Simone Young e Sergej Krylov inaugurano la Stagione Sinfonica del Teatro alla Scala

La prima inaugurazione di Stagione, in attesa dell’Opera il 7 dicembre

e del Balletto il 18 dicembre, è quella dei concerti il 21, 22 e 23 novembre.

Sui leggii il Concerto per violino di Brahms e Ein Heldenleben di Richard Strauss.

La serata del 23 è in diretta su LaScalaTv.

Giovedì 21 novembre (repliche venerdì 22 e sabato 23) Simone Young torna sul podio scaligero per l’Inaugurazione della Stagione Sinfonica. In programma il Concerto per violino di Johannes Brahms, solista Sergej Krylov, e il poema sinfonico Ein Heldenleben di Richard Strauss (in cui i soli di violino sono eseguiti dalla spalla Francesco De Angelis). Simone Young, che dal 6 dicembre è attesa dai Berliner Philharmoniker con un programma dedicato a Bruckner e Rihm, alla Scala ha appena iniziato con Das Rheingold il suo viaggio attraverso il Ring des Nibelungen e nel 2023 è stata presente nella Stagione d’Opera con Peter Grimes di Britten e in quella Sinfonica con Turangalîla di Messiaen.

Sergej Krylov, il cui virtuosismo nel 2016 aveva impressionato il pubblico della Filarmonica nel Concerto n°5 di Paganini diretto da Fabio Luisi, ha compiuto gli studi a Mosca ma anche con Salvatore Accardo all’Accademia Stauffer di Cremona e unisce alla carriera di violinista che lo vede ospite regolare delle grandi sale europee l’incarico di Direttore della Lithuanian Chamber Orchestra. Ha inciso per Deutsche Grammophone (Vivaldi e Paganini) e per Sony (“Esoconcerto” di Bosso).

La Stagione Sinfonica

La Stagione Sinfonica, aperta da Simone Young, traccia un percorso dal tardoromanticismo alla nuova musica tra Germania e – soprattutto – Austria. A parte il Concerto di Brahms e la monumentale Missa Solemnis di Beethoven che segna l’1, 2 e 3 luglio l’attesissimo ritorno di Tugan Sokhiev, protagonisti assoluti dei programmi sono Richard Strauss, Gustav Mahler e Anton Bruckner, fino a Schönberg e Berg. Nello specifico, Lorenzo Viotti dirige la Sesta di Mahler il 13, 17 e 20 gennaio, Daniele Gatti la Decima (nella ricostruzione di Deryck Cooke) il 10, 14 e 16 febbraio; Riccardo Chailly presenta il 17, 19 e 21 marzo la Nona di Bruckner con la prima esecuzione italiana del finale ricostruito da John Phillips e il 18, 21 e 23 ottobre A Survivor from Warsaw con Elīna Garanča e Christopher Maltman; il 5, 7 e 9 maggio l’affresco paesaggistico e mistico di Richard Strauss Eine Alpensinfonie è diretto da Susanna Mälkki.

Il 2025 in concerto

L’offerta scaligera integra i due cicli tradizionali della Stagione Sinfonica e della Filarmonica della Scala (www.filarmonica.it) con una ricchissima offerta di musica sinfonica, recital e musica da camera. I Concerti straordinari includono nel 2024 (il 21 dicembre) il Concerto di Natale con la rossiniana Petite Messe Solennelle in versione orchestrale con i complessi scaligeri diretti da Daniele Gatti, e nel 2025 il 18 maggio la versione in forma di concerto dell’opera della giovinezza milanese di Mozart Mitridate re di Ponto con Les Talens Lyriques e Christophe Rousset, e il 16 novembre Les Indes Galantes con la Cappella Mediterranea e il Choeur de Chambre de Namur diretta da Leonardo García Alarcón.

Grande successo accoglie sempre gli appuntamenti delle Orchestre ospiti, sei nella Stagione: all’ispirazione religiosa delle Cantate di Bach dirette da Christophe Rousset il 2 dicembre 2024 e della Johannes-Passion che il 17 aprile segna il debutto di Raphaël Pichon con il suo ensemble Pigmalyon fanno da contraltare la Jupiter di Mozart e Il nuovo mondo di Dvořák con i Wiener Philharmoniker diretti da Riccardo Muti il 25 febbraio.  Due illustri Maestri si presentano con le orchestre di cui hanno da poco assunto la direzione: Sir Antonio Pappano con la London Symphony Orchestra l’8 giugno e Daniele Gatti con la Staatskapelle Dresden l’8 settembre, mentre l’Accademia di Santa Cecilia esegue Mozart e Brahms guidata da Kirill Petrenko il 15 giugno.

Sono cinque gli appuntamenti con i Recital di Canto: già il 24 novembre Ludovic Tézier è accompagnato al pianoforte da Julius Drake in musiche di Schumann, Duparc e Wagner; si ascoltano poi Joyce DiDonato, accompagnata da Craig Terry il 19 maggio, Matthias Goerne con Maria João Pires il 5 ottobre nella Winterreise, Asmik Grigorian con Hyung-Ki Joo il 19 ottobre con musiche di Richard Strauss e Erwin Schrott insieme al pianista Alessandro Amoretti il 9 novembre.

Infine, il ciclo dei Grandi pianisti alla Scala ospita nel 2025 Nikolai Lugansky (26 gennaio), Mitsuko Uchida (9 marzo), Igor Levit (6 aprile) e Jan Lisiecki (28 maggio). 

Dmitry Matvienko e Sergej Krylov al Teatro di San Carlo

Sabato 22 giugno, ore 19.00

Sono Dmitry Matvienko e Sergej Krylov i protagonisti del prossimo appuntamento della Stagione di Concerti del Teatro di San Carlo, sabato 22 giugno alle ore 19:00

Il violinista Krylov torna sul palcoscenico del Lirico di Napoli dopo sei anni di assenza: tra i più grandi virtuosi della sua generazione, Mstislav Rostropovič lo definì “uno dei cinque migliori violinisti contemporanei”.

A dirigere l’Orchestra del Teatro di San Carlo sarà il giovane bielorusso, vincitore nel 2021 del Primo Premio alla Malko Competition.

Il programma prevede il Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 35di Pëtr Il’ič Čajkovskij e, nella seconda parte, la Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore, op. 60 di Ludwig van Beethoven.

Tra le pagine più amate e impervie del repertorio violinistico, il Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 35 è il solo concerto che Čajkovskij scrisse per questo strumento. Lo compose nel 1878, nel corso del felice soggiorno a Clarens sul lago di Ginevra, reduce dall’impresa che rappresentarono la Quarta Sinfonia e l’Evgenij Onegin. Fu inizialmente dedicato a Leopold Auer, che però respinse l’opera per le difficoltà che il violino solista è chiamato ad affrontare. La prima esecuzione avvenne solo tre anni dopo, a Vienna e con la direzione di Hans Richter, con Adolf Brodskij, il definitivo destinatario dell’opera.

Ne L’Europa musicale da Gluck a Wagner, Hector Berlioz descriverà la Quarta Sinfonia di Ludwig van Beethoven: “Il carattere di questa partitura è generalmente vivo, sveglio, gaio, oppure d’una dolcezza celeste”. Le parole sembrano far eco all’immagine che già ne diede Robert Schumann: “Una slanciata fanciulla greca tra due giganti nordici”, in un giudizio che non può svincolarsi dal considerare la monumentalità della Terza, l’Eroica, e della Quinta Sinfonia. Toni luminosi pervadono la partitura, che si rifugia negli schemi consacrati dalla tradizione classica e volge spesso lo sguardo al passato, in particolare allo stile di Haydn. È uno squarcio su visioni interiori sorprendentemente distese, serene.

Negli ultimi anni Sergej Krylov è stato ospite di prestigiose istituzioni musicali collaborando con orchestre quali la Filarmonica della Scala, la London Philharmonic, la DSO Berlin, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la Russian National Orchestra, la Saint Petersburg Philharmonic, la Budapest Festival Orchestra e molte altre. Tra i maggiori direttori con cui ha lavorato figurano Mikhail Pletnev, Vasily Petrenko, Andrey Boreyko, Vladimir Jurowski, Andris Poga, Dmitrij Kitaenko, Yuri Temirkanov, Fabio Luisi, Ton Koopman, Roberto Abbado, Nikolaj Znaider.

Dmitry Matvienko ha diretto orchestre prestigiose come l’Orchestra del Teatro Carlo Felice Genova, l’Orchestre Philarmonique de Monte-Carlo, l’Orchestra del Teatro Comunale Bologna, l’Orchestra del Teatro Regio Torino, l’Orchestra Nazionale di Russia, la Bergen Philharmonic, Adelaide Symphony Orchestra, Sønderjyllands Symfoniorkester, Danish National Symphony Orchestra, Helsingborg Symphony, Orquesta de la Comunidad de Madrid, Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, Aarhus Symfoniorkester, Iceland Symphony Orchestra, Wiener Concert-Verein.

Dmitry Matvienko / Sergej Krylov

Direttore | Dmitry Matvienko
Violino | Sergej Krylov

Programma

Pëtr Il’ič Čajkovskij, Concerto per violino e orchestra in re maggiore, Op. 35

Ludwig van Beethoven, Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore Op. 60


Orchestra del Teatro di San Carlo

Teatro di San Carlo | CREMISI
sabato 22 giugno 2024, ore 19:00 – S/P – CREMISI – VII

Durata: 1 ora e 30 minuti circa, con intervallo