Rudolf Buchbinder per la prima volta al Teatro La Fenice nella doppia veste di solista al pianoforte e direttore

Per la prima volta nella doppia veste di pianista solista e direttore dell’Orchestra del Teatro La Fenice, Rudolf Buchbinder sarà il protagonista del prossimo concerto della Stagione Sinfonica 2023-2024 della Fondazione Teatro La Fenice, in programma al Teatro La Fenice giovedì 7 marzo 2024 ore 20.00 (turno S) e sabato 9 marzo 2024 ore 20.00. L’acclamato maestro, tra i più grandi musicisti del nostro tempo, proporrà un programma interamente dedicato a Ludwig van Beethoven, autore di cui è interprete di riferimento. Eseguirà in particolare due pagine concertistiche per pianoforte e orchestra: il Concerto n. 3 in do minore op. 37 e il Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore op. 73 Imperatore.

Il Concerto n. 3 in do minore op. 37 è considerato un punto di svolta nella letteratura pianistica di Ludwig van Beethoven (1770-1827). Composto fra il 1800 e il 1803, venne eseguito per la prima volta con Beethoven al pianoforte il 5 aprile 1803 a Vienna sotto la direzione di Ignaz von Seyfried, e per tutto l’Ottocento fu il concerto pianistico beethoveniano più frequentato. In esso, solista e orchestra dialogano secondo il modello del concerto classico, ma sono presenti evidenti segni di una originale maturazione del linguaggio pianistico, frutto anche dell’importante esperienza creativa delle Sonate (fino all’op. 53 esclusa): come se Beethoven avesse voluto mettere a frutto nella diversa architettura del Concerto quanto sperimentato nei pezzi per pianoforte solo.

Seguirà l’ultimo Concerto per pianoforte e orchestra composto da Beethoven, vale a dire il n. 5 in mi in mi bemolle maggiore op. 73, noto con la denominazione, non originale, di Imperatore. Iniziato nel 1807-1808, fu composto nel 1809 mentre scoppiava la guerra fra Austria e Francia e le truppe francesi occupavano Vienna. Fu eseguito per la prima volta privatamente a Lipsia da Friedrich Schneider nel 1811, e poi in pubblico a Vienna nel 1812 da Carl Czerny, ma solo con le celebri esecuzioni degli anni Trenta – ad esempio quelle di Ferdinand Hiller e di Franz Liszt – ottenne quella popolarità che oggi lo fa annoverare tra i pezzi imprescindibili del repertorio dei più grandi pianisti.

In occasione del concerto di Rudolf Buchbinder, si rinnoverà il consueto appuntamento con le conferenze di approfondimento della Stagione Sinfonica: il concerto di giovedì 7 marzo 2024 sarà infatti preceduto da un incontro a ingresso libero con il musicologo Roberto Mori, che dalle 19.20 alle ore 19.40 illustrerà il programma musicale nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice. 

I biglietti per il concerto (da € 15,00 a € 130,00) sono acquistabili nella biglietteria del Teatro La Fenice e nei punti vendita Eventi Venezia Unica, tramite biglietteria telefonica (+39 041 2722699) e biglietteria online su www.teatrolafenice.it. 

Main partner della Stagione è Intesa Sanpaolo.

Rudolf Buchbinder

È uno dei performer leggendari del nostro tempo. L’autorità di una carriera di sessantacinque anni si combina in modo unico con lo spirito e la spontaneità del suo suonare il pianoforte. Tradizione e innovazione, fedeltà e libertà, autenticità e apertura mentale emergono nella sua lettura della letteratura pianistica. È membro onorario della Vienna Philharmonic Orchestra, della Gesellschaftder Musikfreunde in Wien, della Wiener Konzerthausgesellschaft, della Vienna Symphony Orchestra, dell’Israel Philharmonic Orchestra e il primo solista con il Golden Badge of Honor dalla Staatskapelle Dresden. Le sue interpretazioni delle opere di Ludwig van Beethoven in particolare sono considerate modelli assoluti. È stato il primo pianista a interpretare tutte le Sonate di Beethoven all’interno di una manifestazione estiva, al Salzburg Festival del 2014. Il ciclo salisburghese è stato poi inciso in cd e dvd. Le sue più recenti registrazioni della serie completa dei Concerti di Beethoven documentano un progetto davvero straordinario. La Vienna Musikverein per la prima volta nella sua storia ha concesso l’onore di suonare tutti i cinque Concerti di Beethoven in una serie creata per l’occasione. Si è esibito con cinque tra i più prestigiosi direttori e orchestre mondiali, vale a dire la Leipzig Gewandhaus Orchestra guidata da Andris Nelsons, la Vienna Philharmonic guidata da Riccardo Muti e la Bavarian Radio Symphony Orchestra, la Munich Philharmonic e la Staatskapelle Dresden guidate rispettivamente da Mariss Jansons, Valery Gergiev e Christian Thielemann. Come contributo al duecentocinquantesimo anniversario di Beethoven ha dato vita a un ciclo di nuove Variazioni Diabelli, seguendo la genesi delle epocali Variazioni Diabelli di Beethoven: in collaborazione con le più prestigiose sale da concerto del mondo le Nuove Variazioni Diabelli sono state commissionati a undici compositori del nostro tempo. Ha sempre dato molta importanza alle fonti: la sua collezione privata di spartiti include trentanove differenti edizioni dell’integrale delle Sonate di Beethoven, così come un vasto archivio di prime edizioni, edizioni originali e copie della parte per piano di entrambi i concerti di Johannes Brahms. Come direttore artistico, è responsabile del Grafenegg Festival, che è stato uno dei più prestigiosi festival orchestrali europei sin dalla sua fondazione nel 2007.