Martina Franca,17 luglio 2024 : il Festival della Valle d’Itria compie 50 anni
Il 2024 inizia con il Concerto di Capodanno del 1° gennaio alle 18.30 in piazza XX Settembre.
Nella foto il grande spazio interno del Palazzo Ducale in cui si svolgono opere e concerti.
Martina Franca è una città barocca, situata nell’area sud orientali della Murgia, con splendide vedute sull’intera Valle d’Itria, fatta di filari di vite, boschi e ulivi secolari e tanti trulli.
A Martina Franca, nel 1975, su iniziativa di un gruppo di appassionati musicofili guidati da Alessandro Caroli, con il sostegno di Franco Punzi, allora Sindaco di Martina Franca (e poi, primo presidente del Festival) e di Paolo Grassi, all’epoca sovrintendente del Teatro alla Scala, è nato il Festival della Valle d’Itria.
Fin dagli esordi il Festival si è caratterizzato per la coraggiosa riproposta di un repertorio e di una prassi esecutiva sottovalutati.
Da 50 anni, infatti, il Festival si è imposto per questa sua peculiarità fatta di scelte audaci, inconsuete e per questo motivo molto coraggiose.
Sin dalla sua nascita, il Festival si è imposto non solo sul panorama musicale italiano ma anche su quello internazionale.
Ha riscoperto titoli operistici e pagine musicali rare o sottovalutate e/o poco eseguite, con accurata attenzione alle versioni integrali ed alle edizioni critiche nonchè alla fedeltà agli intenti dei compositori.
Quando nel 1980, Franco Punzi assunse la presidenza, felice fu la scelta della direzione artistica affidata a Rodolfo Celletti, grande esperto di vocalità, il Festival riprese forza dopo momenti di difficoltà.
Il Festival ha consolidato la sua identità originaria di rivalutazione del repertorio belcantista e della Scuola musicale napoletana di cui grandi protagonisti furono i compositori pugliesi, pur senza trascurare il grande repertorio europeo e, in particolare, la valorizzazione di elementi del belcanto italiano presenti in opere di autori stranieri.
La direzione artistica del Festival assunta da Alberto Triola nel 2010, dopo quella di Sergio Segalini, ha riportato l’attenzione sul repertorio belcantistico e sul teatro musicale barocco, ma con importanti aperture all’opera del Novecento e contemporanea.
Dopo dodici proficui anni di direzione il suo ruolo di direttore artistico è stato assunto da Sebastian F. Schwarz per il triennio 2022-2024.
Schwarz è da due anni anche alla guida del Teatro Regio di Torino, del quale è attualmente direttore artistico; ha svolto una brillante carriera in numerosi teatri e festival europei fra i quali il festival di Wexford, il Theater an der Wien e il Festival di Glyndebourne.
Il Festival della Valle d’Itria ha ottenuto per dieci volte l’ambito riconoscimento del Premio Abbiati dell’Associazione Nazionale Critici Musicali e l’ultimo lo ha ricevuto proprio quest’anno, ad aprile 2023.
In una nota il Festival ha annunciato i titoli della Stagione 2024: il primo titolo, ad inaugurare la prossima stagione, sarà la “ Norma ” di Bellini nella versione del 1831, e vedrà due soprani nelle parti di Norma e di Adalgisa, esattamente come nella produzione di Rodolfo Celletti nella versione nel 1977, rispettando le intenzioni originarie di Bellini ed abbandonando la consuetudine che imponeva il timbro del mezzosoprano alla giovane Adalgisa.
Il secondo titolo sarà “ Aladino e la lampada magica” di Nino Rota, terza opera del compositore.
Verrà presentato “ Ariodante” di Händel , la quinta opera del compositore presentata al festival.
L’attesa di questa 50ma edizione è grande, visto il successo della precedente con circa diecimila spettatori, il 10% in più rispetto al 2022, giunti a Martina Franca da tutto il mondo per assistere agli eventi del Festival della Valle d’Itria.
Infine, un’ultimissima notizia: il Concerto di Capodanno del 1° gennaio alle 18.30 in piazza XX Settembre.
Sarà questa un’apertura speciale per un anno speciale del Festival della Valle d’Itria e per la città di Martina.
Protagonista sarà l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal maestro Piero Romano, con il baritono Domenico Colaianni e il soprano Sabrina Sanza.
L’evento è curato dalla Fondazione Paolo Grassi, dal Comune di Martina e dall’ICO Magna Grecia, in collaborazione con la Regione Puglia e il Ministero della Cultura.