Belliniana – Omaggio al Cigno di Catania 

Si chiama Belliniana – Omaggio al Cigno di Catania la quarta edizione della rassegna direttamente promossa e organizzata dall’assessorato del Turismo, dello sport e dello spettacolo della Regione Siciliana che si svolgerà principalmente nel capoluogo etneo e a Messina dal 14 al 28 settembre prossimi, con una fitta serie di appuntamenti (a ingresso gratuito su prenotazione) dedicati a Vincenzo Bellini.

Dal 14 al 28 settembre tra Catania e Messina la rassegna dedicata al grande operista catanese.

Si comincerà sabato 14 settembre con un grande concerto alla Villa Bellini di Catania con il soprano Desirée Rancatore, il tenore Vittorio Grigolo e l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Gianluca Marcianò, per poi andare avanti con altri 16 appuntamenti tra concerti sinfonici, cameristici, conversazioni, musica sacra, teatro, danza, nuove creazioni e grande repertorio; al centro un’opera lirica in forma di concerto al Teatro Bellini di Catania diretta da Fabrizio Maria Carminati.
 
Fortemente voluta dal governo regionale e affidata alla direttrice d’orchestra Gianna Fratta, Belliniana – Omaggio al Cigno di Catania (precedentemente denominata “Bellini International Context”) si realizza grazie alla collaborazione delle Città di Catania, Messina e Palermo e delle più importanti istituzioni culturali dell’Isola: Teatro Massimo Bellini di Catania, Teatro Massimo di Palermo, Teatro di Messina, Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, Fondazione Taormina Arte Sicilia, Università degli Studi di Catania, Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Catania, Conservatorio di Musica “Arcangelo Corelli” di Messina, Catania Summer Fest e Arcidiocesi di Catania.
 
«La Belliniana – sottolinea la coordinatrice artistica Gianna Fratta – sulla scia delle manifestazioni dedicate a Bellini cui la Regione Siciliana e l’assessorato al Turismo, allo sport e allo spettacolo hanno sempre riservato la massima attenzione, vuole essere un grande contenitore culturale intitolato al Cigno catanese, pronto ad accogliere artisticamente non solo la musica di Bellini, che rappresenta il fulcro della programmazione, ma anche i lavori di compositori coevi, dando slancio contestualmente a composizioni contemporanee a lui dedicate o ispirate. Non solo musica alla Belliniana, anche teatro, danza, conversazioni, incontri. Nell’ottica di una concreta diffusione dell’opera di Bellini anche presso le giovani generazioni, ecco che la rassegna spazia sia all’interno dei linguaggi artistici, sia all’interno dei generi e delle forme: dalla musica classica al jazz, dall’opera ai galà, dai recital ai programmi sinfonici, dalla musica sacra a quella popolare, per una kermesse che diventa strategica occasione di promozione artistica e culturale sotto il segno del Cigno di Catania».
 
Il programma dettagliato sarà presentato all’inizio di settembre e sarà disponibile su www.belliniana.it

GRANDI STAR DELLA LIRICA PER TURANDOT E TOSCA AL CARACALLA FESTIVAL

Sonya Yoncheva, Vittorio Grigolo e Brian Jagde sono tra gli applauditi protagonisti delle prossime date  

Sono tra le voci liriche più importanti al mondo, e dopo il grande successo delle repliche che li hanno visti coinvolti nei giorni scorsi – Sonya Yoncheva e Vittorio Grigolo il 24 luglio in Tosca, Brian Jagde il 25 luglio in Turandot – salgono nuovamente sul palco del Caracalla Festival per le prossime date dei capolavori di Puccini. Domenica 28 luglio, alle ore 21.00, il grande tenore americano Brian Jagde, che ieri ha conquistato il pubblico con la celebre aria “Nessun dorma”, torna a vestire i panni del principe Calaf accanto alla Turandot interpretata da Angela Meade. Recentemente applaudito proprio in questa parte alla Scala di Milano, Jagde ha riscosso grande apprezzamento di pubblico e critica. All’Opera di Roma ha debuttato lo scorso anno come Canio in Pagliacci. Mercoledì 31 luglio, sempre alle ore 21.00, e pronti a replicare i calorosi applausi ricevuti il 24 luglio, sono invece le star Sonya Yoncheva e Vittorio Grigolo a tornare nei panni di Tosca e Cavaradossi. I due artisti incarnano nuovamente i protagonisti del più romano dei capolavori di Puccini dopo il grande successo ottenuto nella tournée della Fondazione Capitolina in Giappone a settembre 2023 nei medesimi ruoli. Le nuove produzioni di Tosca e Turandot sono proposte, per celebrare Puccini nel centenario dalla scomparsa, con il progetto scenografico di Massimiliano e Doriana Fuksas e affidate alla regia di Francesco Micheli. Sul podio di Tosca sale Antonino Fogliani, mentre Turandot è diretta da Donato Renzetti. La drammaturgia è di Alberto Mattioli, i costumi di Giada Masi, le luci di Alessandro Carletti e i video di Luca Scarzella, Michele Innocente e Matteo Castiglioni. I movimenti coreografici sono di Mattia Agatiello.  

Protagonista di un videogioco, alter ego virtuale di una ragazza che si isola dal mondo rinchiudendosi nella sua stanza, la Turandot firmata da Francesco Micheli è un’esplorazione di quel fenomeno di ritiro sociale volontario che in Giappone è noto come hikikomori. Eseguita nella versione lasciata incompiuta da Puccini, che si ferma al compianto per la morte di Liù, l’opera vede alternarsi, nelle prossime repliche, Angela Meade (28 luglio; 2 e 4 agosto) e Lise Lindstrom (6, 8 e 10 agosto) nel ruolo del titolo. Dopo Brian Jagde, a interpretare la parte di Calaf sono invece Luciano Ganci (2, 4, 6, 8 agosto) e Arsen Soghomonyan (10 agosto). Si alternano invece in quella di Liù Maria Grazia Schiavo (28 luglio; 4 agosto) e Juliana Grigoryan (2, 6, 8 e 10 agosto). Piero Giuliacci canta l’imperatore Altoum, Alessio Cacciamani Timur. Ping, Pong e Pang sono rispettivamente interpretati da Haris Andrianos, Marcello Nardis e Marco Miglietta. Mattia Rossi, dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program dell’Opera di Roma, è impegnato nella parte di Un mandarino. Cantano il Principe di Persia Giuseppe Ruggiero (28 luglio; 4 e 8 agosto) e Giordano Massaro (2, 6 e 10 agosto), mentre Artemisia Repa (28 luglio; 4 e 8 agosto) e Susanna Cristofanelli (2, 6 e 10 agosto) si alternano come prima ancella. La seconda ancella è invece incarnata da Mariko Iizuka (28 luglio; 4 e 8 agosto) e Laura Orlandi (2, 6 e 10 agosto). Orchestra e Coro, diretto da Ciro e Visco, con la partecipazione della Scuola di Canto Corale, sono della Fondazione Capitolina. 

Le prossime repliche di Turandot sono in programma domenica 28 luglio, venerdì 2 agosto, domenica 4 agosto, martedì 6 agosto, giovedì 8 agosto e sabato 10 agosto. Tutte le rappresentazioni iniziano alle ore 21.00. 

Studio sul potere attraverso la parola latina, invece, la Tosca in scena al Caracalla Festival vuole essere anche, nelle parole del regista, un omaggio ad Anna Magnani, perché «come Tosca è Roma, Roma è Anna Magnani. Tanto è vero che nel film Avanti a lui tremava tutta Roma lei è una sorta di Tosca novecentesca, una partigiana che lotta per la libertà». Oltre a Sonya Yoncheva e Vittorio Grigolo, interpretano Tosca e Cavaradossi rispettivamente Carmen Giannattasio (26 luglio; 3, 7 e 9 agosto), Saimir Pirgu (26 luglio) e Arsen Soghomonyan (3, 7 e 9 agosto). Nella parte di Scarpia, invece, due formidabili interpreti: Claudio Sgura (3, 7 e 9 agosto) e Roberto Frontali (26 e 31 luglio), che torna sul palcoscenico delle Terme romane dopo aver incarnato Rigoletto nell’allestimento di Damiano Michieletto la scorsa estate. Completano il cast Domenico Colaianni (Sagrestano), Saverio Fiore (Spoletta) e Vladimir Sazdovski (Angelotti); Daniele Massimi (31 luglio; 7 agosto) e Maurizio Cascianelli (26 luglio; 3 e 9 agosto) che si alternano nella parte di Sciarrone, e Fabio Tinalli (31 luglio; 7 agosto) e Alessandro Fabbri (26 luglio; 3 e 9 agosto) in quella del carceriere. 

Le prossime repliche di Tosca sono in programma venerdì 26 luglio, mercoledì 31 luglio, sabato 3 agosto, mercoledì 7 agosto e venerdì 9 agosto. Tutte le rappresentazioni iniziano alle ore 21.00 

Info su https://www.operaroma.it/ 

Biglietti in vendita

– sul sito ai seguenti link: Turandot https://www.operaroma.it/spettacoli/turandot-3/ e Tosca https://www.operaroma.it/spettacoli/tosca-10/ 

– al botteghino del Teatro Costanzi secondo l’orario di apertura

– la sera dello spettacolo anche alle Terme di Caracalla a partire dalle 19.30

TOSCA FIRMATA DALLO STUDIO FUKSAS APRE IL CARACALLA FESTIVAL 2024

La nuova regia di Francesco Micheli celebra Puccini nel centenario

Protagonisti Yoncheva, Grigolo, Giannattasio e Pirgu

Sul podio Antonino Fogliani

Dal 5 luglio al 9 agosto

Il Caracalla Festival omaggia Giacomo Puccini nei cento anni dalla scomparsa con una nuova produzione di Tosca, proposta dal 5 luglio al 9 agosto con il progetto scenografico di Massimiliano e Doriana Fuksas, al loro debutto nell’opera lirica. La regia è affidata a Francesco Micheli, mentre sul podio sale Antonino Fogliani. Nei ruoli protagonistici grandi voci della lirica: Sonya Yoncheva, Vittorio Grigolo, Carmen Giannattasio e Saimir Pirgu. Orchestra e Coro, diretto da Ciro Visco, con la partecipazione della Scuola di Canto Corale, sono del Teatro dell’Opera di Roma. La drammaturgia è di Alberto Mattioli, i costumi di Giada Masi e le luci di Alessandro Carletti. Video di Luca Scarzella, Michele Innocente e Matteo Castiglioni. I movimenti coreografici sono di Mattia Agatiello.

«Tutto, in Tosca, a partire dai luoghi che scandiscono i tre atti, evoca la costruzione di regole, l’uso e l’abuso del potere – dice Francesco Micheli – La città di Roma, che ha concepito la grande potenza spirituale e quella temporale, la chiesa cristiana e l’impero Romano, vede questi due soggetti accomunati da un’identica forma di espressione: l’alfabeto capitolare latino. Quindi, nell’allestimento, diremo delle cose utilizzandolo: e se di solito Tosca è un’opera naturalista, lo spazio assoluto concepito da Massimiliano e Doriana Fuksas diventerà una sorta di pergamena su cui imprimere delle parole definitive, ovviamente in latino. Ma la messa in scena vuole essere anche un omaggio ad Anna Magnani, perché come Tosca è Roma, Roma è Anna Magnani. Tanto è vero che nel film Avanti a lui tremava tutta Roma lei è una sorta di Tosca novecentesca, una partigiana che lotta per la libertà».

Ad alternarsi del ruolo di Floria Tosca sono Carmen Giannattasio (5, 17, 26 luglio; 3, 7 e 9 agosto), già protagonista al Costanzi della regia di Alessandro Talevi che riprendeva la prima rappresentazione assoluta del 1900, e Sonya Yoncheva (24 e 31 luglio). A cantare Cavaradossi sono invece Saimir Pirgu (5, 17, 26 luglio), Vittorio Grigolo (24 e 31 luglio) e Arsen Soghomonyan (3, 7 e 9 agosto). Yoncheva e Grigolo tornano a interpretare insieme i protagonisti del più romano dei capolavori di Puccini dopo il grande successo ottenuto nella tournée della Fondazione Capitolina in Giappone a settembre 2023. Nella parte di Scarpia, invece, due formidabili interpreti: Claudio Sgura (5 luglio; 3, 7 e 9 agosto) e Roberto Frontali (17, 24, 26 e 31 luglio), che torna sul palcoscenico delle Terme romane dopo aver incarnato Rigoletto nell’allestimento di Damiano Michieletto la scorsa estate. Completano il cast Domenico Colaianni (Sagrestano), Saverio Fiore (Spoletta) e Vladimir Sazdovski (Angelotti).

Dal 16 luglio al 10 agosto l’omaggio a Puccini del Caracalla Festival 2024 prosegue con la messa in scena dell’ultimo lavoro del compositore lucchese, Turandot. Anche quest’opera viene proposta con il progetto scenografico di Massimiliano e Doriana Fuksas e la regia di Francesco Micheli, affiancati dallo stesso team creativo di Tosca. Diretta da Donato Renzetti, Turandot vede alternarsi nel ruolo della protagonista Angela Meade (16, 25, 28 luglio; 2 e 4 agosto) e Lise Lindstrom (6, 8 e 10 agosto), apprezzatissima protagonista del recente allestimento della Salome di Strauss con la regia di Barrie Kosky al Teatro Costanzi. Tra le voci più richieste del momento, Meade torna a cantare con l’Opera di Roma dopo il successo dell’Ernani del 2022 e sale per la prima volta sul palcoscenico di Caracalla a poco più di un mese dal suo debutto nel ruolo della principessa Turandot alla Los Angeles Opera. Nella parte di Calaf sono impegnati Luciano Ganci (16 luglio; 2, 4, 6, 8 agosto), Brian Jagde (25, 28 luglio) e Arsen Soghomonyan (10 agosto); in quella di Liù Maria Grazia Schiavo (16, 25, 28 luglio; 4 agosto) e Juliana Grigoryan (2, 6, 8 e 10 agosto). Piero Giuliacci canta l’imperatore Altoum, Alessio Cacciamani Timur. Ping, Pong e Pang sono rispettivamente interpretati da Haris Adrianos, Marcello Nardis e Marco Miglietta. Mattia Rossi, dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program dell’Opera di Roma, è impegnato nella parte di Un mandarino. Orchestra e Coro, diretto da Ciro e Visco, con la partecipazione della Scuola di Canto Corale, sono della Fondazione Capitolina.

La prima rappresentazione di Tosca è prevista per venerdì 5 luglio. Repliche mercoledì 17, mercoledì 24, venerdì 26 e mercoledì 31 luglio, sabato 3, mercoledì 7 e venerdì 9 agosto. Tutte le rappresentazioni iniziano alle ore 21.00.

S|CONFINAMENTI – STAGIONE 2023/2024 DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

CARACALLA FESTIVAL 2024

Tosca

Musica di Giacomo Puccini

Melodramma in tre atti

Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica

tratto dal dramma omonimo di Victorien Sardou

DIRETTORE Antonino Fogliani

REGIA Francesco Micheli

MAESTRO DEL CORO Ciro Visco

PROGETTO SCENOGRAFICO Massimiliano e Doriana Fuksas

COSTUMI Giada Masi

VIDEO Luca Scarzella, Michele Innocente, Matteo Castiglioni

MOVIMENTI COREOGRAFICI Mattia Agatiello

LUCI Alessandro Carletti

DRAMMATURGIA Alberto Mattioli

PERSONAGGI E INTERPRETI

TOSCA Carmen Giannattasio / Sonya Yoncheva 24, 31 luglio

MARIO CAVARADOSSI Saimir Pirgu / Vittorio Grigolo 24, 31 luglio / Arsen Soghomonyan 3, 7, 9 agosto

BARONE SCARPIA Claudio Sgura / Roberto Frontali 17, 24, 26, 31 luglio

IL SAGRESTANO Domenico Colaianni

SPOLETTA Saverio Fiore

ANGELOTTI Vladimir Sazdovski

Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma

con la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma

Nuovo allestimento Teatro dell’Opera di Roma

TEATRO GRANDE DI CARACALLA

PRIMA RAPPRESENTAZIONE venerdì 5 luglio ore 21.00

REPLICHE

mercoledì 17 luglio ore 21.00

mercoledì 24 luglio ore 21.00

venerdì 26 luglio ore 21.00

mercoledì 31 luglio ore 21.00

101° Arena di Verona Opera Festival 2024 : Inaugurazione il 7 giugno con la celebrazione del Canto lirico in Italia patrimonio dell’umanità

IL NUOVO SECOLO DEL TEATRO OPERISTICO PIÙ GRANDE DEL MONDO

Inaugurazione il 7 giugno con l’evento straordinario del Ministero della Cultura per celebrare la pratica del canto lirico in Italia patrimonio dell’umanità 

 E l’8 giugno grande apertura di stagione con la Turandot firmata da Zeffirelli nel centenario della scomparsa di Puccini

Una nuova produzione della Bohème con la regia di Alfonso Signorini, al debutto areniano

Per la prima volta Anna Netrebko è Tosca in Arena 

Grandi ritorni di Ekaterina Semenchuk, Yusif Eyvazov, Amartuvshin Enkhbat, Ludovic Tèzier, Vasilisa Berzhanskaya, Lawrence Brownlee, Aleksandra Kurzak, Francesco Meli, Roberto Alagna, Luca Micheletti, Vittorio Grigolo, Elena Stikhina, Jonas Kaufmann, Luca Salsi 

Tra le voci che debuttano in Arena Aigul Akhmetshina, Pretty Yende, Erin Morley, Juliana Grigoryan, René Barbera, Igor Golovatenko, Marta Torbidoni, Paolo Bordogna

Prima volta in Anfiteatro anche per i direttori Michele Spotti, George Petrou e Leonardo Sini 

Inizia il nuovo secolo dell’Arena di Verona Opera Festival. Cinquanta appuntamenti in cartellone dal 7 giugno al 7 settembre, fra cui tre titoli dedicati a Giacomo Puccini nel centenario della morte.

La 101a stagione apre con la spettacolare Turandot firmata da Franco Zeffirelli, in programma l’8 giugno alle 21.30 Tosca che vede Anna Netrebko per la prima volta in questo ruolo in Arena, nella storica produzione “noir” di Hugo De Ana e un nuovo allestimento della Bohème firmato da Alfonso Signorini al debutto in Anfiteatro  sono gli altri due capolavori del compositore lucchese in scena nell’edizione 2024. 

 Altre quattro opere iconiche coronano il Festival: l’Aida di Giuseppe Verdi è rappresentata in due diverse produzioni, quella “di cristallo” firmata da Stefano Poda per il centesimo Festival (dal 14 giugno al 1° agosto) e l’allestimento rievocativo della storica Aida del 1913 curata da Gianfranco de Bosio (dal 10 agosto al 5 settembre) di cui ricorre il centenario dalla nascita; Carmen di George Bizet nella messinscena “kolossal” con regia e scene di Franco Zeffirelli (dal 5 luglio al 7 settembre); Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, nell’elegante allestimento rococò di Hugo De Ana (dal 21 giugno al 6 settembre). 

Inaugurazione straordinaria il 7 giugno con l’evento in mondovisione La Grande Opera italiana Patrimonio dell’Umanità, promosso dal Ministero della Cultura e realizzato in collaborazione con la Fondazione Arena di Verona, per celebrare la pratica del canto lirico in Italia, proclamata patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO.

Protagonisti 150 professori d’orchestra e oltre 300 artisti del coro, provenienti da tutte le Fondazioni lirico-sinfoniche italiane. 7

Sul podio anche il Maestro Riccardo Muti

La Turandot che apre l’Opera Festival sarà registrata da Rai Cultura e trasmessa in differita su Rai3, è diretta dal giovane Michele Spotti – al debutto areniano come le bacchette di George Petrou, impegnato nel Barbiere di Siviglia, e Leonardo Sini, sul podio per Carmen – e vede protagoniste nella serata di apertura le voci di Ekaterina Semenchuk (ruolo del titolo), Yusif Eyvazov (Il principe ignoto) e Mariangela Sicilia (Liù). Lo spettacolo è in scena dall’8 al 29 giugno. 

Come sempre, le grandi stelle internazionali dell’opera lirica rinnovano la loro presenza in Anfiteatro, rendendo ogni serata una prima. Fra le oltre settanta presenze da tutto il mondo, i graditi ritorni di Amartuvshin Enkhbat, Ludovic Tèzier, Vasilisa Berzhanskaya, Lawrence Brownlee, Aleksandra Kurzak, Francesco Meli, Roberto Alagna, Luca Micheletti, Vittorio Grigolo, Elena Stikhina, Jonas Kaufmann, Luca Salsi, e oltre un terzo del cast alla prima volta in Arena, fra cui si segnalano debutti illustri come quelli di Aigul Akhmetshina, che è Carmen (5 e 13 luglio), Pretty Yende, che è Micaela nella stessa produzione (3 e 8 agosto), Juliana Grigoryan, che è Mimì nella Bohème (19 e 27 luglio), René Barbera (21 e 27 giugno) nella parte del Conte di Almaviva nel Barbiere di Siviglia

Anche per il Festival 2024 non mancano le serate-evento, quest’anno ben sei. Torna la grande danza di Roberto Bolle and friends in doppia data il 23 e il 24 luglio; la Nona Sinfonia di Beethoven, a duecento anni dalla sua creazione, diretta da Andrea Battistoni e con i complessi areniani e le voci soliste di Erin Morley e Ivan Magrì, entrambi al debutto in Arena, insieme ad Anna Maria Chiuri e Alexander Vinogradov, l’11 agosto. E ancora Plácido Domingo Noche Española è la serata di gala in programma il 21 agosto, che vede il ritorno dell’artista insieme ad altre grandi voci della lirica; sempre attesi i Carmina Burana di Orff, diretti da Michele Spotti, in programma il 1° settembre con solisti Jessica Pratt, Filippo Mineccia, Youngjun Park. Torna infine il balletto al Teatro Romano di Verona con due date di Zorba il greco di Theodorakis, con le coreografie originali di Lorca Massine, il 27 e il 28 agosto.   

Inoltre, in anteprima mondiale, Fondazione Arena di Verona e Balich Wonder Studio presentano un grande concerto immersivo con proiezioni tridimensionali per celebrare Le quattro stagioni, in occasione dei 300 anni dalla pubblicazione del capolavoro di Antonio Vivaldi. Viva Vivaldi. The four seasons immersive concert è in programma il 28 agosto con l’Orchestra dell’Arena di Verona e il violinista Giovanni Andrea Zanon, nel progetto visionario e multisensoriale del creative director Marco Balich. Un approccio completamente nuovo alla scenografia, attraverso la tecnologia, per avvicinare un pubblico sempre più giovane all’Opera Festival. 

Si segnala per il Festival 2024 la variazione degli orari d’inizio spettacolo, posticipati di 15 minuti rispetto alle ultime edizioni: le rappresentazioni di giugno inizieranno alle 21.30, a luglio alle 21.15 e in agosto e settembre alle 21.00. Sono confermati i biglietti alle stesse tariffe 2023, già in vendita su arena.it, sui canali social dell’Arena di Verona e su Ticketone, gestore della biglietteria con UniCredit, major partner di Fondazione Arena. Speciali riduzioni sono riservate agli under 30 e agli over 65.

Alla conferenza stampa di Roma, nella nuova sede dell’Associazione Stampa Estera in Italia, presente il Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, che dichiara: «L’Arena di Verona, con la sua storia lunga 101 Festival, ha il know-how artistico e professionale per ospitare il grande evento del 7 giugno, una serata unica che raduna tutto il mondo della cultura in un omaggio all’opera. Sarà il primo evento di quella che diventerà una tradizione annuale, da tenere ogni volta in un grande luogo di incontro all’insegna dell’immenso patrimonio che è il canto lirico».

«Il nuovo secolo del Festival areniano si apre con le celebrazioni della pratica del Canto lirico patrimonio dell’Umanità e con un’estate sorprendente di opera e grande spettacolo – afferma Cecilia Gasdia, Sovrintendente della Fondazione Arena di Verona -.  Per tre mesi esatti, sul palcoscenico dell’Arena di Verona saliranno i più importanti cantanti e direttori, sia artisti affermati e di fama internazionale sia giovani stelle e promesse dell’opera e della musica sinfonica. Siamo orgogliosi di presentare non solo una stagione ricca di proposte, di spessore e qualità artistica, ma anche uno sguardo sul futuro dell’opera e della musica classica, sugli artisti di domani e sul modo stesso di fruizione dell’esperienza a teatro. E tutto ciò si aggiunge all’Arena di Verona, che è un teatro a cielo aperto davvero speciale».

«Una programmazione straordinaria che, dopo i record del centesimo Festival, alza nuovamente l’asticella della proposta culturale di Fondazione Arena – sottolinea Stefano Trespidi, Vice Direttore Artistico di Fondazione Arena -. Il cartellone della stagione 2024 accontenterà diverse tipologie di pubblico, con proposte tradizionali, come Aida nello storico allestimento 1913, a centoundici anni esatti dalla prima Aida in Arena, e Tosca eseguita dalle stelle della lirica, affiancate a progetti contemporanei e d’avanguardia come l’immersivo Viva Vivaldi e la più recente Aida ‘di cristallo’, che aggiungono innovazione nell’esperienza e nell’impatto visivo alla qualità artistica dei massimi compositori e delle loro opere».

Info: www.arena.it

Biglietteria 

Via Dietro Anfiteatro 6/B, 37121 Verona – biglietteria@arenadiverona.it  

Call center (+39) 045 800.51.51 – www.arena.it

Punti di prevendita TicketOne  

Informazioni 

Ufficio Stampa Fondazione Arena di Verona 

Via Roma 7/D, 37121 Verona – ufficio.stampa@arenadiverona.it  

tel. (+39) 045 805.1861-1905-1891-1939 -1847 

I Cantori di Posillipo chiudono il Natale di Ravello

I Cantori di Posillipo con il loro “Natale nel mondo” hanno chiuso gli appuntamenti del cartellone organizzato dalla Fondazione Ravello in occasione delle festività natalizie. Partito lo scorso 16 dicembre, il Festival d’inverno della Città della Musica ha avuto come protagonisti, tra gli altri, Paolo Fresu, Vittorio Grigolo, Peppe Servillo, Ambrogio Sparagna, Francesco Ivan Ciampa, Dmitry Korchak, Jessica Pratt, Maurizio de Giovanni ed Eduardo De Crescenzo. Nove gli appuntamenti tra l’Auditorium Oscar Niemeyer, Villa Rufolo, il Duomo di Scala e il Teatro San Carlo di Napoli che hanno riscosso un notevole successo.

L’ultimo atto, come detto, con i Cantori di Posillipo, fondati da Ciro Visco, realtà che ha gradualmente conquistato una credibilità di notevole rilievo anche a livello nazionale. Sul parquet dell’Auditorium Niemeyer i 25 orchestrali e i 50 coristi diretti da Gaetano Raiola hanno eseguito celebri pagine di musica sacra d’autore alternate a tradizionali carols natalizi: da Adeste fideles, Cantique de Nöel, El Nacimiento, La Peregrinacion fino a Stille Nacht, Joy to the world e Amazing grace e Salve Maria di Mercadante passando per Benedictus, What Child is this e Agnus Dei di Bizet e Halleluja di Händel. Voce solista quella del soprano Mariagrazia De Luca che ha impreziosito la serata. (ph f.trocino)

Il Natale di Ravello

A Santo Stefano Vittorio Grigolo e Daria Rybak all’Auditorium Niemeyer

Dopo il prologo con Paolo Fresu, il festival d’inverno organizzato dalla Fondazione Ravello con il sostegno della Regione Campania entra nel vivo: saranno 7 infatti gli appuntamenti che si susseguiranno dal 26 dicembre al 7 gennaio. Musica a Santo Stefano, a Capodanno, all’Epifania, dal jazz alle arie d’opera, dalla tradizione all’innovazione contemporanea.

Si riparte martedì 26 (ore 19) sul palco dell’Auditorium Niemeyer con l’atteso ritorno a Ravello di Vittorio Grigolo, reduce dal grande successo riscosso in occasione del concerto tenutosi recentemente al Senato della Repubblica, con lui l’altra straordinaria voce del soprano Daria Rybak, accompagnati dall’Orchestra Filarmonica di Benevento, diretta dalla bacchetta esperta di Marco Boemi. Il maestro, che nel corso di più di 25 anni di carriera ha lavorato con tre generazioni di grandi cantanti, bissa la direzione del Concerto di Capodanno dello scorso anno nel quale diresse proprio il tenore aretino.

Il programma ideato per il Concerto di Santo Stefano prevede un’inedita alternanza di celebri brani natalizi internazionali come White Christmas, Silent Night, Jingle Bells con brani classici come Adeste fideles e arie e romanze di tradizione come l’Alleluia da Exultate Jubilate di Mozart, le Ave Maria di Schubert e di Bach/Gounod, Mattinata di Leoncavallo, Non ti scordar di me di De Curtis, Musica proibita di Gastaldon, A vucchella di Tosti a pagine prettamente orchestrali quali Christmas Eve Polonaise di Rimsky-Korsakov, estratti da Lo Schiaccianoci di Tchaikovsky e Pizzicato Polka di Strauss; insomma un medley, come recita il titolo, tra le straordinarie voci di Grigolo e della Rybak e i musicisti della formazione nata nel 2014 per merito dell’intraprendenza di giovani musicisti sanniti.

I biglietti sono acquistabili online e al boxoffice di Piazza Duomo a Ravello. Ricordiamo che la Fondazione Ravello promuove la musica tra i giovani under 25 mettendo a disposizione biglietti a tariffa agevolata (10 euro) per tutti gli eventi fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Su www.ravellofestival.com tutte le info.

Boxoffice: tel. 089 858422 – boxoffice@ravellofestival.com   

Martedì 26 dicembre

Auditorium Oscar Niemeyer, ore 19.00

Concerto di Santo Stefano

Christmas medley

Orchestra Filarmonica di Benevento

Direttore Marco Boemi

Vittorio Grigolo, tenore

Daria Rybak, soprano

Posto unico € 20

Programma

Franz Schubert

Ave Maria    

Johann Sebastian Bach / Charles Gounod

Ave Maria

Anonimo 

Adeste fideles  

Wolfgang Amadeus Mozart

Alleluia da Exultate Jubilate 

Pyotr Ilyich Tchaikovsky

Lo Schiaccianoci, estratti  

Ruggero Leoncavallo

Mattinata  

Stanislao Gastaldon

Musica proibita

Nikolai Rimsky-Korsakov

Christmas Eve Polonaise  

Francesco Paolo Tosti  

A vucchella

Johann Strauss

Pizzicato Polka

Ernesto De Curtis

Non ti scordar di me  

Franz Lehár

Giuditta / Act IV – Meine Lippen, die küssen so heiss

Franz Xaver Gruber 

Silent night  

Irving Berlin

White Christmas

James Pierpont   

Jingle Bells

XXVI CONCERTO DI NATALE IN SENATO

L’ORCHESTRA E IL CORO DELLA FONDAZIONE ARENA DI VERONA CON LE GRANDI VOCI ITALIANE DELLA LIRICA INTERNAZIONALE

Al tradizionale evento natalizio, in diretta su Rai1, erano presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Premier Giorgia Meloni.

Presenti il Presidente di Fondazione Arena, Sindaco di Verona, Damiano Tommasi con il Sovrintendente Cecilia Gasdia e il Presidente della Provincia di Verona Flavio Massimo Pasini

Si è tenuto, questa mattina, domenica 10 dicembre, a Palazzo Madama, il Concerto di Natale in Senato. L’evento, in diretta televisiva su Rai1, ha visto protagonisti l’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena di Verona, diretti dal maestro Michele Spotti. Al tradizionale appuntamento natalizio, giunto alla XXVI edizione, erano presenti le più alte cariche dello Stato: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. E ancora i Ministri della Difesa Guido Crosetto e della Cultura Gennaro Sangiuliano, con il Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, oltre a parlamentari, autorità militari e religiose.

Un omaggio alla grande Opera italiana con le voci di Anna Pirozzi, Giuliana Gianfaldoni, Nicola Alaimo, Alessandro Abis e Vittorio Grigolo, accompagnate dall’Orchestra e dal Coro della Fondazione Arena di Verona, che quest’anno ha celebrato il suo 100° Festival lirico.

In aula per l’evento, condotto da Milly Carlucci, il Presidente di Fondazione Arena, Sindaco di Verona, Damiano Tommasi e il Sovrintendente Cecilia Gasdia. Presente anche il Presidente della Provincia di Verona Flavio Massimo Pasini.

Una grande soddisfazione per tutta la Fondazione Arena che ha festeggiato, oggi, insieme a tutta l’Italia, il grande riconoscimento Unesco al Canto lirico italiano, un’assunzione di responsabilità per l’Arena di Verona e il suo Festival dove si esalta al massimo questa buona Pratica – sottolinea il Presidente di Fondazione Arena, Sindaco di Verona Damiano Tommasi -. Grande l’intensità di questa giornata speciale in Senato in cui abbiamo toccato con mano l’emotività e il coinvolgimento che il canto lirico sprigiona, in un luogo tanto simbolico per il nostro Paese. Il modo migliore per augurarci un Buon Natale”.

La gioia, l’entusiasmo e il calore del pubblico in Senato ci ha inondati di felicità – afferma il Sovrintendente di Fondazione Arena Cecilia Gasdia -, soprattutto davanti alla richiesta di un bis, che non è stato trasmesso in tv ma è stato eseguito dall’Orchestra nel tripudio generale. Chiudiamo questo 2023, anno del centesimo Festival lirico in Arena, con un senso di riconoscenza enorme. Per Fondazione Arena è stato un onore immenso, oggi, essere qui in Senato per il tradizionale Concerto di Natale. Ringraziamo il Presidente del Senato Ignazio La Russa e il Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi per l’invito e per questo riconoscimento, giunto al termine di una incredibile stagione e della proclamazione della Pratica del Canto lirico in Italia Patrimonio dell’Umanità Unesco”.

A dirigere l’Orchestra Michele Spotti, classe 1993, direttore musicale dell’Opera e dell’Orchestra Filarmonica di Marsiglia e reduce da grandi successi internazionali. Maestro del Coro di Fondazione Arena Roberto Gabbiani.

Il concerto si è aperto con “Il canto degli italiani” di Mameli e con il saluto del Presidente del Senato Ignazio La Russa. Al centro del programma musicale una scelta di arie dal repertorio operistico nazionale: “E lucevan le stelle” da Tosca e “Nessun dorma” da Turandot, entrambe di Puccini, e “Una furtiva lagrima” dall’Elisir d’amore di Donizetti interpretate dal tenore Vittorio Grigolo. Così come “Largo al factotum” dal Barbiere di Siviglia di Rossini con la voce del baritono Nicola Alaimo e “Vecchia Zimarra” dalla Bohème di Puccini con il basso Alessandro Abis. E ancora “Casta Diva” da Norma di Bellini con il soprano Anna Pirozzi e “O mio babbino caro” da Gianni Schicchi di Puccini con il soprano Giuliana Gianfaldoni, cavalli di battaglia di Maria Callas, ricordata e celebrata nel centenario della nascita. Non sono mancate due pagine celeberrime di Verdi come “Va pensiero” da Nabucco e il “Brindisi” dalla Traviata cantato in duetto da Pirozzi e Grigolo.  A grande richiesta il bis dell’Orchestra con l’Ouverture del Guglielmo Tell.

Dalla musica alla letteratura. Per i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, l’appuntamento natalizio in Senato ha voluto ricordare il grande scrittore, poeta e drammaturgo proponendo il finale dal suo capolavoro, il romanzo storico I promessi sposi, nell’interpretazione dell’attore pluripremiato Sergio Castellitto, omaggiato dal Presidente del Senato della campanella usata per aprire e chiudere le sedute d’Aula.

CONCERTO DI NATALE IN SENATO L’ORCHESTRA E IL CORO DELLA FONDAZIONE ARENA DI VERONA CON LE GRANDI VOCI ITALIANE DELLA LIRICA INTERNAZIONALE

  Domenica 10 dicembre, alle ore 12.25, in diretta Rai1

Le celebrazioni per i 100 anni dell’Opera all’Arena di Verona si chiudono con il tradizionale evento natalizio alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Domenica 10 dicembre, si terrà, a Palazzo Madama, il Concerto di Natale in Senato. L’evento, giunto alla XXVI edizione, vedrà protagonisti l’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena di Verona, diretti dal maestro Michele Spotti. Il tradizionale appuntamento, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Presidente del Senato Ignazio La Russa e delle più alte autorità dello Stato, è prodotto da Rai Parlamento e sarà trasmesso in diretta su Rai1, alle ore 12.25. Così come su Rai Italia, il canale per gli italiani che vivono all’estero. L’evento sarà condotto da Milly Carlucci.

Un omaggio alla grande Opera italiana con le voci di Anna Pirozzi, Giuliana Gianfaldoni, Nicola Alaimo, Roberto Tagliavini e Vittorio Grigolo, accompagnate dall’Orchestra e dal Coro della Fondazione Arena di Verona, che quest’anno ha celebrato il suo 100° Festival lirico.

A dirigere l’Orchestra sarà Michele Spotti, classe 1993, direttore musicale dell’Opera e dell’Orchestra Filarmonica di Marsiglia e reduce da grandi successi internazionali. Maestro del Coro di Fondazione Arena è Roberto Gabbiani.

Al centro del programma musicale una scelta di arie dal repertorio operistico nazionale: “E lucevan le stelle” da Tosca e “Nessun dorma” da Turandot, entrambe di Puccini, e “Una furtiva lagrima” dall’Elisir d’amore di Donizetti interpretate dal tenore Vittorio Grigolo. Così come “Largo al factotum” dal Barbiere di Siviglia di Rossini con la voce del baritono Nicola Alaimo e “Vecchia Zimarra” dalla Bohème di Puccini con il basso Roberto Tagliavini. E ancora “Casta Diva” da Norma di Bellini con il soprano Anna Pirozzi e “O mio babbino caro” da Gianni Schicchi di Puccini con il soprano Giuliana Gianfaldoni, cavalli di battaglia di Maria Callas, ricordata e celebrata nel centenario della nascita. Non mancheranno, poi, due pagine celeberrime di Verdi come “Va pensiero” da Nabucco e il “Brindisi” dalla Traviata cantato in duetto da Pirozzi e Grigolo.  

Dalla musica alla letteratura.

Per i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, l’appuntamento natalizio in Senato ricorderà il grande scrittore, poeta e drammaturgo proponendo il finale dal suo capolavoro, il romanzo storico I promessi sposi, nell’interpretazione dell’attore pluripremiato Sergio Castellitto.