Per il Giorno della Memoria, Fondazione Arena porta in scena L’Imperatore di Atlantide, opera scritta nel campo di Terezín

Giovedì 25 e sabato 27 gennaio, in Sala Filarmonica, lo spettacolo aperto a tutta la cittadinanza. Biglietti a 10 e 5 euro

giovedì 25 gennaio · ore 10.30

sabato 27 gennaio · ore 15.30

A distanza di ottant’anni, per non dimenticare. In occasione del Giorno della Memoria, Fondazione Arena di Verona porta in scena, per la prima volta, L’Imperatore di Atlantide di Viktor Ullmann su libretto di Petr Kien. L’opera in un atto è stata scritta tra il 1943 e il 1944 durante la prigionia degli autori all’interno del campo di Terezín, dove però non fu mai rappresentata. La partitura, infatti, venne ritrovata ed eseguita per la prima volta ad Amsterdam solo nel 1975.

La nuova produzione, firmata dalla regista Barbara Pessina, sarà in scena giovedì 25 gennaio, alle ore 10.30, all’interno della rassegna Arena Young, e sabato 27 gennaio, alle ore 15.30, per Sogniamo ad occhi aperti: a Teatro in famiglia. Un’opera aperta a tutta la cittadinanza e pensata con gradi di lettura differenti per favorirne la fruizione anche da parte degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Entrambe le recite saranno in Sala Filarmonica e sono inserite nelle commemorazioni ufficiali della Città di Verona per il Giorno della Memoria.

Sarà il giovane direttore Riccardo Bisatti, al debutto veronese, a guidare l’Orchestra della Fondazione Arena. In scena nei panni dell’imperatore Overall il baritono Bruno Taddia, assieme a Spartak Sharikadze (L’Altoparlante), Carlo Feola (La Morte), Enrico Casari (Arlecchino), Eduardo Niave (Un soldato), Melody Louledjian (Bubikopf), Irene Molinari (Il tamburo),con i Tecnici di Fondazione Arena.

I biglietti per lo spettacolo sono in vendita alla Biglietteria di Fondazione Arena e online su www.arena.it. La tariffa intera è di 10 euro e il biglietto ridotto, per gli under 14, è di 5 euro.

L’Imperatore di Atlantide (Der Kaiser von Atlantis, messo in scena in italiano) rappresentò un vero e proprio atto di resistenza all’interno del campo di Terezín: la città, apparentemente ideale, fu utilizzata dalla Germania nazista come esempio di insediamento destinato agli intellettuali ebraici e alle loro famiglie; di fatto fu un’elaborata finzione per celare la reale natura dei campi di concentramento, cui gli stessi cittadini di Terezín sarebbero stati destinati dopo l’estate del ’44, una volta conclusa l’ispezione della Croce Rossa internazionale e realizzati filmati di propaganda. Fino ad allora, infatti, le libertà di espressione concesse dai nazisti ai deportati all’interno del ghetto (dotato di scuola, bar, biblioteca e anche un piccolo teatro) portarono ad una produzione artistica e musicale di rilievo, considerata arte “degenerata” (entartete Kunst) e in gran parte perduta con lo sterminio dei suoi creatori. Nel ’44 la censura di Terezín bloccò anche la rappresentazione de L’Imperatore di Atlantide alla vigilia della prima, per i suoi contenuti satirici. La partitura e il libretto sono pervenuti a noi solo perché Ullmann e Kien, prima di essere deportati ad Auschwitz, dove sarebbero stati uccisi, li affidarono a due compagni di prigionia, sopravvissuti alla Shoah.

Ull­mann e Kien reinterpretarono il mito di Atlantide, caro ai nazisti, immaginandone il crollo e la sconfitta. La breve opera è definita dagli autori “leggenda” ed è composta da quattro quadri collegati da intermezzi strumentali. Lo stesso organico orchestrale è ridotto e originale, basato sugli strumenti a disposizione di Ullmann a Terezín. La trama è semplice: Overall, Imperatore dell’ideale Atlantide, ordina una guerra senza senso in cui tutti combattono contro tutti; la crudeltà è tale che la Morte stessa si ribella, rifiutandosi di far morire altre persone, per qualsiasi causa (guerra, malattia, vecchiaia). In questo mondo in cui il ciclo della vita è per due volte spaventosamente sovvertito, la Morte propone un patto: tornerà al suo compito solo se l’Imperatore accetterà di scomparire per primo. In un’ora circa di accattivante teatro musicale, L’Imperatore di Atlantide affronta temi senza tempo, sospesi tra fiaba e satira. Un capolavoro sopravvissuto ad uno dei momenti più bui della Storia, che ci ricorda il potere salvifico dell’arte.

* * *

PREZZI BIGLIETTI                               Posto unico non numerato

ADULTI (dai 15 anni in su)                  € 10                     

RAGAZZI (fino a 14 anni)                    € 5                       

BIGLIETTERIA ARENA DI VERONA

Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona

Aperta da lunedì a venerdì 10.30-16.00 | sabato 9.15-12.45

Tel. 045 596517

BIGLIETTERIA TEATRO FILARMONICO

Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona

Aperta due ore prima dello spettacolo

Tel 045 8002880

Punti vendita TicketOne.it

biglietteria@arenadiverona.it

Call center (+39) 045 8005151

www.arena.it

I concerti del ciclo “C’è musica & musica”

Ultimo appuntamento in programma per il ciclo di appuntamenti “C’è Musica & Musica” che da ottobre ha accompagnato le domeniche di giovani e giovanissimi spettatori con le loro famiglie. 

In cartellone, domenica 17 dicembre 2023 alle ore 11, “Wolfi&Ludwi: la sinfonia K550 di Mozart e la Quinta di Beethoven”.

Sul podio dell’Orchestra del Maggio il maestro Pietro Mazzetti.

Si chiude per quest’anno, con lo spettacolo in programma domenica 17 dicembre alle ore 11, sempre in Sala Zubin MehtaWolfi&Ludwi: la sinfonia K550 di Mozart e la Quinta di Beethoven, il frizzante e brioso Ciclo C’è Musica & Musica, che per otto domeniche (più una, con la richiestissima replica di Pierino e il lupo) ha accompagnato i tanti, tantissimi giovani che insieme alle famiglie hanno riempito la Sala Mehta e il Teatro, animando le mattinate domenicali al Maggio dal 1° ottobre sino a oggi.

Un percorso che, snodandosi attraverso vari appuntamenti, ha raccontato in modo fresco e originale gli strumenti dell’orchestra nei primi quattro appuntamenti – ossia Il carnevale degli animali di Camille Saint-Saëns, Storia di Babar, l’elefantino di Francis Poulenc; Guida del giovane all’orchestra di Benjamin Britten e Pierino e il lupo di Sergej Prokof’ev – e le varie forme della musica nei successivi quattro appuntamenti: i Carmina Burana di Carl Orff; Non ci sono più le mezze stagioni – La primavera e l’autunno di Antonio Vivaldi; Tris di primi e, naturalmente, Wolfi&Ludwi, in programma domenica 17 dicembre.

Tantissimi i protagonisti delle domeniche in musica, a partire dall’Orchestra del Maggio e dai suoi professori, vera costante di questo festoso ciclo musicale. A loro si sono aggiunti Gaia Nanni e Lorenzo Baglioni, due apprezzatissimi attori fiorentini conosciuti anche per le loro apparizioni televisive e cinematografiche; Davide Gasparro, più volte presente negli spettacoli per i ragazzi del Teatro del Maggio, e Alfonso Antoniozzi, fra i più celebri baritoni italiani degli ultimi decenni, nei panni del narratore per Pierino e il lupo

Il Coro del Maggio e il suo direttore Lorenzo Fratini, il Coro di voci bianche dell’Accademia del Maggio Musicale diretto da Sara Matteucci; cinque giovani talenti della direzione d’orchestra: Cesare Della SciuccaAttilia Kiyoko CernitoriNicolò Jacopo SuppaMatteo ParmeggianiRiccardo Bisatti e Pietro Mazzetti sono stati gli altri protagonisti di queste mattinate.

Wolfi&Ludwi: la sinfonia K550 di Mozart e la Quinta di Beethoven è dunque la tappa conclusiva del Ciclo, che volge al termine con due fra i pezzi musicali più amati e conosciuti di sempre: la Sinfonia in Sol minore K. 550 di Wolfgang Amadeus Mozart (I e IV movimento) e la celeberrima Sinfonia n.5 in do minore di Ludwig van Beethoven (I, III e IV movimento).

A dimostrazione della grandezza sconfinata del genio musicale mozartiano, basti pensare che la Sinfonia K. 550 venne composta, insieme ad altri due capisaldi della musica sinfonica – come le sinfonie K. 543 e K. 551 – in meno di due mesi, con una velocità e facilità che molti esperti hanno definito quasi sovrannaturale; l’aspetto più singolare di queste tre sinfonie risiede nel fatto che ognuna di esse esibisce un proprio carattere, difficilmente definibile ma al contempo inconfondibile.

Ai due movimenti mozartiani, segue l’esecuzione di tre movimenti di quella che forse è, in ambito sinfonico, una delle composizioni più immediatamente identificabili mai scritte nella storia della musica, la celeberrima Quinta sinfonia di Ludwig van Beethoven: la stesura della Sinfonia n.5 occupa un periodo di tempo molto grande; infatti, dopo i primi abbozzi risalenti al 1804, il compositore la riprese in mano tre anni dopo, nel 1807, e la completò solo nella primavera dell’anno successivo, una riprova della grande cura e attenzione che Beethoven riservò al suo lavoro, frutto di un processo creativo lungo e complesso. La Sinfonia debuttò il 22 dicembre 1808 nel celebre teatro viennese “An der Wien”, proprio sotto la direzione dello stesso autore. 

Sul podio, alla guida dell’ Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, il direttore Pietro Mazzetti

Si ringrazia inoltre per la collaborazione Unicoop Firenze: nel corso di tutto il ciclo è stata allestita, in uno spazio adiacente alla zona del bar del Foyer, una zona dedicata ai giovanissimi, con i prodotti di cancelleria della linea ecologica ViviVerde Coop, che ha messo a disposizione dei ragazzi materiali per la scrittura e il disegno.

Lo spettacolo è proposto, come sempre, al prezzo speciale di 15 euro per gli adulti e 5 euro per i ragazzi fino a 18 anni ed è comprensivo della prima colazione – a partire dalle ore 9.30 – servita presso il bar del Foyer del Teatro.

Si ringraziano per le presentazioni Giovanni Vitali e Cristina Bersanelli.

La locandina:

WOLFGANG AMADEUS MOZART

SINFONIA IN SOL MINORE K. 550

I movimento: Allegro molto /

IV movimento: finale: Allegro assai

LUDWIG VAN BEETHOVEN

SINFONIA N. 5 IN DO MINORE OP. 67

I movimento: allegro con brio /

III movimento: allegro /

IV movimento: Allegro. Presto

Direttore

Pietro Mazzetti

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Tris di primi – I primi tempi di tre grandi concerti con le prime parti dell’Orchestra del Maggio”

Domenica 10 dicembre 2023 alle ore 11, continua il frizzante ciclo di appuntamenti domenicali al Maggio nell’ambito fei concerti del ciclo “C’è musica & musica”

Sul podio, alla guida dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e delle sue prime parti soliste, il maestro Riccardo Bisatti.

Le prime parti dell’Orchestra protagoniste della mattinata sono Jörg Winkler, viola; Simão Alcoforado Barreira, violoncello e, al contrabbasso, Marco Martelli.

In cartellone le musiche di Franz Anton Hoffmeister, Franz Joseph Haydn e Giovanni Battista Bottesini.

Continuano le festose mattinate domenicali al Teatro del Maggio con il penultimo appuntamento del Ciclo “C’è musica & musica”, dedicato nei suoi ultimi spettacoli alla scoperta delle forme degli strumenti con le voci. In cartellone, domenica 10 dicembre 2023 alle ore 11, sempre in Sala Zubin MehtaTris di primi I primi tempi di tre grandi concerti con le prime parti dell’Orchestra del Maggio; un affascinante e divertente percorso attraverso i primi tempi di tre briose composizioni – il Concerto in re maggiore per viola e orchestra di Franz Anton Hoffmeister, il Concerto in do maggiore per violoncello e orchestra di Franz Joseph Haydn (cadenza di Daniel Grosgurin) e il Concerto n. 2 in si minore per contrabbasso e archi di Giovanni Battista Bottesini – per conoscere da vicino e in modo originale tre dei tanti strumenti protagonisti di un’orchestra. 

Solisti della mattinata – come detto – tre prime parti dell’Orchestra del Maggio, guidata questa domenica da Riccardo BisattiJörg Winkler, viola;Simão Alcoforado Barreira, violoncelloeMarco Martelli, contrabbasso. 

Il Concerto per viola e orchestra in re maggiore, proposto nel primo movimento (allegro), è stato composto da Franz Anton Hoffmeister attorno al 1799 ed è uno dei più espressivi concerti per viola del classicismo viennese, molto vicino ai modelli di Wolfgang Amadeus Mozart, a cui lo legava una profonda amicizia; il Concerto in do maggiore per violoncello e orchestra (moderato) di Franz Joseph Haydn (con cadenza di Daniel Grosgurin) fu composto probabilmente tra il 1761 e il 1765: in seguito Io si credette perduto e venne ritrovato dal musicologo cecoslovacco Oldrich Pulkert, bibliotecario del Museo Nazionale di Praga, in una raccolta di manoscritti del XVIII secolo. La frizzante mattinata si chiude con il Concerto n. 2 in si minore per contrabbasso e archi (allegro moderato) di Giovanni Battista Bottesini, che fu tra i più formidabili interpreti della sua epoca: il suo enorme talento gli valse addirittura l’appellativo di ‘Paganini del contrabbasso’.

Il 17 dicembre 2023, sempre alle ore 11, l’ultimo appuntamento del Ciclo con Wolfi e Ludwi, che trova in cartellone le composizioni di due dei più amati autori di sempre: Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven.

Ricordiamo che ogni concerto è proposto a 15 euro per gli adulti e 5 euro per i ragazzi fino a 18 anni ed è comprensivo della prima colazione – a partire dalle ore 9.30 – servita presso il bar del Foyer del Teatro. 

Inoltre, grazie alla collaborazione con Unicoop Firenze, è allestita, in uno spazio adiacente alla zona del bar del Foyer, una zona dedicata ai giovanissimi, con i prodotti di cancelleria della linea ecologica ViviVerde Coop, che mette a disposizione dei ragazzi materiali per la scrittura e il disegno.

I concerti saranno anticipati dalle presentazioni di Giovanni Vitali e Cristina Bersanelli.

La locandina:

TRIS DI PRIMI 

I primi tempi di tre grandi concerti con le prime parti dell’Orchestra del Maggio

FRANZ ANTON HOFFMEISTER 

Concerto in re maggiore per viola e orchestra, allegro
— 

FRANZ JOSEPH HAYDN 

Concerto in do maggiore Hob. VIIB 1 per violoncello e orchestra, moderato
Cadenza di Daniel Grosgurin 

— 

GIOVANNI BATTISTA BOTTESINI 

Concerto n. 2 in si minore per contrabbasso e archi, allegro moderato

Direttore Riccardo Bisatti

Viola 
Jörg Winkler
Violoncello Simão Alcoforado Barreira 

Contrabbasso Marco Martelli

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino 

“C’è Musica & Musica”, 8 appuntamenti per la divulgazione della Musica tra i più giovani.

I concerti della domenica mattina nella Sala Zubin Mehta.

Il nuovo frizzante ciclo di spettacoli del Maggio dedicato al suo pubblico più giovane e alle famiglie.

Domenica 1°ottobre 2023, alle ore 11 in Sala Zubin Mehta, il primo appuntamento del progetto che si sviluppa in otto domeniche dal 1° ottobre al 17 dicembre 2023

In cartellone per il primo concerto “Il carnevale degli animali”, la celebre composizione di Camille Saint-Saëns,

Cesare Della Sciucca dirige l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Gaia Nanni interpreta “La zoologa”

Con lo spumeggiante spettacolo de Il carnevale degli animali, in programma domenica 1°ottobre 2023 alle ore 11 in Sala Mehta, si alza il sipario sul nuovo, colorato ciclo di concerti del Maggio dedicati ai più giovani e alle famiglie: “C’è Musica & Musica”. Il titolo stesso è un riferimento al compositore Luciano Berio, a vent’anni dalla sua scomparsa, e a un suo celebre programma televisivo dedicato proprio alla divulgazione e all’insegnamento della musica.

Per otto domeniche mattina, fino al 17 dicembre, il Teatro del Maggio propone un modo fresco, brioso e soprattutto divertente per avvicinare il pubblico (non solo quello di domani), al teatro e alla seduzione dei suoi spettacoli, in particolar modo all’orchestra e al suo fascino.  Nelle otto domeniche, in due cicli, si illustreranno  – nei primi quattro appuntamenti –  gli strumenti che compongono una orchestra con il loro ruolo e l’importanza che hanno e, poi,  le forme della musica stessa – dalla sinfonia ai grandi brani con voci – esplorate e narrate negli altri quattro appuntamenti del ciclo. 

Come detto – negli spettacoli – verranno illustrati, attraverso programmi originali e divertenti, gli strumenti dell’orchestra nei primi quattro appuntamenti – ossia Il carnevale degli animali di Camille Saint-Saëns il 1° ottobreStoria di Babar, l’elefantino di Francis Poulenc l’8 ottobreGuida del giovane all’orchestra di Benjamin Britten il 15 ottobre Pierino e il lupo di Sergej Prokof’evil 29 ottobre – e le varie forme della musica nei successivi quattro appuntamenti: i Carmina Burana di Carl Orffil 12 novembreNon ci sono più le mezze stagioni-La primavera e l’autunno di Antonio Vivaldiil 26 novembreTris di primi il 10 dicembre sino ad arrivare all’ultima tappa del ciclo presente in cartellone, Wolfi&Ludwi, in programma il 17 dicembre.

I concerti, tutti alle ore 11, saranno anticipati dalle presentazioni di Giovanni Vitali e Cristina Bersanelli.

Ogni concerto è proposto a 15 euro per gli adulti e 5 euro per i ragazzi fino a 18 anni ed è comprensivo della prima colazione – a partire dalle ore 9.30 – servita presso il bar del Foyer del Teatro. 

Inoltre, grazie alla collaborazione con Unicoop Firenze, è allestita, in uno spazio adiacente alla zona del bar del Foyer, una zona dedicata ai giovanissimi, con i prodotti di cancelleria della linea ecologica ViviVerde Coop, che mette a disposizione dei ragazzi materiali per la scrittura e il disegno.

Tanti i protagonisti di queste mattinate di festa e di apprendimento: l’Orchestra del Maggio, il Coro del Maggio e il suo direttore e maestro Lorenzo Fratini, il Coro di voci bianche dell’Accademia del Maggio Musicale e la maestra del Coro di voci bianche Sara Matteucci; cinque giovani talenti della direzione d’orchestra: Cesare Della SciuccaAttilia Kiyoko CernitoriNicolò Jacopo SuppaMatteo ParmeggianiRiccardo Bisatti e Pietro Mazzetti; la spalla dell’Orchestra del Maggio Salvatore Quaranta, nelle vesti di concertatore e solista, e tre prime parti dell’Orchestra: il violista Jörg Winkler, il violoncellista Simão Pedro Alcoforado Barriera e il contrabbassista Marco Martelli.  Ad arricchire ulteriormente la proposta, inoltre, saranno presenti in alcuni spettacoli, narratori e voci recitanti: Gaia Nanni e Lorenzo Baglioni, due apprezzatissimi attori fiorentini conosciuti anche per le loro apparizioni televisive e cinematografiche; Davide Gasparro, più volte presente negli spettacoli per i ragazzi del Teatro del Maggio, tra i quali la recente Italiana in Algeri per le scuole dello scorso aprile 2023 e Alfonso Antoniozzi, fra i più celebri baritoni italiani degli ultimi decenni, nei panni del narratore per Pierino e il lupo

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È dunque una tra le più conosciute e amate composizioni di Camille Saint-Saëns,Il carnevale degli animali, a inaugurare questo nuovo, frizzantissimo ciclo di appuntamenti: fu composta dall’autore nel 1886 mentre si trovava a Vienna, durante un periodo di riposo. Il grande pubblico, però, dovette aspettare quasi quarant’anni prima di poterla sentire perché, per ordine di Camille Saint-Saëns in persona, la suite non doveva essere eseguita pubblicamente almeno fino a che lui fosse stato in vita. La composizione, piena di brio e di humour, venne amata fin da subito anche per la singolarità del soggetto, con gli animali – descritti in musica da Saint-Saëns – che altro non erano che una buffa carrellata di personaggi dell’ambiente musicale parigino come i burberi critici musicali che, incapaci di capire il nuovo corso della musica per colpa della loro mentalità vecchia e polverosa, vengono addirittura “trasportati in scena” dall’autore e “trasformati” in dei fossili! 

La narratrice che, nelle vesti de La zoologa, guiderà tutto il pubblico attraverso le varie parti che compongono Il carnevale degli animali è Gaia Nanni, fra le più apprezzate e talentuose attrici fiorentine, conosciuta inoltre per le sue presenze sul grande e piccolo schermo. L’adattamento del testo è di Manuela Critelli. Sul podio della Sala Zubin Mehta il maestro Cesare Della Sciucca

La locandina

CAMILLE SAINT-SAËNS 

Il carnevale degli animali

Adattamento del testo di Manuela Critelli

Direttore Cesare Della Sciucca

La zoologa Gaia Nanni

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Prezzi:

Fino ai 18: 5€ – Posto unico: 15€