Giovedì 12 settembre alle ore 20, sala Zubin Mehta, concerto di canto del soprano Jessica Pratt

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino. Sul podio Riccardo Frizza

Direttore del Coro, Lorenzo Fratini.

Arie di “pazzia”e sinfonie dalle opere di Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti

Giovedì 12 settembre alle ore 20, in sala Zubin Mehta, è in programma il concerto di canto del soprano Jessica Pratt che porta in scena le arie contenute nel Cd “Delirio” inciso al Maggio, con l’Orchestra e il Coro del Teatro per l’etichetta Tancredi. Presentato ufficialmente al Teatro del Maggio, lo scorso 20 ottobre 2023, in concomitanza con l’uscita, il cd ha riscosso unanimemente recensioni entusiaste da parte della critica.

Pratt è una delle più talentuose e virtuosiste belcantiste dei nostri tempi e affronta in questo concerto  – e nel Cd – un’antologia di scene unite dal fil rouge della “pazzia” tratte dalle opere di Gaetano Donizetti e Vincenzo Bellini. Sul podio – così come nel Cd – Riccardo Frizza affermato nella lettura ed esecuzione del belcanto italiano e col quale Jessica Pratt collabora con una mirabile sinergia. Le scene presentate in concerto sono eseguite integralmente e con una cura filologica da manuale come per esempio la celeberrima scena da Lucia di Lammermoor eseguita nella tonalità originale in Mi Bemolle. Il Coro del Maggio è diretto da Lorenzo Fratini.

I brani presentati  – in ordine di esecuzione – sono dunque tratti da La Sonnambula di Vincenzo Bellini, da Emilia di Liverpool, Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, da I puritani, di Vincenzo Bellini, da Linda di Chamounix di Gaetano Donizetti. Nel corso del concerto il maestro Frizza dirigerà la sinfonia da I Capuleti e i Monecchi di Vincenzo Bellini, la sinfonia da Roberto Devereux di Gaetano Donizetti e l’ouverture  di La favorite

Nel corso del recital, Jessica Pratt indosserà dei magnifici abiti/costumi disegnati per lei da Giuseppe Palella che sottolineano sia la forza sia la vulnerabilità delle donne interpretate dal soprano e sarà accompagnata nelle esecuzioni di Emilia e Linda da Aleksandra Meteleva.

Questo concerto è il primo di una serie di altri che vedranno come protagonisti il mezzosoprano Teresa Iervolino il prossimo 29 settembre, il baritono Nicola Alaimo il 3 novembre e poi nel corso del 2025, sempre in novembre, il baritono Marco Filippo Romano tutti impegnati sul palcoscenico e con le compagini del Maggio per interpretare live le incisioni discografiche realizzate al Maggio Musicale Fiorentino per l’etichetta Dynamic.

Il programma del concerto:

Vincenzo Bellini

I Capuleti e Montecchi, sinfonia

Da La sonnambula: “Ah! non credea mirarti… Ah! non giunge uman pensiero”

Gaetano Donizetti

Da Emilia di Liverpool: “Madre! Deh placati!… Ah! di contento…”

Roberto Devereux, sinfonia

Da Lucia di Lammermoor: “Il dolce suono… Ardon gl’incensi… Spargi d’amaro pianto”

Vincenzo Bellini

Da I puritani: “O rendetemi la speme… Qui la voce sua soave… Vien diletto è in ciel la luna”

Gaetano Donizetti

La Favorite, ouverture

Da Linda di Chamounix: “Nel silenzio della sera… No, non è ver, mentirono”

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino

Direttore, Riccardo Frizza

Direttore del Coro, Lorenzo Fratini

Al 50° Festival della Valle d’Itria sabato 3 agosto a Palazzo Ducale di Martina Franca la Nona Sinfonia di Beethoven con l’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari diretti da Riccardo Frizza.

Voci soliste Jacquelyn Wagner, Eleonora Filipponi, Ladislav Elgr, Simon Lim.

 A duecento anni dalla prima esecuzione, l’omaggio del Festival al capolavoro musicale di tutti i tempi

L’1 agosto la replica di “Aladino e la lampada magica” di Nino Rota e il 2 agosto l’ultima replica di “Norma” di Bellini diretta da Fabio Luisi

Patrimonio Unesco, capolavoro di tutti i tempi, simbolo di fratellanza, unità, pace, gioia, la Nona Sinfonia di Beethoven veniva eseguita per la prima volta il 7 maggio 1824 a Vienna in un gremito Theater am Kärntnertor che accolse con entusiasmo quella storica esecuzione. A duecento anni da quell’evento rivoluzionario per la storia della musica occidentale, il 50° Festival della Valle d’Itria propone l’esecuzione della celeberrima partitura chiamando a raccolta a Palazzo Ducale di Martina Franca sabato 3 agosto (ore 21) l’Orchestra e il Coro del Teatro Petruzzelli di Bari diretti da Riccardo Frizza, con le voci soliste di Jacquelyn Wagner (soprano, applauditissima Norma nella produzione in corso del Festival), Eleonora Filipponi (mezzosoprano), Ladislav Elgr (tenore), Simon Lim (basso).

Il concerto viene introdotto dal giornalista e critico musicale Sandro Cappelletto.

Grandiosa architettura sonora, la Sinfonia in re minore op. 125 per soli, coro e orchestra appare in alcuni frammenti, schizzi e appunti sui taccuini del musicista di Bonn già prima del 1824, segno che da tempo Beethoven aveva immaginato un’opera che fosse un grande affresco sinfonico e corale, che andasse oltre i confini classici strumentali della Sinfonia inserendo nell’ultimo movimento un percorso nuovo, con l’impiego del coro e voci soliste, impegnate nella celebre ode di Schiller An die Freude che era diventata in quegli anni un simbolo degli ideali dei giovani tedeschi.

Il concerto del 7 maggio 1824, al Theater am Kärntnertor, rimase memorabile: la nuova Sinfonia fu diretta dallo stesso autore, insieme a tre brani della Missa Solemnis. Se l’esecuzione non fu impeccabile, a causa del poco tempo a disposizione per le prove, l’entusiasmo del pubblico fu invece enorme, tributando a Beethoven non gli applausi, che difficilmente avrebbe potuto sentire, ma un festoso sventolare di fazzoletti.

“È un grande privilegio affrontare questo monumento della musica di ogni tempo che duecento anni fa rivoluzionò la stessa concezione sinfonica e non solo per la presenza delle voci e del coro quanto per il messaggio di libertà e di fratellanza universale che il compositore prese da Schiller per farlo prima suo e poi di tutti quelli che l’ascoltarono quel 7 maggio del 1824 al Theater am Kärntnertor di Vienna, sventolando entusiasticamente alla fine i fazzoletti (affinché Beethoven, sordo, che condivideva il palco con il direttore, intendesse l’entusiasmo dei presenti). E da allora la Sinfonia Corale è una delle pietre miliari della musica e del pensiero occidentali”. Così racconta Riccardo Frizza, gradito ritorno al Festival della Valle d’Itria: “Torno a Martina Franca con emozione. Nell’estate del 2001, che segnò il mio debutto come direttore d’orchestra, lì affrontai un tutto Verdi (i Quattro pezzi sacri e il Libera me, Domine composto come ultimo brano della Messa ideata per celebrare il primo anniversario della morte di Rossini). E torno per partecipare all’edizione del cinquantenario di questo festival nato dalla volontà di alcuni visionari e diventato un autentico patrimonio musicale mondiale”.

Nella stessa giornata, alle ore 17 presso il Chiostro del Carmine, l’ultimo dei Concerti del Sorbetto con “Assaggi rossiniani” offerti dal mezzosoprano Saori Sugiyama, dal tenore Pepe Hannan, dal baritono Francesco Bossi (tutti provenienti dall’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”), accompagnati al pianoforte da Eugenio Aiello. In programma le più belle arie d’opera di Gioachino Rossini, da La cambiale di matrimonio, L’italiana in Algeri, La Cenerentola, Il signor Bruschino, Il barbiere di Siviglia. Al termine la consueta degustazione di un fresco sorbetto.

LE REPLICHE DELLE OPERE DEL FESTIVAL

Nelle due giornate che precedono la Nona Sinfonia di Beethoven, il Festival prosegue la sua programmazione a Palazzo Ducale giovedì 1 agosto (ore 21) con la seconda replica di Aladino e la lampada magica fiaba musicale di Nino Rota del 1968, per la direzione musicale di Francesco Lanzillotta alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari, regia di Rita Cosentino, e venerdì 2 agosto (ore 21) con l’ultima replica della Norma di Bellini, l’opera con cui il Festival ha inaugurato la sua 50esima edizione in omaggio alla storica edizione del 1977 che rese celebre il Festival a livello internazionale. Fabio Luisi dirige i complessi orchestrali e corali del Teatro Petruzzelli di Bari, regia di Nicola Raab, e un cast di voci internazionali.

Programma su www.festivaldellavalleditria.it

Biglietti: Norma e Aladino da 10 a 60 euro, Nona di Beethoven da 10 a 40 euro; Concerto del Sorbetto 5 euro. Info: tel. +39 080 4805100, info@festivaldellavalleditria.it

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sabato 3 agosto

ore 17, Chiostro del Carmine, Martina Franca

ASSAGGI ROSSINIANI

Saori Sugiyama mezzosoprano

Pepe Hannan tenore

Francesco Bossi baritono

Eugenio Aiello pianoforte

Gioachino Rossini (1792-1868)

“Grazie, grazie, troppo presto” da La cambiale di matrimonio (F. Bossi)

“Pensa alla patria” da L’italiana in Algeri (S. Sugiyama)

“Sì, ritrovarla io giuro” da La Cenerentola (P. Hannan)

“Un soave non so che” da La Cenerentola (S. Sugiyama, P. Hannan)

“Nel teatro del grande mondo” da Il signor Bruschino (F. Bossi)

“Cruda sorte, amor tiranno!” da L’italiana in Algeri (S. Sugiyama)

“Ecco, ridente in cielo” da Il barbiere di Siviglia (P. Hannan)

“All’idea di quel metallo” da Il barbiere di Siviglia (P. Hannan, F. Bossi)

“Dunque io son… tu non m’inganni?” da Il barbiere di Siviglia (S. Sugiyama, F. Bossi)

ore 21

Palazzo Ducale, Martina Franca

IX SINFONIA DI BEETHOVEN

Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari

Riccardo Frizza direttore

Jacquelyn Wagner soprano

Eleonora Filipponi mezzosoprano

Ladislav Elgr tenore

Simon Lim basso

Marco Medved maestro del coro

Presentazione a cura di Sandro Cappelletto

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 per soli, coro e orchestra

Il Maggio Musicale Fiorentino illustra la programmazione da settembre a dicembre del 2024.

Daniele Gatti dirigerà Madama Butterfly in un nuovo allestimento con la regia di Lorenzo Mariani per completare il tributo del Maggio nel centenario dalla morte di Giacomo Puccini e tre concerti sinfonici

Molto confortante l’apprezzamento del pubblico per la programmazione del Festival

Gli abbonamenti potranno essere rinnovati a partire dall’11 giugno e fino al 25 giugno compreso

I nuovi abbonamenti potranno essere sottoscritti a partire dal 28 giugno

I biglietti singoli saranno messi in vendita a partire dall’11 giugno per le date fuori abbonamento e a partire dal 9 luglio per le date in abbonamento

Il Maggio Musicale Fiorentino rende nota la programmazione da settembre a dicembre che completa il cartellone del 2024 e che nasce con un semplice quanto sentito ringraziamento al pubblico che ha affollato e riempito le sale del Maggio con ritrovato entusiasmo e interesse. Con il risanamento e dunque il rientro alla gestione ordinaria del Maggio, il sovrintendente Carlo Fuortes, quindi anche confortato dall’onda del successo di pubblico, si è impegnato per arricchire l’offerta musicale del Maggio a partire dalla programmazione “Estate al Maggio!” in Cavea, e dell’ultima a parte della stagione a partire da settembre e fino a dicembre.

Cinque opere liriche e vale a dire la ripresa di Cenerentola di Gioachino Rossini (direttore Gianluca Capuano, regia di Manu Lalli) poi Madama Butterfly di Giacomo Puccini (Daniele Gatti direttore, regia di Lorenzo Mariani) e La traviata di Giuseppe Verdi (Roberto Abbado direttore, regia di Stefania Grazioli), in due nuovi allestimenti e un dittico che associa Mavra (altrettanto nuovo) di Igor Stravinskij alla ripresa Gianni Schicchi di Giacomo Puccini (direttore Francesco Lanzillotta , regia di Denis Krief); diciassette concerti tra appuntamenti sinfonico corali, sinfonici e di canto.

Sul podio per questi Zubin Mehta e Daniele Gatti e con loro Dmitry Matvienko, Riccardo Frizza, Alessandro Bonato, Luciano Acocella, Matteo Parmeggiani, Glass Marcano, Federico Maria Sardelli, Francesco Lanzillotta, Michele Spotti, Ivor Bolton, e recital di canto con Jessica Pratt, Teresa Iervolino e Nicola Alaimo, un concerto speciale dedicato a Puccini “Puccini racconta Puccini” nel giorno del centenario dalla morte, un’opera per bambini, La fiaba di Tristano con la regia di Manu Lalli e la direzione di Giuseppe La Malfa e un Festival dedicato ai Cori di voci bianche di sette Fondazioni lirico sinfoniche italiane, compresa quella dell’Accademia del Maggio, compongono la programmazione che porta il Maggio a chiudere l’anno in corso con questi ultimi mesi del Festival segnati come si è detto da un grandissimo successo di pubblico e che si è riverberato molto favorevolmente e positivamente sulle stime inizialmente previste per la biglietteria.

Successo tale che ha fatto registrare infatti il “tutto esaurito” in tutte le recite delle opere Turandot e Tosca e nel concerto inaugurale del Festival diretto da Daniele Gatti, nel concerto dei Wiener Philharmoniker diretti da Riccardo Muti, poi per quello diretto da Myung-Whun Chung e in quello finale del 13 giugno diretto da Zubin Mehta. Tutto esaurito anche per i quattro concerti del “Progetto giovani musicisti” con i complessi da camera del Conservatorio Cherubini e della Scuola di Musica di Fiesole e il concerto Gamo del 5 giugno e grande favore di botteghino per le altre occasioni di spettacolo nei tre mesi di programmazione che stanno per concludersi.

La biglietteria

Gli abbonamenti divisi in tre turni A, B e Pomeridiano potranno essere rinnovati a partire dall’11 giugno e fino al 25 giugno compreso

Sono previsti un abbonamento (A, B, Pomeridiano) che riunisce le opere e i concerti sinfonici per un totale di 14 spettacoli con prezzi a partire dai 370 euro in galleria fino ai 975 euro nel primo settore di platea per il turno A e di 910 euro nel primo settore di platea per i turni B e Pomeridiano.

Un abbonamento (A, B, Pomeridiano) solo alle opere che parte dai 120 euro della galleria fino ai 440 euro nel primo settore di platea per il turno A e di 370 euro nel primo settore di platea per i turni B e Pomeridiano.

È previsto anche un abbonamento solo al ciclo concertistico (10 concerti) che parte dai 275 euro di galleria della Sala Grande e settore C della sala Mehta fino ai 595 euro di platea 1 in Sala Grande e del settore A della sala Mehta.

I nuovi abbonamenti potranno essere sottoscritti a partire dal 28 giugno.

I biglietti singoli saranno messi in vendita a partire dall’11 giugno per le date fuori abbonamento e a partire dal 9 luglio per le date in abbonamento.

La programmazione estiva “Estate al Maggio!”

L’estate prevede il ciclo “Estate al Maggio!” inserito nella programmazione dell’Estate Fiorentina 2024 del Comune di Firenze con la messa in scena di Il barbiere di Siviglia il 18, 20, 22 e 24 luglio alle ore 21, in Cavea. Il teatro all’aperto sul tetto del Maggio per l’occasione godrà di un palcoscenico costruito allo scopo e di una buca d’orchestra. L’opera è diretta dal giovane Riccardo Bisatti con l’ormai “tradizionale” regia di Damiano Michieletto, qui ripresa da Andrea Bernard. A quasi vent’anni esatti dalla sua prima messa in scena, avvenuta nel luglio del 2005 al Teatro Romano di Fiesole e dunque nata e pensata in origine per uno spazio aperto, proprio come la Cavea del Maggio, giunge alla sua decima messa in scena nelle stagioni del Teatro. Nonostante l’età, mantiene intatta tutta la sua freschezza, originalità e modernità che ne hanno fatto nel corso del tempo un allestimento “sempre verde” e apprezzatissimo del Maggio.

Sempre in Cavea, sotto le stelle, il concerto sinfonico corale “Sogno di una notte di mezza estate”, musiche di scena Op. 61. di Felix Mendelssohn Bartholdy, il 23 luglio alle 21, sarà diretto da un altro giovane direttore Hankyeol Yoon, già pluripremiato in numerosi concorsi tra cui recentemente il prestigioso primo premio “Herbert von Karajan Young Conductors Award”. Grazie a questa importante vittoria il Maggio Fiorentino gli ha offerto il debutto italiano con il doppio concerto lo scorso febbraio – accolto con calore sia dal pubblico che dalla critica – e lo ha riconfermato per questa estate, anticipando il suo debutto al Festival di Salisburgo nel prossimo mese di agosto.

Questi due appuntamenti fiorentini seguono le due importanti tournée internazionali, la prima in Cina a Tianjin il 19 e 20 giugno e Beijing il 21, 22 e 23 giugno, e la seconda in Slovenia al Ljubljana Festival dall’ 8 al 10 luglio. In entrambi i tour sul podio nelle diverse occasioni salirà il maestro Zubin Mehta. Squisitamente concertistico il programma in Cina: a Tianjin verrà eseguito il 19 giugno il concerto n.2 per pianoforte e Orchestra di Fryderyk Chopin (solista Vanessa Benelli Mosell) e la Sinfonia n. 7 in Re minore, Op. 70, B. 141 di Antonín Dvořák; il 20 verrà eseguito un programma tutto dedicato a Ludwig van Beethoven con il concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 61 con Amira Abouzara solista al violino, e la Sinfonia n. 7 in la maggiore Op. 92. A Beijing verranno proposti i primi due programmi il 21 e il 22, mentre l’ultima sera del 23 giugno assieme al concerto n.2 per pianoforte e orchestra di Chopin verrà eseguita la beethoveniana sinfonia n.7. A Ljubljana l’8 e il 10 luglio il maestro dirigerà Il trovatore di Giuseppe Verdi, nell’allestimento scenico firmato da Cesare Lievi – ripreso da Stefania Grazioli– che ha debuttato nella Sala Mehta del Teatro del Maggio nell’autunno del 2022 mentre il 9 luglio il maestro Mehta dirigerà un concerto sinfonico con le composizioni di Ludwig van Beethoven.

Le opere da settembre a dicembre 2024

Si alza il sipario della sala Grande del Teatro del Maggio il 20 settembre, con repliche il 22, il 24 e 27 settembre con La cenerentola, di Gioachino Rossini, nell’allestimento del maggio con la regia di Manu Lalli e la direzione di Gianluca Capuano che torna al Maggio dopo il grande successo di Alcina. Le scene sono di Roberta Lazzeri, i costumi di Gianna Poli le luci di Vincenzo Apicella. Lo spettacolo andato in scena all’aperto nel Cortile dell’Ammannati a Palazzo Pitti nel 2017 e stato anche allestito sul palcoscenico della sala grande del Maggio nel 2018. Tra gli interpreti principali Teresa Iervolino, già presente nell’ultima edizione nella parte di Angelina e Marco Filippo Romano in quella di Don Magnifico. Clorinda e Tisbe saranno Maria Laura Iacobellis e Aleksandra Meteleva.

Secondo titolo operistico è Madama Butterfly, di Giacomo Puccini in scena dal 24 ottobre e con repliche 27 e 31 e 2 novembre.

Un nuovo allestimento con la firma di Lorenzo Mariani, le scene di Alessandro Camera e i costumi di Silvia Aymonino e la direzione di Daniele Gatti. Il maestro ha diretto il capolavoro pucciniano solo in tre occasioni nel passato: a Chicago nel 1991 e poi al Met di New York nel 1994 e a Bologna nel 2003. Protagonista dell’opera nella parte di Cio-Cio-San è Carolina Lòpez Moreno, soprano il cui nome ritornerà ancora nelle locandine del Maggio a cominciare da La traviata in scena da novembre, opera nella quale interpreterà – debuttandola – la parte di Violetta. In locandina come Pinkerton torna Piero Pretti il quale ha colto un grande successo nelle recite di Tosca come Cavaradossi ora in cartellone (una recita sarà sostenuta dal tenore Vincenzo Costanzo, anche lui attualmente impegnato in Tosca); Sharpless sarà il baritono Nicola Alaimo che il giorno dopo l’ultima recita di Butterfly del 2 novembre, il 3 tornerà sul palcoscenico per il terzo concerto di canto della stagione autunnale.

Il 19 novembre con repliche il 21, 24, 26, 30 e 1 dicembre va in scena un nuovo allestimento di La traviata di Giuseppe Verdi, con la direzione di Roberto Abbado e la regia di Stefania Grazioli. Le luci sono di Valerio Tiberi. Si alternano nella parte di Violetta Carolina Lòpez Moreno e Julia Muzychenko (entrambe al debutto); Alfredo sarà Giovanni Sala che si alternerà con Matheus Pompeu.

A chiudere la programmazione operistica il 15 dicembre con repliche il 18, 20 e 22 è in cartellone un “buffo” dittico con il nuovo allestimento di Mavra di Igor Stravinskij e la ripresa di Gianni Schicchi di Giacomo Puccini. La regia e le scene di entrambe sono di Denis Krief, che aveva già firmato lo Schicchi nel 2019 e che per questa occasione ambienterà anche la novità nel medesimo impianto scenico. Sul podio sale Francesco Lanzillotta. Nel cast nelle due opere Ivàn Ayòn Rivas (L’ussaro e Mavra ) in Mavra e Rinuccio nello Schicchi. In Mavra cantano Julia Muzychenco (appena ascoltata anche come Violetta), Kseniia Nikolaieva, Aleksandra Meteleva. In Gianni Schicchi, Roberto De Candia è Gianni Schicchi, Lauretta è Julia Muzychenco, Zita è Kseniia Nikolaieva, Nella è Nikoletta Hertsak; Simone è Adriano Gramigni, La Ciesca è Aleksandra Meteleva.

In tutte le opere in buca l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino; in scena il Coro del Maggio Musicale Fiorentino. Direttore del Coro è il maestro Lorenzo Fratini.

Il programma di concerti sinfonico corali, sinfonici e di canto

A dare avvio alla programmazione concertistica il 7 settembre, è in calendario il concerto sinfonico diretto da Dmitry Matvienko (al debutto fiorentino) che eseguirà la suite Romeo e Giulietta di Prokofiev e, di Sergej Rachmaninov, il concerto n.3 in re minore op. 30 per pianoforte e orchestra con il pianista Giovanni Bertolazzi. Questo come i successivi del 19 e del 26 settembre sono dedicati al repertorio russo, proposto per tutti e tre con varie angolazioni sia dal punto di vista dei compositori come Rachmaninov, appunto, poi Cajkovskij e Musorgskij sia dei loro più popolari lavori. Il 19 il concerto è affidato alla bacchetta di Alessandro Bonato e il 26 sul podio salirà Luciano Acocella. A fianco di Bertolazzi, come lui altri due affermati pianisti italiani Francesco Libetta che eseguirà il celebre concerto n.2 in do minore op.18 di Rachmaninov (il 19) e Giuseppe Albanese che affronterà l’altrettanto famosissimo concerto n.1 in si bemolle minore op. 23 di Cajkovskij.

In settembre anche due importanti concerti con protagoniste due stelle del canto molto amate dal pubblico. Il primo dei due è in calendario il 12 e vede il soprano Jessica Pratt, con la quale il Maggio costruirà un progetto artistico pluriennale, con il direttore Riccardo Frizza eseguire con l’Orchestra e il Coro del Maggio, alcune grandi “scene di pazzia”, incorniciate dalle sinfonie, da opere quali La sonnambula e I puritani di Bellini, Emilia di Liverpool, Lucia di Lammermoor, La Favorite e Linda di Chamounix di Donizetti. I brani eseguiti sono tutti contenuti nel CD “Delirio” che dà il nome al concerto e che offre un panorama di quelle eroine che hanno consacrato il soprano australiano come grandissima protagonista del bel canto. Il maestro del Coro è Lorenzo Fratini.

Il 29 settembre sarà il mezzosoprano Teresa Iervolino, immediatamente dopo il suo impegno nelle recite di La cenerentola nella parte di Angelina, a essere protagonista del secondo concerto di canto con l’Orchestra del Maggio diretta da Matteo Parmeggiani. Iervolino eseguirà arie da Semiramide di Rossini, da Ernani di Verdi e la cantata per voce e orchestra Giovanna d’Arco di Rossini (nell’orchestrazione di Luca Giovanni Logi); in programma anche le sinfonie da Elisabetta, regina d’Inghilterra di Gioachino Rossini e da Luisa Miller di Giuseppe Verdi.

Il mese di settembre si completa il 28 e 29 (e con l’ultimo concerto il 5 ottobre) con il Festival dei Cori di Voci Bianche di sette Fondazioni Lirico sinfoniche italiane: quella del Maggio con il coro dell’Accademia, e poi del Teatro di San Carlo di Napoli, del Teatro Regio di Torino, del Teatro alla Scala di Milano, del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro Carlo Felice di Genova e del Teatro dell’Opera di Roma. La maestra del Coro di Voci Bianche dell’Accademia del Maggio è Sara Matteucci.

Il maestro Zubin Mehta, il direttore emerito a vita del Maggio darà avvio alla programmazione sinfonica d’ottobre, il 6 alle ore 17 con l’esecuzione della sinfonia n.8 in do minore di Anton Bruckner mentre il maestro Daniele Gatti il direttore principale, il 10, 17 e il 26 ottobre chiude un ideale “Progetto Brahms”, che ha attraversato il 2024 ed è iniziato nei concerti di febbraio (Hankyeol Yoon e Min Chung), con Ein Deutsches Requiem, il 10 ottobre e poi con l’integrale delle sinfonie: il 17 ottobre la n.3 e la n.1 e poi il 26 ottobre la sinfonia n.2 e la sinfonia n.4.

Il baritono Nicola Alaimo il giorno dopo l’ultima recita di Butterfly del 2 novembre, il 3 tornerà sul palcoscenico per il terzo concerto di canto della stagione autunnale. Sul podio come per il concerto con Teresa Iervolino, troviamo di nuovo Matteo Parmeggiani. In programma rare composizioni tutte di Gaetano Donizetti dalle opere Alahor in Granata, Parisina, Maria di Rohan, Torquato Tasso tutte incluse nel CD edito dal Maggio “Donizetti grand seigneur”.

Il mese di novembre dopo le prime occasioni offerte dall’ultima recita di Butterfly e dal concerto di canto di Alaimo, viene ufficialmente battezzato l’8 – venerdì – alle ore 20 e il 9 – sabato – alle ore 18 dalla talentuosa figura artistica di Glass Marcano vincitrice nel 2020 del premio dell’Orchestra della prima edizione del concorso internazionale “La MaestrA” di Parigi, concorso che si tiene ogni due anni. Venezuelana con una formazione nell’ambito di “El Sistema di Josè Antonio Abreu” la direttrice eseguirà pagine di Leonard Bernstein: West side story e Candide e sarà affiancata dal soprano Génesis Moreno anche lei venezuelana e come Marcano si è formata nel sistema Abreu ed è la recente vincitrice del IX Premio Kraus nel settembre 2023. La seconda parte del concerto prevede l’esecuzione della Sinfonia n.9 in mi minore op. 95 Dal nuovo mondo di Antonìn Dvorak.

Il 15 novembre alle ore 20 in Sala Mehta, Federico Maria Sardelli grande interprete del repertorio barocco sale sul podio per un concerto che vedrà la partecipazione del sopranista Bruno de Sà, vera star mondiale del canto barocco dalle qualità vocali straordinarie che per la prima volta canta a Firenze. Pagine di Filz, Mozart, Cherubini e Carl Philipp Emanuel Bach.

Il 29 novembre alle ore 20, giorno esatto in cui ricorre il centenario della morte di Giacomo Puccini, è in programma uno spettacolo ”Puccini racconta Puccini” nel quale, con la drammaturgia di Alberto Mattioli che attinge direttamente dall’epistolario pucciniano per i testi che saranno interpretati da Alfonso Antoniozzi nella parte di Puccini, si racconta la vita del grande compositore; verranno eseguite dall’Orchestra del Maggio con la direzione di Francesco Lanzillotta, alcune delle pagine meno note e più raramente eseguite del repertorio pucciniano come per esempio i pezzi sinfonici. Orchestra e Coro del Maggio, direttore del Coro, Lorenzo Fratini.

Il mese di dicembre si apre con l’ultima recita di La traviata e il 5 è ospite del Maggio l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Thomas Dausgaard; sui leggii la sinfonia n.5 in si bemolle maggiore di Anton Bruckner. Venerdì 13 dicembre alle ore 20 e sabato 14 alle ore 18 Michele Spotti al suo debutto fiorentino dirige l’Orchestra e il Coro del Maggio in Die erste Walpurgisnacht (La prima notte di Valpurga) cantata di Felix Mendelssohn-Bartholdy e la Sinfonia n.5 in mi minore op.64 di Cajkovskij. Maestro del Coro, Lorenzo Fratini.

Il 21 dicembre torna Ivor Bolton, direttore che è stato molto vicino nel passato al Maggio Fiorentino e che propone un concerto con la sinfonia n.38 in re maggiore K 504, Praga, di Mozart e di Stravinskij, Pulcinella, suite dal concerto e la “Sinfonia di salmi”, per coro – diretto da Lorenzo Fratini – e Orchestra. Il 22 dicembre è in programma il concerto di Natale con il Coro di Voci Bianche dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. La maestra del coro di voci bianche è Sara Matteucci.

La programmazione del periodo autunnale si arricchisce con lo spettacolo per le famiglie La fiaba di Tristano in collaborazione con Venti Lucenti per il progetto “All’Opera”. La regia, la scrittura scenica e i costumi sono di Manu Lalli, direttore Giuseppe La Malfa, in buca l’Orchestra del Maggio. Protagonisti gli attori e gli animatori di Venti Lucenti, i centodieci bambini e ragazzi del Progetto “All’Opera”. È un nuovo allestimento del Maggio Fiorentino in coproduzione con Venti Lucenti e in collaborazione con l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. È un progetto di Fondazione CR Firenze a cura di Venti Lucenti. In collaborazione con l’Assessorato all’Educazione, Welfare e Immigrazione del Comune di Firenze.

Il Teatro del Maggio ringrazia i soci fondatori e i soci privati.

La Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ringrazia per il sostegno i Soci: Soci di diritto Fondatori Pubblici: Repubblica Italiana nel Ministero della Cultura, Comune di Firenze e Regione Toscana.

La Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ringrazia altrettanto i Soci Fondatori privati:

Fondazione CR Firenze, Intesa Sanpaolo; Baker Hughes, Allianz, Gucci, Publiacqua, Toscana Aeroporti, Unicoop Firenze, Salvatore Ferragamo, Toscana Energia, Università di Firenze, Pitti Immagine; gli Sponsor: Enel, Caffè Borbone, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, Zignago Vetro, Cassetti Gioielli; gli Sponsor Tecnici: Tecnoconference, Torrigiani.

La Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ringrazia inoltre tutti gli aderenti all’Albo degli Associati: le Aziende mecenati, i Soci Corporate plus, i Sostenitori, i Benemeriti, i Soci effettivi, i Soci effettivi junior, i Soci, e l’Associazione Amici del Maggio Musicale Fiorentino.

Riccardo Frizza dirige “Le villi” al Regio Teatro Regio di Torino, dal 19 al 26 aprile 2024

Pier Francesco Maestrini firma il nuovo allestimento del primo successo di Giacomo Puccini, un’opera giovanile piena di irruenza

Il Teatro Regio prosegue il suo omaggio a Giacomo Puccini, nell’anno del centenario, e porta in scena la sua opera d’esordio: Le villi che, fin dalla sua prima rappresentazione al Teatro Dal Verme di Milano nel 1884, mise immediatamente in evidenza la capacità del giovane compositore di creare melodie intense e potenti scritture sinfoniche. Una nuova versione, rimaneggiata in tempi record all’indomani della prima, debuttò proprio al Regio di Torino nel 1884. Riproponiamo Le villi, per la prima volta dopo quel clamoroso successo di centoquaranta anni fa, con la conduzione di Riccardo Frizza, specialista del repertorio, che dirige Orchestra e Coro del Regio, quest’ultimo istruito da Ulisse Trabacchin. La nuova produzione è curata da Pier Francesco Maestrini, originario di Firenze, che, dal suo debutto nella regia d’opera nel 1993, ha messo in scena oltre 100 produzioni in Italia e nel mondo spaziando dal repertorio barocco al verismo italiano. Il regista, per la prima volta al Regio, è animato dal desiderio di esplorare il mondo ultramondano e demoniaco. Maestrini parte da un presupposto: non deve trarre in inganno che Puccini si sia ispirato al balletto Giselle di Adolphe Adam per l’opera-ballo Le villi, perché nella musica riversa tutta la sua irruenza giovanile con l’intento, non mediato dalla prudenza della maturità, di scioccare lo spettatore. Protagonisti Roberta Mantegna nel ruolo di Anna, Martin Muehle in quello di Roberto e Simone Piazzola come Guglielmo Wulf. La nuova produzione sarà in scena a partire da venerdì 19 aprile alle ore 20 per sei recite fino a venerdì 26 aprile.

Nato a Brescia, Riccardo Frizza si è formato al Conservatorio di Milano e all’Accademia Chigiana di Siena ed è considerato fra i principali direttori d’orchestra della sua generazione. Dal 2017 è direttore musicale del festival Donizetti Opera di Bergamo. Nel giugno 2021 ha vinto il Premio Ópera come migliore direttore musicale per la Lucia di Lammermoor in scena all’Opera di Bilbao. Dal 2022 è Direttore principale dell’Orchestra Sinfonica e Coro della Radio Ungherese. Torna al Regio dopo aver diretto il Concerto di Gala dedicato ai 50 anni della riapertura del Teatro.

Nel ruolo di Anna Roberta Mantegna, il soprano palermitano ha dato un’ottima prova come duchessa Elena ne I Vespri siciliani del luglio 2023 al Regio. «Forte di un’emissione franca, ben timbrata e sostenuta sul fiato e nella parola […] conferma la completezza e la solidità dell’artista, nonché la capacità di gestire le proprie energie» (L’Ape Musicale).

Accanto a lei, nel ruolo di Roberto, debutta il tenore tedesco-brasiliano Martin Muehle, elogiato dalla stampa per la sua abilità vocale e l’intensità emozionante in alcuni dei ruoli più impegnativi per un tenore spinto drammatico.

Guglielmo Wulf, il padre di Anna, sarà interpretato da Simone Piazzola, uno dei baritoni di punta della sua generazione, che ha vinto due volte il prestigioso Premio Abbiati della critica teatrale: nel 2015 per la sua interpretazione del ruolo di Simon Boccanegra e nel 2019 per l’incisione della Messa per Rossini realizzata da Decca, direttore Riccardo Chailly.

Nei ruoli dei tre protagonisti si alterneranno: Laura Giordano (Anna), Azer Zada (Roberto) e Gezim Myshketa (Guglielmo).

Le scene del nuovo allestimento sono a cura di Guillermo Nova, i costumi di Luca Dell’Alpi, la coreografia è di Michele Cosentino e le luci di Bruno Ciulli.

Ideata inizialmente come un atto unico, l’opera-ballo Le Willis debuttò al Teatro Dal Verme il 31 maggio 1884, il teatro era gremito e il pubblico e la critica entusiasti. Puccini scrisse alla madre: «Successo clamoroso. Diciotto chiamate. Ripetuto tre volte finale primo. Sono felice». Per la successiva rappresentazione al Teatro Regio di Torino, il 26 dicembre 1884, l’opera fu riveduta dall’autore in una versione ampliata, con nuove arie e un nuovo intermezzo orchestrale, e il titolo divenne Le villi. Il pubblico apprezzò l’abile combinazione di tradizione italiana ed elementi wagneriani e l’accolse in trionfo. Seguirono altre rappresentazioni memorabili: ad Amburgo nel 1892 con la direzione di Gustav Mahler e al Metropolitan di New York nel 1908 con Arturo Toscanini sul podio.

Il soggetto risale a una leggenda di origine slava narrata in un saggio dal poeta tedesco Heinrich Heine; il tema venne poi reso maggiormente noto al pubblico teatrale grazie alla versione di Théophile Gautier, con la collaborazione di Vernoy de Saint-Georges, Giselle ou Les Willis, musicato da Adolphe Adam: un balletto romantico, scritto per Carlotta Grisi nel 1841. Sicuramente il librettista Ferdinando Fontana conosceva entrambe le fonti, ma sembra più probabile che abbia tratto il suo argomento dal racconto francese di Alphonse Karr, Les Willis, del 1852. La vicenda è ambientata in un piccolo villaggio della Foresta Nera dove vivono i due fidanzati Anna e Roberto, il quale deve recarsi a Magonza per una eredità e che, nella grande città, tradisce e dimentica la promessa sposa. La giovane, con il cuore infranto, muore e si trasforma in una villi, leggendaria creatura maligna sovrannaturale, che per vendicarsi dell’amante infedele lo costringe a partecipare a una danza infernale e frenetica che lo lascerà senza vita.

L’Anteprima Giovani, riservata agli Under 30, è in programma giovedì 18 aprile alle ore 20.

In occasione del 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini e della prima rappresentazione moderna a Torino dell’opera Le villi, venerdì 19 aprile al Piccolo Regio Puccini si terrà il convegno dal titolo Un genio al debutto. Gli anni giovanili di Giacomo Puccini; interverranno: Andrea Balestri, Virgilio Bernardoni, Gabriella Biagi Ravenni, Francesco Cesari, Elisabetta Fava, Federico Fornoni, Adriana Guarnieri Corazzol, Alessandra Palidda e Marco Targa. Con una testimonianza di Carlo Carignani, nipote dell’omonimo musicista, amico e stretto collaboratore di Puccini. L’organizzazione è a cura del Centro Studi Giacomo Puccini e del Teatro Regio. Ingresso libero.

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI

I biglietti per Le villi sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio e on line su www.teatroregio.torino.it

Biglietteria del Teatro Regio

Piazza Castello 215 – Torino | Tel. 011.8815.241 – 011.8815.242 | biglietteria@teatroregio.torino.it

Orario di apertura: da lunedì a sabato ore 11-19; domenica: ore 10.30-15.30;

un’ora prima degli spettacoli

Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti: www.teatroregio.torino.it



 



SARA’ “NORMA” DI BELLINI, IL 17 LUGLIO, AD APRIRE IL 50° FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA

Festival della Valle d’Itria , Martina Franca (TA), 17 luglio – 6 agosto 2024

Annunciati titoli, cast e date delle tre opere che

segnano l’edizione n. 50 del Festival della Valle d’Itria:

Norma di Bellini, Aladino e la lampada magica di Rota,

Ariodante di Händel

Aperta la biglietteria on line

50 anni di festival. 50 anni di musica, rarità e riscoperte. Il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca compie nel 2024 mezzo secolo di storia. Una realtà divenuta nel corso del tempo patrimonio prezioso ed eccellenza della cultura italiana nel mondo, aperta a un pubblico internazionale, attento e curioso.

L’edizione del 2024, firmata dal direttore artistico Sebastian F. Schwarz e organizzata dalla Fondazione Paolo Grassi, vede un calendario fitto di 21 giorni, dal 17 luglio al 6 agosto.

In foto : Sebastian F. Schwarz

Tre i titoli delle opere, tre diversi stili musicali, dal belcanto al barocco fino al Novecento, in un arco temporale di oltre due secoli: sono Norma di Vincenzo Bellini, Aladino e la lampada magica di Nino Rota, Ariodante di Georg Friedrich Händel.

Il Festival si arricchisce, come di consueto, di un nutrito numero concerti di musica da camera e liederistica, musica sacra, barocca, sinfonica (con l’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven a 200 dalla composizione), jazz, incontri con gli artisti e spettacoli di prosa, di cui programmi e date saranno presto resi noti.

A fare da cornice al Festival, alcuni luoghi simbolo di Martina Franca – il Palazzo Ducale, il Teatro Verdi, il chiostro della Chiesa di San Domenico, la Basilica barocca di San Martino – e le più belle masserie del territorio, fra gli uliveti secolari del territorio pugliese.

Più che mai, nella presente edizione – racconta Sebastian F. Schwarz – il festival si rivolge a un pubblico vasto e diverso: agli amanti dell’opera barocca, quanto ai melomani che apprezzano il grande repertorio del Belcanto, alle famiglie intere per una favola da Mille e una notte o a chi vuole ricordare il bicentenario della sinfonia più famosa della storia della musica, come la Nona di Beethoven… Invitiamo tutti in Puglia per festeggiare con noi il 50° Festival della Valle d’Itria”.

LE OPERE IN PROGRAMMA

Aprirà il Festival mercoledì 17 luglio (repliche 21, 28 luglio e 2 agosto, ore 21) nello storico cortile del Palazzo Ducale, una nuova produzione della Norma di Vincenzo Bellini, con la direzione di Fabio Luisi, direttore musicale del Festival, fra le bacchette più autorevoli nel panorama musicale internazionale.

Prendendo come riferimento l’edizione critica di Casa Ricordi, i ruoli di Norma e Adalgisa saranno affidati a due soprani, riportando l’esecuzione all’originale volontà del compositore, come già in una storica edizione del 1977 che rese celebre il Festival della Valle d’Itria a livello internazionale.

Debuttano nei ruoli delle due donne i soprani Jacquelyn Wagner (Norma) e Valentina Farcas (Adalgisa), nel ruolo di Pollione il tenore Airam Hernandez e nel ruolo di Oroveso il basso Simon Lim.

La regia è affidata alla tedesca Nicola Raab, dalla consolidata esperienza internazionale in campo lirico, scene e costumi di Leila Fteita, già premio Abbiati 2022 per l’allestimento de Il Giocatore alla 48ª edizione del Festival.

L’opera, coprodotta con la Fondazione Petruzzelli di Bari, vedrà protagonista l’Orchestra del teatro barese e il suo Coro.

Dal 27 luglio (repliche il 30 luglio, 1 e 4 agosto, ore 21) a Palazzo Ducale il Festival omaggia Nino Rota con l’allestimento di Aladino e la lampada magica “fiaba lirica” del 1968 del compositore che scelse la Puglia come terra d’adozione, e di cui il Festival ha già allestito nelle edizioni passate Il cappello di paglia e Napoli Milionaria. Sul podio Francesco Lanzilotta, direttore fra i più interessanti della sua generazione, apprezzato nei maggiori teatri europei, alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari. Firma la regia l’argentina Rita Cosentino artista presente nei principali palcoscenici teatrali, con una particolare attenzione al pubblico dei più giovani, scene e costumi di Leila Fteita.

Nei ruoli principali il tenore Marco Ciaponi (Aladino), il soprano Claudia Urru (Principessa), Marco Filippo Romano (Mago e Re) e il baritono Alexandr Ilvakhin (Il genio dell’anello). A loro si affianca il Coro di voci bianche della Fondazione Paolo Grassi (direttore Angela Lacarbonara), nato da un progetto che coinvolge le scuole del territorio, occasione per avvicinare i ragazzi al mondo della lirica e alla realtà del Festival.

L’attenzione al repertorio barocco, con l’allestimento di titoli di raro ascolto e di grande bellezza, quest’anno verterà sull’Ariodante (1735) di Georg Friedrich Händel, in occasione dei 550 anni della nascita di Ludovico Ariosto, il cui Orlando furioso è fonte di ispirazione dell’opera handeliana. Protagonisti, al Teatro Verdi il 22 luglio (repliche il 25 e 28 luglio, ore 21), l’ensemble Modo Antiquo diretto dal suo fondatore Federico Maria Sardelli (al terzo e ultimo anno di residenza artistica al Festival), e alcuni fra i migliori interpreti specializzati in questo repertorio: Cecilia Molinari (Ariodante), Teresa Iervolino (Polinesso), Biagio Pizzuti (Re di Scozia), Theodora Raftis (Dalinda), Manuel Amati (Lurcanio). Regia, scene e costumi porteranno la firma del consolidato team formato da Torsten Fischer (regia), scene di Herbert Schäfer (drammaturgia e scenografia) e Vasilis Triantafillopoulos (costumista).

IL CONCERTO SINFONICO

Fra gli appuntamenti in programma, si segnala l’esecuzione della imponente Nona Sinfonia di Beethoven a 200 anni dalla composizione, il 3 agosto (ore 21) a Palazzo Ducale, con l’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari diretti da Riccardo Frizza.

Il 50° Festival della Valle d’Itria è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Puglia e Comune di Martina Franca.

Programma del festival su www.festivaldellavalleditria.it

Abbonamenti e biglietti disponibili su festivaldellavalleditria.vivaticket.it

Biglietti opere: intero da 25 a 70 euro, senior da 20 a 50 euro, under 30 da 15 a 30 euro, under 15 a Palazzo Ducale 10 e 15 euro. Concerto sinfonico: intero 40 e 25 euro (senior 30 e 20 euro, under 30 20 e 15 euro). Abbonamenti alle 3 opere da 120 a 60 euro.

Info: tel. +39 080 4805100, info@festivaldellavalleditria.it

Martina Franca (TA), 17 luglio – 6 agosto 2024

50° Festival della Valle d’Itria

NORMA di Vincenzo Bellini

Tragedia lirica in due atti su libretto di Felice Romani

direttore musicale Fabio Luisi

regia Nicola Raab

allestimento Leila Fteita

17, 21, 28 luglio e 2 agosto, ore 21

Palazzo Ducale, Martina Franca

Protagonisti:

Norma Jacquelyn Wagner (soprano)

Adalgisa Valentina Farcas (soprano)

Pollione Airam Hernandez (tenore)

Oroveso Simon Lim (basso)

Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari

Coro del Teatro Petruzzelli di Bari

ARIODANTE

Georg Friedrich Händel

Dramma per musica in tre atti su libretto di Antonio Salvi

direttore musicale Federico Maria Sardelli

regia Torsten Fischer

scene e drammaturgia Herbert Fischer

costumi Vasilis Triantafillopoulos

22, 25 e 29 luglio, ore 21

Teatro Verdi, Martina Franca

Protagonisti:

Ariodante Cecilia Molinari (mezzosoprano)

Polinesso Teresa Iervolino (mezzosoprano)

Dalinda Theodora Raftis (soprano)

Lurcanio Manuel Amati (tenore)

Il Re di Scozia Biagio Pizzuti (basso baritono)

Orchestra Barocca Modo Antiquo

ALADINO E LA LAMPADA MAGICA

Nino Rota

Fiaba lirica in tre atti di Vinci Verginelli da Mille e una notte

27, 30 luglio, 1, 4 agosto, ore 21

Palazzo Ducale, Martina Franca

direttore musicale Franesco Lanzilotta

regia Rita Cosentino

allestimento Leila Fteita

Protagonisti:

Aladino Marco Ciaponi (tenore)

Principessa Claudia Urru (soprano)

Il Mago, il Re Marco Filippo Romano (basso baritono)

Il genio dell’anello Aleksandr Ilvakhin (baritono)

Coro delle voci bianche di Martina Franca

Sinfonia n. 9 in re minore per soli, coro e orchestra op. 125

Ludwig van Beethoven

direttore musicale Riccardo Frizza

Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari

Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari

Coro del Teatro Petruzzelli di Bari

3 agosto, ore 21

Palazzo Ducale, Martina Franca

Solisti in via di definizione

Completano il programma del Festival (calendario di prossima pubblicazione) il Concerto per lo Spirito, i concerti del sorbetto, i concerti nelle masserie e la rassegna “In orbita. Il Festival tra piazze e contrade”

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LE OPERE E IL CONCERTO SINFONICO DEL FESTIVAL IN ORDINE CRONOLOGICO

17 luglio NORMA di Vincenzo Bellini (Palazzo Ducale)

21 luglio NORMA di Vincenzo Bellini (Palazzo Ducale)

22 luglio ARIODANTE di Georg Friedrich Händel (Teatro Verdi)

25 luglio ARIODANTE di Georg Friedrich Händel (Teatro Verdi)

27 luglio ALADINO E LA LAMPADA MAGICA di Nino Rota (Palazzo Ducale)

28 luglio NORMA di Vincenzo Bellini (Palazzo Ducale)

29 luglio ARIODANTE di Georg Friedrich Händel (Teatro Verdi)

30 luglio ALADINO E LA LAMPADA MAGICA di Nino Rota (Palazzo Ducale)

1 agosto ALADINO E LA LAMPADA MAGICA di Nino Rota (Palazzo Ducale)

2 agosto NORMA di Vincenzo Bellini (Palazzo Ducale)

3 agosto BEETHOVEN, Nona Sinfonia

4 agosto ALADINO E LA LAMPADA MAGICA di Nino Rota (Palazzo Ducale)

Tutti gli spettacoli e il concerto sinfonico hanno inizio alle ore 21