Turandot alla Scala per il Centenario pucciniano

Michele Gamba dirige il nuovo allestimento di Davide Livermore

con Anna Netrebko, Yusif Eyvazov (in alternanza con Roberto Alagna),

Rosa Feola e Vitalij Kowaljov

Diretta su LaScalaTv e su arte.tv il 4 luglio in collaborazione con Unitel e Arte Concert.

Il 25, giorno della Prima, sarà presentata nel Ridotto dei Palchi la moneta commemorativa

del centenario pucciniano realizzata dal Poligrafico dello Stato e dedicata a Turandot.

Il nuovo allestimento di Turandot è parte delle celebrazioni aperte con La rondine

e che continueranno a novembre con una mostra al Museo in collaborazione

con l’Archivio Ricordi e un concerto diretto da Riccardo Chailly.

Le celebrazioni per il Centenario della morte di Giacomo Puccini proseguono al Teatro alla Scala con un nuovo allestimento di Turandot, in scena per sette rappresentazioni dal 25 giugno al 15 luglio con la direzione di Michele Gamba e la regia di Davide Livermore che partecipa anche al disegno delle scene insieme a Gabriela Peronetti e Gep Cucco, mentre i costumi sono firmati da Mariana Fracasso, le luci da Antonio Castro e i video da D-Wok.  

La nuova Turandot è occasione del ritorno di Anna Netrebko, al suo terzo titolo pucciniano alla Scala dopo La bohème del 2012 e Tosca con cui aveva inaugurato la Stagione 2019/2020. L’artista è attesa anche il prossimo 7 dicembre nella Forza del destino con Riccardo Chailly, che la dirigerà anche il 29 novembre – giorno della morte di Puccini – in un concerto straordinario insieme a Jonas Kaufmann, dedicato ai primi lavori del compositore, dalle Villi a Manon Lescaut. Con lei canteranno in tutte le recite di Turandot Rosa Feola come Liù e Vitalij Kowaljov come Timur, mentre nella parte di Calaf si alterneranno Yusif Eyvazov                              (25 e 28 giugno, 4 e 6 luglio) e Roberto Alagna (9, 12 e 15 luglio), che il 23 giugno sarà impegnato anche in una serata pucciniana per il ciclo dei Recital di Canto. Il Coro, personaggio chiave dell’opera, è diretto da Alberto Malazzi.

25, 28 giugno; 4, 6, 9, 12, 15 luglio 2024 ~ ore 20

Giacomo Puccini

TURANDOT

Dramma lirico in tre atti e cinque quadri

Libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni

Nuova produzione Teatro alla Scala

Direttore MICHELE GAMBA

Regia DAVIDE LIVERMORE

Scene eleonora peronetti, paolo gep cucco, davide livermore

Costumi mariana fracasso

Luci antonio castro

Luci d-wok

Personaggi e interpreti principali

La Principessa Turandot        Anna Netrebko

Il Principe Ignoto (Calaf)       Yusif Eyvazov (25, 28 giu., 4, 6 lug.)

Roberto Alagna (9, 12, 15 lug.)

Liù                                          Rosa Feola

L’imperatore Altoum             Raúl Giménez

Timur                                     Vitalij Kowaljow

Ping                                        Sung-Hwan Damien Park

Pang                                        Chuan Wang

Pong                                       Jinxu Xiahou

Orchestra e Coro del Teatro alla Scala

Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala

Maestro del Coro Alberto Malazzi

Maestro del Corodi Voci Bianche Bruno Casoni

Turandot, lasciata incompiuta alla morte del compositore nel 1924, andò in scena per la prima volta il 25 aprile 1926 alla Scala con la direzione di Arturo Toscanini e il finale di Franco Alfano che verrà utilizzato anche in questa produzione. Alla prima Toscanini interruppe la rappresentazione alla morte di Liù, deponendo la bacchetta e pronunciando le parole (variamente riportate) “Qui finisce l’opera perché il Maestro è morto”. Anche in questa Turandot del Centenario lo spettacolo si fermerà in un momento di omaggio al grande compositore prima di proseguire con il finale di Alfano. 

Il direttore

Michele Gamba, che il 1° giugno ha diretto al Quirinale il Concerto per la Festa della Repubblica (che è stata occasione per celebrare anche i 30 anni dell’Orchestra della Rai), ha con il Teatro alla Scala un rapporto consolidato. Dopo essere salito sul podio per I due Foscari, Le nozze di Figaro, L’elisir d’amore e la prima assoluta di Madina di Fabio Vacchi, oltre che in diversi concerti da direttore e da pianista, Gamba ha ottenuto un forte successo personale alla Scala dirigendo nel 2022 il nuovo allestimento di Rigoletto di Verdi con la regia di Mario Martone e nel ‘24 la prima scaligera di Médée di Cherubini in versione originale francese con la regia di Damiano Michieletto. Poche settimane prima, la sua direzione dell’Elisir d’amore al Metropolitan di New York veniva salutata dal New York Times come “performance classica dell’anno” per il 2023. Nella Stagione 2024/2025 tornerà per Tosca, ripresa dell’allestimento di Davide Livermore, ma già nell’autunno sarà a Milano per il Requiem di Verdi all’Auditorium. 

Lo spettacolo

Davide Livermore e il suo team hanno realizzato per la Scala produzioni di Tamerlano di Händel, Don Pasquale di Donizetti, ben quattro serate inaugurali con Riccardo Chailly (Attila di Verdi, Tosca di Puccini la serata televisiva …a riveder le stelle durante il lockdown e Macbeth), La Gioconda e Les Contes d’Hoffmann. Nella versione di Livermore Turandot sarà una fiaba in cui i personaggi sono archetipi in cui possiamo riconoscere i passi da compiere nel cammino verso la realizzazione di noi stessi. Un mondo di principi e principesse che devono imparare a vincersi per diventare re e regine: al principe Calaf che deve vincere la paura per poter scoprire lui per primo il suo nome corrisponde la principessa Turandot che deve seppellire il lutto e la maledizione dell’ava Lu Ling per diventare del tutto se stessa. In scena una gigantesca lente mobile evidenzia gli elementi simbolici di un mondo di sogno – o d’incubo – costruito a partire da un’accurata ricerca iconografica sull’arte cinese di oggi.

Le scenografie sono opere d’arte digitale ideate e progettate da D-Wok, tra le prime società al mondo a rendere virtuali le scenografie per i palcoscenici operistici, mescolando la dimensione analogica con la dimensione digitale. La concezione è di Davide Livermore, con la direzione di Paolo Gep Cucco, direttore creativo di D-Wok, creatore e direttore di manifestazioni e progetti internazionali di entertainment design e video design. Lo spazio scenico assume quindi una concezione rinnovata, che unisce la tradizione dell’opera italiana con le tecnologie più all’avanguardia.

Turandot alla Scala

Il 25 aprile 1926 il sipario si leva sulla prima assoluta dell’ultima opera di Giacomo Puccini: cantano Rosa Raisa e Miguel Fleta, le scene sono quelle celeberrime di Galileo Chini, i costumi altrettanto celebri sono firmati da Caramba, ma alcune fonti li attribuiscono a Umberto Brunelleschi, e Toscanini depone la bacchetta alla morte di Liù, le ultime note di pugno del Maestro. Nello stesso 1926 e poi nel 1928 e 1929 (con Georges Thill) lo spettacolo è ripreso da Ettore Panizza, nel 1930 da Giuseppe del Campo, nel 1932 da Victor de Sabata, nel 1935 da Gino Marinuzzi con Gina Cigna, Giacomo Lauri Volpi e Mafalda Favero. Marinuzzi riprende il titolo nel 1939 con un nuovo allestimento di Colomanno Nadasdy, sostituito già nel 1942 con Franco Ghione sul podio da uno spettacolo di Mario Frigerio destinato a tornare nel 1944 di nuovo con Marinuzzi e nel 1948 con Franco Capuana. Dieci anni dopo Antonino Votto battezza la versione di Margherita Wallmann con un cast favoloso: Birgit Nilsson Turandot e Di Stefano e Corelli ad alternarsi come Calaf. La formazione regge con lievi variazioni nel 1960 e ‘62, nel 1964 dirige Gavazzeni, nel 1968 Georges Prêtre, nel 1970 Nino Sanzogno, nel 1976 Zubin Mehta. Una nuova pietra miliare nell’interpretazione dell’opera alla Scala è posta nel 1983 dalla coppia formata da Lorin Maazel e Franco Zeffirelli con le voci di Ghena Dimitrova, Nicola Martinucci, Plácido Domingo e Franco Bonisolli ad alternarsi come Calaf e Katia Ricciarelli come Liù. Un trionfo replicato nel 1985, 1988 e 1989. Georges Prêtre torna nel 2001 con le voci di Alessandra Marc e Nicola Martinucci e lo spettacolo di Keita Asari che sarà ripreso agli Arcimboldi da Carlo Rizzi nel 2004. Nel 2011 un nuovo spettacolo è firmato da Giorgio Barberio Corsetti, dirige Valery Gergiev. L’ultima apparizione di Turandot è il 1° maggio 2015 quando, per la turbolenta inaugurazione di Expo tra contestazioni e black bloc, Riccardo Chailly, da poco nominato Direttore musicale, dirige Nina Stemme, Aleksandrs Antonenko e Maria Agresta nello splendido spettacolo creato da Nikolaus Lehnhoff per Amsterdam e ripensato per gli spazi della Scala. È la prima volta che il finale di Luciano Berio viene proposto a Milano in forma scenica dopo essere stato diretto in concerto dallo stesso Chailly con l’allora Orchestra Verdi.  

Michele Gamba dirige Turandot con Anna Netrebko,Yusif Eyvazov, Roberto Alagna e Rosa Feola nel nuovo allestimento di Davide Livermore

Diretta su LaScalaTv il 4 luglio.

Il 25, giorno della Prima, sarà presentata nel Ridotto la moneta commemorativa

del Centenario pucciniano realizzata dal Poligrafico dello Stato.

Il nuovo allestimento di Turandot è parte delle celebrazioni aperte con La rondine

e che continueranno a novembre con una mostra al Museo Teatrale in collaborazione

con l’Archivio Ricordi e un concerto diretto da Riccardo Chailly.

Le celebrazioni per il Centenario della morte di Giacomo Puccini proseguono al Teatro alla Scala con un nuovo allestimento di Turandot, in scena per sette rappresentazioni dal 25 giugno al 15 luglio con la direzione di Michele Gamba e la regia di Davide Livermore che partecipa anche al disegno delle scene insieme a Eleonora Peronetti e Paolo Gep Cucco, mentre i costumi sono firmati da Mariana Fracasso, le luci da Antonio Castro e i video, sempre fondamentali negli spettacoli di Livermore, da D-Wok.  

La nuova Turandot – che sarà eseguita con il Finale II di Franco Alfano – è occasione del ritorno di Anna Netrebko, al suo terzo titolo pucciniano alla Scala dopo La bohème del 2012 e Tosca con cui aveva inaugurato la Stagione 2019/2020. L’artista è attesa anche il prossimo 7 dicembre nella Forza del destino con Riccardo Chailly, che la dirigerà anche il 29 novembre – giorno della morte di Puccini – in un concerto straordinario insieme a Jonas Kaufmann, dedicato ai primi lavori del compositore, dalle Villi a Manon Lescaut. Con lei canteranno in tutte le recite di Turandot Rosa Feola come Liù e Vitalij Kowaljov come Timur, mentre nella parte di Calaf si alterneranno Yusif Eyvazov (25 e 28 giugno, 4 e 6 luglio) e Roberto Alagna ( 9, 12 e 15 luglio), che il 23 giugno sarà impegnato anche in una serata pucciniana per il ciclo dei Recital di Canto. Il Coro, personaggio chiave dell’opera, è diretto da Alberto Malazzi.

Giovedì 20 giugno alle ore 18 nel Ridotto dei Palchi per il ciclo “Prima delle prime”, organizzato in collaborazione con gli Amici della Scala, il compositore e Direttore Artistico dell’Opera di Roma Paolo Arcà terrà una conferenza dal titolo “L’approdo della grande tradizione”.

Un’ora prima dell’inizio di ogni recita, presso il Ridotto dei Palchi, si terrà una conferenza introduttiva all’opera tenuta da Liana Püschel.

La rappresentazione del 4 luglio sarà trasmessa in live streaming sulla piattaforma LaScalaTv e resterà disponibile on demand fino all’11 luglio.

TEATRO ALLA SCALA

25, 28 giugno; 4, 6, 9, 12, 15 luglio 2024 ~ ore 20

Giacomo Puccini

TURANDOT

Dramma lirico in tre atti e cinque quadri

Libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni

Nuova produzione Teatro alla Scala

Direttore MICHELE GAMBA

Regia DAVIDE LIVERMORE

Scene eleonora peronetti, paolo gep cucco, davide livermore

Costumi mariana fracasso

Luci antonio castro

Luci d-wok

Personaggi e interpreti principali

La Principessa Turandot        Anna Netrebko

Il Principe Ignoto (Calaf)       Yusif Eyvazov (25, 28 giu., 4, 6 lug.)

Roberto Alagna (9, 12, 15 lug.)

Liù                                          Rosa Feola

L’imperatore Altoum             Raúl Giménez

Timur                                     Vitalij Kowaljow

Ping                                        Sung-Hwan Damien Park

Pang                                        Chuan Wang

Pong                                       Jinxu Xiahou

Orchestra e Coro del Teatro alla Scala

Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala

Maestro del Coro Alberto Malazzi

Maestro del Corodi Voci Bianche Bruno Casoni

Date:

Martedì 25 giugno 2024 ore 20 ~ Turno Prime Opera

Venerdì 28 giugno 2024 ore 20 ~ Turno A

Giovedì 4 luglio 2024 ore 20 ~ Turno B

Sabato 6 luglio 2024 ore 20 ~ Fuori Abbonamento

Martedì 9 luglio 2024 ore 20 ~ Turno C

Venerdì 12 luglio 2024 ore 20 ~ Fuori Abbonamento

Lunedì 15 luglio 2024 ore 20 ~ Turno D

Prezzi: da 300 a 36 euro

Infotel 02 72 00 37 44

www.teatroallascala.org

TEATRO ESAURITO IL 24 MARZO PER IL RECITAL DI ROSA FEOLA, TRASMESSO ANCHE IN DIRETTA SU LASCALATV

Domenica 24 marzo 2024 ~ ore 20

Teatro alla Scala

Recital di Canto 2023/24

ROSA FEOLA

Soprano

FABIO CENTANNI

pianoforte

Musiche di Mozart, Rossini, Donizetti, Martucci, Debussy, Respighi

Domenica 24 marzo (ore 20) torna alla Scala il soprano Rosa Feola per un recital dedicato al belcanto con incursioni nel repertorio francese e mozartiano. La accompagna al pianoforte Fabio Centanni.

La prima parte del programma presenta la triade di canzonette La regata veneziana di Rossini, seguite da tre liriche di Martucci su testi di Carducci e dai Quattro rispetti toscani di Respighi, per concludersi con due brani di Debussy. La seconda parte del concerto è invece dedicata all’opera con le grandi arie da Don GiovanniSemiramide Lucia di Lammermoor.

Il recital sarà trasmesso in diretta su LaScalaTv e resterà disponibile on demand fino al 31 marzo 2024.

Alla Scala Rosa Feola ha debuttato nel 2017 come Ninetta nella Gazza ladra diretta da Chailly, tornandovi nel 2018 per Don Pasquale, nel 2019 per L’elisir d’amore (Adina), nel 2020per Il turco in Italia (Fiorilla) e nel 2021 come Susannanelle Nozze di Figaro. Hainoltre partecipato alla serata inaugurale della Stagione scaligera2020-2021, … a riveder le stelle, diretta da Riccardo Chailly e trasmessa in mondovisione.        

Nata a San Nicola La Strada (Caserta), Rosa Feola si è diplomata al Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno, perfezionandosi poi all’Opera Studio dell’Accademia di Santa Cecilia sotto la guida di Renata Scotto. Nel 2009 ha debuttato nel ruolo di Corinna nel Viaggio a Reims diretto da Kent Nagano all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l’anno successivo si è imposta all’attenzione internazionale vincendo il Concorso Operalia di Plácido Domingo, tenutosi alla Scala. Agli esordi dell’attività ha interpretato Ines nei Due Figaro di Mercadante al Festival di Ravenna, al Festival di Salisburgo, al Teatro Real di Madrid e al Teatro Colón di Buenos Aires con la direzione di Riccardo Muti, con il quale mantiene una lunga collaborazione. Sempre con Muti è stata Susanna nelle Nozze di Figaro in tournée in Giapponecon i Wiener Philharmoniker; con Muti e la Chicago Symphony Orchestra ha fatto il suo debutto americano nei Carmina Burana di Orff al Millennium Park di Chicago e alla Carnegie Hall di New York.

Tra i suoi impegni più recenti, Liù nella Turandot al San Carlo di Napoli, Juliette nel Roméo et Juliette a Washington, Violetta nella Traviata alla Fenice di Venezia, Gilda nel Rigoletto all’Arena di Verona e al Metropolitan di New York, la Messa in do minore di Mozart all’Accademia di Santa Cecilia, Norina nel Don Pasquale ad Amburgo, ancora Liù all’Opera di Zurigo dove ha interpretato, oltre ad altri ruoli, anche Giulietta ne I Capuleti e i Montecchi.

Nel 2021 ha partecipato a Il suono della bellezza, “viaggio musicale” frutto di una collaborazione tra l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Daniele Gatti e la Galleria Borghese. Sempre per l’Opera di Roma è stata Gilda nel film-opera Rigoletto, ripreso dalla Rai al Circo Massimo con la direzione di Daniele Gatti e la regia di Damiano Michieletto.

Nel 2017 e nel 2021 ha partecipato ai Concerti di Capodanno del Teatro La Fenice di Venezia, diretti rispettivamente da Fabio Luisi e Daniel Harding. Nel 2015 ha inciso il suo primo CD, Musica e poesia. Nel 2018 ha registrato lo Stabat Mater di Rossini con la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks diretta da Howard Arman. Del 2021 è il DVD della Missa solemnis di Beethoven eseguita al Festival di Salisburgo con i Wiener Philharmoniker diretti da Riccardo Muti.

Fabio Centanni è nato a Roma e si è diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia nel 1992. Alla sua formazione hanno contribuito numerosi insegnanti, tra cui Sergio Perticaroli, Pavel Gililov, Michele Campanella, Franco Scala, Piernarciso Masi, Félix Ayo, Germaine Mounier, con i quali ha studiato presso l’Accademia Chigiana di Siena, la Sommerakademie del Mozarteum di Salisburgo, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Accademia Internazionale di Imola “Incontri col Maestro” e l’Accademia Musicale Pescarese. Dal 2001 al 2015 ha lavorato come pianista accompagnatore presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Dal 2006 al 2017 è stato pianista e collaboratore didattico di Renata Scotto al Santa Cecilia Opera Studio (2006-2015), al Renata Scotto Opera Program a Naples in Florida e in una masterclass all’Ópera de La Coruña (2017).

Dall’aprile 2006 all’aprile 2008 ha lavorato come maestro collaboratore presso la Deutsche Oper am Rhein di Düsseldorf-Duisburg, preparando numerose produzioni (L’elisir d’amore, Der fliegende Holländer, L’amore delle tre melarance, Falstaff, Otello, Tosca, Giulio Cesare, Carmina Burana, Lucia di Lammermoor, Faust, Un ballo in maschera, La bohème) ed esibendosi in diversi concerti. Nel dicembre 2012 ha lavorato presso il Grand Théâtre di Ginevra, accompagnando la produzione di Richard III di Giorgio Battistelli.

Ha svolto attività di vocal coach e docente presso diverse università e istituzioni internazionali, tra cui Estúdio Voce di Rio de Janeiro (2011-2017), Universidade Federal do Belo Horizonte (2016), Universidade Federal do Estado do Rio de Janeiro (2015), Casa da Cultura Brasília (2015), Conservatorio di Beirut (2013), Università Antonina di Beirut e Conservatorio di Sydney (2014).

Nel 2020 ha conseguito la Laurea magistrale in Musicologia presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Attualmente è docente del corso di Musica da camera presso il Conservatorio “Pierluigi da Palestrina” di Cagliari.

Wolfgang Amadeus Mozart

da Don Giovanni 
Don Ottavio, son morta!… Or sai chi l’onore

Haiyang Guo, tenore*

*Allievo dell’Accademia Teatro alla Scala

Gioachino Rossini

da Semiramide 
Bel raggio lusinghier

Gioachino Rossini

da Péchés de Vieillesse

Petit Caprice (Style Offenbach)


Gaetano Donizetti

da Lucia di Lammermoor 
Regnava nel silenzio

Prezzi: da 60 a 14 euro
Infotel 02 72 00 37 44

www.teatroallascala.org

Il recital sarà trasmesso in diretta su LaScalaTv

Cantanti e pianisti dell’Accademia di alto perfezionamento per cantanti lirici dell’Opera Carlo Felice Genova

marzo 2024

Teatro della Gioventù 

Il maestro di cappellaIl conte Ugolino

Il Pigmalione

PhaedraGiovanna d’Arco

La serva padrona

Poèm de l’amour et de la merDon Quichotte à DulcinéeDon Quichotte

Da martedì 12 a domenica 24 marzo 2024, al Teatro della Gioventù, i cantanti e i pianisti dell’Accademia di alto perfezionamento per cantanti lirici dell’Opera Carlo Felice saranno impegnati in cinque produzioni operistiche, tra cui due dittici e un trittico, per un totale di nove titoli. La programmazione si articola alternando la forma scenica alla concertistica e spaziando dall’opera settecentesca alla tardo-novecentesca. Il cartellone offre un’ampia gamma di stili e generi, tra titoli noti e altri meno frequentati di compositori quali Cimarosa, Donizetti, Britten, Rossini, Pergolesi, Chausson, Ravel e Ibert. Il Teatro della Gioventù, inaugurato lo scorso ottobre, torna in attività con una programmazione rivolta in particolare ai giovani, che possono trovare in questo spazio una dimensione a loro affine sia come interpreti sia come pubblico.

Prosegue così l’intensa attività dell’Accademia, giunta quest’anno alla sua quarta edizione, con la direzione artistica di Francesco Meli (che interpreterà Corrado nel Corsaro di Giuseppe Verdi, in scena al Carlo Felice dal 17 al 26 maggio), il coordinamento di Serena Gamberoni (impegnata nella parte di Mimì nella Bohème, in scena dal 12 al 21 aprile), e la direzione musicale di Davide Cavalli. Il prossimo giugno, i giovani talenti dell’Accademia saranno inoltre interpreti dell’ultimo titolo della Stagione Lirica dell’Opera Carlo Felice, Il barbiere di Siviglia.

I titoli in cartellone:

Il dittico Il maestro di cappellaIl conte Ugolino sarà in scena martedì 12 marzo alle ore 11.00, mercoledì 13 marzo alle ore 20.00 e mercoledì 27 marzo alle ore 11.00. Il maestro di cappella è un intermezzo composto da Domenico Cimarosa attorno al 1790, con la peculiarità di avere un solo personaggio, il maestro, che dialoga con l’orchestra durante le rocambolesche prove di un’aria «di stil sublime». L’intermezzo è una giocosa e ironica satira dell’ambiente musicale settecentesco. Si alterneranno nella parte del protagonista i baritoni Gabriele Barria e Carlo Sgura, con la Paganini Junior Chamber Orchestra del Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova. Il conte Ugolino è una cantata che Gaetano Donizetti compose nel 1826, ispirato dal XXXIII canto dell’Inferno di Dante, del quale riprese il testo. Il protagonista, interpretato da Gabriele Barria e Carlo Sgura, racconta attraverso i versi danteschi, in terza e in prima persona, la truce storia del Conte. Al pianoforte, Davide Cavalli e Mattia Torriglia.

Il Pigmalione, scena drammatica in un atto di Gaetano Donizetti, nel nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice, sarà in scena martedì 12 marzo alle ore 20.00, mercoledì 13 marzo alle ore 11.00 e martedì 26 marzo alle ore 11.00. Si tratta del primo lavoro operistico di Donizetti, che si dedicò alla composizione quando era ancora studente, nel 1816. Il libretto di Simeone Antonio Sografi si rifà al celebre mito dello scultore Pigmalione, e la storia d’amore con la sua scultura, Galatea, a cui gli Dei danno vita. Si alterneranno nella parte di Pigmalione Manuel Caputo e Paolo Nevi, e nella parte di Galatea Gabriella Ingenito e Martina Saviano; al pianoforte Umberto Musso. La regia è firmata da Fabio Sparvoli.

Il dittico PhaedraGiovanna d’Arco sarà in scena martedì 16 marzo alle ore 16.00, martedì 26 marzo alle ore 20.00 e mercoledì 27 marzo alle ore 20.00. Phaedra è una cantata di Benjamin Britten, composta nel 1975 su libretto proprio, tratto dalla traduzione in inglese dell’omonima tragedia di Racine. Nella scrittura musicale, il compositore si ispira allo stile della cantata barocca, mentre il contenuto drammaturgico riprende la tragica vicenda dell’eroina euripidea Fedra. Il nuovo allestimento è della Fondazione Teatro Carlo Felice, con la regia di Fabio Sparvoli. Interpreti della protagonista saranno Giulia Alletto e Greta Carlino, al clavicembalo Umberto Musso. Giovanna d’Arco è una cantata per voce sola e pianoforte composta da Gioachino Rossini nel 1832. Il libretto, di autore sconosciuto, si articola in due recitativi e due arie nei quali la celebre condottiera francese riflette sulla propria missione tra la nostalgia della famiglia e l’imminente guerra. Con Giulia Alletto e Greta Carlino nella parte di Giovanna d’Arco e Giuseppe Ottaviani al pianoforte.

Segue La serva padrona, intermezzo in un atto di Giovanni Battista Pergolesi. Il nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice sarà in scena martedì 19 marzo alle ore 11.00, mercoledì 20 marzo alle ore 11.00, venerdì 22 marzo alle ore 11.00 e sabato 23 marzo alle ore 20.00. Rappresentato per la prima volta nel 1733, l’intermezzo è uno dei più celebri esempi del genere. Il libretto di Gennarantonio Federico, vivace e ironico, segue i modelli della Commedia d’arte, con la divertente vicenda del ricco e ingenuo Uberto e della scaltra serva Serpina. Ad interpretare Uberto saranno Gianpiero Delle Grazie e Willingerd Gimenez, mentre nella parte di Serpina si alterneranno Gabriella Ingenito e Martina Saviano, con Mauro Barbiero nei panni di Vespone e Mattia Torriglia al pianoforte. La regia è di Marina Bianchi.

Infine, il trittico Poèm de l’amour et de la merDon Quichotte à DulcinéeDon Quichotte sarà in scena sabato 23 marzo alle ore 16.00 e domenica 24 marzo alle ore 16.00. Poème de l’amour et de la mer è un poema cantato per mezzosoprano e pianoforte di Ernest Chausson, composto tra il 1882 e il 1892 su testi dall’omonimo poema di matrice romantico-simbolista dello scrittore Maurice Bouchor. Suddiviso in due sezioni: La fleur des eaux e La mort de l’amour separate da un interludio, il poema si caratterizza per la forte impronta melodica e lirica. Interpreti vocali saranno Giulia Alletto e Greta Carlino, al pianoforte Giuseppe Ottaviani. Don Quichotte à Dulcinée, di Maurice Ravel, è un poema cantato per baritono e orchestra suddiviso in tre canzoni – Chanson romanesque, Chanson épique e Chanson à boire – composto tra il 1932 e il 1933. I testi di Paul Morand sono tre dediche che Don Chisciotte rivolge all’amata Dulcinea. Sul piano musicale, la ricerca di Ravel approfondisce la musica popolare iberica, della quale elabora ritmi e motivi. Con i baritoni Gianpiero Delle GrazieWillingerd Gimenez e i pianisti Mattia Torriglia e Giuseppe Ottaviani. Don Quichotte, di Jacques Ibert, è una raccolta di quattro canzoni (Chanson du départ, Chanson à Dulcinée, Chanson du Duc e Chanson de la mort)composta nel 1933 per l’omonimo film musicale di Georg Wilhelm Pabst. I testi sono di Pierre de Ronsard e Alexandre Arnoux. Anche in questo caso, protagonista è l’eroe di Cervantes, che si rivolge alla sua amata e al fedele Sancho Panza. Interpreti vocali saranno i bassi Antonino Arcilesi e Davide Sabatino, con Mattia Torriglia e Giuseppe Ottaviani al pianoforte.

L’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici dell’Opera Carlo Felice Genova, nata nel 2020, rappresenta il punto di congiunzione tra la fine del percorso accademico dei giovani cantanti e il loro inserimento nel difficile mondo del Teatro musicale. La direzione artistica è affidata a Francesco Meli che ha fatto tesoro della sua esperienza teatrale, definendo le linee guida dell’insegnamento che vertono su lezioni individuali quotidiane di tecnica, interpretazione vocale e teatrale. I ragazzi, dopo una pubblica selezione e attraverso un’esperienza immersiva di studio di oltre tre mesi, sono pronti al grande debutto sul palcoscenico dell’Opera Carlo Felice. La Direzione del Teatro, infatti, programma ogni anno l’ultimo titolo della stagione, attribuendo tutti i ruoli di un’opera lirica ai talenti dell’Accademia. In questo percorso di studio, con il coordinamento di Serena Gamberoni e sotto la direzione musicale di Davide Cavalli, i giovani cantanti partecipano alle masterclass tenute ogni anno dai più grandi nomi di riferimento del panorama lirico internazionale come Leo Nucci, Michele Pertusi, Elisabeth Norberg Schulz, Riccardo Zanellato, Rosa Feola, Chris Merritt, Roberto de Candia. Nella Stagione 2023-2024 l’Accademia giunge alla sua quarta edizione.

Biglietti

Intero: 10,00 euro

Under 30: 5,00 euro

Per ulteriori informazioni: www.operacarlofelicegenova.it

Con la Turandot di Giacomo Puccini firmata da Vasily Barkhatov e diretta da Dan Ettinger il Teatro di San Carlo inaugura la Stagione 2023/2024 dedicata alle celebrazioni dei Centenari di Giacomo Puccini (1924-2024) e di Maria Callas (1923-2023)

 

 Protagonisti Sondra Radvanovsky, Yusif Eyvazov e Rosa Feola

Sabato 9 dicembre ore 20

Lo spettacolo sarà trasmesso da Rai Cultura in prima serata su Rai5 alle 21.15 e in diretta streaming sulla piattaforma Medici.tv

 Il Teatro di San Carlo inaugura la Stagione 2023/2024 con Turandot, ultimo capolavoro di Giacomo Puccini, compositore di cui nel 2024 ricorrono i 100 anni dalla morte.

Il sipario si alzerà sabato 9 dicembre 2023 sulla nuova produzione per la regia di Vasily Barkhatov, al suo debutto al San Carlo.

Barkhatov, nato a Mosca nel 1983, è tra i registi più richiesti della sua generazione, tra le ultime produzioni operistiche che ha firmato si ricordano Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi alla Deutsche Oper Berlin e Le Grand Macabre di György Ligeti all’Opera di Francoforte.

“In questa produzione – dichiara il regista – desideravo preservare la bellezza del trionfo finale dell’amore che sembra un super Happy End, un concentrato di tutti i lieto-fine della storia dell’opera. Certo, non sappiamo quale fosse l’intenzione reale di Puccini, ma per me è molto rilevante che ci fosse un precedente, il lieto-fine a sorpresa della Fanciulla del West, quasi come un musical (o un futuro film hollywoodiano). Il mio secondo punto di partenza è stato attribuire un maggiore valore umano ai due protagonisti. Nel tempo infatti Calaf e Turandot si sono trasformati in nomi simbolici conosciuti da tutti, proprio come Romeo e Giulietta, Otello e Desdemona, ma di cui non conosciamo l’intima umanità. Volevo offrire più livelli, a loro e alla storia, con ulteriori sottotesti e contesti, ma allo stesso tempo conservare il carattere originario, la bellezza della fiaba”.

La direzione di Turandot è affidata al direttore musicale Dan Ettinger, alla sua prima inaugurazione sancarliana, sul podio alla testa di Orchestra e Coro del Lirico di Napoli.

“Lo sguardo curioso di Puccini – afferma Ettinger – va con questa sua ultima opera ben oltre Butterfly. In Turandot giunge all’estremo la voglia del compositore di sperimentare, la sua curiosità. Puccini sperimenta motivi, melodie, frammenti ritmici, ogni possibile via per portare il suo viaggio davvero oltre i limiti. Pensiamo all’orchestrazione, dove usa strumenti esclusivamente occidentali, ma che imitano quelli cinesi senza inserirne di autentici. Con mezzi del tutto tradizionali, raggiunge il suo scopo che è di “imitare” non copiare la realtà, con risultati artistici eccezionali. Da un lato l’uso dell’orchestra sembra davvero convenzionale, soprattutto nella situazione attuale delle grandi orchestre occidentali. Ma è l’uso che Puccini fa dell’orchestra, la sua orchestrazione, che è semplicemente geniale. È vero che inserisce un solo autentico strumento cinese, il gong, ma se guardiamo all’intera sezione delle percussioni, tutte rigorosamente occidentali, quel che riesce a creare con questi diversi strumenti non può che essere definito geniale”.

Le scene di questa nuova produzione del Teatro di San Carlo sono di Zinovy Margolin mentre firma i costumi Galya Solodovnikova, le luci sono di Alexander Sivaev.

Un cast internazionale vede in primo piano Sondra Radvanovsky, una delle grandi voci del nostro tempo, affrontare il ruolo della principessa Turandot con al suo fianco Yusif Eyvazov nei panni del principe Calaf e Rosa Feola in quelli di Liù.

In alternanza con il cast principale saranno invece impegnati nelle recite del 10, 13 e 16 dicembre, Oksana Dyka (Turandot), SeokJong Baek (Calaf), Amina Edris (Liù).

Nella compagnia di canto anche Alexander Tsymbalyuk (Timur), Nicola Martinucci (Altoum), Alessio Arduini (Ping), Gregory Bonfatti (Pang), Francesco Pittari (Pong), Sergio Vitale (Un mandarino).

Completano il cast Valeria Attianese (Prima ancella), Linda Airoldi (Seconda ancella), Vasco Maria Vagnoli (Il Principino di Persia). Maestro del Coro è Piero Monti.  Il Coro di voci bianche è guidato come sempre da Stefania Rinaldi.

Lo spettacolo è dedicato anche a Maria Callas nel centenario dalla nascita (1923 – 2023), che cantò per la prima volta al Teatro San Carlo nel 1949 proprio il ruolo di Turandot per tre rappresentazioni.

Opera in tre atti e cinque quadri, su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, Turandot mancava dalle scene sancarliane dal 2015 e andrà in scena nella versione con il finale di Franco Alfano.  Sette in tutto le recite, in programma dal 9 al 17 dicembre.

La serata del 9 dicembre sarà trasmessa da Rai Cultura in prima serata su Rai5 alle 21.15 e in diretta streaming sulla piattaforma Medici.tv.

Nei primi mesi del 2024 Turandot sarà diffusa anche nei cinema internazionali di Australia, Spagna e paesi di lingua spagnola oltre che sulla piattaforma SigmArt.

Teatro di San Carlo

sabato 9 dicembre 2023, ore 20

INAUGURAZIONE

Giacomo Puccini
TURANDOT

dramma lirico in tre atti e cinque quadri

Libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni
dalla fiaba teatrale omonima di Carlo Gozzi

Direttore | Dan Ettinger
Regia | Vasily Barkhatov
Scene | Zinovy Margolin
Costumi | Galya Solodovnikova
Luci | Alexander Sivaev ♭

Interpreti
La Principessa Turandot | Sondra Radvanovsky (9, 12, 15, 17) / Oksana Dyka (10, 13, 16)

L’Imperatore Altoum | Nicola Martinucci

Timur | Alexander Tsymbalyuk

Calaf | Yusif Eyvazov (9, 12, 15, 17) / Seokjong Baek  (10, 13, 16)

Liù | Rosa Feola (9, 12, 15, 17) / Amina Edris  (10, 13, 16)

Ping | Alessio Arduini

Pang | Gregory Bonfatti

Pong | Francesco Pittari

Un Mandarino | Sergio Vitale

Prima ancella | Valeria Attianese 

Seconda ancella | Linda Airoldi 

Il Principino di Persia | Vasco Maria Vagnoli 

  debutto al Teatro di San Carlo ♮ Artista del Coro

Orchestra e Coro e Coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo
Maestro del Coro | Piero Monti

Maestro del Coro di Voci Bianche | Stefania Rinaldi 

Nuova produzione del Teatro di San Carlo

Teatro di San Carlo
sabato 9 dicembre 2023, ore 20 – domenica 10 dicembre 2023, ore 17

martedì 12 dicembre 2023, ore 20 – mercoledì 13 dicembre 2023, ore 20

venerdì 15 dicembre 2023, ore 20 – sabato 16 dicembre 2023, ore 20

domenica 17 dicembre 2023, ore 17

Con la Turandot di Giacomo Puccini firmata da Vasily Barkhatov e diretta da Dan Ettinger  il Teatro di San Carlo inaugura la Stagione 2023 – 2024 e apre le celebrazioni per i 100 anni dalla morte del compositore (1924 – 2024)

 Protagonisti Sondra Radvanovsky, Yusif Eyvazov e Rosa Feola

Sabato 9 dicembre ore 20

Lo spettacolo sarà trasmesso da Rai Cultura in prima serata su Rai5 alle 21.15

Il Teatro di San Carlo inaugura la Stagione 2023/2024 con Turandot, ultimo capolavoro di Giacomo Puccini, compositore di cui nel 2024 ricorrono i 100 anni dalla morte.

Il sipario si alzerà sabato 9 dicembre 2023 sulla nuova produzione per la regia di Vasily Barkhatov, al suo debutto al San Carlo.

La direzione di Turandot è affidata al direttore musicale Dan Ettinger, alla sua prima inaugurazione sancarliana, sul podio alla testa di Orchestra e Coro del Lirico di Napoli.

Nato a Mosca, classe 1983, Barkhatov è tra i registi più richiesti della sua generazione, tra le ultime produzioni operistiche che ha firmato si ricordano Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi alla Deutsche Oper Berlin e Le Grand Macabre di György Ligeti all’Opera di Francoforte.

Le scene sono di Zinovy Margolin mentre firma i costumi Galaya Solodovnikova, le luci sono di Alexander Sivaev.

Un cast internazionale vede in primo piano Sondra Radvanovsky, una delle grandi voci del nostro tempo, affrontare il ruolo della principessa Turandot con al suo fianco Yusif Eyvazov nei panni del principe Calaf e Rosa Feola in quelli di Liù.

In alternanza con il cast principale ci saranno invece, nelle recite del 10, 13 e 16 dicembre, Oksana Dyka (Turandot), Seok Jong Baek (Calaf), Amina Edris (Liù).

Nella compagnia di canto anche Alexander Tsymbalyuk (Timur), Alessio Arduini (Ping), Gregory Bonfatti (Pang), Francesco Pittari (Pong), Sergio Vitale (Un mandarino). Completano il cast Valeria Attianese (Prima ancella), Linda Airoldi (Seconda ancella), Vasco Maria Vagnoli (Il Principino di Persia). Maestro del Coro è Piero Monti.

Opera in tre atti e cinque quadri, su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, Turandot mancava dalle scene sancarliane dal 2015 e andrà in scena nella versione con il finale di Franco Alfano.   Sette in tutto le recite, in programma dal 9 al 17 dicembre.

La serata è trasmessa da Rai Cultura in prima serata su Rai5 alle 21.15.

Teatro di San Carlo

sabato 9 dicembre 2023, ore 20

INAUGURAZIONE

Giacomo Puccini
TURANDOT

dramma lirico in tre atti e cinque quadri

Libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni
dalla fiaba teatrale omonima di Carlo Gozzi

Direttore | Dan Ettinger
Regia | Vasily Barkhatov
Scene | Zinovy Margolin
Costumi | Galya Solodovnikova
Luci | Alexander Sivaev 

Interpreti
La Principessa Turandot | Sondra Radvanovsky (9, 12, 15, 17) / Oksana Dyka (10, 13, 16)

L’Imperatore Altoum | Nicola Martinucci

Timur | Alexander Tsymbalyuk

Calaf | Yusif Eyvazov (9, 12, 15, 17) / Seokjong Baek  (10, 13, 16)

Liù | Rosa Feola (9, 12, 15, 17) / Amina Edris  (10, 13, 16)

Ping | Alessio Arduini

Pang | Gregory Bonfatti

Pong | Francesco Pittari

Un Mandarino | Sergio Vitale

Prima ancella | Valeria Attianese 

Seconda ancella | Linda Airoldi 

Il Principino di Persia | Vasco Maria Vagnoli 

debutto al Teatro di San Carlo

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Maestro del Coro | Piero Monti

Nuova produzione del Teatro di San Carlo

Teatro di San Carlo
sabato 9 dicembre 2023, ore 20 – domenica 10 dicembre 2023, ore 17

martedì 12 dicembre 2023, ore 20 – mercoledì 13 dicembre 2023, ore 20

venerdì 15 dicembre 2023, ore 20 – sabato 16 dicembre 2023, ore 20

domenica 17 dicembre 2023, ore 17