TCBO: DAL ROMANTICISMO DI BERLIOZ ALLA MUSICA DI OGGI CON LA BACCHETTA DI OKSANA LYNIV

Sabato 5 ottobre alle 20.30, Auditorium Manzoni

Offre uno spaccato del repertorio orchestrale  –  dal romanticismo di Hector Berlioz, passando per il tardo romanticismo di Sergej Rachmaninov, il modernismo musicale avviato da Claude Debussy e portato avanti da Maurice Ravel, con un salto alla musica di oggi di Eduard Resatsch  –  il concerto della Stagione Sinfonica che vede nuovamente sul podio la Direttrice musicale del Teatro Comunale di Bologna Oksana Lyniv.

Recentemente insignita del “Bayerischer Verfassungsorden” (Ordine della Costituzione Bavarese) per i suoi “straordinari meriti artistici” nel campo della musica classica ed anche per la sua attenzione nel promuovere la musica contemporanea, sabato 5 ottobre alle 20.30 all’Auditorium Manzoni Lyniv propone Up in flames del compositore e violoncellista suo connazionale Resatsch: cinque Canzoni sinfoniche per soprano e orchestra, basate su brevi testi della poetessa Lina Kostenko, che la direttrice d’orchestra aveva già affrontato a Praga nel 2023 per la prima esecuzione assoluta con l’Orchestra Filarmonica di Praga.

Solista era il soprano ucraino Yuliya Tkachenko che canterà anche a Bologna, dove torna ospite del Comunale dopo aver interpretato il ruolo del titolo nell’opera Iolanta di Čajkovskij nel 2022. In questo brano Resatsch dichiara l’amore per la sua Ucraina: «Interpreto il concetto di fiamme nella mia musica in un’accezione larga, – dice l’autore – come fiamme d’amore, di vita, di guerra. La struttura versatile della fiamma suggerisce alla mia immaginazione una forma d’energia insopprimibile, una struttura ispirata al cosmo della musica, una specie di creatura vivente che ama, respira, piange, grida, combatte, cade, si rialza, evolve ed è in costante metamorfosi sia nel vuoto del silenzio che nelle scosse del rumore». Dello stesso compositore, nel 2022 Lyniv aveva già diretto nel cartellone bolognese Reflections of Hope, che ha vinto il Primo Premio al “Bamberger Filmtage 2021”.

Il resto del programma è un viaggio nel repertorio sinfonico tra celebri compositori che hanno lasciato il segno nella scrittura per orchestra: dalla timbrica visionaria di Berlioz con l’Ouverture Le Carnaval romain del 1844, si passa al “respiro nuovo” delle sonorità di Debussy con il Prélude à l’après-midi d’un faune del 1894, per arrivare al potere evocativo della musica di Rachmaninov con il poema sinfonico Die Toteninsel op.29 del 1909, e chiudere con l’affresco musicale di Ravel con la Suite n. 2 dalla sinfonia coreografica Daphnis et Chloé del 1907.

Main Partner della Stagione Sinfonica 2024 del Teatro Comunale di Bologna è Intesa Sanpaolo, grazie al cui sostegno sono inoltre aperte gratuitamente alle scuole gran parte delle prove generali dei concerti.

I biglietti  –  da 10 a 40 euro  –  sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale (Largo Respighi, 1), dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18 e il sabato dalle 11 alle 15; il giorno del concerto presso l’Auditorium Manzoni da 1 ora prima fino a 15 minuti dopo l’inizio dello spettacolo. 

Per ogni concerto della Stagione Sinfonica 2024 è in programma “Note a margine”, una rassegna di incontri con il pubblico che si tengono circa 30 minuti prima dell’inizio del concerto presso il foyer del bar dell’Auditorium Manzoni. 

TCBO: IL PRIMO “RING” DI WAGNER DIRETTO DA OKSANA LYNIV

Con Das Rheingold (L’oro del Reno) prende il via l’esecuzione integrale in due anni della Tetralogia in forma di concerto

Mercoledì 12 e giovedì 13 giugno alle 20.00 all’Auditorium Manzoni

Si confronta per la prima volta con Der Ring des Nibelungen (L’anello del Nibelungo) di Richard Wagner Oksana Lyniv, prima donna sul podio a Bayreuth nella storia del festival dedicato alle opere del compositore tedesco e Direttrice musicale del teatro divenuto tempio del culto wagneriano in Italia: il Comunale di Bologna. L’esecuzione integrale della Tetralogia – in programma in forma di concerto nell’arco di due anni – prende il via all’Auditorium Manzoni mercoledì 12 giugno alle 20.00, e in replica giovedì 13 giugno alla stessa ora, con il prologo Das Rheingold (Loro del Reno). La prima giornata del ciclo, Die Walküre (La Valchiria), sarà poi in cartellone il prossimo 17 e 19 ottobre; seguiranno nel 2025 la seconda giornata, Siegfried (Sigfrido), e la terza giornata, Götterdämmerung (Il crepuscolo degli dei).

«L’oro del Reno è l’inizio di un viaggio nel quale Wagner espone la sua filosofia – commenta Oksana Lyniv. Con questo ciclo monumentale il compositore voleva mostrare all’uomo cosa succede quando si sacrifica l’amore per la brama di potere. Dal momento in cui Alberich ruba l’oro dal suo ambiente naturale, rinunciando per sempre all’amore, incomincia un percorso alla scoperta della più profonda natura umana, che si conclude con il crollo del Walhalla e il ritorno dell’oro al suo stato originario. Con questa utopia Wagner sperava di poter cambiare l’umanità…».

Il re degli dei Wotan è interpretato dal baritono Thomas Johannes Mayer, mentre il nano del popolo dei Nibelunghi Alberich è interpretato dal basso-baritono Claudio Otelli.

Nel cast accanto a loro Liviu Holender (Donner), Wolfgang Ablinger-Sperrhacke (Loge), Cornel Frey (Mime), Sorin Coliban (Fasolt), Wilhelm Schwinghammer (Fafner), Atala Schöck (Fricka), Sonja Šarić (Freia), Paolo Antognetti (Froh), Bernadett Fodor (Erda), Yuliya Tkachenko (Woglinde), Marina Ogii (Wellgunde) e Egle Wyss (Flosshilde).

L’Orchestra è quella del TCBO.

Das Rheingold costituisce l’antefatto o – per dirla con le parole dell’autore – la vigilia della “sagra scenica” in quattro drammi ispirata al poema epico tedesco “Nibelungenlied” e alle antiche saghe dell’Edda, racchiudendo già in sé – nelle sue quattro scene – la struttura complessiva del ciclo. Anche se quest’opera fu la prima ad essere composta tra il 1853 e il 1854, Wagner la “pensò” per ultima, perché elaborò il Ring a ritroso partendo dalla Götterdämmerung. La prima assoluta dell’Oro del Reno si tenne al Teatro Nazionale di Monaco nel 1869 per volontà di re Ludwig di Baviera e non del compositore, che considerò infatti, quale reale battesimo dell’opera, la sua successiva rappresentazione come parte dell’intera Tetralogia che nel 1876 inaugurò il nuovo Festspielhaus di Bayreuth. Nell’aprile del 1883, due mesi dopo la morte di Wagner a Venezia, il Teatro Comunale di Bologna mise in scena il Ring in lingua originale e con le scene e i costumi utilizzati a Bayreuth; solido il legame del compositore tedesco con la città di Bologna – dalla quale aveva ricevuto la cittadinanza onoraria – e con il Comunale, che aveva rappresentato in prima italiana ben cinque sue opere.

Dirompente e innovativo per l’epoca il celebre attacco iniziale sulla nota prolungata di mi bemolle; Wagner descrisse così in Mein Leben come gli si era rivelato: “Caddi in una specie di dormiveglia, nel quale ebbi improvvisamente la sensazione di sprofondare in una forte corrente d’acqua. Il suo romorio si precisò ben presto come un suono musicale, e precisamente l’accordo in mi bemolle maggiore, dissolto in arpeggi continuamente ondeggianti; questi arpeggi si configurarono in forme melodiche sempre più mosse, ma senza mai uscire dalla triade pura di mi bemolle maggiore, che con la sua continuità pareva prestare una significazione infinita all’elemento in cui sprofondavo. Con la sensazione delle onde che ora rumoreggiavano alte su di me, mi destai bruscamente atterrito dal mio dormiveglia. Tosto riconobbi che mi si era bruscamente rivelato il preludio orchestrale dell’Oro del Reno […]”.

Il ciclo bolognese Der Ring des Nibelungen è dedicato all’imprenditore e filantropo Marino Golinelli, da sempre amante e sostenitore delle arti, della musica e del teatro, e fondatore di Fondazione Golinelli che ha sostenuto la realizzazione della tetralogia.

Entrambe le serate saranno introdotte al pubblico da Alberto Mattioli, a partire da 45 minuti prima dell’inizio, presso il foyer del bar dell’Auditorium Manzoni. 

I biglietti – da 15 a 60 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale (Largo Respighi, 1), dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18 e il sabato dalle 11 alle 15; il giorno del concerto presso l’Auditorium Manzoni da 1 ora prima fino a 15 minuti dopo l’inizio dello spettacolo. 

Info: https://www.tcbo.it/eventi/das-rheingold/