietteria del Teatro Comunale (Largo Respighi, 1), dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18 e il sabato dalle 11 alle 15; il giorno del concerto presso l’Auditorium Manzoni da 1 ora prima fino a 15 minuti dopo l’inizio dello spettacolo.
Per ogni concerto della Stagione Sinfonica 2024 prosegue “Note a margine”, una rassegna di incontri con il pubblico che si tengono circa 30 minuti prima dell’inizio del concerto presso il foyer del bar dell’Auditorium Manzoni.
GRANDIOSO E VISIONARIO, FONDAZIONE ARENA OMAGGIA BRUCKNER A 200 ANNI DALLA NASCITA
Oltre 140 artisti fra Orchestra e Coro sul palcoscenico del Teatro Filarmonico per la Quarta Sinfonia “Romantica” e il colossale Te Deum.
TEATRO FILARMONICO DI VERONA
Bruckner Romantica Steinberg
1° Concerto
Musiche di Anton Bruckner
Pinchas Steinberg Direttore
Mariangela Sicilia, Anna Maria Chiuri, Galeano Salas, Fabrizio Beggi Solisti
Venerdì 2 febbraio ore 20.00
Sabato 3 febbraio ore 17.00
Fondazione Arena di Verona inaugura la Stagione Sinfonica 2024 del Teatro Filarmonico con un grande omaggio. Il primo concerto, che si terrà venerdì 2 e sabato 3 febbraio, sarà dedicato a Anton Bruckner, di cui si celebrano quest’anno i 200 anni dalla nascita.
Oltre 140 le voci e gli strumenti in campo per l’esecuzione della Quarta Sinfonia “Romantica” edel colossale Te Deum, l’inno di lode per eccellenza che Bruckner scrisse quasi di getto nel 1881, completandolo tre anni dopo. Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona saranno accompagnati da un quartetto di grandi voci soliste, artisti di eccellenza nel repertorio operistico e non solo: il soprano Mariangela Sicilia, il mezzosoprano Anna Maria Chiuri, il tenore Galeano Salas e il basso Fabrizio Beggi. La bacchetta di questo incanto sonoro sarà affidata ad uno dei più grandi maestri di oggi, pronto a tornare a Verona dopo venticinque anni: Pinchas Steinberg.
Anton Bruckner (1824-1896) veniva da un’umile famiglia austriaca di provincia: talento precoce ma persona schiva, eccellente organista ma compositore autodidatta, dovette aspettare i quarant’anni per ottenere l’ambìto diploma e per dedicarsi a pieno regime alla creazione, insegnando Teoria al Conservatorio di Vienna ma rimanendo un outsider nell’agguerrito panorama musicale della Capitale, diviso in partiti pro- e contro Wagner e la sua idea di musica dell’avvenire. In questo clima scrisse e continuò a rielaborare, in incessante autocritica, undici sinfonie e molta musica sacra, imprinting originale dell’autore.
Sin dal loro apparire, le ampie architetture sonore di Bruckner sono state paragonate a quelle delle grandi cattedrali, costruite esplorando la varietà dei registri e l’estensione dell’organo, fra possenti e fragorosi accordi e temi misteriosi ed evocativi. Aggettivi che ben si addicono alla musica in programma per il primo concerto sinfonico 2024 al Teatro Filarmonico che si aprirà con il Te Deum, poco più di venti minuti di enorme impatto sonoro, quasi un unisono che apre e chiude un vortice vario e complesso, ricco di oasi liriche per solisti impegnati.
Oggi le più alte istituzioni concertistiche del mondo ricordano Bruckner, quando però la sua musica non era certo popolare, fu il suo allievo Gustav Mahler, alfiere tra i pochi e massimo direttore d’orchestra, a scrivere sulla propria copia del Te Deum “per voci angeliche, cercatori di Dio, cuori tormentati e anime purificate nel fuoco”.
Dopo l’intervallo toccherà alla Quarta sinfonia, la più celebre del repertorio bruckneriano, eseguita solo una volta dalla compagine areniana oltre vent’anni fa. Come da sua prassi, per sette volte l’autore la rimaneggiò, creando altrettante versioni: quella in programma nel fine settimana seguirà l’edizione ancora oggi più diffusa, più o meno come la approntò Bruckner per la prima esecuzione, con i primi tre movimenti del 1878 e l’ampio Finale riveduto nel 1880. Pur non seguendo un programma extra-musicale, per quest’opera Bruckner fece più volte riferimento a immagine concrete, che sono rintracciabili nei quattro movimenti della Sinfonia e che le valsero il nomignolo, presto accettato, di “Romantica”, in senso letterario e artistico. Sin dall’ipnotico richiamo del corno che apre la sinfonia su un misterioso tremolo degli archi, la magia è presto tracciata: “…una città medievale, cavalieri che escono dalla grande porta a cavallo, l’ombra della foresta che li attornia…”. Il secondo movimento, Andante, ha un tono composto e processionale, mentre gli echi della caccia sono espliciti nello Scherzo. Come da tradizione beethoveniana, le cellule tematiche della sinfonia tornano rielaborate nel complesso Finale, che riporta la luce solenne ed eroica del Mi bemolle maggiore.
Il 1° concerto sinfonico, che vedrà esibirsi a pieno organico l’Orchestra della Fondazione Arena e il Coro preparato dal maestro Roberto Gabbiani, debutterà venerdì 2 febbraio alle 20 e replicherà sabato 3 febbraio alle 17. La durata prevista è di 110 minuti circa compreso un intervallo. L’intera Stagione Artistica 2024 è in vendita con un ricco programma di opera, balletto, musica sinfonica e cameristica. È possibile abbonarsi abbonamenti o scegliere un carnet al link https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico.
Anche quest’anno BCC di Verona e Vicenza è main sponsor della Stagione Artistica 2024 al Teatro Filarmonico.
INFORMAZIONI Ufficio Stampa Fondazione Arena di Verona – Via Roma 7/D, 37121 Verona Per informazioni e prenotazioni: Area Formazione e Promozione Scuole scuola@arenadiverona.it – tel 045 8051933
E per i giovani, il Preludio raddoppia e offre un’introduzione all’ascolto prima di ogni concerto. La rassegna Ritorno a teatro riprende anche per la Stagione Sinfonica, fra le diverse iniziative di Arena Young rivolte a studenti e personale di scuole, università, accademie. In questo percorso di avvicinamento alla musica sinfonica, il mondo della Scuola potrà assistere agli spettacoli del Teatro Filarmonico con l’opportunità di partecipare ad un Preludio un’ora prima dell’inizio a cura della Fondazione. Per il 1° concerto è possibile prenotare sia il Preludio di venerdì 2 febbraio alle 19 sia quello di sabato 3 febbraio alle 16.
BIGLIETTERIA ARENA DI VERONA Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona
Aperta da lunedì a venerdì 10.30-16.00 | sabato 9.15-12.45
Tel. 045 8005151
BIGLIETTERIA TEATRO FILARMONICO Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona
In programma il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in re minore, op. 30 di Sergej Rachmaninov e la Sinfonia n. 5 in re minore, op. 47di Dmítrij Šostakóvič.
Pinchas Steinberg torna al San Carlo dopo aver diretto nella scorsa Stagione La damnation de Faust di Berlioz. Nel corso della sua carriera si è distinto come ospite regolare dei più prestigiosi teatri d’opera e sale da concerto in Europa e negli Stati Uniti, collaborando con orchestre come Berliner Philharmoniker, London Symphony Orchestra, Israel Philharmonic, Leipzig Gewandhaus Orchestra, Orchestre National de France, la Czech Philharmonic, l’orchestra di Santa Cecilia, la London Philharmonic, la Munich Philharmonic, Royal Stockholm Philharmonic, Boston Symphony Orchestra, Orchestre de Paris, NHK Tokyo, Cleveland Orchestra, Budapest Festival Orchestra e molte altre.
Descritto dalla rivista Gramophone come “l’esecutore più innovativo e fulmineo”, Nikolay Lugansky è un pianista di straordinaria versatilità ed è internazionalmente riconosciuto per le sue interpretazioni di Rachmaninov, Prokof’ev, Chopin e Debussy. Tra i riconoscimenti ricevuti si ricordano il Diapason d’Or (Sonate per pianoforte di Rachmaninov) e il Gramophone Editor’s Choice (Concerti di Grieg e Prokof’ev con Kent Nagano e la Deutsches Symphonie-Orchester Berlin). Nel 2023, per il 150° anniversario della nascita di Rachmaninov ha eseguito tutte le principali opere solistiche del compositore russo in un ciclo di tre concerti al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi e alla Wigmore Hall di Londra. Si è esibito inoltre alla Konzerthaus di Vienna e Berlino, al Bozar di Bruxelles, al Rudolfinum di Praga e al Concertgebouw di Amsterdam.
Ad aprire il programma della serata ilConcerton. 3 in re minore per pianoforte e orchestra, op. 30di Sergej Rachmaninov, tra lepagine più note del repertorio per pianoforte e orchestra.Conosciuto dal grande pubblico anche come “Rach 3” soprattutto dopo il successo del film Shine del 1996, il Concerto è caratterizzato da una grande difficoltà di esecuzione e da una complessità di scrittura che richiede al solista una notevole capacità virtuosistica. Fu eseguito per la prima volta, con solista il compositore stesso, dalla New York Symphony Orchestra diretta da Walter Damrosch, il 28 novembre 1909 e fu accolto positivamente da pubblico e critica.
Il secondo brano in locandina è laSinfonia n. 5 in re minore, op. 47 di Dmítrij Šostakóvič. Composta nel 1937, ha come tema principale lo sviluppo della personalità umana, a partire dagli impulsi vitali, passando per le esperienze dolorose fino al superamento delle difficoltà dell’esistenza. Criticatissimo dal regime a causa dell’opera Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk, lʼautore accompagnò la presentazione della sua nuova sinfonia con uno scritto giustificativo: «Nella mia Quinta mi sono sforzato di far sì che il pubblico sovietico avverta come nella mia musica io stia andando verso lʼintelligibilità e la semplicità».
Teatro di San Carlo venerdì 26 gennaio 2024, ore 19:00
PINCHAS STEINBERG
Direttore | Pinchas Steinberg
Pianista | Nikolay Lugansky ♭
♭ debutto al Teatro di San Carlo
Programma
Sergej Rachmaninov, Concerto n. 3 in re minore per pianoforte e orchestra, op. 30
Dmítrij ŠostakóvičSinfonia n. 5 in re minore, op. 47